Prima tappa il teatro, dicevo.
Lì abbiamo incontrato il responsabile di palco, un ragazzo ligure giovane e ci è stato mostrato un video che esalta tutti gli effetti speciali di cui è capace il teatro di Favolosa; finito il video dimostrazione pratica dei meccanismi di cui è dotato il palco (all'avanguardia, ci è stato detto), con la piattaforma girevole e i gradoni che si alzano e si abbassano. Rapido sguardo a tutte le scenografie (comprese la vespa e la 500 a pedali dello spettacolo dedicato all'Italia) e poi visita ai camerini con stoccati tutti i vestiti e le maschere. Piccola curiosità: la sera operano nel teatro come aiutanti, oltre agli addetti stabili, alcuni camerieri che di giorno fanno, appunto, i camerieri.
Siamo poi scesi al ponte zero, che abbiamo percorso per intero da poppa a prua, vedendo i vari locali di deposito, la palestra dell'equipaggio (ci è stato poi detto che alcuni membri dell'equipaggio, es. gli ufficiali, hanno accesso libero anche alla palestra passeggeri, altri lo hanno solo in determinati orari (vado a memoria: più o meno dalle 9 di sera alle 6 di mattina, o una cosa del genere), altri invece possono andare solo nella palestra dell'equipaggio), il buffet dell'equipaggio e la mensa degli ufficiali. Quest'ultima solo sbirciata da una porta apertasi quasi per sbaglio, perchè è un luogo inaccessibile e a quanto pare segretissimo. Abbiamo fatto poi una sosta al bar dell'equipaggio, dove ci è stato offerto il caffè. I dipendenti pagano le consumazioni, ma i prezzi sono molto popolari (vado a memoria: un caffè 20 centesimi, una birra 70 centesimi, un aperitivo 1,5 € o qualcosa del genere). Abbiamo anche visto (prima in realtà, ma me ne sono ricordato ora) la famosa cella frigo dove stoccare uno sfortunato cadavere. Confermo, dunque, che esiste, come del resto è logico, visti i numeri a bordo.
Il ponte zero è sopra il livello del mare; è il ponte da cui si sbarca a filo banchina, quella fila di oblò al di sotto del ponte 1. Sotto il ponte zero sono presenti altri tre ponti, A, B e C.
Siamo infatti scesi al ponte A, dove abbiamo visto le officine: falegnameria, carpenteria metallica, tappezzeria ecc. Piccola curiosità anche in questo caso: a bordo sono attrezzati per riparare qualsiasi valigia (in particolare le ruote), così da riparare (invece di pagarne il valore al cliente) quelle danneggiate nelle operazioni di caricamento a bordo.
Ritornati al ponte 0 abbiamo visto le cambuse. Si tratta di grandi vani, refrigerati o no, divisi per tipologia di prodotto contenuto. Vino rosso, vino bianco, frutta, verdura, carne, formaggi e latticini (queste ultime due non le abbiamo viste, per motivi igienici) ecc. La più bella quella, molto grande, dei prodotti non refrigerati: pacchi e pacchi di pasta, riso, farina, salsa di pomodoro, cacao, cioccolata, preparato per crema pasticcera (ci sono rimasto un po' male....), olio, aceto ecc. Ci è stato spiegato come funziona l'approvvigionamento del necessario, con una pianificazione con circa 6 mesi di anticipo. Quando in loco non si trovano prodotti che offrano le necessarie garanzie di qualità e sicurezza la compagnia preferisce inviare direttamente dei container dall'Italia (ci è stato detto che spesso costa meno rispetto ad affidarsi a commercianti locali).
Continuo domani con qualche curiosità su oggetti custoditi al ponte 0, ponte di comando e cucine!