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la dove finisce il mondo ovvero Emerald princess
- Autore discussione salabc
- Data d'inizio
- Stato
confermo su emerald ( e mi pare su un'altra nave) sabatini è stato sostituito da Share il locale e' lo stesso ( di fianco al bar adagio sotto la discoteca
Un'altra novità e' che alcune sere ( di sicuro 1) il cafe caribe diventa un ristorante a pagamento dove viene servita una cena a base di solo crostacei
pare sia un indigestione di aragoste , scampi e granchi ma non essendo un patito di pesce sono riuscito a distogliere la moglie
inserisco il patter del 5 gennaio ovvero scalo di montevideo
[/url]5 gen montevideo page-001 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]5 gen montevideo -page-002 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]5 gen montevideo -page-003 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
mi scuso se sono lento ( nonostante gli appunti presi ) ma sono impegnato con il lavoro
proseguo nel diario
5 gennaio montevideo
Mentre ci preparavamo per la colazione il comandante ci informava che a causa di una congestione di navi nella canaletta da buenos durante la notte la nave aveva dovuto ridurre la velocità e che pertanto l’arrivo a montevideo previsto per le 7 era ritardato e che prevedevamo di imbarcare il pilota alle 0840 e di essere in banchina alle 10 (cosa puntualmente avvenuta) e che a causa della distanza tra montevideo e puerto madryn poteva ritardare la partenza di solo 30 minuti.
In porto era gia ormeggiata la MSC Magnifica ed una nave di NCL ( Norwegian sun)
Devo dire che sia la partenza da buenos aires che l’ormeggio a montevideo sono stati particolarmente spettacolari date il limitato spazio di manovra e le dimensioni delle navi
[/url]DSC_0006 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
A montevideo avevamo optato per il fai da te ed effettivamente le cose più significative sono nella città vecchia e pertanto visitabili a piedi
Esiste un hop on /off bus ma la frequenza e’ oraria e con 3 navi in porto e’ risultato essere inutilizzabile
Per prima cosa ci siamo diretti verso il mercato del porto si tratta di una grossa struttura in ferro battuto e molto caratteristica e che ora ospita un numero di ristoranti specializzato in grigliate di carne e pesce
il mercato
[/url]DSC_0008 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
uno degli ingressi
[/url]DSC_0009 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
l'interno
[/url]DSC_0014 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
sempre l'interno
[/url]DSC_0015 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0012 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
ed ecco le famose grigliate della pampa
[/url]DSC_0013 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
proseguo nel diario
5 gennaio montevideo
Mentre ci preparavamo per la colazione il comandante ci informava che a causa di una congestione di navi nella canaletta da buenos durante la notte la nave aveva dovuto ridurre la velocità e che pertanto l’arrivo a montevideo previsto per le 7 era ritardato e che prevedevamo di imbarcare il pilota alle 0840 e di essere in banchina alle 10 (cosa puntualmente avvenuta) e che a causa della distanza tra montevideo e puerto madryn poteva ritardare la partenza di solo 30 minuti.
In porto era gia ormeggiata la MSC Magnifica ed una nave di NCL ( Norwegian sun)
Devo dire che sia la partenza da buenos aires che l’ormeggio a montevideo sono stati particolarmente spettacolari date il limitato spazio di manovra e le dimensioni delle navi
A montevideo avevamo optato per il fai da te ed effettivamente le cose più significative sono nella città vecchia e pertanto visitabili a piedi
Esiste un hop on /off bus ma la frequenza e’ oraria e con 3 navi in porto e’ risultato essere inutilizzabile
Per prima cosa ci siamo diretti verso il mercato del porto si tratta di una grossa struttura in ferro battuto e molto caratteristica e che ora ospita un numero di ristoranti specializzato in grigliate di carne e pesce
il mercato
uno degli ingressi
l'interno
sempre l'interno
ed ecco le famose grigliate della pampa
Successivamente sempre a piedi e percorrendo la zona pedonale siamo arrivati a piazza Matriz che prende il nome dalla chiesa che sorge su uno degli angoli ma localmente tutti la chiamano piazza della costituzione
la zona pedonale
[/url]DSC_0021 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0022 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0024 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
la chiesa matriz
[/url]DSC_0035 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
alcune vedute di piazza matriz o della costituzione
[/url]DSC_0037 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0038 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0040 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0041 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Proseguendo si arriva a piazza indipendenza con il monumento all’eroe nazionale ( Artigas) che e’ sepolto in un mausoleo sotto la statua
