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Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

rospetto

New member
Sono tornata da poco da una crociera nel mediterraneo con Costa Romantica (partenza il 25 agosto, ritorno il 4 settembre) e sono rimasta un po' sorpresa di come veniva gestito il divieto di fumare nei vari ambienti della nave, nonostante fosse scritto nel programma della giornata che si poteva fumare solo sul ponte all'esterno, veniva tranquillamente accettato che si fumasse al casino e in sala tango...
L'unica accortezza era la suddivisione della sala in due (da una parte si fumava, con tanto di posaceneri posti sopra i tavolini, dall'altra no). Essendo io non fumatrice volevo capire se la cosa è legale oppure se è stato leso qualche mio diritto (spesso i posti per non fumatori erano tutti occupati ed ero costretta ad optare per quelli per fumatori)... magari è legale in acque internazionali e non in acque nazionali.
Grazie mille per le vostre risposte.
ale
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

che io sappia si fuma solo dove è concesso, però efettivamente la zona fumatori e la zona non fumatori non semrpe sono distanti anzi. sulla classica quest'anno erano praticamente contigue ,io mi sedevo in zona non fumatori ma per andare nella zona fumatori ad accendermi la sigaretta mi bastava andare nel tavolino di fianco al mio. per cui davvero dipende da come è gestita la sala. se tu trovi posti occupati nella zona non fumatori e vuoi stare a tutti i costi seduta e te ne vai nella zona fumatori non è che puoi pretendere che spengano la sigaretta. il tuo diritto è quello di stare nella zona non fumatori non di andare in quella fumatori e chiedere di spegnere la sigaretta. la legge dice che la zona fumatori è concessa a quei locali che hanno un impianto di areazione adeguato e non credo proprio che questo sia un problema per una nave.
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

La questione fumo sta a cuore anche a me.
In materia sono piuttosto estremista e ritengo che la Legge Sirchia sia il provvedimento legislativo più "utile" dell'ultimo ventennio.
Detto ciò analizziamo la situazione. Si tratta di individuare i limiti territoriali della potestà dello Stato Italiano.
L'art. 4 del Codice Penale recita:
Cittadino italiano. Territorio dello Stato
Agli effetti della legge penale, sono considerati "cittadini italiani" i cittadini delle colonie, i sudditi coloniali, gli appartenenti per origine o per elezione ai luoghi soggetti alla sovranita' dello Stato e gli apolidi residenti nel territorio dello Stato.
Agli effetti della legge penale, e' "territorio dello Stato" il territorio "della Repubblica", quello delle colonie ed ogni altro luogo soggetto alla sovranita' dello Stato. Le navi e gli aeromobili italiani sono considerati come territorio dello Stato, ovunque si trovino, salvo che siano soggetti, secondo il diritto internazionale, a una legge territoriale straniera.

Ma la normativa relativa al divieto di fumo non è una norma penale e quindi il nostro buon vecchio c.p. non può venire in soccorso di noi poveri non fumatori.
L'art. 4 del Codice della Navigazione spedifica però:
Navi e aereomobili italiani in località non soggette alla sovranità di alcuno Stato
Le navi italiane in alto mare e gli aeromobili italiani in luogo o spazio non soggetto alla sovranità di alcuno Stato sono considerati come territorio italiano.

