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Liberty of the Seas 2013 Mediterraneo Occidentale

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marinadora

Member
E pensare che la nomea la portano i francesi.. Ho scritto il mio diario, nel pomeriggio lo pubblicherò e mi dilungherò sul discorso della lingua, ahimè, risulta doveroso. Purtroppo la triste realtà e' che siamo derisi per il fatto che siamo gli unici a non riuscire a rapportarci in inglese, se tutto va bene, solo con 4 frasi standard e maccheroniche. Non basta farci riconoscere per altri tristi aspetti del ns paese quali la politica, le notizie di cronaca, la concordia, etc,etc, anche l'inglese!!!! Purtroppo la differenza e' che per gli altri aspetti abbiamo poche colpe o forse solo relativa, per l'inglese potremo migliorare, invece, a quanto vedo, il problema e' nella testa, nella mentalità e mi dispiace terribilmente. Degenero nel dire che questo e' uno dei motivi per cui andrei via dall'Italia ma sarebbe un discorso lungo e fuori tema e mi fermo qui, l'ho detto solo per rendere l'idea di quanto il problema della lingua sia così diffuso e ormai sempre più evidente

Grazie
 

Silviette

Active member
....sono pienamente daccordo con te; però mi auguro che l'affermazione "essere derisi" sia una considerazione piu personale che per sentito dire di qualche straniero...; il fatto di non volerci globalizzare è una nostra pecca; e il nostro ministero della cultura ci spalleggia alla grande; è vero; ma non accetterei volentieri un anglofono che mi viene a deridere quando lui di sforzi non ne fa (come un italiano "medio")comunque neanche 1; l'unico suo "sforzo" in fin dei conti è quello di essere nato sotto una bandiera che ha conquistato il mondo e ha dettato legge in fatto di linguaggio globale.
Un americano "medio" in italia non impara l'italiano ...spera che qualcuno parli inglese e quando non è così si fà una risata e prosegue...

Mi spiego meglio ma fila il tuo ragionamento. Siamo derisi enormemente e ovunque, a parte il settore crocieristico.. Sapessi quanto delusione e dispiace privo quando mi si chiede se in Italia a scuola si insegna l'inglese e del perché noi italiani nn lo parliamo, a dirlo non sono inglesi o americani, anzi, proprio sulla Liberty a chiederlo sono stati membri dell'equipaggio indiani, spagnoli, messicano, quindi persone che sanno cosa significa imparare una lingua diversa dalla propria come l'inglese eppure, in molti casi, pur avendo meno possibilità e mezzi parlano 2 lingue nel peggiore dei casi.
Addirittura 3 membri dell'equipaggio ci hanno rivelato la loro sorpresa nel rendersi conto che non parliamo altro che la nosta lingua. Uno di questi, in confidenza, ci ha chiesto io è Daniele che lavoro facessimo per capire come mai parlassimo inglese e anche spagnolo pur essendo italiani; la domanda era mirata a capire se lavorassimo nell'ambito del turismo. Questo dovrebbe rendere l'idea di quanto la ns mancanza sia rimarchevole. Quindi, pur non parlando inglese, io non me la sentirei di sputare, passatemi il termine, sulla Royal se il problema e' mio verso la lingua mondiale piuttosto della compagnia che non parla una lingua minoritaria e sconosciuta al mondo.
P.s. Oggi pomeriggio pubblicherò il diario, e' finito.. Stanotte sono andata a dormire alle 3:00
 