La piazza segna anche il confine della città vecchia che era murata ed e’ possibile vedere ancora quello che resta delle mura ovvero una porta
[/url]DSC_0044 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Piazza indipendenza
[/url]DSC_0047 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0048 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il palazzo del governo
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la zona pedonale
la chiesa matriz
alcune vedute di piazza matriz o della costituzione
Proseguendo si arriva a piazza indipendenza con il monumento all’eroe nazionale ( Artigas) che e’ sepolto in un mausoleo sotto la statua
La piazza segna anche il confine della città vecchia che era murata ed e’ possibile vedere ancora quello che resta delle mura ovvero una porta
Piazza indipendenza
il palazzo del governo
Vicino alla piazza sorge il museo dei gaucho localizzato all’interno del palazzo Herber, già solo il palazzo merita una visita siamo infine ritornati verso il porto passando per il teatro solis approffitando anche dell’orario per una visita all’interno ( alle 12 e’ prevista una visita guidata) dopodiche ci siamo anche fermati a visitare il museo “de los andes” a ricordo dell’incidente aereo del 1972 la cui storia e’ stata raccontata sia dal libro e poi dal film “ALIVE”
Ci siamo fermati a mangiare della carne grigliata al mercato del porto e visto che nel frattempo si era messo un bel temporale alle 1500 siamo rientrati a bordo
l'ingresso di Palazzo Herber
[/url]DSC_0053 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0054 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
sempre palazzo Herber
[/url]DSC_0055 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il museo
[/url]DSC_0056 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il pianerottolo di palazzo herber
[/url]DSC_0057 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0061 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Nel centro di montevideo ( come dal resto anche buenos aires) vi sono molti palazzi che testimoniano un ricco passato
[/url]DSC_0062 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Il teatro Solis ( la guida ci faceva notare il simbolo massonico del frontone
[/url]DSC_0067 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il Foyer
[/url]DSC_0071 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il palcoscenico
[/url]DSC_0072 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il soffitto con il lampadario centrale
[/url]DSC_0073 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
la platea e i palchi
[/url]DSC_0079 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
l'ingresso del museo de los andes 1972
[/url]DSC_0080 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
sulla via di ritorno ripassando per piazza matriz
[/url]DSC_0083 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
all'ingresso del porto vi è il monumento alla Graf von Spee
[/url]DSC_0084 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
si torna a bordo
[/url]DSC_0086 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Ci siamo fermati a mangiare della carne grigliata al mercato del porto e visto che nel frattempo si era messo un bel temporale alle 1500 siamo rientrati a bordo
l'ingresso di Palazzo Herber
sempre palazzo Herber
il museo
il pianerottolo di palazzo herber
Nel centro di montevideo ( come dal resto anche buenos aires) vi sono molti palazzi che testimoniano un ricco passato
Il teatro Solis ( la guida ci faceva notare il simbolo massonico del frontone
il Foyer
il palcoscenico
il soffitto con il lampadario centrale
la platea e i palchi
l'ingresso del museo de los andes 1972
sulla via di ritorno ripassando per piazza matriz
all'ingresso del porto vi è il monumento alla Graf von Spee
si torna a bordo
Dopo aver assistito alla partenza della Norwegian Sun e di una portacontenitori di MSC abbiamo mollato gli ormeggi.
[/url]DSC_0088 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
ora tocca a noi
[/url]DSC_0091 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
nell'avamporto vi è un vero e proprio cimitero di navi
[/url]DSC_0093 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Con un buon anticipo per assicurarci una buona posizione ci siamo recati in “Piazza” dove all 19 era prevista l’esibizione di due bravissimi ballerini professionisti di tango che saranno con noi per tutto il viaggio dando anche lezioni, lo spettacolo ha riscosso un successo notevole dato la bravura dei ballerini
[/url]DSC_0098 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0105 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0108 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0111 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Al termine con calma ci siamo diretti al ristorante Michelangelo questa volta non vi era disponibilità di tavoli per due siccome volevamo cambiare il ristorante ( rispetto ai giorni precedenti) abbiamo deciso di aspettare ci hanno perciò consegnato il cercapersone che ha iniziato a suonare dopo circa 10 minuti.
