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Costa Luminosa - Gran tour d’Europa - agosto 2016

Stato
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LuigiB

Well-known member
Dunque, dov'è che eravamo rimasti?
Dopo un coinvolgente "incontriamoci a bordo", è obbligatorio adesso fare il diario, nessuno di noi può tirarsi indietro.
Come giustamente mi ha suggerito Artemide sulla nave: "Visto in quanti siamo e le diverse esperienze fatte, perché non facciamo un diario a più mani?"
Detto? Fatto!
Chi vuol salire a bordo di questa nuova avventura?
Per esperienza provata vi assicuro che il diario ci farà rivivere le emozioni della crociera, per cui vi aspetto in tanti, anzi TUTTI, anche chi mi ha detto che ha difficoltà ad inserire le foto, posso darvi qualche dritta, è semplice.
Anche se in effetti non ci siamo incontrati tutti a bordo, c'è chi si è incontrato a Stoccolma al ristorante, chi in aeroporto, ma ecco dove eravamo rimasti: eravamo rimasti ai due appuntamenti sulla nave come da programma.

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LuigiB

Well-known member
Allora, iniziamo il diario vero e proprio.
Avevo fatto in modo di scorporare i voli dalla crociera, oltre che per un fatto economico, per poter restare qualche giorno Stoccolma. Però c'era un volo diretto Catania Stoccolma proprio il giorno prima della partenza, ed ho preferito prendere questo, passando da qualche giorno a solo qualche ora a Stoccolma, pazienza, mi è servito almeno a constatare che la città è davvero bella e se capita ci ritornerò volentieri.
Partiamo quindi il 19 agosto dall'aeroporto di Catania, dove incontriamo già Gtl1983 con il suo gruppo, alle 13.00 circa ed arriviamo a Stoccolma-Arlanda alle 16.45 con un volo Norwegian Air Shuttle dove trovo per la prima volta su un aereo il wi-fi free, che spasso! Ma non è finita, per trasferirci dall'aeroporto in città ho preso il pullman della Flygbussarna dove anche qui c'era il wi-fi free, un altro mondo. Questa linea di pullman fa capolinea nei pressi della stazione ferroviaria a poche decine di metri dall'hotel Comfort che avevo prenotato, così da non doverci sforzare troppo a portare i nostri bagagli con quelle quattro cosette appena appena che di solito ci portiamo dietro. [smilie=paura_04[1]:
Hotel moderno e direi anche carino, le camere basi sono esageratamente piccole, se si spende 38 euro in più si può prendere una camera decente e soprattutto più spaziosa e più adatta a contenere le nostre quattro cosette. Arredamento Ikea, siamo di casa, sembrava di stare proprio in un magazzino Ikea.
Lasciati i bagagli alle 18.30 eravamo già per le strade di Stoccolma, direzione piazza Stortorget, nel centro del centro storico. Durante il percorso passiamo davanti al ristorante Rodolfino, dove alcuni del gruppo si erano dati appuntamento, ne approfittiamo per salutarci velocemente.
Fatte le foto di rito nella piazza e durante il percorso, si fece ora di cena, volendo provare io qualcosa del posto, avevo prenotato a poche decine di metri dalla piazza, in un ristorante che si chiama "The Hairy Pig Deli" che se volessimo tradurre dovremmo dire "Gastronomia del maiale peloso", un po' inquietante, meglio dire gastronomia a base di cinghiale, praticamente un buco, ma che si trova al n. 7 in classifica tra i ristoranti a Stoccolma nella classifica di Tripadvisor. Ottima scelta per quanto mi riguarda, proprio quello che cercavo, il resto della famiglia forse avrebbe invece gradito un McDonald's.
Passeggiata di rientro in hotel e finiamo la visita di Stoccolma, l'indomani prendiamo un taxi e andiamo al porto, dove per la prima volta prendo il numero 1 per l'imbarco, ma essendo circa le 11.00 c'era pochissima gente, così alle 11.30 eravamo già in cabina che era addirittura pronta, unica cosa positiva del nostro cabinista.

L'hotel
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La città
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Al ristorante
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Melapixel

New member
Eccomi qui, approfitto di un attimo di calma a lavoro :)
Anche noi abbiamo scorporato i voli dalla crociera ma il mio racconto parte ancora prima dell'arrivo a Stoccolma, in quanto a qualcuno potrebbe essere utile avere un parere su un servizio di cui abbiamo usufruito per la prima volta: Bag Express. Agenzia, convenzionata anche con Costa, di ritiro e consegna bagagli.
Essendo in 5, con 5 valigie, 1 passeggino e 3 trolley ( o_O) non ce la sentiamo di rifare la sfacchinata della crociera dell'anno scorso: maxi carrelli e taaaanta fatica.