Quindi non vi è nessun dubbio che a bordo di una nave battente bandiera italiana, anche se la stessa naviga in acque internazionali, ci troviamo a tutti gli effetti in territorio della Repubblica Italiana, almeno fino a che essa non si trovi in acque territoriali di altro Paese, nel qual caso la faccenda diviene un po' più complessa in quanto entra anche in gioco la potestà legislativa dello Stato Estero.
Interessante a riguardo e confermativa di tale orientamento giurisprudenziale è la sentenza n. 67 del 05/12/1961 della Corte Costituzionale che cito di seguito in alcuni interessanti passaggi:
ritenuto in fatto
(omissis)
la migliore dottrina internazionalistica afferma la regola per cui la nave privata resta sottoposta alla potestà di governo dello Stato della bandiera financo ove si trovi in acque territoriali straniere;
(omissis)
considerato in diritto
(omissis)
Infatti riceve unanime consenso l'affermazione che la potestà dello Stato sui propri cittadini segue costoro anche nei trasferimenti all'estero, con il solo tramite segnato da una analoga potestà che, sugli stranieri spetta allo Stato della nuova residenza, secondo il suo diritto interno e il diritto internazionale. E, in correlazione, si è rilevato che non esiste alcuna regola internazionale generalmente riconosciuta, la quale circoscriva la competenza dello Stato in materia penale all'azione compiuta nel suo territorio, se questa lede i suoi interessi.
Tali principi si sono applicati alla nave, che è oggetto specifico del dubbio prospettato dal Tribunale di Ravenna, nel senso che lo Stato di immatricolazione irradia la propria potestà sulla medesima anche fuori dal limite delle acque territoriali, qualunque sia il luogo in cui essa navighi o sosti, salva la potestà dello Stato straniero quando la nave ne percorra le acque o vi trattenga. Il collegamento con lo Stato d'iscrizione svolge, quindi, la sua efficacia anche quando la nave si trovi in alto mare; e l'alto mare, infatti, secondo un'altra norma generalmente riconosciuta, è aperto al libero e pari uso di tutti i membri della comunità internazionale, in modo che ogni Stato vi può estendere l'esercizio della propria potestà nel rispetto dell'analoga libertà per gli altri Stati. Il predetto collegamento è tanto intenso da ritenere che la nave sia parte del territorio dello Stato in cui è immatricolata, volendosi affermare che questo vi fa valere la propria autorità come sul proprio territorio (art. 4 Cod. penale, e art. 4 Cod. nav.); e se, in tempi recenti, si è contestato il valore dogmatico di tale assimilazione, non si è oppugnata l'esistenza della norma che l'assimilazione intende esprimere. La quale spiega il suo significato e ha la sua giustificazione soltanto quando la nave viene a trovarsi fuori del mare sul quale impera esclusivamente lo Stato di cui essa ha la nazionalità; essendo ovvio che, ove in questo mare la nave sosti, non vi è ragione di ricercarne la condizione giuridica, né v'è motivo di indagare sul trattamento dei fatti e degli atti che vi si compiono a bordo, perché il mare territoriale è una continuazione della terraferma. E quella norma ha un'efficacia tanto estesa, non soltanto da includere la possibilità, da parte dello Stato, di esplicare una propria potestà per il regolamento dell'attività che si svolge a bordo della nave nazionale e per la determinazione degli effetti di questa attività, ma, altresì, da legittimare una competenza punitiva dello Stato per i reati che si consumano sulla nave stessa.

Detto ciò prevengo una domanda che i lettori potrebbero rivolgermi.
Perchè allora in acque internazionali è consentito il gioco d'azzardo?
Una deroga all’efficacia della normativa penale che sancisce il divieto di gioco d’azzardo è stata posta dal D.L. 30 dicembre 1997, n. 457, convertito, con modificazione dalla L. 27 febbraio 1998, n. 30.
Esso stabilisce all’art. 5, comma 3, che: “le disposizioni di cui agli articoli da 718 a 722 del codice penale e l’articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto il 18 giugno 1931, n. 773, non si applicano ai fatti commessi a bordo delle navi passeggeri iscritte nel Registro internazionale, durante il periodo di navigazione al di là del mare territoriale”.
Non mi addentro poi in una materia che non mi è certamente "familiare" come quella fiscale e doganale limitandomi a ricordare il regime "duty free" vigente a bordo delle navi per alcuni tipi di merce posta in vendita nei negozi di bordo.
Concludendo ritengo, a mio modesto parere, che ci possano essere gli estremi per richiedere agli armatori di applicare a bordo delle proprie navi battenti bandiera italiana la normativa anti-fumo vigente nella nostra Repubblica.
Attendo che qualcuno confuti la mia tesi.
Se la doveste ritenere valida, perchè non ci facciamo portavoce di una petizione in tal senso?
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

La legge Sirchia prevede che ci possano essere aree fumatori ove l'impanto d'areazione sia sufficiente a smaltire il fumi e in grado di garantire il corretto ricambio d'aria. quindi....
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

persistenzaretiniKa ha detto:
La legge Sirchia prevede che ci possano essere aree fumatori ove l'impanto d'areazione sia sufficiente a smaltire il fumi e in grado di garantire il corretto ricambio d'aria. quindi....
Quindi dovrebbero essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici previsti dalla Legge compresa la netta separazione degli ambienti riservati ai fumatori dalle altre aree comuni.
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Sì effettivamente. Però effettivamente forse questa cosa non è molto gestibile in certe sale. Ricordo che l'anno scorso su Classica c'era la netta separazione, quest'anno no, chissà che gli è venuto in mente. Resta il fatto che se uno non trova da sedersi nell'area non fumatori non è che può venire alla fumatori e chiedere di spegnere la sigaretta....
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Guarda, non sono fumatrice anche se il fumo non mi disturba più di tanto, preferirei la divisione fisica dei locali perchè chissà come mai il fumo va sempre da chi non fuma :cry: .. però condivido in pieno che se esiste un'area fumatori non si può esigere nulla..
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

