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Un pensiero ad un ragazzo...

Ovvio che dietro ci sta ben più di semplice tristezza... ancor più brutto è il fatto che anche la scuola ha "contribuito", passatemi il termine, a questa fine... ma vabbè, è un'altra storia


Grazie a tutti...
 
"L'Eterno Riposo dona a lui o Signore. Risplenda ad egli la Luce Perpetua. Riposi in Pace. Amen".

Che Dio consoli i suoi genitori... per una perdita così grande.
 
Ovvio che dietro ci sta ben più di semplice tristezza... ancor più brutto è il fatto che anche la scuola ha "contribuito", passatemi il termine, a questa fine... ma vabbè, è un'altra storia

Andrea, è difficile entrare in queste situazioni, ma conosco molto bene la depressione, per tanti motivi ho dovuto dividere la vita con delle persone che soffrono di questa malattia..

E ti assicuro che non bastano venti anni per capire come ragiona una persona simile, o meglio, per accettarlo..

A volte non si può dare nessun aiuto semplicemente perchè tutto quello che gli dai non basterà mai, anche se sarà superiore a quello che una persona potrebbe esprimere addirittura per se stessa..

Io non conosco la tua scuola, ma posso assicurarti che i miei cinque anni alle superiori sono stati durissimi, per l'ambiente (che non era precisamente frequentato da Milord) e per la durezza dello studio, peraltro mai (a parte l'ultimo atto in cinque anni) ricompensata da voti degni di questo nome nonostante nessuno discutesse il valore dei risultati (l'idea era che mettere più di sette ti facesse passare la voglia di impegnarti..)..

Una situazione simile può essere un detonatore quando a viverla è una persona particolare, ma non può essere una causa.. esattamente come il lavoro, durissimo, a bordo di una nave può spingerti a pensare a certi gesti, ma alla fine c'è sempre una predisposizione di base..

Il fatto che nessuno aveva capito (se è vero, non è detto, potrebbero anche aver capito e fatto tutto quello che potevano) è in parte una colpa, ma ti ripeto, non è facile avere i mezzi per capire.. non è facile per nulla..

Mi auguro che esista un altro mondo, e mi auguro che adesso questo ragazzo stia lì ed abbia trovato la serenità..

Speriamolo

Manlio
 
Manlio, quoto OGNI tua parola!

Andrea, è difficile entrare in queste situazioni, ma conosco molto bene la depressione, per tanti motivi ho dovuto dividere la vita con delle persone che soffrono di questa malattia..

E ti assicuro che non bastano venti anni per capire come ragiona una persona simile, o meglio, per accettarlo..

A volte non si può dare nessun aiuto semplicemente perchè tutto quello che gli dai non basterà mai, anche se sarà superiore a quello che una persona potrebbe esprimere addirittura per se stessa..

Io non conosco la tua scuola, ma posso assicurarti che i miei cinque anni alle superiori sono stati durissimi, per l'ambiente (che non era precisamente frequentato da Milord) e per la durezza dello studio, peraltro mai (a parte l'ultimo atto in cinque anni) ricompensata da voti degni di questo nome nonostante nessuno discutesse il valore dei risultati (l'idea era che mettere più di sette ti facesse passare la voglia di impegnarti..)..

Una situazione simile può essere un detonatore quando a viverla è una persona particolare, ma non può essere una causa.. esattamente come il lavoro, durissimo, a bordo di una nave può spingerti a pensare a certi gesti, ma alla fine c'è sempre una predisposizione di base..

Il fatto che nessuno aveva capito (se è vero, non è detto, potrebbero anche aver capito e fatto tutto quello che potevano) è in parte una colpa, ma ti ripeto, non è facile avere i mezzi per capire.. non è facile per nulla..

Mi auguro che esista un altro mondo, e mi auguro che adesso questo ragazzo stia lì ed abbia trovato la serenità..

Speriamolo

Manlio
 
Mi unisco al Tuo pensiero e ai Familiari, ha Ragione Rodolfo, quando accadono questi episodi, è una sconfitta per tutti, sentita maggiormente da chi è Genitore....
 
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