Primo intoppo: Costa ha la convenzione con Bag Express solo per il rientro (Savona- Bari) ma non per l'andata (Bari- Stoccolma). Decidiamo di contattare direttamente l'agenzia la quale ci da disponibilità ad occuparsi direttamente dell'andata. Perfetto!
Il trasporto di ogni valigia, a tratta, ci costerà sui 30 euro (più o meno quanto il costo di un bagaglio di una compagnia low cost) ma con la possibilità di caricare fino a 32 kg di peso.
Devo dire che in sè per sè l'agenzia Bag Express è OTTIMA! Comunicazioni rapide, efficienti, anche via what's up, hanno fugato sempre ogni dubbio con grande disponibilità. Quando ci si è messa in mezzo Costa sono iniziati i dolori..poi vi spiegherò. Prima di confermare però anche l'andata, cerchiamo un hotel cui arriveremo il giorno prima dell'imbarco e che ci possa tenere i bagagli. I nostri bagagli infatti verranno ritirati a casa il 12 agosto e arriveranno prima di noi (il 18 agosto).
Troviamo questo hotel "Tegnerlunde" (http://www.hoteltegnerlunden.se/default-sv.html) a circa 10 minuti a piedi dalla stazione. Costa un po' meno del primo visto (Raddison) perchè più lontanuccio ma investiamo la differenza nelle valigie appunto. Dovendo tirare solo i trolley non ci serve che l'hotel sia nelle immediatissime vicinanze.
Non ho pensato a fare le foto in hotel ma anche qui il parere è positivo: pulito, molto carino, design nord europa, free wifi e ci hanno tranquillamente tenuto le valigie ;) Anche la colazione era buona e abbondante (molto salato ovviamente e poco dolce ma me lo aspettavo). C'è anche una receptionist che parla italiano.
Vicino all'Hotel un bellissimo parchetto, su collinetta: tappa obbligatoria di mia figlia. All'interno una zona recintata, con cancelletto, con giochi e area con sabbia per giocare con paletta e secchiello.
Il 12 agosto, quindi, l'omino Sda, per conto di UPS (il vettore) ritira le nostre valigie e ne seguiremo il tracking on line senza problemi.
Noi partiremo il giorno 18 con volo Ryanair da Brindisi delle 9.45, se non ricordo male. E' la prima volta che utilizziamo l'aeroporto di Brindisi ma l'impatto non è stato positivissimo: più piccino rispetto a Bari, ci siam trovati una fila enorme di gente, senza una corsia di incolonnamento ben preciso.
Risultato? gente che ha saltato la coda, imboscandosi da ogni lato e noi che eravamo quasi a metà ci siamo ritrovati ultimi e costretti ad imbarcare il bagaglio a mano in stiva, perchè sù non c'era più posto. Non avevo pensato a mettere un lucchetto anche al trolley e quindi..caos! togli la roba importante, togli il pc. Che stress!
Tra l'altro avevo chiesto al check in se avessi dovuto farmi tutta la coda per etichettare il passeggino e mi avevano risposto di no. Arrivata al desk del gate l'hostess, abbastanza scorbutica, mi fa la paternale sul fatto che il passeggino non fosse etichettato. Faccio presente che avevo chiesto per scrupolo al check in, dato che non è il primo volo Ryanair con passeggino che prendevo e mi era stato confermato di no. Risposta dell'hostess: - No signora, è lei che non ha capito niente. Glielo faccio passare solo perchè siamo in ritardo.
No comment.
Il volo tutto sommato va bene. Arriviamo puntuali intorno alle 12.30 a Skavsta. Prima di prendere anche noi il Flygbussarna, ci fermiamo in aeroporto a mangiare qualcosa. In hotel arriveremo dopo un'ora ( e oltre) e la piccola del gruppo, che per inciso ha 3 anni, reclama la pappa.
In aeroporto c'è una zona tipo fast food dove prendiamo 4 panini e coca cola. Un po' caro ma nella media svedese. Accettano tranquillamente la carta di credito.
Arriviamo in zona sosta del Bus Flygbussarna, prenotato on line, che l'ultimo bus è appena partito. Peccato, attendiamo quindi 20 minuti buoni ed ecco arrivare l'altro. Tempo nuvoloso ma non piove.
Il viaggio, che doveva durare un'oretta (Skavsta dista circa 100 km da Stoccolma central station), si allunga perchè entrando in Stoccolma troviamo un traffico assurdo. Compensiamo col wifi gratuito a bordo :D
Il tempo di arrivare in stazione, trovare la strada, arrivare in hotel ecc che si son fatte le 19.00. La prenotazione per il nostro ristorante, il Luzette (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1 Co89852-d7187506-Reviews-Luzette-Stockholm.html), proprio dentro la stazione centrale è per le 20.00 e quindi facciamo giusto due passi fino ad arrivare ai ponti oltre i quali c'è Gamla Stan.
Anche noi, come Luigi, abbiamo voluto provare cucina locale e abbiamo approfittato di questo ristorante con buona recensione su Tripadvisor. Buonissimo il pane sempre disponibile con il tipico burro salato ;)
Dopo cena, distrutti, rientriamo in hotel. Avevano in mente di fare molte più cose a Stoccolma in quel pomeriggio ma nisba.
Il giorno dopo facciamo colazione e ci dirigiamo verso Gamla Stan a piedi. Dalla stazione saranno circa 15 minuti di passeggiata tranquilla. Ci affacciamo sul Palazzo Reale e poi nei vicoletti con tutti i negozi caratteristici.
Sosta al rientro allo Starbuck e torniamo in hotel dove ci aspetta il nostro taxi, prenotato dall'hotel che ci porterà nel porto di Stoccolma.
Arriviamo nel porto per le 12.30, prendiamo il nostro numero, l'1 e saliamo. La camera non è pronta, quindi lasciamo i trolley in una zona apposita al ponte 9 e andiamo a pranzare al buffet.
Il pomeriggio scorre a disfare valigie e a sorbirci l'esercitazione. Per me, con la bimba piccola è sempre una fatica doverla tenere ferma in primissima fila finchè finiscono di dire le istruzioni in tuuutte le lingue.
Pazienza! In serata ammiriamo le isolette delle coste svedesi dai ponti, doccia e cena. Sul Diario di bordo troviamo che il secondo turno inizierà alle 21.45. Mamma mia, tardissimo! Fortunatamente dal secondo giorno siam tornati alla cena alle 21.30, molto più comodo.
Spettacolo in teatro, cena e poi nanna.

La nostra cabina, ponte 1 (solo il ponte 1 ha cabine comunicanti) è un po' rumorosa e vibrante. Il cabinista, la prima sera, ci abbozza un fiore con gli asciugamani sul letto. Poi più nulla. Devo dire che, nonostante il servizio fosse tutto sommato buono e pulito, il cabinista si è ..come dire..limitato abbastanza. Forse mi ero abituata troppo bene l'anno scorso con Magica, dove il cabinista mi sistemava addirittura i peluche della bambina in ordine di altezza sul suo lettino.
Con questo ragazzo le cose erano lasciate più o meno come stavano, anche in bagno; le buste lavanderia le dovevo richiedere io perchè se le riempivo con un ordine poi non mi venivano riassortite in automatico, un paio di volte si è scordato di rimette l'asciugamano da viso pulito. Non so.. mi è sembrato un po' assente, spesso mi affacciavo in corridoio per cercarlo e non c'era nessuno. Bho!

Al tavolo invece abbiamo trovato due camerieri giovanissimi, splendidi. Davvero bravi e che hanno trattato soprattutto mia figlia con tutti i guanti.
Nel pomeriggio o domani inserisco anche un po' di foto mie.
A presto, col resto!
 

carlo zeta

New member
Eccomi!!! vi eravate già scordati di me??? Vi informo che, anche dopo una settimana, io continuo a sognarmi tutte le notti di essere sulla nave o di rifare le escursioni nelle città visitate. Il medico dice che passerà. Mia figlia è in crisi e non vuole uscire di casa (ha detto che esce solo se ci dirigiamo verso un porto) e mia moglie, racconta, racconta, racconta. :) :D
A parte tutto, bella l'idea del diario e già leggo bei racconti, speriamo di riuscire con successo ad arrivare alla fine.
Spero in primis di riuscire a stare nei tempi che il buon Luigi cerca di dettare, ma penso di si. Non ho mai scritto un diario di Bordo (forse perché non avevo mai fatto una crociera??) quindi non saprei dire se la forma che utilizzerò sarà delle migliori. Abbiate pazienza.

Ho deciso che io parto facendo un passo indietro, ovvero non dal primo giorno, ma dalla preparazione alla crociera. Sono stati tanti gli accadimenti dei 10 mesi prima della partenza che se li dovessi raccontare tutti abbiamo il tempo di ripartire di nuovo, quindi cercherò di limitarmi (solo un poco però).
Vi chiedo la cortesia di farmi sapere se sbaglio l'impostazione e devo dare un taglio diverso.