persistenzaretiniKa ha detto:
preferirei la divisione fisica dei locali perchè chissà come mai il fumo va sempre da chi non fuma
uheuheuheuhuheuhe scusa che intendi per divisione fisica? cioè un vetro???
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

in alcuni locali (e anche sui treni) si fa così.. piuttosto che sacrificare l'estetica di un salone, non è una soluzione così terribile.. altrimenti ci sono pareti mobili che possono essere usate all'uopo.. in questo campo le soluzioni esistono, anzi qualcuno ci ha fatto delle piccole fortune con la legge Sirchia..
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Davvero?' Non immaginavo assolutamente! Comuque per quanto riguarda i saloni lo spazio per fare area fumatori e non c'è, non capisco perchè si ostinino a farle contigue.
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Me lo sono chiesta anche io parecchie volte come mai dato che battono bandiera italiana, quindi e' territorio italiano, non venga applicata la legge anti-fumo di Sirchia. io non fumo e dopo 2anni e più dall'entrata in vigore di questa meravigliosa legge sedermi accanto o nello stesso tavolo di gente che fuma mi da fastidio anche per l'odore che poi rimane sui vestiti. Se con qualsiasi acquisto effettuato a bordo anche un semplice caffe' al banco viene rilasciata la ricevuta con la dicitura art.7 DPR 633/72 (e' la legge che disciplina la materia iva in italia!)come mai non viene applicata la legge anti-fumo?mentre siamo sulla nave siamo o non siamo nel territorio italiano?sì! e allora perche' succede cio'?
Il direttore di crociera l'altro giorno ha detto che si applicano le leggi italiane ma con qualche deroga, senza entrare poi nel merito di quali siano queste deroghe. potrebbe essere questa del fumo una deroga? mi sembra un po' strano però....la Costa si vanta di proteggere i mari dall'inquinamento e poi non protegge i non fumatori che sono la maggior parte? La prossima volta che faccio una crociera voglio chiedere a qualche ufficiale o al comandante stesso come mai questa cosa, sempre che qualcuno non mi dia delle risposte prima! concordo con il Generale_71 per promuovere una petizione oppure che qualcuno della Costa ci dia dei chiarimenti in merito
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Altro che petizione, bisognerebbe fare una articolata denuncia alle autorità competenti.
Sono appena rientrato da una crociera sCosta Mediterrannea nel mar egeo. Una vacanza sicuramente indimenticabile per molti motivi dove ci siamo trovati molto bene con una sola grave eccezione e cioè la non osservanza della legge n.3 del 16/01/2003 sulla "Tutela dei non fumatori".
Fortunatamente nel teatro principale, nei ristoranti e nella maggior parte dei bar vigeva il divieto di fumo.
Fuori dal teatro Osiris faceva bella mostra di sè addirittura l'apposito cartello (da me fotografato) previsto dalla legge "Sirchia" con l'indicazione della persona responsabile dell'osservanza di tale legge: Il comandante!
In alcuni bar, nel teatro piccolo Isolabella era invece permesso fumare in alcune zone che però non avevano nessun tipo di separazione dalle altre zone riservate ai non fumatori. La legge vigente prescrive che le zone riservate ai fumatori, oltre ad avere determinate caratteristiche in tema di ricircolo d'aria, debbano essere FISICAMENTE separate dalle zone per i non fumatori in modo che questi ultimi non possano in nessun caso, neanche accidentalmente, venire a contatto col fumo.
Ho assitito al gran premio di F1 nel teatro isolabella dove avevo felicemente notato la presenza dei segnali di divieto di fumo presenti sui tavoli. Ad un certo punto inizio a sentire forte odore di fumo e comincio a girarmi alla ricerca dell'imperturbabile fumatore. Solo allora ho potuto notare che la sala era divisa tra tavoli con divieto ed altri senza divieto.
A quel punto me ne sono tornato in cabina mandando mentalmente a quel paese la Costa ed il suo Comandante che permetteva una tale palese violazione di una legge del nostro Stato.
La situazione più assurda si riscontra al Casinò. Qui, per chissà quale mistero, vige la possibilità di fumare ovunque. Quindi i non fumatori e tutti coloro ai quali il fumo crea seri problemi di salute o comunque anche solo fastidio, non sono ammessi a partecipare ai giochi presenti in questa area.
Ma l'assurdità più grossa e grave è un'altra: il casinò sulla Costa Mediterranea si trova al ponte 2 in zona centrale. Il ponte 2 è il ponte principale dove si trovano il teatro (a prua), la hall centrale con il servizio clienti/escursioni ed il ristorante Argentieri (a poppa). Quindi TUTTI i passeggeri, volenti o nolenti, sono costretti ad attraversare il fumoso casinò per passare dal ristorante a teatro e viceversa. Compresi i bambini, anche i neonati. Io ero accompagnato da mia moglie incinta e da mio figlio di 3 anni, cioè dai soggetti più deboli e più tutelati dalla legge che prevede appunto sanzioni raddoppiate in casi di violazione della legge in presenza di tali soggetti.
L'esperienza della crociera è stata sicuramente positiva, ma dato che questo punto è per me molto importante, non intendo ritornare su una nava da crociera fintantochè non venga assicurato la scupolosa osservanza della legge italiana in materia.
Chiederi gentilemnte a qualcuno esperto di farmi sapere se e dove poter fare un dettagloiato reclamo in materia dato che confido poco nel questionario compilato l'ultimo giorno. eventualmente anche i dati delle Autorità a cui segnalare tale grave fatto.
P.S. Ci tengo a segnalare agli amici fumatori che ogni tanto sottolineano che il fumo passivo di qualche sigaretta inquina molto meno di una giornata trascorsa a Milano che concordo al 100% con loro. Il mio fastidio è proprio all'odore del fumo da tabacco, al di là delle conseguenze sulla mia salute. Cortesia vorrebbe che nessuno fumasse in zone frequentate anche da non fumatori, comprese aree all'aperto dei ristoranti piuttosto che allo stadio. La scorsa estate alcuni incalliti vicini di tavolo di un ristorante all'aperto continuavano imperterriti a fumare nonostante la mia gentile richiesta in tal senso e la presenza di bambini al mio tavolo, adduncendo al fatto che la legge vieta il fumo solo al chiuso. Cosa per altro vera anche se la mia era solo una gentilezza che chiedevo e non l'osservanza scrupolosa della legge. Per farli smettere di fumare ho dovuto minacciare di mettermi a scoreggiare sottovento in modo da inondare loro e le loro pietanze di un acre odor di mer@a, visto che non esite alcuna legge che vieti di scoreggiare. L'odore di fumo mentre mangio provoca in me lo stesso effetto che proverebbero loro nel sentire quella paventata brezza nell'aria. Al che hanno faticosamente capito e smesso di fumare.
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

