• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Nella sezione SONDAGGI potrai dare il tuo voto per il miglior itinerario! -->i sondaggi di Crocieristi.it
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

Tutto da ridere.

Il problema sono le politiche commerciali americane: a qualunque reclamo corrisponde un rimborso, salvo che tu non sia stato adeguatamente avvisato prima di cosa poteva succederti.
Questa la ragione per cui gli americani sono attentissimi a mettere certi avvisi che a noi paiono perfino cretini: se piove, su un ponte bagnato e scivoloso mettono il cavalletto giallo con su scritto "attenzione, ponte bagnato e scivoloso, pericolo di caduta", o su una porta alta due metri (lo standard è 2,10) "attenzione, porta bassa, pericolo di sbattere la testa", e così via...
Ora, la sirena antinebbia che ha disturbato il riposo non l'avevano preavvisata con apposito cartello, per cui la signora sarà probabilmente rimborsata.
Da noi ancora non è così generalizzato, ma nelle compagnie internazionali la tendenza a qualunque reclamo per cercare di avere dei soldi (e quasi sempre ottenerli) è pratica sempre più diffusa.
E allora forse il problema sta nel manico... la politica di non respingere mai un reclamo è diseducativa.
Quando in America fu adottata era ragionevole, perché gli americani sono (o erano) fondamentalmente onesti e ingenui; ma col turismo di massa e il mischiarsi delle popolazioni, quelle con maggiore propensione alla furbizia (tipicamente quelle latine, ma non solo) ne hanno approfittato, tutti hanno imparato e questo è il risultato.
Proprio così. Una volta su di un libretto di manutenzione di una nota marca di motocicli italiani compariva la scritta "la moto non contiene parti commestibili". Oppure che il tagliaerba non deve essere utilizzato sui tetti (quelli ricoperti d'erba). O ancora che il "Cruise control" del camper non vuole dire che il mezzo guida da solo....... e tanti altri esempi del genere.
 
  • Haha
Reactions: MCP
"se piove, su un ponte bagnato e scivoloso mettono il cavalletto giallo con su scritto "attenzione, ponte bagnato e scivoloso, pericolo di caduta"
Calatrava Docet !!!
 
Il problema sono le politiche commerciali americane: a qualunque reclamo corrisponde un rimborso, salvo che tu non sia stato adeguatamente avvisato prima di cosa poteva succederti.
Questa la ragione per cui gli americani sono attentissimi a mettere certi avvisi che a noi paiono perfino cretini: se piove, su un ponte bagnato e scivoloso mettono il cavalletto giallo con su scritto "attenzione, ponte bagnato e scivoloso, pericolo di caduta", o su una porta alta due metri (lo standard è 2,10) "attenzione, porta bassa, pericolo di sbattere la testa", e così via...
Ora, la sirena antinebbia che ha disturbato il riposo non l'avevano preavvisata con apposito cartello, per cui la signora sarà probabilmente rimborsata.
Da noi ancora non è così generalizzato, ma nelle compagnie internazionali la tendenza a qualunque reclamo per cercare di avere dei soldi (e quasi sempre ottenerli) è pratica sempre più diffusa.
E allora forse il problema sta nel manico... la politica di non respingere mai un reclamo è diseducativa.
Quando in America fu adottata era ragionevole, perché gli americani sono (o erano) fondamentalmente onesti e ingenui; ma col turismo di massa e il mischiarsi delle popolazioni, quelle con maggiore propensione alla furbizia (tipicamente quelle latine, ma non solo) ne hanno approfittato, tutti hanno imparato e questo è il risultato.
Sui prodotti americani in effetti c'e' da ridere, fra gli avvisi sui microonde di non usarli per asciugare i gatti alle indicazioni di scotta sul caffe... ma ultimamente ci stiamo arrivando anche qui da noi....
images (2).webp
 