Capitolo 1: L’inizio

[/FONT]“L’attesa del piacere è essa stessa il piacere”
Citazione: G.E. Lessing

Mia moglie me lo aveva fatto promettere quando ci siamo sposati e quindi, passati i 25 anni che era il limite massimo, ho dovuto esaudire (con enorme piacere) la richiesta.
Premetto che lavorando fuori dalla mia Sicilia, come ogni buon emigrante, l’estate per me è sempre stata sinonimo di mare a Capo D’Orlando. Troppi fattori importanti, mia madre che vedo al massimo un paio di volte l’anno, i miei amici, l’eccezionale mare che abbiamo ed il Cuore a forma di Trinacria, da qui il famoso detto: “Potrai togliere una Siciliano dalla Sicilia ma mai la Sicilia dal Cuore di un Siciliano”. Le altre vacanze supplementari sono invece decise di volta in volta, ma mai eravamo approdati alla scelta di una crociera.
Ci mettiamo all’opera. Già prima dell’estate scorsa, cataloghi alla mano, si iniziano a scartare gli itinerari meno attraenti e le crociere che non duravano almeno una decina di giorni, la prima bisogna farla di “spessore”. Anche Ciro, il mio collega d’ufficio, con la moglie festeggiano i l’anniversario dei 25 anni di matrimonio e quindi decidiamo di organizzare insieme la crociera con figlie adolescenti a seguito.
La scelta è stata quasi obbligata, la “Luminosa” ci apparve subito bellissima e le tappe della crociera erano incredibilmente spettacolari. La durata era sostanziosa e iniziava nel periodo più consono per le nostre ferie.
Ci rivolgiamo ad un agenzia della città, per altro già conosciuta visto che si era occupata con successo dell’organizzazione di altri viaggi di Ciro, e dopo poco usciamo con il preventivo approvato e che sarebbe stato oggetto, il mattino dopo, della prenotazione Costa.
Richiediamo, naturalmente, 2 cabine attigue, scegliamo interne premium, e come unica condizione specifichiamo che non devono essere al ponte 1. Il preventivo avuto prevede 2 cabine al ponte 7, non prendiamo il volo Costa perché avevamo deciso di muoverci in anticipo su Stoccolma, e non includiamo extra attivabili successivamente. Il costo di 2 adulti ed un’adolescente è di € 3.140,00, successivamente attiviamo il pacchetto bevande che ci viene proposto, visto che per le prenotazioni premium 2015 non vi erano pacchetti bevande inclusi nel prezzo, con il 30% di sconto, 680 euro 2 pacchetti “più gusto” e uno per mia figlia minorenne.
Da quel momento, vista anche l’inesperienza da crocierista, inizio a scandagliare tutti i forum ed i siti internet specializzati per cercare di acquisire più informazioni possibili. Scopro un mondo nuovo ed entusiasta di questa tipologia di vacanza. Conosco “mediaticamente” un sacco di gente che mi riempie di consigli e suggerimenti, inizio a farmi un’idea su ogni cosa, e inizio a scrivermi tutto, da quello da mettere in valigia agli errori frequenti del principiante che dovevo evitare di fare. Ancora meglio scopro che qualcuno ha aperto un “incontriamoci a Bordo” nella mia stessa crociera al quale aderisco subito con entusiasmo. Era il punto di partenza per un ottimo gruppo di cui, per la maggior parte, ho avuto il piacere di conoscere durante la vacanza. Già mi sembrava positivo non sprecare giorni per fare amicizie sulla nave, partivamo con un bel vantaggio.
Approfitto per ringraziare tutti è stato un piacere conoscervi e vi ringrazio per tutto, naturalmente approfitto per salutarvi con un abbraccione circolare a tutti.
Tornando all’organizzazione della crociera, l’agenzia mi propone un paio di soluzioni di volo e scegliamo Ryanair alle 10.25 del 19 agosto da Ciampino in modo da avere gran parte del pomeriggio e la sera per girare il centro di Stoccolma. Mi hanno prenotato anche un albergo vicino al porto di partenza ma successivamente ho preferito cambiarlo prenotando allo Scandic Continental vicino alla Stazione. Molto più comodo per i giri che volevamo fare in città, l’altro ci permetteva solo di stare vicino al porto di partenza ma sarebbe stato scomodo per tutto il resto.
La prenotazione della crociera è stata fatta il 10 ottobre (pensavo di essere troppo in anticipo invece poi ho scoperto che voi abituè vi muovete moooolto prima, l’esperienza allora a cosa serve??), quindi vi risparmio i dettagli di tutte le frequenti e cordiali visite all’agenzia di viaggio, era una festa ogni volta che ci vedevamo, noi entusiasti e loro a caricarci ancor di più, tranne gli ultimi 2 incontri che meritano il racconto.
Il 6 agosto, grazie al tam tam sul gruppo di whatsapp, vengo a sapere che sono state assegnate le cabine, mi collego al pc e vado su MYCosta, controllo la mia carta d’imbarco e leggo cabina 1275, COSA???? Ponte 1, dalla mappa della nave vedo che siamo sopra il motore e sotto il casinò e quando dormo io?? e poi questa è una cabina con gli accorgimenti tecnici per le persone con Handicap e quindi, per logica giustamente, hanno sacrificato dello spazio per accessori a me non utili, avevo da pochi giorni anche letto un terribile post di Luigi che raccontava i disagi passati con un identica cabina. Ciro, fortunatamente, aveva una interna premium come da richiesta e da preventivo, al ponte 7. Passo un fine settimana da incubo pressando l’agente con telefonate e messaggi e lui, nel frattempo, inondava Costa di mail ma non riusciva a darmi spiegazioni plausibili per l’inconveniente. Il Lunedi pomeriggio vado in agenzia sperando che abbiano risolto il problema ma niente. Costa gli dice, numerose sono state le telefonate anche in mia presenza per cercare di trovare una soluzione al problema, che non capiscono neanche loro come 2 pratiche di prenotazione legate tra di loro abbiano potuto avere 2 assegnazioni di cabine così distanti tra loro, anche perché per il resto risultano perfettamente collegate compreso il tavolo del ristorante e non può essere certo un caso. Colpa, a dir loro, dell’”Algoritmo”, tutti quanti mi continuavano a ripetere che era colpa di questo Algoritmo (più lo ripetevano e più montava la rabbia) che non aveva considerato il vincolo delle 2 pratiche. Certo io adesso vado a casa e dico a mia moglie e mia figlia che la crociera che da una vita sogniamo, la nostra prima crociera, la festa dei 25 anni, la dobbiamo fare al ponte uno ed in una cabina per portatori di Handicap (con tutto il rispetto naturalmente), perché un algoritmo che tutto decide e tutto stabilisce e, per altro, sembrava che nessuno potesse opporsi alle sue decisioni, aveva così stabilito. Da non credere. Non potete capire lo show che ho fatto in agenzia anche sbarellando con le parole ( le mie successive scuse non sono state troppo accettate), ma era un rospo troppo grosso che non riuscivo ad ingoiare, mi ero sempre reso disponibile a tutto, se ci fossero state esigenze o variazioni avevo sempre detto che non c’erano problemi, le uniche condizioni che avevo posto e che non fosse il ponte uno e che fossimo vicino con i nostri amici, richiesta eccezionale??? Non mi sembra!! L’agente mi dice che avevamo una prenotazione con l’opzione garantita e che questo permetteva all’Algoritmo di assegnare le cabine in modo indipendente. Ma scusa chi ti ha chiesto l’opzione garantita?? Ma il preventivo allora a cosa serve?? Ma, visto le nostre piccole richieste, come si poteva mai pensare che avremmo accettato un opzione che prevedesse il rischio anche se minimo che ci potesse autonomamente mandare al ponte 1?? Per la precisione, devo dire che ogni tanto all’agente sentivo dire che avevamo due interne premium al settimo ponte garantita, e che si avevano molte speranze di avere 2 upgrade magari in cabine con balcone. Io non capivo bene certe dinamiche legate alle prenotazioni, ma, non ero io l’esperto che dovevo avere conoscenza dei tecnicismi di Costa e poi, nella lingua Italiana, garantita significa che quello è il minimo che ti daranno, ed era anche quello che aveva sempre fatto intendere l’agente, ed io mi fidavo, se c’era il rischio di qualche malus, era lui che doveva informarci. Io non ho chiesto nessuna garantita!!, il mio preventivo era per una cabina premium al ponte 7 quindi è quello che desideravo accanto ai nostri amici. Poi vengo a sapere, sempre tramite il nostro gruppo, che l’opzione garantita permette una scontistica maggiore, ma visto che tale opzione non era attiva nel mio preventivo, chi ha avuto materialmente i benefici dello sconto??. Arrabbiatissimo, vado via dicendo che sarei tornato la sera successiva e che volevo tutte le carte, che fino a quel momento erano custodite in agenzia almeno così diceva l’agente, relative alla prenotazione in quanto volevo già avviare tramite il mio avvocato un’eventuale causa risarcitoria nei confronti di chiunque abbia sbagliato, sia essa la Costa crociere o l’agenzia di viaggi stessa. Martedì sera torno e mi dicono che si era riusciti a farmi assegnare una esterna con balcone distante dai miei compagni di viaggio, ma comunque sempre al ponte 7. Chiedo solo se dovevo pagare altro e mi dicono di no, non voglio sapere altro, loro non mi hanno detto chi e come hanno risolto ed io non ho fatto troppe domande, si era “rotto” un po il rapporto tra le due parti. Avevo avuto il famoso upgrade. Fanno presente che secondo Costa la colpa poteva essere stata la mia in quanto, in maniera indipendente avevo inserito alcuni dati, nr. Di telefono e referenti in caso di necessità, nel web check-in di MyCosta, senza aspettare che lo facesse l’agenzia stessa, e questo aveva sfasato l’algoritmo. Certo alla fine si cerca di passare il cetriolo agli altri. Ancora oggi molti sono i dubbi sull’accaduto, forse qualcuno, che è venuto a mancare, doveva seguire le pratiche?? C’è stato qualche giochetto attorno le pratiche diventate tutto ad un tratto “garantite?? Mha!!, diceva un famoso politico un po gobbo, che a pensar male si fa peccato ma spesso s’indovina.
Dopo qualche giorno mi chiamano e mi consegnano il biglietto, saldo il conto ed addio.
Ho raccontato l’episodio solo perché potrebbe essere utile a qualcuno che legge ed ha poca esperienza, per far tenere sempre alta la guardia. Ma passiamo ad altro di più interessante, ritorniamo ad un clima più da vacanza.
Mesi e mesi di tripadvisor e chat e forum e siti specializzati e tutti gli avvisi ai viaggiatori, colmano un po delle mie lacune e permettono di farmi un idea sui posti da visitare e su come organizzarmi. Mi informo su come spostarmi, sulla moneta, su cosa non devo perdermi. Faccio i confronti tra le offerte delle varie agenzie di escursioni e le paragono con quelle di Costa. Alla fine prenoto Londra, Parigi e Lisbona, con Ancora tours mentre tutte le altre decido di farle in libertà. Scarico sul cellulare le mappe delle citta da visitare, scelgo quelle di google visto che funzionano benissimo anche off-line, risulteranno veramente utili. Praticamente, ancora prima di partire, mi ero girato virtualmente tutte le destinazioni.
Visto i vincoli dei pesi dei bagagli da stiva della Ryanair, mi fornisco di pesa-valigie e, già una quindicina di giorni prima, mia moglie inizia con la preparazione delle valigie. Ogni giorno così come rientravo dal lavoro così si doveva riuscire per comprare qualcosa che sicuramente sarebbe stato indispensabile e che ci mancava. L’inesperienza sommata al fatto che avremmo avuto tappe al nord Europa e man mano si scendeva verso climi più caldi, ci faceva accumulare un sacco di roba da portare e lo spazio nelle valigie era sempre meno. Devo dire che, per la maggior parte ci abbiamo azzeccato, diciamo che, con il senno del poi, avrei potuto risparmiare al massimo ½ valigia, non certo di più. A proposito volevo dire che sono riuscito a far passare anche l’asciugacapelli, la piastra per i capelli, la multipresa ed anche una specie di ferro da stiro verticale, tutto naturalmente nuovo ed elettricamente sicuro, usato tutto con prudenza e sempre riposto (freddi) nei comodini per evitare imbarazzi del cabinista..
Partendo da Ciampino e con il relativo sbarco a Roma, decidiamo di noleggiare un van da 9 posti sia per l’andata, così non abbiamo problemi su parcheggi a lunga sosta, riprendere l’auto o trovare chi ci accompagna, ed ancora meglio ci viene comodo per il ritorno, visto che con tutti bagagli avremmo dovuto spostarci dal porto di Savona alla stazione, scendi a Genova e prendi il freccia bianca, scendi a Roma e prendi il regionale per Latina, scendi alla stazione e vedi come arrivare a casa che dista circa 8 km, uno stress improponibile. Riesco ad approfittare di una convenzione con la mia amministrazione e quindi, considerando che siamo in 6 persone con 12 bagagli, il prezzo di 132 euro all’andata e 220 al ritorno, gasolio ed autostrada comprese, mi sembra più che accettabile.
Più si avvicina la data di partenza e più sale l’adrenalina, l’ansia attanaglia mia figlia e mia moglie, i contatti con il gruppo sono sempre più frequenti, i dubbi di sbagliare o di scordare qualcosa non ti abbandonano mai. Con Ciro ripassiamo tutto più volte, le mogli si confrontano sulla roba da portare, sembra tutto a posto.
Il 19 Agosto, dopo una nottata trascorsa riposando solo pochissime ore, siamo all’aeroporto di Ciampino, check-in e consegna bagagli a stiva (Kg. 49,700 su 50 come limite massimo). Controlli di sicurezza, fila al gate per l’imbarco.