italux ha detto:
Per farli smettere di fumare ho dovuto minacciare di mettermi a scoreggiare sottovento in modo da inondare loro e le loro pietanze di un acre odor di mer@a, visto che non esite alcuna legge che vieti di scoreggiare. L'odore di fumo mentre mangio provoca in me lo stesso effetto che proverebbero loro nel sentire quella paventata brezza nell'aria. Al che hanno faticosamente capito e smesso di fumare.
Tutto il forum dei crocieristi non fumatori è d'accordo con te e credo anche i fumatori, ma se possibile evitiamo sostantivi coloriti e verbi piuttosto "forti" ! L'idea della situazione si può rendere anche senza essere particolarmente espliciti! :wink:
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Nonostante mio marito sia un incallito fumatore e anch'io fumi un paio di sigarette al giorno, sono rimasta piuttosto sorpresa sulla non applicazione della legge sul divieto di fumo.
Ho mandato una mail a Costa Crociere chiedendo spiegazioni in merito.
Appena mi rispondono, ve lo faccio sapere.
Ciao!
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Anche io ho scritto una mail all'indirizo [email protected] e vi farò sapere se e cosa mi risponderanno.
Oltretutto non vedo il problema di vietare il fumo in tutti gli ambienti della nave lasciando tale possibilità solo all'aperto.
Se è ormai vietato fumare su tutti i voli e su tutti i treni credo sia ora si adeguino anche le navi.
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Anch'io sono un fumatore, ma come mai sulle navi non c'è il rispetto della legge ? Vige un altro regolamento?
Intendevo dire a terra nei locali chiusi pubblici non si puo' fumare(aspitatori a parte), sulle navi sono riservati degli ambienti per i fumatori che comunque sono attigui alle aree non fumatori.Il casinò è completamente un area fumatori!
Quindi in mare aperto non c'è legge italiana che regga?
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Ecco la risposta di Costa:
In merito alla questione del fumo, desideriamo informarla che nel corso degli anni sono stati fatti, a bordo delle nostre navi, notevoli passi avanti per la tutela dei diritti dei non fumatori. Nei ristoranti e teatri delle nostre navi, ad esempio, è severamente proibito fumare e, nei restanti spazi comuni, le aree fumatori e non fumatori sono state suddivise idealmente in due, in quanto le strutture tecniche delle navi non si prestano agli stessi vincoli degli edifici di terra.
Non possiamo tralasciare il fatto che, servendo una clientela internazionale ed operando anche in paesi esteri, dobbiamo tenere conto di realtà diverse.
Desideriamo rassicurarla che, avendo piena coscienza della delicata questione del fumo passivo, il nostro il personale di bordo è invitato ad intervenire per far rispettare tale divieto nelle zone non fumatori. Talvolta, per l’indisciplina o la mancanza di buon senso da parte di taluni che non rispettano i divieti o non usano sufficiente senso civico per accorgersi di stare arrecando fastidio ad altri, il nostro intervento può essere percepito come poco efficace.
Rimaniamo a sua completa disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.
E-mail&Web Services Costa Crociere S.p.A
Numero Verde 800 532853 http://www.costa.it
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