La scelta di aspettare si ‘ rilevata ottima in quanto abbiamo avuto un ottimo tavolo in una zona tranquilla abbiamo dato anche il buono che ci era stato consegnato il giorno prima per il mio pensionamento come risultato alla fine della cena dopo il solito dolce i camerieri ci hanno portato una piccola torta di cioccolato
la torta per 2 persone
[/url]DSC_0119 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il tramonto sul rio della plata
[/url]DSC_0116 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Dopo cena ci siamo recati al teatro dove alle 10 era previsto uno spettacolo di un mago
Ed al termine a nanna
ora tocca a noi
nell'avamporto vi è un vero e proprio cimitero di navi
Con un buon anticipo per assicurarci una buona posizione ci siamo recati in “Piazza” dove all 19 era prevista l’esibizione di due bravissimi ballerini professionisti di tango che saranno con noi per tutto il viaggio dando anche lezioni, lo spettacolo ha riscosso un successo notevole dato la bravura dei ballerini
Al termine con calma ci siamo diretti al ristorante Michelangelo questa volta non vi era disponibilità di tavoli per due siccome volevamo cambiare il ristorante ( rispetto ai giorni precedenti) abbiamo deciso di aspettare ci hanno perciò consegnato il cercapersone che ha iniziato a suonare dopo circa 10 minuti.
La scelta di aspettare si ‘ rilevata ottima in quanto abbiamo avuto un ottimo tavolo in una zona tranquilla abbiamo dato anche il buono che ci era stato consegnato il giorno prima per il mio pensionamento come risultato alla fine della cena dopo il solito dolce i camerieri ci hanno portato una piccola torta di cioccolato
la torta per 2 persone
il tramonto sul rio della plata
Dopo cena ci siamo recati al teatro dove alle 10 era previsto uno spettacolo di un mago
Ed al termine a nanna
fernando59
Active member
Seguo anche io perchè è un itinerario che vorrei fare il prima possibile. Hai scelto un'ottima compagnia, almeno per quanto ricordo (2004 Sapphire Princess - Alaska)
proseguo nel diario
Alcune considerazioni su Buenos aires e montevideo
Buenos Aires il traffico e’ impressionante paragonabile a quello di roma o napoli se non peggio
Sia la guida che il personale all’aereoporto ci diceva che manifestazioni di protesta sono la norma
Montevideo invece ha un traffico molto più leggero per quanto riguarda la ns esperienza più ordinato ( le auto si fermano ai passaggi pedonali) da segnalare il Museo De Los Andes
Entrambe le città hanno edifici maestosi ma decadenti l’impressione che abbiamo avuto e’ stata di due città da un passato fastoso e ricco che a seguito di molte vicissitudini e crisi economiche e’ ora un solo ricordo
Sabato 6 gennaio in navigazione
inserisco prima di tutto il patter
[/url]6 gennaio-page-001 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]6 gennaio-page-002 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]6 gennaio-page-003 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Approfittando del giorno di navigazione sveglia libera ma alle 0800 eravamo già a fare colazione
Al rientro l’efficientissimo Manuel ( che aveva notato il ns interesse nei giorni di porto) ci informava che la lavanderia self service aveva aperto pertanto siamo subito corsi assicurandoci l’ultima delle 4 lavatrice del ns ponte che però al momento dell’avvio sono risultate tutte fuori servizio
Abbiamo immediatamente chiamato il servizio passegeri che ci informava che stavano già lavorando per risolvere il problema in quanto tutte le lavanderie avevano lo stesso problema mi sono messo in paziente attesa in quanto mia moglie aveva prenotato un trattamento alla spa. Dopo circa un ora di attesa e’ passato un tecnico della nave informando ci che il problema era risolto e che potevamo usare le lavatrici
non essendo una cosa molto comune sulle navi da crociera ho pensato che una foto delle lavanderie possa essere d'interesse
[/url]DSC_0002 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Purtroppo e’ risultata essere una giornata negativa perché al rientro dalla spa mia moglie mi informava che aveva forti dolori e crampi allo stomaco e nonostante un buscopan nel primo pomeriggio per la prima ( e si spera ultima volta) abbiamo dovuto andare dal medico in quanto il dolore non passava
Dopo la visita il medico ci dava una serie di cure
Era prevista la la prima delle serate delle serate “ formal” in particolare la tradizionale cascata di champagne e la presentazione degli ufficiali da parte del comandante, nel suo discorso citando le nazionalità a bordo è risultato che gli italiani a bordo erano “ben “ 8
come tradizione uno scozzese indossava il kilt da sera