Inizia la MERAVIGLIA!!!
 

Gtl1983

Member
Ecco qua anche il mio primo capitolo...

19 agosto 2016

Un po’ come per l’amico LuigiB, anche il nostro Gran Tour d’Europa verso sud, prenotato il 10 aprile 2015, ultimo giorno utile per aderire alla promozione “Avant première”, comincia il giorno prima, quando dalla Sicilia in 4 (io, mia moglie e una coppia di amici appassionati come noi di crociere) ci spostiamo per raggiugnere Stoccolma. Anche noi, come LuigiB, avevamo solo il pacchetto crociera senza alcun volo e spostamento verso Frihamnen. Con ben 16 mesi a disposizione, l'organizzazione della crociera (la 5^ per me e mia moglie) è stata praticamente maniacale e posso dirvi che qualcosa mi è sfuggita! Il volo Norwegian Air, diretto da Catania Fontanarossa a Stoccolma Arlanda, prenotato già a febbraio 2016, parte da Catania con circa mezz’ora di ritardo rispetto all’orario previsto (13) ma atterrerà con pochi minuti di ritardo rispetto all’orario previsto (16.45) al terminal 5 dell’aeroporto svedese. E’ stato un volo piacevole, tranquillo, allietato anche dalla presenza del Wi-Fi gratuito che ha fatto trascorrere più velocemente le 3 ore circa. Scesi dall’aereo, dopo il trasporto coi bus navetta al terminal, i nostri bagagli sono arrivati dopo 5 minuti di attesa e indossato un giubbotino (eravamo partiti da una Sicilia da 30 gradi all’ombra) ci siamo diretti verso la stazione dei Flygbussarna, autubus che collegano gli aeroporti di Stoccolma con il centro. Ne parte uno ogni 10 minuti, il costo del biglietto di sola andata è di circa 11 euro a testa e noi avevamo già acquistato tutto on-line prima della partenza. Anche qui Wi-Fi gratuito. (Ricordo che i biglietti acquistati per il Flygbussarna hanno valore di 3 mesi: per usarlo il 19 agosto, potevo acquistarlo già dal 19 maggio. Se lo acquisto oggi 9 settembre, lo posso usare entro il 9 dicembre. Spero di essere stato chiaro. Saliti sul bus, destinazione stazione centrale e hotel per trascorrere la notte. Il viaggio da Arlanda a Stoccolma è durato poco più di 40 minuti, recuperiamo i bagagli (attesa di 6 minuti) e ci dirigiamo al Comfort Hotel, praticamente dietro la stazione dei Flygbussarna, nemmeno 1 minuto di camminata. Qui avevamo prenotato 2 “mouderate double”, stanze che ci sono state subito consegnate, grandi il giusto per trascorrerci una notte e con bagno privato. Devo dire che per accomodare è stata una soluzione piuttosto azzeccata, considerando anche il prezzo (77 euro per stanza). Non volendo perdere nemmeno un minuto delle nostre vacanze, alle 19 decidiamo di uscire e vivere Stoccolma by-night. Cosa che non avevo potuto fare quando nel 2014 arrivai a Stoccolma su Msc Poesia. Ci spostiamo a piedi e in 15 minuti siamo al centro. Arriveremo fino a Gamla Stan (Luigi ci siamo incrociati ricordi?), passiamo davanti al Palazzo Reale e passeggiamo alla ricerca di qualche souvenir per arricchire la nostra collezione. Al ritorno consumeremo un pasto veloce al Burger King sotto l’hotel e rientreremo poco prima di mezzanotte. In hotel tutto funziona con la carta magnetica, anche l’ascensore.