Ultima modifica:
M

MarinaeAngelo

Guest
....sono pienamente daccordo con te; però mi auguro che l'affermazione "essere derisi" sia una considerazione piu personale che per sentito dire di qualche straniero...; il fatto di non volerci globalizzare è una nostra pecca; e il nostro ministero della cultura ci spalleggia alla grande; è vero; ma non accetterei volentieri un anglofono che mi viene a deridere quando lui di sforzi non ne fa (come un italiano "medio")comunque neanche 1; l'unico suo "sforzo" in fin dei conti è quello di essere nato sotto una bandiera che ha conquistato il mondo e ha dettato legge in fatto di linguaggio globale.
Un americano "medio" in italia non impara l'italiano ...spera che qualcuno parli inglese e quando non è così si fà una risata e prosegue.
Non so se ho reso bene il discorso di quello che volevo intendere.
Ora in merito alle navi Rccl; strano che la compagnia non abbia capito che il problema dei pochi incassi relativi al mercato italiano siano proprio legati alla lingua...; se ci pensate basterebbe veramente poco se volesserero seriamente e veramente raggiungere e implementare anche il ns di mercato ...;basterebbe far fare gli annunci in italiano al personale italiano che hanno già a bordo.
Quindi a mio avviso Rccl non è una compagnia internazionale nel senso di globalizzazione;ma una compagnia americana che non disdegna di vendere in tutto il mondo...messa così la cosa ha piu senso...risponde anche al quesito cmq lecito di Piero951.
Quando ho inziato a vendere Rccl nel 1999 (ero adv) si parlava infatti di Assistente italiano e non assistenza in italiano..c'era infatti una persona che ad un determinato orario era disponibile per qualsiasi domanda e potevi contattarlo telefonicamente a qualsiasi orario (ovviamente con buonsenso di notte; magari contattandolo solo in caso di emergenza)...forse tornare a definirlo così renderebbe la scelta ad un italiano molto piu semplice ;in negativo o positivo qual si voglia ma in base alle proprie possibilità.
E' semplice problema di terminologia.....
Mi scuso anche io per l'OT....

Sara tu si che hai centrato perfettamente il problema. La penso esattamente come te , come non quotarti ?!?!?!
 

Comax

Active member
Secondo me quando si sale su una nave americana bisogna mettere in conto che un pizzico di inglese bisogna masticarlo ... altrimenti ci si sente come dei pesci fuor d'acqua. La presenza dell'assistente italiano è importante e questa assistenza deve funzionare e non essere solo una delle tante features che servono solo ad invogliare i clienti italiani a salire. Io parlo bene l'inglese e non mi spaventa salire su queste navi, anzi gli ambienti americani mi sono sempre piaciuti a parte l'aria condizionata molto bassa che veramente non sopporto. La presenza dell'assistente è molto rassicurante ... ad esempio nel caso di necessità di ricorso al centro medico avere un interprete è molto importante.
 

Silviette

Active member
Secondo me quando si sale su una nave americana bisogna mettere in conto che un pizzico di inglese bisogna masticarlo ... altrimenti ci si sente come dei pesci fuor d'acqua. La presenza dell'assistente italiano è importante e questa assistenza deve funzionare e non essere solo una delle tante features che servono solo ad invogliare i clienti italiani a salire. Io parlo bene l'inglese e non mi spaventa salire su queste navi, anzi gli ambienti americani mi sono sempre piaciuti a parte l'aria condizionata molto bassa che veramente non sopporto. La presenza dell'assistente è molto rassicurante ... ad esempio nel caso di necessità di ricorso al centro medico avere un interprete è molto importante.
Ti auguro di prenotare perché sarebbe davvero una crociera indimenticabile!!!!! Sono sicura che anche tu constaterai che ci sarà più a assistenza in italiano di quanto attesa.
 
T

tano

Guest
Ora in merito alle navi Rccl; strano che la compagnia non abbia capito che il problema dei pochi incassi relativi al mercato italiano siano proprio legati alla lingua...; se ci pensate basterebbe veramente poco se volesserero seriamente e veramente raggiungere e implementare anche il ns di mercato ...;basterebbe far fare gli annunci in italiano al personale italiano che hanno già a bordo.
Quindi a mio avviso Rccl non è una compagnia internazionale nel senso di globalizzazione;ma una compagnia americana che non disdegna di vendere in tutto il mondo...messa così la cosa ha piu senso...risponde anche al quesito cmq lecito di Piero951.
Quando ho inziato a vendere Rccl nel 1999 (ero adv) si parlava infatti di Assistente italiano e non assistenza in italiano..c'era infatti una persona che ad un determinato orario era disponibile per qualsiasi domanda e potevi contattarlo telefonicamente a qualsiasi orario (ovviamente con buonsenso di notte; magari contattandolo solo in caso di emergenza)...forse tornare a definirlo così renderebbe la scelta ad un italiano molto piu semplice ;in negativo o positivo qual si voglia ma in base alle proprie possibilità.
E' semplice problema di terminologia.....
Mi scuso anche io per l'OT....