[/url]kilt by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
pronti per la cascata di champagne (una tradizione di princess come pure la baked alaska parade)
[/url]la champagne fall by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il direttore di crociera introduce il comandante
[/url]042 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
discorso di benvenuto del comandante che introduce anche gli ufficiali senior
[/url]043 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il comandante presenta il cuoco siciliano giuseppe Pollara
[/url]044 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
dopo la cascata di champagne ci siamo recati al ristorante dove senza attesa abbiamo ottenuto un tavolo da 2
[/url]045 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Purtoppo la giornata e’ finita ancora peggio perche il dolore di mia moglie e’ aumentato perciò siamo ritornati dal medico , visita, raggi, esame del sangue risultato nuova cura e appuntamento per il giorno dopo alle 0800
Alcune considerazioni su Buenos aires e montevideo
Buenos Aires il traffico e’ impressionante paragonabile a quello di roma o napoli se non peggio
Sia la guida che il personale all’aereoporto ci diceva che manifestazioni di protesta sono la norma
Montevideo invece ha un traffico molto più leggero per quanto riguarda la ns esperienza più ordinato ( le auto si fermano ai passaggi pedonali) da segnalare il Museo De Los Andes
Entrambe le città hanno edifici maestosi ma decadenti l’impressione che abbiamo avuto e’ stata di due città da un passato fastoso e ricco che a seguito di molte vicissitudini e crisi economiche e’ ora un solo ricordo
Sabato 6 gennaio in navigazione
inserisco prima di tutto il patter
Approfittando del giorno di navigazione sveglia libera ma alle 0800 eravamo già a fare colazione
Al rientro l’efficientissimo Manuel ( che aveva notato il ns interesse nei giorni di porto) ci informava che la lavanderia self service aveva aperto pertanto siamo subito corsi assicurandoci l’ultima delle 4 lavatrice del ns ponte che però al momento dell’avvio sono risultate tutte fuori servizio
Abbiamo immediatamente chiamato il servizio passegeri che ci informava che stavano già lavorando per risolvere il problema in quanto tutte le lavanderie avevano lo stesso problema mi sono messo in paziente attesa in quanto mia moglie aveva prenotato un trattamento alla spa. Dopo circa un ora di attesa e’ passato un tecnico della nave informando ci che il problema era risolto e che potevamo usare le lavatrici
non essendo una cosa molto comune sulle navi da crociera ho pensato che una foto delle lavanderie possa essere d'interesse
Purtroppo e’ risultata essere una giornata negativa perché al rientro dalla spa mia moglie mi informava che aveva forti dolori e crampi allo stomaco e nonostante un buscopan nel primo pomeriggio per la prima ( e si spera ultima volta) abbiamo dovuto andare dal medico in quanto il dolore non passava
Dopo la visita il medico ci dava una serie di cure
Era prevista la la prima delle serate delle serate “ formal” in particolare la tradizionale cascata di champagne e la presentazione degli ufficiali da parte del comandante, nel suo discorso citando le nazionalità a bordo è risultato che gli italiani a bordo erano “ben “ 8
come tradizione uno scozzese indossava il kilt da sera
pronti per la cascata di champagne (una tradizione di princess come pure la baked alaska parade)
il direttore di crociera introduce il comandante
discorso di benvenuto del comandante che introduce anche gli ufficiali senior
il comandante presenta il cuoco siciliano giuseppe Pollara
dopo la cascata di champagne ci siamo recati al ristorante dove senza attesa abbiamo ottenuto un tavolo da 2
Purtoppo la giornata e’ finita ancora peggio perche il dolore di mia moglie e’ aumentato perciò siamo ritornati dal medico , visita, raggi, esame del sangue risultato nuova cura e appuntamento per il giorno dopo alle 0800
Domenica 7 gennaio Puerto Madryn
[/url]DSC_0120 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
nell'annunciare la possibilità di scendere venivamo informati che a causa della marea durante il giorno il ponte di accesso della nave sarebbe cambiato
[/url]DSC_0124 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Puntualissimi alle 0800 eravamo dal medico, la cura aveva fatto effetto pertanto “ dimessa” abbiamo fatto in tempo a raggiungere i membri di cruise critic con cui avevamo organizzato l’escursione a Punta tombo