20 agosto 2016

Io e mia moglie restiamo in hotel fino alle 12 mentre i nostri amici decidono di andare a visitare il Vasa (cosa che io avevo già fatto proprio nel 2014). Alle 12.10 prendiamo l’autobus 1 che ci porterà a Frihamnen, dove ad attenderci c’è Costa Luminosa. Abbiamo pagato un semplice biglietto per una corsa da 36 sek a persona (quasi 4 euro) e nel giro di mezzora eravamo al porto. La fermata del bus è lontana dal terminal e ci siamo fatti almeno 10 minuti di camminata, ma considerando i giorni che ci aspettavano, ce lo siamo quasi imposti di muoverci il più possibile a piedi. Consegnamo i bagagli e ci viene dato numero di imbarco 9. Ci accomodiamo in attesa di essere chiamati ma nel frattempo ci avviciniamo ad una addetta alle operazioni di imbarco che direttamente ci invita a salire in nave. Alle 13.30 eravamo già in nave. Ovviamente le cabine non erano pronte, ma in compenso al buffet potevamo andarci eccome. Abbiamo pranzato al buffet in attesa che le cabine fossero pronte. Io avevo una esterna classic senza vista al ponte 4 che, a lungo andare, si è rivelata comoda e meno comoda. Ma i dettagli sulla cabina e sulla mancata applicazione dei privilegi premium alla coppia che viaggiava con noi magari li riservo ai giorni di navigazione. Troviamo già le valige in camera e cominciamo a sistemare i vestiti. A chiudere l’esperienza del primo giorno aggiungo alcuni dettagli. Bene i totem per registrare la carta di credito (anche se la mia poi mi porterà ad avere alcuni problemi comunque di poco conto), male il fatto che non risultava caricato il pacchetto acqua sulla mia scheda. Tant’è che al ristorante (ah, il 2° turno avevamo chiesto e il 2° turno ci hanno dato!) il cameriere prima mi ha fatto pagare una bottiglia, poi è ritornato annullandomela e facendomi direttamente il pacchetto. Il primo pomeriggio in nave trascorre tra prima riunione al teatro ed esercitazione d’emergenza sui ponti esterni.

Continua...
 

LuigiB

Well-known member
Aspettando che in questo weekend qualche altro ci allieti del suo racconto, passo alle procedure d'imbarco.
Sia a Stoccolma che nelle altre città non ho cambiato in moneta locale, preferisco usare una prepagata che trovo sempre molto comoda e soprattutto non restano monete che poi non sai che farne.
Visto sempre quelle quattro cosette che una famiglia di quattro persone, di cui il 75% DONNE può portarsi dietro, il giorno dell'imbarco esco dall'hotel per vedere se nei paraggi ci fosse qualche taxi capiente, becco un bel Mercedes SW, stupendo, con il perfetto inglese per non udenti, gli spiego che dobbiamo andare al porto per imbarcarci sulla Costa Luminosa e che avrei pagato con carta di credito, partiamo e in pochi minuti siamo al porto, mi mostra i tassametro e mi dice che se voglio posso pagare anche in euro, mi fa il cambio... sono solo 40 euro.
Quaaaaranta euro?!? Voleva fregarmi almeno 10 euro, bla bla bla, secondo il suo tasso di cambio erano 36,80, ne do 35 e il reso mancia. :cry: Mha! Alla faccia della civiltà svedese, tutto il mondo è paese.
Erano le 11 del mattino, all'imbarco c'erano poche persone, presento il mio check-in fatto on line su my costa e mi danno il numero 9, "Mi scusi" dico al ragazzo della Costa che ci ha aiutato anche ad uscire le valigie dal taxi, "Priority Costa Club?", "Ok" mi risponde si ritira il nove e mi da il numero uno, nuuuumero uuuno? E chi l'aveva visto mai nelle mie mani, per la prima volta nella mia storia crocieristica riesco a prende il numero uno, foto di rito e pubblicazione sui social. :D
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Gironzoliamo un po' per vedere cosa c'era attorno a noi e poi ci dirigiamo verso l'addetta all'imbarco prioritario, praticamente anche se l'imbarco era previsto a partire dalle 12, noi che siamo arrivati alle 11 abbiamo visto che era già operativo, priorità o meno credo che nessuno di noi abbia fatto fila per salire a bordo.
Saliti a bordo, anche se ci avevano avvertito che la cabina sarebbe stata pronta dopo le 14 (se non sbaglio), la prima cosa che facciamo è quella di andare a vedere dove si trova la cabina. Con nostro stupore la troviamo quasi pronta, mancava giusto qualcosa, perché mi pare adesso sono organizzati che il cabinista prepara la cabina, poi passa uno che pulisce il bagno, poi passa uno mette penne e avvisi vari, poi per il costa club passa quello che mette la frutta, poi passa quello che mette il prosecco, e alla fine è pronta. Per me bastava poter posare il bagaglio a mano e prendere le tessere per fare i miei controlli che ho imparato a fare appena imbarcato, controllo che i pacchetti acquistati su my costa fossero caricati, che ci sia il credito da spendere a bordo che si sono scordati di mettermi la scorsa crociera, escursioni ecc. E poi vedo sulla tessera che mi hanno affibbiato il primo turno a cena, a un'ora prestissimo, a quell'ora in Sicilia facciamo merenda con un arancino, grazie al maitre di sala molto cortese, gentile e professionale, come tutti i dipendenti di questa nave, escluso il cabinista, ho spostato facilmente al secondo turno alle 21.45, che poi di fatto aprivono alle 21.30.
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carlo zeta

New member
Capitolo 2: Stoccolma.