Brava Sara, questo é il vero tallone d´achille della RCCL.
Questa é una critica molto construttiva.
Forte negli Stati Uniti, non a caso tante volte a fatto retromarcia sui mercati in cui si é voluta impostare.
Oggi manda le navi per completare, ma non riesci ad imporsi ed in questo c´é tanto di quello che tu hai detto.

Un saluto.
 

piero951

New member
....sono pienamente daccordo con te; però mi auguro che l'affermazione "essere derisi" sia una considerazione piu personale che per sentito dire di qualche straniero...; il fatto di non volerci globalizzare è una nostra pecca; e il nostro ministero della cultura ci spalleggia alla grande; è vero; ma non accetterei volentieri un anglofono che mi viene a deridere quando lui di sforzi non ne fa (come un italiano "medio")comunque neanche 1; l'unico suo "sforzo" in fin dei conti è quello di essere nato sotto una bandiera che ha conquistato il mondo e ha dettato legge in fatto di linguaggio globale.
Un americano "medio" in italia non impara l'italiano ...spera che qualcuno parli inglese e quando non è così si fà una risata e prosegue.
Non so se ho reso bene il discorso di quello che volevo intendere.
Ora in merito alle navi Rccl; strano che la compagnia non abbia capito che il problema dei pochi incassi relativi al mercato italiano siano proprio legati alla lingua...; se ci pensate basterebbe veramente poco se volesserero seriamente e veramente raggiungere e implementare anche il ns di mercato ...;basterebbe far fare gli annunci in italiano al personale italiano che hanno già a bordo.
Quindi a mio avviso Rccl non è una compagnia internazionale nel senso di globalizzazione;ma una compagnia americana che non disdegna di vendere in tutto il mondo...messa così la cosa ha piu senso...risponde anche al quesito cmq lecito di Piero951.
Quando ho inziato a vendere Rccl nel 1999 (ero adv) si parlava infatti di Assistente italiano e non assistenza in italiano..c'era infatti una persona che ad un determinato orario era disponibile per qualsiasi domanda e potevi contattarlo telefonicamente a qualsiasi orario (ovviamente con buonsenso di notte; magari contattandolo solo in caso di emergenza)...forse tornare a definirlo così renderebbe la scelta ad un italiano molto piu semplice ;in negativo o positivo qual si voglia ma in base alle proprie possibilità.
E' semplice problema di terminologia.....
Mi scuso anche io per l'OT....
Concorso pienamente con quanto hai detto ed è ciò che intendevo dire io. Il problema non siamo noi italiani che non vogliamo imparare le lingue ma pittosto loro che dovrebbero comunque adeguarsi al mercato. Io la nave la prendo in Italia e mi aspetto che qualcuno nei posti strategici lo parli, se la andassi a prendere negli Stati uniti non mi lamentere. Ma ciò che mi ha lasciato veramente di stucco e stato il discorso di benvenuto a bordo che il comandante ha rivolto solo in inglese eppure olte agli iataliani (anche se una forte minoranza) c'erano tedeschi, spagnoli e questo mi è sembrata una mancaza di rispetto verso gli ospiti. Almeno il comandante di una nave internazionale dovrebbe rivolgere il saluto anche in altre lingue e non credo proprio che non le conoscesse anche perchè mi risulta che sia norvegese e non americano.
 
T

tano

Guest
Ciao Piero 951.

Qua non sono d´accordo con te.
Lasciando a parte le lingue che ogni uno faccia della sua vita quello che vuole, il prodotto Royal Carribean é questo, in cui c´é una minima assistenza in Italiano, perció chi va questo lo deve sapere ed anche accettare.
Silviette il concetto lo ha spiegato molto bene.
Infatti negli ultimi anni le grandi compagnie stanno creando dentro del gruppo altre compagnie per risolvere la lingua.
L´italia ha la MSC e la Costa, la RCCL ha in Spagna la Pullmantur e la Tui in Germania, l´Aida per il pubblico Tedesco.
La scelta c´é. Se andiamo sulla RCCL perche ci piace accettiamo il loro modo di essere, dall´idioma allo stile di mangiare.
Se per quarant´anni il Comandante si é presentato in Inglese, non vogliamo adesso che si cambi perche fa comodo a noi.