Il problema sono le politiche commerciali americane: a qualunque reclamo corrisponde un rimborso, salvo che tu non sia stato adeguatamente avvisato prima di cosa poteva succederti.
Questa la ragione per cui gli americani sono attentissimi a mettere certi avvisi che a noi paiono perfino cretini: se piove, su un ponte bagnato e scivoloso mettono il cavalletto giallo con su scritto "attenzione, ponte bagnato e scivoloso, pericolo di caduta", o su una porta alta due metri (lo standard è 2,10) "attenzione, porta bassa, pericolo di sbattere la testa", e così via...
Ora, la sirena antinebbia che ha disturbato il riposo non l'avevano preavvisata con apposito cartello, per cui la signora sarà probabilmente rimborsata.
Da noi ancora non è così generalizzato, ma nelle compagnie internazionali la tendenza a qualunque reclamo per cercare di avere dei soldi (e quasi sempre ottenerli) è pratica sempre più diffusa.
E allora forse il problema sta nel manico... la politica di non respingere mai un reclamo è diseducativa.
Quando in America fu adottata era ragionevole, perché gli americani sono (o erano) fondamentalmente onesti e ingenui; ma col turismo di massa e il mischiarsi delle popolazioni, quelle con maggiore propensione alla furbizia (tipicamente quelle latine, ma non solo) ne hanno approfittato, tutti hanno imparato e questo è il risultato.
Vorrei però fare una osservazione: perchè con questi precedenti che avete riportato è andata a finire con la ragione data sempre al cliente e conseguente risarcimento, anche su casistiche assurde? Possibile che nessun avvocato e soprattutto nessun giudice porti avanti il concetto "caro signore/signora, poteva stare un pò più attento", oppure: "è impossibile prevedere ogni episodio più o meno negativo".

Mi viene da pensare che, con tutto il rispetto del lavoro svolto dagli avvocati, questi dicano al cliente "proviamo, se va bene avrai un risarcimento e io un guadagno", anche quando il cliente con una condotta prudente avrebbe potuto evitare che lo "pseudo-disagio" accadesse; e se il contenzioso non si risolvesse in prima battuta tra le parti, come è possibile che un giudice non riconosca la buona fede della Compagnia (quando ovviamente è evidente)?

Nel caso della sirena da nebbia anche un bambino capirebbe che il disagio (si fa per dire...) del suono prolungato è necessario per la tutela di una comunità temporanea, per evitare guai peggiori; l'eventuale risarcimento richiesto e poi liquidato dalla Compagnia diventerebbe un'assurda ammissione di colpa...
 
Vorrei però fare una osservazione: perchè con questi precedenti che avete riportato è andata a finire con la ragione data sempre al cliente e conseguente risarcimento, anche su casistiche assurde? Possibile che nessun avvocato e soprattutto nessun giudice porti avanti il concetto "caro signore/signora, poteva stare un pò più attento", oppure: "è impossibile prevedere ogni episodio più o meno negativo".

Mi viene da pensare che, con tutto il rispetto del lavoro svolto dagli avvocati, questi dicano al cliente "proviamo, se va bene avrai un risarcimento e io un guadagno", anche quando il cliente con una condotta prudente avrebbe potuto evitare che lo "pseudo-disagio" accadesse; e se il contenzioso non si risolvesse in prima battuta tra le parti, come è possibile che un giudice non riconosca la buona fede della Compagnia (quando ovviamente è evidente)?

Nel caso della sirena da nebbia anche un bambino capirebbe che il disagio (si fa per dire...) del suono prolungato è necessario per la tutela di una comunità temporanea, per evitare guai peggiori; l'eventuale risarcimento richiesto e poi liquidato dalla Compagnia diventerebbe un'assurda ammissione di colpa...

Io mi domando invece se (considerati anche i soliti "ESIGUI" onorari degli avvocati interpellati) nelle varie cause, quanto è stato ricevuto in indennizzo, abbia coperto le spese sostenute e le perdite di tempo impiegate per la "giusta causa" ... :rolleyes::rolleyes: ..... ma se lo fai per una "QUESTIONE DI PRINCIPIO" vale sicuramente la pena .... costi quel che costi..😡😡😡😡😡

Però.........

