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Viking Sky in avaria: evacuazione in corso

Sandro 09

Well-known member
gianni queste sono cose che non si verranno mai a sapere secondo me,vuoi per il prestigio vuoi per la figuraccia,pensa qui' da noi succede quasi sempre quando capita qualcosa nel mondo navale,nei giorni scorsi è capitato che barche sono uscite al lavoro con brutto tempo,prima cosa in banchina sono arrivati gli sfotto,al motorista "hei hai controllato l'olio che non ci tocca venire a prendervi come la viking". tornando alla nave non so quanti generatori abbia la viking di solito nelle navi sono 6, ma non credo che sia stato li il problema,il problema se veramente si tratta di fuorigiri puo' essere stato nei 2 motori elettrici di propulsione .
 

Rodolfo

Super Moderatore
Riprendo questo argomento perchè sta diventando di attualità.

In effetti Sandro, difficilmente si verrà a sapere; le ipotesi sono state più di una, da quella della scarsa quantità d'olio lubrificante, che comunque era nei limiti prescritti dalla casa costruttrice i motori, a quella di acqua aspirata, anche questa poco probabile, perchè le prese d'aria sono nella ciminiera, ed altre supposizioni mai confermate.

Credo molto improbabile anche il fuorigiri delle eliche emergenti dall'acqua, frequente in caso di mare molto mosso, perchè le navi son dotate di sistemi elettronici che ne frenano la rotazione proprio per evitare dannosi quando l'elica ruota a un regime superiore al massimo consentito; in passato, in macchina, si doveva provvedere manualmente a limitarne i giri, ma nelle navi moderne tutto avviene in maniera automatica.

Quel che è certo è che son scattate le "class action" per i rimborsi, già previsti dalla Compagnia, ma che comunque come da consuetudine americana ammontano a milioni di dollari e proprio due coniugi a stelle e striscie han chiesto un indennizzo di 10 milioni di dollari per le traversie subite.

Se poi il salvataggio ed il recupero è stato compiuto dai rimorchiatori presenti per l'assistenza, la cifra che la Compagnia dovrà sborsare, ammonterà a cifre astronomiche.

http://www.themeditelegraph.com/it/...cubo-viking-iOGHc8LljFwwKjEKa9oOGO/index.html
 

Blueyes

Well-known member
Sigh... Quindi era come avevo ipotizzato io [emoji17]
È proprio vero che per quanto si possano prevedere gli scenari più strani alla fine la realtà supera la fantasia!


Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Questi motori sono a carter secco; non hanno coppa dell’olio ma lo pescano in uno o piu’ serbatoi separati. I carter secco vengono utilizzati soprattutto, oltre che per limitare gli ingombri, per motori che lavorano in condizioni estreme, vedi Moto Gp, formula 1, Rally, moto da cross e da enduro da competizione, auto di grandissime prestazioni, etc., dove le condizioni di utilizzo risentono di movimenti improvvisi ed estremi ( frenate, curve oltre il g di accelerazione, salti, pieghe, etc ) e dove la pompa di un motore tradizionale dotato di carter umido potrebbe avere dei vuoti nel pescaggio dell’olio, girare a vuoto e provocare danni irriversibili al propulsore; potrebbe succedere in particolari condizioni anche ai carter secco come un livello basso del lubrificante in un contesto di mare molto agitato.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Consultando il rapporto completo di AIBNsi legge che le ancore si son dimostrate inutili dopo il loro fondo per 10 lunghezze, prima quella di dritta e poi quella di sinistra a distanza di14 minuti, con la nave che ha continuato a derivare e scarrocciare priva di governo verso bassi fondali alla velocità di 6/7 nodi dopo che i generatori DG4, DG2 e DG1 in sequenza progressiva sono entrati in "shut down" (il DG3 era già fuori servizio per manutenzione con una squadra di tecnici a bordo per la sua rimessa in servizio nel porto successivo di scalo). Solo dopo un frenetico lavoro in sala macchine con il travaso di oltre 10 metri cubi di olio lubrificante nei motori i tecnici son riusciti a riavviare in sequenza la propulsione permettendo il governo della nave e il suo allontanamento dagli imminenti bassi fondali.
 