“Mai negare ad un uomo il diritto all’incoscienza”
Dal film: “Intrigo a Stoccolma

Peccato che la giornata nuvolosa ci privi dei panorami tedeschi e di una parte delle isolette della penisola Scandinava. Riusciamo però, mentre ci avviciniamo all’aeroporto, a vedere le interminabili distese dei verdi boschi. Viaggio tranquillo ed arrivo puntuale. Abbiamo il primo contatto “diretto” con i primi amici del gruppo. Sullo stesso volo ci sono Claudio, Carla e Cecilia (che diventerà l’amica del cuore di mia figlia). Con loro avremo anche il piacere di stare allo stesso tavolo al ristorante, 6 eravamo noi e 3 loro, e poi ogni tanto, verso fine cena ci raggiungeva qualcun altro per qualche chiacchera ed un po di risate.
Nella programmazione, avevo cercato di ottimizzare le 2 mezze giornate da fare a Stoccolma. Dall’aeroporto di Skavsta, c’è un ottimo collegamento con i pullman che sono anche abbastanza economici ma avremmo successivamente dovuto prendere un taxi considerando che il primo albergo prenotato era distante dal terminal. Faccio dei preventivi alle varie compagnie di Taxi di Stoccolma. Il costo, aeroporto-Albergo è di 30 euro anziché i 15 del pullman a persona. Lo prenoto ed anche successivamente al cambio di hotel, decidiamo di tenerci il taxi per recuperare tempo prezioso.
Quando vediamo sul nastro i bagagli tiriamo un sospiro di sollievo. Son quasi le 14.00 e quindi presi i bagagli andiamo a mangiare un hot-dog e poi ci dirigiamo verso il taxi. Piccolo l’aeroporto e piccolo il taxi, ma come, ho specificato più volte che eravamo 6 persone con 12 valigie e non ci mandano un van?? L’autista si scusa, ci dice che comunque sono 6 posti e dopo un complicato tetris passeggeri bagagli, partiamo alla volta della Città. Il percorso è scorrevole, niente traffico neanche all’entrata di Stoccolma che già ci appare “particolare” passando sui ponti dei tanti canali. Ci lascia in albergo ed appuntamento per il giorno successivo alle 14.00 per accompagnarci all’imbarco.
Bellissimo albergo da 4 stelle vere. In stile moderno sia l'esterno che la conformazione e gli arredi interni. Ho prenotato una camera da 3 posti al prezzo di 218 euro con colazione. La mia camera non aveva finestre ma un'ampia vetrata su un mega lucernaio interno. I letti sono molto comodi ed il terzo letto è da una piazza e mezza. Per una lunga sosta penso che avrei qualche disagio dal fatto che non c'è presente un classico armadio ma solo delle strane sbarre (mi sembra di aver visto qualcosa di simile all'IKEA) dove appendere i vestiti. C'è la tv in camera, bagno comodo fornito di una mega doccia e tutto abbastanza pulito. Certo in camera c'erano le istruzioni di tutto il funzionamento dell'albergo, peccato che su più di 10 lingue presenti non ci fosse l'Italiano, eppure solo in quella giornata ho incontrato parecchi altri Italiani. Wi fi libero, tanti ascensori comodo atrio dove sedersi, disponibilità di un ampio locale dove lasciare i bagagli l'ultimo giorno. La colazione è stata incredibile, c'era di tutto, dalla colazione nordica ed anglosassone, quindi zuppa di fagioli, pesce ed uova fritte bacon e tanto altro, alle colazioni più mediterranee, con una svariata quantità di dolci e prodotti da forno, nutella, creme e marmellate di tutti i tipi. La cosa che sorprendeva non era solo la svariata quantità di prodotti ma la loro alta qualità. Le marmellate sembravano fatte in casa ed il succo d'arancia sembrava appena spremuto e non si sentiva neanche quel fastidioso sapore dell'essenza della buccia che spesso si sente quando chiedi una spremuta nei nostri bar. La posizione è ottimale, sia perché è di fronte alla stazione ferroviaria ed al terminal bus, e sia perché a piedi riesci facilmente a girarti la zona commerciale e tutta la zona centrale della città. Già la vista mi sembra molto promettente.

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Ci rinfreschiamo, ci cambiamo, considerate che siamo partiti da Roma a 32° ed adesso ne avevamo 14° che erano destinati a scendere, e via per la città. Ci dirigiamo a piedi verso Gamla Stan, voglio girarla tutta a piedi. Prima tappa il Palazzo Reale. Mi è piaciuta la sua imponenza. Nulla di particolarmente sofisticato ma, forse per la posizione dov'è collocato, da una sensazione di dominio e controllo. Non ho fatto a tempo, causa orario, a visitarlo nel suo interno, mi riservo di farlo la prossima volta. Proseguiamo per Riksgatan e ci dirigiamo nella bella piazza di Gustav Adolfs Storg, dove c’era un palco per un concerto serale. Rientriamo a Gamla Stan dal ponte norrbro, dove non possiamo non ammirare tutte una serie di attività ludiche educative dedicate ai bambini che sembravano entusiasti.

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Ci inoltriamo per il centro, passiamo davanti alla cattedrale si Stoccolma, non mi sembra granché, ma noi Italiani siamo troppo abituati bene in tema di Chiese, ed arriviamo nella splendida piazza di Stortorget. In verità credevo fosse più grande, ma comunque è veramente affascinante. Circondati da caratteristici palazzi d’epoca dagli splendidi colori rubino, verde e rosso intenso. Bello anche il palazzo della Borsa. Numerosi sono i bar ed i localini caratteristici pieni di persone che bevono e discutono in modo molto gioviale.

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Lasciamo la piazza e proseguiamo tra le varie viuzze del centro, giriamo senza una meta precisa, sono tutte carine e particolari, mi sento proprio tranquillo e mi godo questo momento di pura curiosità turistica. Ci siamo fatti tutta l'isola. Visto che si apprestava l’ora di cena, compriamo la prima di una lunga serie di souvenir, e ci dirigiamo verso il ristorante che avevamo prenotato e, deciso che non volevamo mangiare Svedese, la scelta era caduta su Rodolfino, sia per buone recensioni che per l’esperienza diretta di miei amici che si erano trovati bene. Anche altri amici del gruppo, fidandosi del mio giudizio (roba da pazzi), avevano prenotato nello stesso locale e quindi ci ritroviamo un bel po di persone ed altri, avendolo saputo, sono passati solo per far conoscenza e salutarci. Considerando che all’estero di solito l’Italiano è speso taroccato, ritengo di aver mangiato abbastanza bene al costo di poco più di 30 euro a testa, in linea con i prezzi della città.
A fine pasto, sfiniti ed infreddoliti, rientriamo in albergo. Il mattino del 20 dopo aver depositato i bagagli in albergo ci spostiamo velocemente agli imbarchi per effettuare il giro dei ponti. Avevo prenotato dall’Italia, al costo di 26 euro gli adulti e la metà per i ragazzi fino a 15 anni, con partenza alle ore 10.00 e rientro alle 12.15. Tra le varie offerte dei tour ho scelto di fare questa sia perché l'itinerario mi è sembrato da subito interessante, sia perché ha un audio guida in lingua Italiana molto funzionale e sia perché ho ritenuto il rapporto prezzo/escursione abbastanza equo. Mi è piaciuto parecchio. Hai una prospettiva della città diversa, passiamo accanto lo splendido municipio, numerose aree verdi, le chiuse, una serie di ponti e poi si vedono anche quelle parti, anche di normalissima vita quotidiana, che di solito non si vanno a visitare.