Puerto Madryn è una città prettamente industriale ( vi è localizzato uno degli impianti per la produzione di alluminio più grande del sud america) e la sua importanza dal punto di vista crocieristico/turistico e' dovuta la fatto di essere la città più vicina alle riserve naturalistiche di Punta Tombo o della penisola Valdez
Lasciato puerto madryn abbiamo percorso per un tratto la strada nazionale 3 che collega Buenos aires a strada asfaltata per uno sterrato che corre all’interno di una tipica estancia ( estancia la perla) e che che si estende sino al mare ( non oso pensare quanto sia larga ) al termine della strada si raggiunge la riserva naturale di punta tombo che raccoglie la più grande colona di pinguini di magellano del continente
la nazionale 3
[/url]DSC_0127 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
la pampa
[/url]DSC_0129 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
guanachi al pascolo
[/url]DSC_0131 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
l'estancia la perla
[/url]DSC_0137 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il custode del parco
[/url]DSC_0138 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
La guida ci diceva che in questo periodo la popolazione e’ di circa 500.000 unità ma che a fine gennaio si supera il milione
Pensavamo di trovare i pinguini sulla spiaggia ed invece con ns sorpresa ( ammetto l’ignoranza) abbiamo scoperto che le coppie nidificano a distanza dal mare ( anche oltre il kilometro)
Nella riserva si percorre un sentiero ben marcato da cui non si può uscire ma che viene regolarmente attraversato dai pinguini che non dimostrano nessun timore ma solo un normale diffidenza unita in qualche caso a curiosità
nel caso bisogna cedere il passo ai pinguini
[/url]DSC_0141 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
i pulcini erano già nati
DSC_0153 by Riccardo Sala, su Flickr
[/url]DSC_0158 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
imperterriti
[/url]DSC_0163 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
La guida ci spiegava che i pinguini di magellano arrivano a settembre ( la primavera) prima i maschi seguiti dopo circa 45 giorni dalle femmine
dopo l'arrivo delle femmine inizia il corteggiamento che dura di nuovo circa 45 giorni e che si conclude con la deposizione di uno o 2 uova nel nido dopo circa 45 giorni l'uovo si schiude ovvero verso meta' dicembre successivamente dopo circa 3 / 4 mesi i pulcini sono pronti per lasciare il nido e i pinguini per i rimanenti 6 mesi vivono in mare spingendosi a nord in acque calde raggiungendo
anche la latitudine di rio de janeiro
non solo pinguini
[/url]DSC_0177 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
fermi tutti passiamo noi
[/url]DSC_0182 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
dopo circa 1,5 km siamo arrivati al mare
[/url]DSC_0185 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0200 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
si rientra a bordo come ovunque d'estate alla domenica la spiaggia si è riempita
[/url]DSC_0205 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0206 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Rientrati a bordo dato la stanchezza ed i malesseri generali dopo cena decidevamo di ritirarci in cabina presto rinunciando al teatro
il patter del 7 gennaio
[/url]7 genn pmadryn -page-001 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]7 genn pmadryn page-002 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]7 genn pmadryn -page-003 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]7 genn pmadryn page-004 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
nell'annunciare la possibilità di scendere venivamo informati che a causa della marea durante il giorno il ponte di accesso della nave sarebbe cambiato
Puntualissimi alle 0800 eravamo dal medico, la cura aveva fatto effetto pertanto “ dimessa” abbiamo fatto in tempo a raggiungere i membri di cruise critic con cui avevamo organizzato l’escursione a Punta tombo
Puerto Madryn è una città prettamente industriale ( vi è localizzato uno degli impianti per la produzione di alluminio più grande del sud america) e la sua importanza dal punto di vista crocieristico/turistico e' dovuta la fatto di essere la città più vicina alle riserve naturalistiche di Punta Tombo o della penisola Valdez
Lasciato puerto madryn abbiamo percorso per un tratto la strada nazionale 3 che collega Buenos aires a strada asfaltata per uno sterrato che corre all’interno di una tipica estancia ( estancia la perla) e che che si estende sino al mare ( non oso pensare quanto sia larga ) al termine della strada si raggiunge la riserva naturale di punta tombo che raccoglie la più grande colona di pinguini di magellano del continente
la nazionale 3
