I
Italian Cruiser
Guest
Re: Voci di corridoio,Holiday alla Iberocruceros?
Iberocruceros, analogamente a tante altre compagnie dedicate a singoli mercati su base linguistica, punta a stupire con l'esterno delle navi... i disegni dipinti sulle fiancate colpiscono immediatamente. Per gli interni invece adotta uno stile piuttosto ricercato.
La Holiday è stata una delle navi da crociera più innovative della prima metà degli anni '80... e tra lei e la meno recente Tropicale c'è un abisso quanto a struttura. Come ho già detto la Holiday è stata la prima (e l'ultima) nave Carnival davvero innovativa... da lei sono partite ben 2 evoluzioni della piattaforma progettuale.
Cosa rendeva la Holiday tanto innovativa negli anni '80... principalmente le sue aree pubbliche. Ben 2 ristoranti principali ed un teatro su 2 ponti... ampi ponti esterni e ben 3 piscine. L'ex Song of America (di qualche anno più vecchia) era altrettanto innovativa, ma, rispetto alla Holiday, non aveva 1 balcone privato che 1... e le cabine erano molto più piccole.
Gli anni '80 sono stati estremamente interessanti dal punto di vista della costruzione delle navi da crociera... tradizione ed innovazione si confrontavano ed in taluni casi si univano. Talune compagnie puntavano molto sulla tradizione: Holland America ed Home Lines ad esempio. Altre sull'innovazione, Carnival e Royal Caribbean. Altre ancora erano partite dalla tradizione per arrivare all'innovazione: Sitmar Cruises.
Le 2 grandi compagnie crocieristiche europee, ossia Costa Crociere e Chandris/Fantasy Cruises, non fecero costruire alcuna nuova nave da crociera. I rispettivi "gioielli" comparsi negli anni '80, ossia la Costa Riviera e la Galileo, nascevano infatti dalla trasformazione di 2 grandi navi di linea italiane, la Guglielmo Marconi e la Galileo Galilei del Lloyd Triestino.
Ultima osservazione... praticamente tutte le navi da crociera costruite negli anni '80 e le trasformazioni di navi di linea che ho appena indicato, erano state costruite per operare sul mercato statunitense (Caraibi ed in diversi casi anche Alaska). L'Europa ed i suoi mercati occupavano infatti un ruolo marginale rispetto agli Stati Uniti.
Tornando al presente... è da tenere presente che la spagnola Iberocruceros e P&O Australia sono le 2 uniche compagnie del Gruppo Carnival le cui rispettive flotte sono alimentate esclusivamente da navi trasferite da altri brands del gruppo. Per P&O Cruises questo discorso vale solo per l'ennesima Adonia.
Per tutte le altre compagnie del gruppo, Carnival, Princess, Costa, Cunard, Holland America, Seabourn, Aida e la stessa P&O Cruises, si è puntato invece su navi di nuova costruzione.
Il mercato crocieristico spagnolo è relativamente molto giovane come sviluppo rispetto ad altri... quindi il trasferimento di navi usate dall'impostazione più o meno tradizionale, va ancora bene. Royal Caribbean International adotta la stessa strategia per alimentare la flotta Pullmantur.
Iberocruceros, analogamente a tante altre compagnie dedicate a singoli mercati su base linguistica, punta a stupire con l'esterno delle navi... i disegni dipinti sulle fiancate colpiscono immediatamente. Per gli interni invece adotta uno stile piuttosto ricercato.
La Holiday è stata una delle navi da crociera più innovative della prima metà degli anni '80... e tra lei e la meno recente Tropicale c'è un abisso quanto a struttura. Come ho già detto la Holiday è stata la prima (e l'ultima) nave Carnival davvero innovativa... da lei sono partite ben 2 evoluzioni della piattaforma progettuale.
Cosa rendeva la Holiday tanto innovativa negli anni '80... principalmente le sue aree pubbliche. Ben 2 ristoranti principali ed un teatro su 2 ponti... ampi ponti esterni e ben 3 piscine. L'ex Song of America (di qualche anno più vecchia) era altrettanto innovativa, ma, rispetto alla Holiday, non aveva 1 balcone privato che 1... e le cabine erano molto più piccole.
Gli anni '80 sono stati estremamente interessanti dal punto di vista della costruzione delle navi da crociera... tradizione ed innovazione si confrontavano ed in taluni casi si univano. Talune compagnie puntavano molto sulla tradizione: Holland America ed Home Lines ad esempio. Altre sull'innovazione, Carnival e Royal Caribbean. Altre ancora erano partite dalla tradizione per arrivare all'innovazione: Sitmar Cruises.
Le 2 grandi compagnie crocieristiche europee, ossia Costa Crociere e Chandris/Fantasy Cruises, non fecero costruire alcuna nuova nave da crociera. I rispettivi "gioielli" comparsi negli anni '80, ossia la Costa Riviera e la Galileo, nascevano infatti dalla trasformazione di 2 grandi navi di linea italiane, la Guglielmo Marconi e la Galileo Galilei del Lloyd Triestino.
Ultima osservazione... praticamente tutte le navi da crociera costruite negli anni '80 e le trasformazioni di navi di linea che ho appena indicato, erano state costruite per operare sul mercato statunitense (Caraibi ed in diversi casi anche Alaska). L'Europa ed i suoi mercati occupavano infatti un ruolo marginale rispetto agli Stati Uniti.
Tornando al presente... è da tenere presente che la spagnola Iberocruceros e P&O Australia sono le 2 uniche compagnie del Gruppo Carnival le cui rispettive flotte sono alimentate esclusivamente da navi trasferite da altri brands del gruppo. Per P&O Cruises questo discorso vale solo per l'ennesima Adonia.
Per tutte le altre compagnie del gruppo, Carnival, Princess, Costa, Cunard, Holland America, Seabourn, Aida e la stessa P&O Cruises, si è puntato invece su navi di nuova costruzione.
Il mercato crocieristico spagnolo è relativamente molto giovane come sviluppo rispetto ad altri... quindi il trasferimento di navi usate dall'impostazione più o meno tradizionale, va ancora bene. Royal Caribbean International adotta la stessa strategia per alimentare la flotta Pullmantur.