Diverso tempo fa, chiesi consiglio ad un amico Avvocato in merito ad una situazione personale molto antipatica che avevo molto a cuore ma per la quale avrei voluto avere un a soddisfazione anche piccola ... però uscirne soddisfatto.....la sua risposta (che ritengo da VERO AMICO) fu:
Alberto, ti parlo contro i miei interessi, ma se tu vuoi risolvere una causa per "QUESTIONE DI PRINCIPIO", ricorda che ti costerà tempo e tanti soldi e, gli unici che ci guadagneranno saranno gli avvocati. ....

Non me ne vogliano gli Avvocati ma di questo consiglio ne ho fatto buon uso anche nel corso della mia passata attività ed anche molti miei clienti mi hanno ringraziato per avergli girato il pensiero.. e non me ne pento assolutamente
 
Vorrei però fare una osservazione: perchè con questi precedenti che avete riportato è andata a finire con la ragione data sempre al cliente e conseguente risarcimento, anche su casistiche assurde? Possibile che nessun avvocato e soprattutto nessun giudice porti avanti il concetto "caro signore/signora, poteva stare un pò più attento", oppure: "è impossibile prevedere ogni episodio più o meno negativo".

Mi viene da pensare che, con tutto il rispetto del lavoro svolto dagli avvocati, questi dicano al cliente "proviamo, se va bene avrai un risarcimento e io un guadagno", anche quando il cliente con una condotta prudente avrebbe potuto evitare che lo "pseudo-disagio" accadesse; e se il contenzioso non si risolvesse in prima battuta tra le parti, come è possibile che un giudice non riconosca la buona fede della Compagnia (quando ovviamente è evidente)?

Nel caso della sirena da nebbia anche un bambino capirebbe che il disagio (si fa per dire...) del suono prolungato è necessario per la tutela di una comunità temporanea, per evitare guai peggiori; l'eventuale risarcimento richiesto e poi liquidato dalla Compagnia diventerebbe un'assurda ammissione di colpa...
Ogni risarcimento e’ una parziale o totale ammissione di colpa: un esempio banale e’ il piccolo credito che ti danno quando viene saltato uno scalo per problemi meteo…perche’ te li danno se e’ scritto a chiare lettere, nel contratto che sottoscrivi, che il Com.te puo’ decidere di saltare uno scalo se le condizioni meteo non permettono operazioni in sicurezza?
Continuo a chiedermelo e ne ho discusso animatamente con Costa piu’ volte: centinaia di migliaia di Euro, ogni volta, buttati via, quando potrebbero usarli per migliorare qualche servizio…in un anno sono milioni e milioni di Euro!
 
.... se fossi la compagnia, i "clienti" che chiedono i "rimborsi" gli direi ci "vediamo" in tribunale, abbiamo l'ufficio legale perciò gli avvocati sono già pagati.!!!!
 
Ogni risarcimento e’ una parziale o totale ammissione di colpa: un esempio banale e’ il piccolo credito che ti danno quando viene saltato uno scalo per problemi meteo…perche’ te li danno se e’ scritto a chiare lettere, nel contratto che sottoscrivi, che il Com.te puo’ decidere di saltare uno scalo se le condizioni meteo non permettono operazioni in sicurezza?
Continuo a chiedermelo e ne ho discusso animatamente con Costa piu’ volte: centinaia di migliaia di Euro, ogni volta, buttati via, quando potrebbero usarli per migliorare qualche servizio…in un anno sono milioni e milioni di Euro!