la pampa
guanachi al pascolo
l'estancia la perla
il custode del parco
La guida ci diceva che in questo periodo la popolazione e’ di circa 500.000 unità ma che a fine gennaio si supera il milione
Pensavamo di trovare i pinguini sulla spiaggia ed invece con ns sorpresa ( ammetto l’ignoranza) abbiamo scoperto che le coppie nidificano a distanza dal mare ( anche oltre il kilometro)
Nella riserva si percorre un sentiero ben marcato da cui non si può uscire ma che viene regolarmente attraversato dai pinguini che non dimostrano nessun timore ma solo un normale diffidenza unita in qualche caso a curiosità
nel caso bisogna cedere il passo ai pinguini
i pulcini erano già nati
DSC_0153 by Riccardo Sala, su Flickr
imperterriti
La guida ci spiegava che i pinguini di magellano arrivano a settembre ( la primavera) prima i maschi seguiti dopo circa 45 giorni dalle femmine
dopo l'arrivo delle femmine inizia il corteggiamento che dura di nuovo circa 45 giorni e che si conclude con la deposizione di uno o 2 uova nel nido dopo circa 45 giorni l'uovo si schiude ovvero verso meta' dicembre successivamente dopo circa 3 / 4 mesi i pulcini sono pronti per lasciare il nido e i pinguini per i rimanenti 6 mesi vivono in mare spingendosi a nord in acque calde raggiungendo
anche la latitudine di rio de janeiro
non solo pinguini
fermi tutti passiamo noi
dopo circa 1,5 km siamo arrivati al mare
si rientra a bordo come ovunque d'estate alla domenica la spiaggia si è riempita
Rientrati a bordo dato la stanchezza ed i malesseri generali dopo cena decidevamo di ritirarci in cabina presto rinunciando al teatro
il patter del 7 gennaio
Ultima modifica:
Lunedi 8 gennaio navigazione
[/url]8 genn atsea page-001 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]8 genn atsea -page-002 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]8 genn atsea page-003 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Seconda giornata di navigazione pertanto come giusto ce la siamo presa comoda e ci siamo diretti per fare colazione alle 9
Arrivati ad horizon court il buon giorno ci è stato dato da alcune balene terminata la colazione e rientrati in cabina dal ponte annunciavano che eravamo assolutamente circondati da tali mammiferi e pertanto avevano dovuto ridurre la velocità e manovrare per stare a debita distanza ed nel contempo ci invitavano a assistere allo spettacolo dai ponti
Siamo corsi sul balcone ed effettivamente il numero di balene era impressionante e senza esagerare si contavano a decine
[/url]DSC_0208 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0215 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0218 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0219 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
sembra che abbia un cucciolo
[/url]DSC_0225 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Abbiamo approfittato per fare una seconda lavatrice e ci siamo poi recati alla dimostrazione di intaglio di frutta e vegetali nel primo pomeriggio nuova dimostrazione di tango
[/url]DSC_0003 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0008 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Purtroppo mentre mia moglie migliorava sono iniziato a stare male pertanto in previsione di staley ci siamo ritirati in cabina presto
Seconda giornata di navigazione pertanto come giusto ce la siamo presa comoda e ci siamo diretti per fare colazione alle 9
Arrivati ad horizon court il buon giorno ci è stato dato da alcune balene terminata la colazione e rientrati in cabina dal ponte annunciavano che eravamo assolutamente circondati da tali mammiferi e pertanto avevano dovuto ridurre la velocità e manovrare per stare a debita distanza ed nel contempo ci invitavano a assistere allo spettacolo dai ponti
Siamo corsi sul balcone ed effettivamente il numero di balene era impressionante e senza esagerare si contavano a decine
sembra che abbia un cucciolo
Abbiamo approfittato per fare una seconda lavatrice e ci siamo poi recati alla dimostrazione di intaglio di frutta e vegetali nel primo pomeriggio nuova dimostrazione di tango
Purtroppo mentre mia moglie migliorava sono iniziato a stare male pertanto in previsione di staley ci siamo ritirati in cabina presto
Ultima modifica:
Ti ringrazio molto per la descrizione super dettagliata sulla nascita e vita dei pinguini....e a dire la verità l'ho scoperta dopo aver letto cio' che hai scritto.
Vedo che durante i giorni di navigazione lo staff tiene ben impegnati gli ospiti e nel leggere il Giornalino di bordo le attività non mancano.
Peccato per la vostra indisposizione, l'importante che l'abbiate risolta nei giorni di navigazione.