Un saluto.
 

sara467

New member
Concorso pienamente con quanto hai detto ed è ciò che intendevo dire io. Il problema non siamo noi italiani che non vogliamo imparare le lingue ma pittosto loro che dovrebbero comunque adeguarsi al mercato. Io la nave la prendo in Italia e mi aspetto che qualcuno nei posti strategici lo parli, se la andassi a prendere negli Stati uniti non mi lamentere. Ma ciò che mi ha lasciato veramente di stucco e stato il discorso di benvenuto a bordo che il comandante ha rivolto solo in inglese eppure olte agli iataliani (anche se una forte minoranza) c'erano tedeschi, spagnoli e questo mi è sembrata una mancaza di rispetto verso gli ospiti. Almeno il comandante di una nave internazionale dovrebbe rivolgere il saluto anche in altre lingue e non credo proprio che non le conoscesse anche perchè mi risulta che sia norvegese e non americano.

No beh Piero non stravolgiamo il mio concetto; io volevo dire che chi và su Royal deve comunque essere infomato in maniera corretta di quello che troverà e poi potrà adeguatamente decidere in base alle proprie possibilità linguistiche; e da parte di Royal che ci potrebbe essere un maggiore resa con un minimo sforzo per accativarsi anche il mercato italiano (ma questo esula dalle mie/nostre competenze)
La lingua ufficiale a bordo è l'inglese e da qui non si scampa Rccl è piu che chiara; esiste un assistenza in italiano che fa riferimento ad un team ( e faccio presente che team si possono anche intendere solo 2 persone), ad una tv interattiva in lingua italiana e al fatto di garantire escursioni in italiano SE SI RAGGIUNGE il minimo dei partecipanti...tutto qui.
Anzi; mi ha fatto specie sentire un altro utente del forum dire che gli annunci venivano fatti anche in francese e spagnolo...!!!
 
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Raffa28

New member
A me è capitato sulla Silversea, sia ai Caraibi che l'anno scorso nel mediterraneo, che il Comandante fosse Italiano, e pur sapendo che c'erano italiani a bordo, al coktail di gala non ha detto neppure una parola o un saluto in italiano........
Poi l'assistenza in italiano c'è, ma è un'altra cosa......
 

Silviette

Active member
Come diceva sara, dal punto di vista commerciale, Royal potrebbe farsi furba e guadagnarsi più certezze dal mercato italiano se solo rendesse più fitto il numero dell'equipaggio in grado di parlare italiano e voila', problema risolto. A questo punto credo che la Royal sceglie di non farlo. Forse si aspetta che chi navighi con loro sappia un minimo di inglese, come le persone di tutto il mondo o che sappia cosa significa e cosa non significa la terminologia da catalogo quale 'assistenza in italiano'. Da quanto vedo, pero, come diceva sara, le adv dovrebbero saper vendere le crociere Royal con onesta e franchezza, guardando anche il tipo di cliente che ha di fronte. La mia agenzia lo fa, infatti dice che la Royal nn e' 'capita' e che la vende a pochi 'intenditori'. A quanto vedo pero', gli utenti nel forum sono sempre piu soliti prenotare on line, ci stupiamo poi se siamo qui a commentare ciò che è o non è l'assistenza in italiano???!!!! Poi, il commento riguardo il saluto del comandante.... Ma scusate!!!!!?????????? Il comandante primariamente naviga e non è tenuto a conoscere tutte le lingue del mondo, ne' a conoscerne altre a parte l'inglese; tanto meglio se parla poi lo spagnolo e simpatizza con altre lingue ma a mio avviso se un comandate e' bravo nella navigazione, la sua professionalità o la sua bravura non è da mettere in discussione perché non saluta in tutte le lingue dei passeggeri presenti a bordo!!!!!!!!!!! Il fatto che il comandante della Liberty saluta in inglese la dice tutta, vi dirò di più, a bordo tutti i norvegesi parlavano inglese quasi come madrelingua, lo vedete che il problema siamo noi italiani? Anche la loro è una lingua di minoranza ma riconoscono l'importanza dell'inglese. A bordo ho sentito parlare in inglese un bambino norvegese di 4 anni, quando ho lodato la madre, lei mi ha guardato stranamente non capendo il motivo del complimento, quando ho spiegato che nn sono abituata vedere un bambino così piccolo passare dalla sua lingua all'inglese lei mi ha risposto che per loro e' normale e giusto così; lei non credeva al mio stupore, io non credevo a quanto sentivo dal piccolo biondo/albino. Fate un po' voi..
Sfido io a trovare recensioni negative da parte di stranieri nei confronti della Royal perché nn vi è assistenza in tedesco, cinese, arabo, greco o portoghese ( e da parte dei portoghesi potrei più capire la pretesa di avere un riscontro nella loro lingua ).
P.s. Non pochi, circa una 30, gli arabi a bordo, come crediate siano sopravvissuti alla settimana da crociera Royal??
 