E son sempre di più i passeggeri che si sentono aventi diritto a questi rimborsi e per importi sempre maggiori.
Concordo ma siccome imho le compagnie macinano miliardi evidentemente sanno fare bene i loro conti e finche le cose non precipitano evidentemente reputano più conveniente pagare quel che per loro sono 2 spicci, sopratutto con il credito a bordo, spesso usato per servizi che diversamente non sarebbero stati utilizzati e quindi un costo in realtà solo marginale, faccio un esempio parallelo con i conti sulla pirateria audio/video che parlano di miliardi di danni, ma quanti di quelli che scaricano un film lo avrebbero mai in realtà comprato? Pochi ed ecco che il credito di 100 euro poi speso al ristorante tematico o per qualche cocktail che diversamente non sarebbe stato ordinato o addirittura al casino per la compagnia sono un costo molto virtuale.
Tutto questo per evitare polemiche ed un eventuale eco mediatica che oggi coi social e' un attimo a crearsi ed amplificarsi.
Ad esempio il credito per scalo saltato imho lo danno d'ufficio per evitare appunto queste polemiche, perche' anche solo qualche decina di persone incomincia a lamentarsi di questo su FB, instagram e co. la compagnia rischia di perdere futuri passeggeri spaventati dal rischio di non fare il viaggio dei loro sogni e quelli si che son soldi veri.
Ricordiamoci che non sono tutti crocieristi abituali come chi frequenta queste pagine.
Sebbene in nave si vedano sempre più tessere gold black diamond plus ultra, super mega plus ultra ben più del 50% dei passeggeri ad occhio hanno la tessera bianca....
Il mercato delle crociere dopo lo stop forzato del covid e' in rapidissima e continua espansione, ergo facendo una statistica secondo me su ogni crociera almeno il 30/40% se non di più, dei passeggeri e' alla prima esperienza e sono questi quelli per cui le compagnie son pronte a spendere soldi pur di non lasciarseli scappare magari spaventati da spavaldino99 e ermejosonmi2002 che siccome la crociera ha saltato Mykonos perche' cera un po' di vento a soli 150KMH si sente truffato e consiglia ai suoi 5000 amici FB e 10.000 seguaci Instagram di non andare in crociera perche' e' tutta una truffa.
Ps. l'unico risarcimento che ho mai avuto e' stato su Royal alla mia seconda crociera, me lo hanno proposto loro senza che io lo chiedessi nulla per la rottura di una ruota della mia valigia.
Sulla valigia arrivata in cabina ho trovato un avviso di contattare il desk clienti, appena contattati mi han chiesto cosa costasse mi han accredito il valore sul conto cabina, la cosa bella e che non fosse stato per il biglietto io non mi ero nemmeno accorto della ruota rotta.
ps. e ci han anche regalato una bottiglia di vino e le fragole al cioccolato.
 
Esprimo il mio pensiero controtendenza evidentemente, io preferisco il sistema giuridico americano (per questa tipologia di cose). È vero che ci sono avvisi assurdi, è vero che alcuni ci provano chiaramente a campare solo di truffe ad aziende (o presente tali o le chiameremmo noi così, insomma avete capito cosa intendo), però è anche vero che se da loro succede qualcosa di più o meno brutto non solo il risarcimento è cospicuo (anche perchè da loro la sanità costa un botto) ma arriva ed è anche veloce.
Da noi? Le cause vanno avanti per decenni e spesso la provisionale del danno è bassa, non copre neanche le spese legali, il tempo e il più delle volte viene completamente disattesa con "trucchetti".
Allora se devo decidere da che parte stare, preferisco che il trucchetto lo faccia il danneggiato che non la multinazionale. Poi come detto disapprovo assolutamente chi ci prova per guadagnarci, ma sembra che i diritti dei consumatori non importino più a nessuno. Quelli dei lavoratori anche meno...adesso non dico che dobbiamo tornare negli anni 50 e alle BR per uno scalo saltato, ma neanche accettare una pacca sulla spalla mi sembra giusto.
 
La prima volta che andai negli USA, rimasi imbambolato davanti ad un cartellone pubblicitario immenso ( almeno 5mt. x 3 ) in cui capeggiava il faccione di un "avvocato" con la sua borsa gonfia di documenti, il tutto corredato con una scritta che recitava: " HAI UN PROBLEMA ? CHIAMAMI ...NON LO HAI , CHIAMAMI LO STESSO... ) .
Se anche da noi iniziassero a fare tale pubblicità, immaginate i cretini che telefonerebbero ?
 
Top