Vedo che durante i giorni di navigazione lo staff tiene ben impegnati gli ospiti e nel leggere il Giornalino di bordo le attività non mancano.
Peccato per la vostra indisposizione, l'importante che l'abbiate risolta nei giorni di navigazione.
9 gennaio isole falkland
il patter
[/url]9gen stanley page-001 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]9gen stanley page-002 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]9gen stanley_ -003 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
il patter
Purtroppo la notte è stata agitata con febbre alta e la mattina seguente alle 8 anzichè prepararsi per il tender siamo dovuti ritornare dal medico questa volta per me – esami medici – visita medica – e prescrizione di antibiotici
Fortunatamente alle 6 del mattino eravamo riusciti ad inviare un email a Estancia tour con cui avevamo prenotato la gita a Volunteer point informandoli che a causa dei malesseri eravamo obbligati a cancellare il tour Ci rispondevano ringraziandoci ed informandoci che niente era dovuto
Personalmente avevo insistito perché almeno mia moglie partecipasse ma considerando che si trattava di 7 ore di vero fuori strada temeva visto i recenti dolori di non essere in grado di sopportare tale fatica
Risultato uno dei più importanto highlight della crociera cancellato miseramente
Come ben potete immaginare la giornata e’ trascorsa quasi tutta in cabina e ci siamo dovuti accontentare di vedere le Flakland dal balcone
stanley
[/url]DSC_0017 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
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[/url]DSC_0028 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Fortunatamente alle 6 del mattino eravamo riusciti ad inviare un email a Estancia tour con cui avevamo prenotato la gita a Volunteer point informandoli che a causa dei malesseri eravamo obbligati a cancellare il tour Ci rispondevano ringraziandoci ed informandoci che niente era dovuto
Personalmente avevo insistito perché almeno mia moglie partecipasse ma considerando che si trattava di 7 ore di vero fuori strada temeva visto i recenti dolori di non essere in grado di sopportare tale fatica
Risultato uno dei più importanto highlight della crociera cancellato miseramente
Come ben potete immaginare la giornata e’ trascorsa quasi tutta in cabina e ci siamo dovuti accontentare di vedere le Flakland dal balcone
stanley
Ultima modifica:
10 gennaio - giornata in navigazione con passaggio di Capo Horn
inizio con il Patter
[/url]10 genn capo horn -page-001 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]10 genn capo horn page-003 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]10 genn capo horn-page-002 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
inizio con il Patter
Dopo aver fatto colazione alle 0930 ci siamo recati al teatro dove l’esperto geografico illustrava le caratteristiche di Capo Horn e la sua storia
Nel segnale di mezzogiorno il comandante informava che prevedeva l’arrivo nelle acque di capo horn verso le 1640 e che avremmo costeggiato prima con il lato di dritta per poi invertire la rotta per permettere ai balconi di sn di godere la stessa vista
Subito dopo un leggero pranzo ci siamo intruffolati ad assistere alle prove del coro dei passeggeri temo che ne vedremo delle belle
Effettivamente verso le 16 alcune isole sono apparse vicine e baciati dalla fortuna siamo stati accolti dalle acque dell’arcipelago con una mare quasi calmo in verità veniva descritto come moderate ( 1.25 / 2.5 m) ma con un vento di 30 nodi che fortunatamente soffiava in modo che le isole hanno fornito ridosso
ci si avvicina all'arcipelago di horn
[/url]DSC_0034 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0041 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0042 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Originariamente l’isola di Horn o Isla de Hornos fu scoperta nel 1600 da esploratori olandesi che la battezzarono con il nome della loro città di origine ( Hoorn) è ora territorio cileno e sede di un presidio navale che consiste semplicemente in una piccola palazzina con faro ( il faro del presidio) he sorge su il lato orientale dell’isola, trattandosi di una faro di una certa dimensione alcuni turisti lo scambiano per quello di cabo horn che invece sorge effivamente sulla parte più meridionale dell’isola ed è una costruzione molto più piccola
il faro del presidio
[/url]DSC_0056 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
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Ad occidente del “Presidio “ sorge il monumento dedicato alle migliaia di marinai che sono periti nelle acque dell’arcipelago della terra del fuoco nel tentativa di passare da un oceano all’altro