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essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Consultando il rapporto completo di NAIB si legge che le ancore si son dimostrate inutili dopo il loro fondo per 10 lunghezze, prima quella di dritta e poi quella di sinistra a distanza di14 minuti, con la nave che ha continuato a derivare e scarrocciare priva di governo verso bassi fondali alla velocità di 6/7 nodi dopo che i generatori DG4, DG2 e DG1 in sequenza progressiva sono entrati in "shut down" (il DG3 era già fuori servizio per manutenzione con una squadra di tecnici a bordo per la sua rimessa in servizio nel porto successivo di scalo). Solo dopo un frenetico lavoro in sala macchine con il travaso di oltre 10 metri cubi di olio lubrificante nei motori i tecnici son riusciti a riavviare in sequenza la propulsione permettendo il governo della nave e il suo allontanamento dagli imminenti bassi fondali.

Quindi in parole povere erano solo senz'olio e probabilmente qualche sistema di sicurezza spegne i motori prima che si danneggino. La classica spia dell'olio delle auto ma molto piu' sofisticata !
 

massimilianob

Well-known member
Quindi in parole povere erano solo senz'olio e probabilmente qualche sistema di sicurezza spegne i motori prima che si danneggino. La classica spia dell'olio delle auto ma molto piu' sofisticata !

si chiama oil alarm o oil alert, non è altro che un sistema a galleggiante posto in coppa olio o nel serbatotio esterno se trattasi di carter secco. se il livello scende sotto ad un minimo preimpostato il sensore a galleggiante non fa altro che chiudere l'alimentazione nei diesel o togliere corrente alle candele se trattasi di motore a benzina. nel 99% di tutti i gruppi elettrogeni del mondo è montato di serie nei motori quindi in primis anche per uso navale, poichè si presume che questi motori possano funzionare anche per moltissime ore consecutivamente senza essere presidiati.
 

Mate

Active member
Consultando il rapporto completo di AIBNsi legge che le ancore si son dimostrate inutili dopo il loro fondo per 10 lunghezze, prima quella di dritta e poi quella di sinistra a distanza di14 minuti, con la nave che ha continuato a derivare e scarrocciare priva di governo verso bassi fondali alla velocità di 6/7 nodi dopo che i generatori DG4, DG2 e DG1 in sequenza progressiva sono entrati in "shut down" (il DG3 era già fuori servizio per manutenzione con una squadra di tecnici a bordo per la sua rimessa in servizio nel porto successivo di scalo). Solo dopo un frenetico lavoro in sala macchine con il travaso di oltre 10 metri cubi di olio lubrificante nei motori i tecnici son riusciti a riavviare in sequenza la propulsione permettendo il governo della nave e il suo allontanamento dagli imminenti bassi fondali.

Come al solito il Doge è insuperabile... io il report completo non lo avevo letto, ma solo il CS... ecco sperigato perchè in quello si parlava sempre di 3 motori invece dei 4 presenti a bordo.
 

Blueyes

Well-known member
Come al solito il Doge è insuperabile... io il report completo non lo avevo letto, ma solo il CS... ecco sperigato perchè in quello si parlava sempre di 3 motori invece dei 4 presenti a bordo.

Rodolfo è una garanzia.... se a bordo della Viking c'eravamo io e lui, eravamo noi, a trainare in porto i rimorchiatori ^__^
 

Rodolfo

Super Moderatore
Questo episodio verrebbe a puntino per capire certe situazioni e certe critiche a volte ingiustificate.
La Viking procedeva con 3 generatori mentre il quarto era fermo per manutenzione. Come già detto altre volte molte navi in normale esercizio non sono in possesso di tutta la potenza disponibile per via dei programmati lavori di manutenzione o avarie improvvise.
Ecco allora nascere, anche su queste pagine, commenti tipo:"quella nave nonostante le condizioni meteo avverse è entrata in tale porto, mentre la nostra lo ha saltato", "il Comandante non ha avuto coraggio e ha rinunciato" ed altre considerazioni simili.
Le cose si devono sapere prima di avanzare critiche o proteste infondate.
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Esito dell'inchiesta da parte delle Autorità Norvegesi (NSIA) relativa all'incidente occorso alla nave.

Dure conclusioni nei confronti dell'organizzazione, carenza di sicurezza, impreparazione del personale, uscita in mare in condizioni meteo critiche e con un motore dei quattro fuori servizio.

 
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