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Rientriamo ed andiamo a mangiare ad un mac di fronte alla stazione, giusto per fare una cosa veloce. Pessima esperienza, lo sconsiglio vivamente in quanto fa schifo dal mangiare alla pulizia.
In generale sono rimasto affascinato dalla città. Il tempo sembra sia scandito con magnifica calma. L’apparenza è di un posto a misura d’uomo dove si posa vivere senza frenesia ed eccessivo stress.
Prima delle 14.00, all’arrivo del taxi, ci dirigiamo al porto di Frihamnen.
All’entrata del porto vediamo le bellissima livrea della Luminosa, non vediamo l’ora di salirci. Consegniamo i bagagli al terminal, mettiamo l’etichette, ci danno il numero per l’imbarco (il 17 che a me porta bene), e dopo un’oretta facciamo i controlli e ci fanno imbarcare.

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carlo zeta

New member
Buonasera a tutti. Mi raccomando non mi lasciate da solo ad alimentare il diario, mi potrei emozionare. E' vero che sono un po lungo e quindi qualcuno sta aspettando che raggiunga una dimensione più consona, ma sto scrivendolo anche per me stesso e per conservare le mie emozioni. Abbiamo una certa età ed i ricordi fanno presto a dissiparsi sfumando piano piano. Un abbraccione circolare a tutti quanti.

Capitolo 3: Finalmente a bordo.

Il mare è senza strade, il mare è senza spiegazioni
Cit. Alessandro Baricco

Sono passate le 16.00, foto di famiglia con il timone e poi, dal ponte A, metto piede per la prima volta dentro la Luminosa. Il Personale di bordo ci accoglie con un sorriso e ci vengono indicati gli ascensori da utilizzare. Al ponte 7 troviamo altre persone in divisa che ci fa vedere il corridoio della nostra cabina spiegandoci, per orientarci meglio, che le pari sono da un lato e le dispari dall’altro. Entriamo in cabina dove troviamo le valigie, tranne una, e iniziamo a familiarizzare con gli arredi. Sul letto il Diario di bordo, le costa Card, un catalogo ed alcuni fogli con spiegazioni varie. La cabina ci sembra sufficientemente spaziosa, il bagno essenziale ed apprezziamo subito il balcone. Come un fulmine arriva il nostro cabinista, Darwin, che parla poco Italiano. Inizia a farfugliare un po di notizie, capiamo ben poco tra il fatto che parla una lingua, misto Italo-spagnolo-inglese e l’emozione stessa di tutte le cose che stavamo scoprendo man mano. Comunque non gli faccio perdere tempo e dico si a tutto, tanto ci sarà tempo per chiarirci in seguito. Spiego a mia moglie e mia figlia che la carta costa non la dovranno mai lasciare, in qualsiasi posto vanno, la carta deve essere portata a seguito, per pagare, farsi riconoscere, usufruire dei servizi e, specialmente per rientrare in cabina. Mentre loro iniziano a svuotare i bagagli io mi faccio la prima coda all’ufficio informazioni, precisamente denominato Hospitality Service Desk, per chiedere informazioni sulla valigia mancante. Mi raccomando, prima di partire fate sempre delle foto con il cellulare alle valigie, è molto comodo in caso di smarrimento, sarete certi che gli altri abbiano capito com’è fatto il vostro bagaglio. Controllano che non sia tra le valigie da ispezionare e mi dicono che sicuramente sarà su altri carrelli e che, se anche al terminal le consegni tutte assieme, capita spesso che vengano divise. Mentre rientro in cabina effettivamente arriva l’ultimo bagaglio. Qualche stampella, quelle della lavanderia che sono meno ingombranti e che se al ritorno ti serve spazio le puoi tranquillamente lasciare, le avevamo portate noi ed insieme con quelle presenti negli armadi riusciamo a sistemare tutti i vestiti. Le valigie, una dentro l’altra, vanno comode sotto il letto. Intanto si è fatta l’ora dell’esercitazione d’emergenza, prendiamo i salvagente dalla cabina e ci dirigiamo al ponte 3 così indicato sulle nostre istruzioni. L’esercitazione è obbligatoria e quindi c’erano quasi tutti gli ospiti sui ponti. Ci sistemano allineati e coperti e dall’altoparlante, iniziano le istruzioni, 7 fischi ecc ecc. C’è confusione e non si capisce granché, ma la cosa peggiore è la lunga attesa in quanto le stesse istruzioni vengo rilette in almeno 5 altre lingue, fermi li schierati il tempo non passa mai. Finita l’esercitazione si rientra in cabina a posare i salvagente. Stiamo quasi per partire e comunque decidiamo di fare un primo rapido giro esplorativo. Per chi legge: se non avete mai fatto una crociera, la scoperta della Nave è una delle emozioni più belle che ricorderete. Per chi è crocerista incallito: mi spiace per voi, avete già avuto tanto tempo fa questa sensazione, quindi a nave ancora ferma, sono già partito in vantaggio di emozioni. Era un crescendo di hoooo!!! il culmine, naturalmente al salone supernova, dove ai piedi di 3 magnifici ascensori in cristallo c’era l’imponente “Donna Sdraiata 2004”, la scultura monumentale di Fernando Botero che è il simbolo della nave.

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Bello, tutto molto bello. Intanto ci stacchiamo dalla banchina ed allora tutti fuori a guardare. Stavamo iniziando, di fatto, la nostra prima crociera. L’uscita da Stoccolma è meravigliosa, dura parecchio e costeggiamo splendide isolette con casette che sembrano fatte con le costruzioni lego, carine e colorate. L’aria fresca in faccia è un po pungente e comunque anche ammirando lo splendido panorama con cui Stoccolma ci saluta, abbiamo tutti un po di frenesia nel rientrare in nave, la curiosità è tanta. Mi figlia già inizia a sganciarsi e le raccomandazioni della madre abbondano. Cercando di orientarci nel miglior modo possibile ci muoviamo insicuri tra i vari ponti, altri bar al ponte 3 ed a prua troviamo il teatro, poi andiamo al ponte 9, self service, pizzeria, piscina coperta, altri bar, e poi la sauna e la palestra, la zona samsara e la zona baby. Alle 20.30 abbiamo un incontro con il gruppo, altre facce nuove che fanno scopa con i numeri di telefono ed i profili che fino ad oggi avevano solo un numero ed un nome. Cerco di memorizzare i visi, spesso mi capita di fare figuracce. Parecchia gente simpatica. Un rapido saluto, ci scambiamo le prime impressioni e poi proseguiamo con le nostre faccende. Ci sono carte di credito da registrare, tour da prenotare o disagi da sistemare con l’assistenza. Alle 21.45 abbiamo il turno per la cena, per il primo approccio con il ristorante, la Costa ci riserva una serata con il menù Ligure.