[/url]DSC_0057 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Il monumento richiama la sagoma di un albatros ed e’ perfettamente visibile dal mare come pure e’ ben visibile l’imbarcadero e la ripida ascesa che permette l’accesso sia al faro che al monumento ( e che viene usata mare permettendo dalla nave Stella Australis durante le sue crociere)
[/url]DSC_0063 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0080 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
La nave dopo aver costeggiato lungo la costo orientale è giunta al “ capo” vero e proprio ed efftivamente il faro e’ risultato essere piccolo, di contro la costa a picco e gli scogli semiaffioranti unitamente al colore della roccia lasciavano immaginare con quale terrore i marinai delle navi a vela guardavano nelle notti tempestose queste coste
ed ecco Capo Horn 8( o meglio Cabo de Hornos) con il suo faro
[/url]DSC_0095 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0098 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
[/url]DSC_0103 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
Doppiato capo horn la nave ha proseguito verso occidente sino a giungere in vista dell’estremità occidentale dell’isola con le roccie conosciute come “ le cattedrali” mentre questo avveniva l’esperto che aveva illustrato tutto quanto dal vivo faceva notare un branco di delfini che però erano sul lato sinistro della nave ovvero opposto alla ns cabina
le Cattedrali
[/url]DSC_0107 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
le cattedrali e gli scogli di cui questa zona di mae è piena
[/url]DSC_0111 by Riccardo Sala, su Flickr[/IMG]
A questo punto la nave ruotata di 180 ° e ripercorso il cammino all’incontrario procedendo poi verso nord per imboccare il canale di Beagle in direzione di Ushuaia
Nel segnale di mezzogiorno il comandante informava che prevedeva l’arrivo nelle acque di capo horn verso le 1640 e che avremmo costeggiato prima con il lato di dritta per poi invertire la rotta per permettere ai balconi di sn di godere la stessa vista
Subito dopo un leggero pranzo ci siamo intruffolati ad assistere alle prove del coro dei passeggeri temo che ne vedremo delle belle
Effettivamente verso le 16 alcune isole sono apparse vicine e baciati dalla fortuna siamo stati accolti dalle acque dell’arcipelago con una mare quasi calmo in verità veniva descritto come moderate ( 1.25 / 2.5 m) ma con un vento di 30 nodi che fortunatamente soffiava in modo che le isole hanno fornito ridosso
ci si avvicina all'arcipelago di horn
Originariamente l’isola di Horn o Isla de Hornos fu scoperta nel 1600 da esploratori olandesi che la battezzarono con il nome della loro città di origine ( Hoorn) è ora territorio cileno e sede di un presidio navale che consiste semplicemente in una piccola palazzina con faro ( il faro del presidio) he sorge su il lato orientale dell’isola, trattandosi di una faro di una certa dimensione alcuni turisti lo scambiano per quello di cabo horn che invece sorge effivamente sulla parte più meridionale dell’isola ed è una costruzione molto più piccola
il faro del presidio
Ad occidente del “Presidio “ sorge il monumento dedicato alle migliaia di marinai che sono periti nelle acque dell’arcipelago della terra del fuoco nel tentativa di passare da un oceano all’altro
Il monumento richiama la sagoma di un albatros ed e’ perfettamente visibile dal mare come pure e’ ben visibile l’imbarcadero e la ripida ascesa che permette l’accesso sia al faro che al monumento ( e che viene usata mare permettendo dalla nave Stella Australis durante le sue crociere)
La nave dopo aver costeggiato lungo la costo orientale è giunta al “ capo” vero e proprio ed efftivamente il faro e’ risultato essere piccolo, di contro la costa a picco e gli scogli semiaffioranti unitamente al colore della roccia lasciavano immaginare con quale terrore i marinai delle navi a vela guardavano nelle notti tempestose queste coste
ed ecco Capo Horn 8( o meglio Cabo de Hornos) con il suo faro
Doppiato capo horn la nave ha proseguito verso occidente sino a giungere in vista dell’estremità occidentale dell’isola con le roccie conosciute come “ le cattedrali” mentre questo avveniva l’esperto che aveva illustrato tutto quanto dal vivo faceva notare un branco di delfini che però erano sul lato sinistro della nave ovvero opposto alla ns cabina
le Cattedrali
le cattedrali e gli scogli di cui questa zona di mae è piena
A questo punto la nave ruotata di 180 ° e ripercorso il cammino all’incontrario procedendo poi verso nord per imboccare il canale di Beagle in direzione di Ushuaia
- Stato