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sara467

New member
Come diceva sara, dal punto di vista commerciale, Royal potrebbe farsi furba e guadagnarsi più certezze dal mercato italiano se solo rendesse più fitto il numero dell'equipaggio in grado di parlare italiano e voila', problema risolto. A questo punto credo che la Royal sceglie di non farlo. Forse si aspetta che chi navighi con loro sappia un minimo di inglese, come le persone di tutto il mondo o che sappia cosa significa e cosa non significa la terminologia da catalogo quale 'assistenza in italiano'. Da quanto vedo, pero, come diceva sara, le adv dovrebbero saper vendere le crociere Royal con onesta e franchezza, guardando anche il tipo di cliente che ha di fronte. La mia agenzia lo fa, infatti dice che la Royal nn e' 'capita' e che la vende a pochi 'intenditori'. A quanto vedo pero', gli utenti nel forum sono sempre piu soliti prenotare on line, ci stupiamo poi se siamo qui a commentare ciò che è o non è l'assistenza in italiano???!!!! Poi, il commento riguardo il saluto del comandante.... Ma scusate!!!!!?????????? Il comandante primariamente naviga e non è tenuto a conoscere tutte le lingue del mondo, ne' a conoscerne altre a parte l'inglese; tanto meglio se parla poi lo spagnolo e simpatizza con altre lingue ma a mio avviso se un comandate e' bravo nella navigazione, la sua professionalità o la sua bravura non è da mettere in discussione perché non saluta in tutte le lingue dei passeggeri presenti a bordo!!!!!!!!!!! Il fatto che il comandante della Liberty saluta in inglese la dice tutta, vi dirò di più, a bordo tutti i norvegesi parlavano inglese quasi come madrelingua, lo vedete che il problema siamo noi italiani? Anche la loro è una lingua di minoranza ma riconoscono l'importanza dell'inglese. A bordo ho sentito parlare in inglese un bambino norvegese di 4 anni, quando ho lodato la madre, lei mi ha guardato stranamente non capendo il motivo del complimento, quando ho spiegato che nn sono abituata vedere un bambino così piccolo passare dalla sua lingua all'inglese lei mi ha risposto che per loro e' normale e giusto così; lei non credeva al mio stupore, io non credevo a quanto sentivo dal piccolo biondo/albino. Fate un po' voi..
Sfido io a trovare recensioni negative da parte di stranieri nei confronti della Royal perché nn vi è assistenza in tedesco, cinese, arabo, greco o portoghese ( e da parte dei portoghesi potrei più capire la pretesa di avere un riscontro nella loro lingua ).
P.s. Non pochi, circa una 30, gli arabi a bordo, come crediate siano sopravvissuti alla settimana da crociera Royal??

Sai Silvia; a mio parere; qual'è il vero muro per noi italiani in merito alla lingua inglese? Le trasmissioni televisive.
In Svezia, Norvegia e in altri paesi d'europa se vuoi vederti un film lo vedi in lingua originale con i sottotitoli nella propria lingua...e così anche i cartoni animati per i bambini!!!
Avoglia se impareremmo velocemente l'inglese se anche noi italiani non avessimo i doppiatori (per carità bravissimi) ...!!! :)
 

Silviette

Active member
Si,si, infatti questo e' cio che avviene altrove. Però e' anche il modo in cui ci rapportiamo a ciò che è diverso il problema, infatti questo 3d dimostra che non solo nn abbiamo i mezzi, ma neppure la voglia perché si critica un contesto dove si parla inglese ove tutte le altre nazioni nn hanno problemi ma noi si, è neppure ci poniamo il problema che forse siamo noi mal disposti e non la Royal a fare crociere solo perché nn provvede assistenza in italiano come la vorremo noi, ovvero, animazione italiana..
 