[
Quindi si lavano le mani? Non è previsto come a terra un responsabile con lo scopo di vigilare e far rispettare? Che possa fare multe come scritto sui cartelli?
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

Non conosco il testo della domanda che hai inviato a Costa.... ma il vero problema è che le aree che loro adibiscono ai fumatori non sono conformi alle norme di legge italiane.
 
Re: Vietato fumare in crociera - si fa per dire...!

[Ecco la domanda:
Buongiorno, avrei bisogno di ricevere chiarimenti sull'appliazione da parte Vostra della legge sul divieto di fumo.
Riporto qui le caratteristiche delle zone fumatori:
"I locali riservati ai fumatori, di cui all’articolo 51, comma 1, lettera b) della legge 16 gennaio 2003, n. 3 devono essere contrassegnati come tali e realizzati in modo da risultare adeguatamente separati da altri ambienti limitrofi, dove è vietato fumare.
A tal fine i locali per fumatori devono rispettare i seguenti requisiti strutturali (DPCM 23 dicembre 2003):
essere delimitati da pareti a tutta altezza su quattro lati;
essere dotati di ingresso con porta a chiusura automatica, abitualmente in posizione di chiusura;
essere dotati di apposita segnaletica;
non rappresentare un locale di passaggio per i non fumatori;
essere dotati di idonei mezzi meccanici di ventilazione forzata. La portata d’aria supplementare minima da assicurare è pari a 30 litri/secondo per ogni persona che può essere ospitata, sulla base di un indice di affollamento pari allo 0,7 persone mq; l’aria deve essere espulsa all’esterno attraverso idonei impianti e aperture funzionali;
all’ingresso dei locali è indicato il numero massimo di persone ammissibili, in base alla portata dell’impianto;
devono essere mantenuti in depressione non inferiore a 5 Pascal rispetto alle zone circostanti;
la superficie destinata ai fumatori negli esercizi di ristorazione deve essere inferiore alla metà della superficie complessiva di somministrazione dell’esercizio;
la progettazione, l’installazione, la manutenzione ed il collaudo dei sistemi di ventilazione devono essere conformi alle disposizioni legislative e regolamentari in tema di sicurezza e di risparmio energetico, come pure alle norme dell’Ente italiano di unificazione (UNI) e del comitato elettrotecnico italiano (CEI)."

Come mai la legge non viene applicata? Ad esempio, ho notato che i bar, le zone fumatori e non fumatori non sono divise da pareti, sono in spazi aperti dove un non fumatore viene in contatto con il fumo.
Resto in attesa di una Vostra risposta.
Cordiali saluti.
qui sopra ho messo il testo della mia domanda.
a quanto ho capito io, a bordo non si è obbligati ad applicare la legge sirchia, almeno non così come viene applicata a terra.
ciao!
 
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