hermione78

New member
Scusate, ma io non sono per niente d'accordo con le ultime cose dette. Siamo solo noi italiani che non vogliamo imparare l'inglese e che pretendiamo che tutto il mondo cucini la pasta e prepari il caffè come a casa nostra: io sono stata in Germania, in Austria, in Svezia, in Danimarca, in Turchia, e perfino nella superba e campanilista Francia, e ho parlato in inglese, mica dovevo conoscere tutte le altre lingue nazionali.
Noi non siamo una piccolissima regione ai margini della civiltà, siamo una nazione importante e a larga vocazione turistica, non è ammissibile che "si pretenda l'italiano" su una nave americana anche per lo spettacolo a teatro.
Su Royal in Nord Europa due settimane fa eravamo solo 40 italiani: abbiamo avuto il Cruise Compass ogni giorno in italiano, il menu al ristorante, su richiesta, era in italiano; molti camerieri sapevano esprimersi nella nostra lingua; c'erano gli opuscoli sulle varie località da visitare in lingua italiana, sia all'Ufficio Escursioni che al ponte 1 ogni giorno di uscita; c'era l'ambasciatrice italiana (di Roma) che riceveva ogni giorno al proprio sportello. E sottolineo che la crociera in questione non toccava nessuno scalo italiano.
Poi giustamente ognuno è libero di scegliere quello che preferisce, ma mi dispiacerebbe perdere l'opportunità di avere le Royal nel Mediterraneo per questo motivo. Per me continua a essere la scelta migliore, tra le Mass market, in termini di servizio, organizzazione, cucina, tempo di sosta nei porti, gentilezza e cortesia. E anche come prezzi, è vero che gli extra sono cari, ma io mi sono trovata molto meglio che altrove.
E se rinunciano perché noi italiani vogliamo rimanere gli unici al mondo a parlare SOLO la nostra lingua dappertutto, onestamente mi scoccia un pò.
Senza offesa per nessuno.
 
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giusri

Active member
Scusate, ma io non sono per niente d'accordo con le ultime cose dette. Siamo solo noi italiani che non vogliamo imparare l'inglese e che pretendiamo che tutto il mondo cucini la pasta e prepari il caffè come a casa nostra: io sono stata in Germania, in Austria, in Svezia, in Danimarca, in Turchia, e perfino nella superba e campanilista Francia, e ho parlato in inglese, mica dovevo conoscere tutte le altre lingue nazionali.
Noi non siamo una piccolissima regione ai margini della civiltà, siamo una nazione importante e a larga vocazione turistica, non è ammissibile che "si pretenda l'italiano" su una nave americana anche per lo spettacolo a teatro.
Su Royal in Nord Europa due settimane fa eravamo solo 40 italiani: abbiamo avuto il Cruise Compass ogni giorno in italiano, il menu al ristorante, su richiesta, era in italiano; molti camerieri sapevano esprimersi nella nostra lingua; c'erano gli opuscoli sulle varie località da visitare in lingua italiana, sia all'Ufficio Escursioni che al ponte 1 ogni giorno di uscita; c'era l'ambasciatrice italiana (di Roma) che riceveva ogni giorno al proprio sportello. E sottolineo che la crociera in questione non toccava nessuno scalo italiano.
Poi giustamente ognuno è libero di scegliere quello che preferisce, ma mi dispiacerebbe perdere l'opportunità di avere le Royal nel Mediterraneo per questo motivo. Per me continua a essere la scelta migliore, tra le Mass market, in termini di servizio, organizzazione, cucina, tempo di sosta nei porti, gentilezza e cortesia. E anche come prezzi, è vero che gli extra sono cari, ma io mi sono trovata molto meglio che altrove.
E se rinunciano perché noi italiani vogliamo rimanere gli unici al mondo a parlare SOLO la nostra lingua dappertutto, onestamente mi scoccia un pò.
Senza offesa per nessuno.

È una battaglia persa...... Ma ti quoto al 100%
Ciao
Giuseppe
 

anitioc

New member
Sai Silvia; a mio parere; qual'è il vero muro per noi italiani in merito alla lingua inglese? Le trasmissioni televisive.
In Svezia, Norvegia e in altri paesi d'europa se vuoi vederti un film lo vedi in lingua originale con i sottotitoli nella propria lingua...e così anche i cartoni animati per i bambini!!!
Avoglia se impareremmo velocemente l'inglese se anche noi italiani non avessimo i doppiatori (per carità bravissimi) ...!!! :)
Quanto è vero!
 
Stato
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