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Dopo cena passeggiatina tra i ponti sorseggiando qualcosa, divano ad ascoltare un po di musica e poi, sul tardi, stanchi ma felici, in cabina a riposare, domani navigazione per tutto il giorno. Premetto che in merito alla nave ci sarebbero un numero considerevole di cose da dire e storie da raccontare. Io farò qualche mia considerazione sparsa casualmente lungo le pagine del racconto del mio diario.
La prima cosa che inizierei a descrivere è sicuramente la cabina. Parte della crociera la fai al suo interno e la giusta sistemazione ti facilita lo scorrere delle giornate. Dopo qualche disavventura in fase di prenotazione, già raccontata in precedenza, mi trovo alla cabina 7233, esterna con balcone, mi rendo subito conto della sostanziale differenza con l’interna premium. La disposizione diversa ed i 2 metri quadri di differenza, 17 anziché 15, si vedono tutti. La nostra ci permette una maggiore fluidità ed una certa comodità nel muoverci, l’interna invece è più “raccolta” ed il terzo letto è in sospensione parziale sul letto matrimoniale, non sono a conoscenza se le interne hanno tutte la stessa disposizione. Entrando hai sulla sinistra il bagno e sulla destra l’armadio con all’interno la cassaforte, la scrivania con lo specchio e sotto il frigo bar. Sulla sinistra si hanno i comodi letti. Di fronte il balcone. Bella. Sarà dura la prossima crociera non considerare di prendere la stessa tipologia di cabina.

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Mi sono convinto che una cabina sia più o meno bella anche in base al cabinista che il caso ti assegna. Darwin è sicuramente uno molto esperto, affidabile, non invadente, ti risolve qualsiasi tipo di problema nell’immediatezza ed ha la giusta professionalità per capire quando riassettarti la cabina che farà per ben 2 volte al giorno. Ogni sera ci faceva trovare dei disegni ornamentali sul letto utilizzando sempre il copriletto ed a volte anche i nostri pigiami, il cuore, i pesci, la nave, la casetta ecc.. Si, penso di essere stato fortunato anche in questo. Lui ha avuto sicuramente un ruolo non di secondo piano affinché apprezzassi le comodità della nave.

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LuigiB

Well-known member
Io all'atto della prenotazione ho scelto una esterna con balcone classic, non mi attirano i vantaggi che potrebbe dare una premium, a parte lo sconto del 10% sulla prossima crociera. Così ho saputo il numero della mia cabina un mese prima della partenza, quando scopro che "l'algoritmo" mi aveva assegnato la 4242, non fui tanto contento, così in basso, di solito settimo, ottavo piano, ma all'algoritmo non si può dire di no, quindi ce la teniamo, ma poi è a prua, proprio vicina alla colonna ascensori del mio rifugio, il samsara, niente male!
Quando invece la nave salpò da Stoccolma, come mio solito, preferisco godermi la partenza dal mio balcone, in totale privacy, con un solo rompiscatole, il nostro vicino di cabina che fumava sigari nel balcone, per giunta francese.
Non ci avevo fatto caso prima, ma se siamo al quarto piano siamo con un balcone più vicini al mare, davvero bello, mi è piaciuto di più, vedere più da vicino l'acqua del mare tagliata dalla nave, con le onde e la schiuma che formava la scia, ci resterei ore.
Ma dopo mentre facevamo il giro di ricognizione della nave, mi sono accorto che Costa Luminosa è diversa dalle altre che avevo fatto, Fascinosa, Diadema, Serena ecc., intanto c'è un solo ristorante a poppa, non c'è quello centrale, quindi non lo devi scavalcare se devi andare da una parte all'altra della nave. Poi diciamo i piani funzionali, quelli dove ci sono hall, casino e saloni vari stavano tutti sotto il quarto piano, all'inizio sembrava sottosopra rispetto alle altre, ma a dire il vero per me è molto più comoda, sicuramente anche perché più piccola.
L'uscita da Stoccolma dura circa tre ore, io me ne sono goduta almeno un'ora dal mio balcone, dopo Venezia è una tra le più belle. Specialmente quelle case, con "balcone permanente" sul mare, immaginavo come poteva essere bello vivere li, ma quando penso alle temperature un po' cambio idea, per un siciliano quando c'è un freddo boia ci sono +7 gradi, li si arriva in media -5 gradi.
Ecco qualche foto, che belle case, sembrano un set cinematografico.

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Poi c'è questo qui, visto che aveva la casa a picco sugli scogli, guardate come si è organizzato il posto barca!
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artemide

Well-known member
Ciao a tutti!!
Non potevo mancare a dare il mio contributo al diario di gruppo che proprio io avevo suggerito !
Inizio col dire che per me è stata una splendida crociera e che se così è stata, seppure con qualche vicissitudine e contrattempo, (che vi racconterò e per fortuna poi felicemente risolti), lo devo essenzialmente all'avervi avuto come miei compagni di crociera:
altre volte avevo partecipato ai vari ‘incontriamoci a bordo’ ma poi si presentavano poche persone , a volte nessuno proprio....e pensavo di non parteciparvi più. Invece stavolta la cosa è stata diversa:
ci si è incontrati e conosciuti davvero con spontaneità , simpatia e molta allegria e questo ha dato alla crociera un elemento positivo in più.
Dato che eravamo tanti e con diversi interessi, anche le nostre esperienze ed escursioni sono state molteplici e quando ci si incontrava era molto interessante sapere cosa hanno fatto gli altri in una determinata sosta, dimostrazione che una crociera, in particolare questa con queste lunghe e particolari soste, può essere interpretata in modi diversi e tutti estremamente interessanti, (caratteristica che un viaggio organizzato non ha).
Tornando alla nostra crociera, io e mia sorella abbiamo prenotato in ottobre 2015 una cabina esterna garantita, che poi diventerà agli effetti pratici una esterna per portatori di Handicap al ponte 4 (cabina 4302) abbinata al volo Costa da Verona con scalo a Roma.
Per quanto riguarda il volo e il trasferimento Costa, il mio giudizio è positivo. Il volo da Verona a Roma era di linea alle 7.30, mentre da Roma a Stoccolma era un volo charter alle 10.30, entrambi puntuali. Il trasferimento dall’ aeroporto al porto di Stoccolma comodo e ben organizzato. Il nostro numero di imbarco era il 21, chiamato nel giro di qualche minuto da nostro arrivo al terminal.
E siamo a bordo!!
Naturalmente ci dirigiamo alla cabina 4302: la più grande cabina mai avuta in una crociera! Si rivelerà comoda per gli spostamenti, molto spaziosa (misurata in 3 ‘bracciate’ di mia sorella per ogni lato) e corredata di un bagno gigantesco (se paragonato ai bagni standard delle cabine), e in più il cabinista Andrew sarà di un’efficienza e precisione straordinari. Lauta mancia strameritata.
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La sorpresa negativa invece l’abbiamo ricevuta appena entrate in cabina, dove abbiamo trovato la valigia di mia sorella ma nessuna traccia della mia. Il mio intuito mi aveva fatto prevedere la cosa, dato che il nostro volo da Verona a Stoccolma non era diretto ma prevedeva uno scalo a Roma Fiumicino, e quindi, quando abbiamo preparato le valigie, avevamo diviso la nostra roba metà in ognuna.
L’assistenza Costa in questo frangente è stata ottima: una volta dichiarato lo smarrimento del bagaglio mi ha messo gratuitamente a disposizione la lavanderia e mi ha fatto avere il kit di prima emergenza, e per fortuna il bagaglio è arrivato al primo scalo a Copenhagen (e potete immaginare la mia gioia!).
L’effetto negativo generato in un primo momento dallo smarrimento del bagaglio è stato di non farmi vivere con il giusto spirito la meravigliosa navigazione da Stoccolma di cui conservo solo qualche foto. Mi dispiace non aver preso la cosa con più rassegnazione…
E poi giro perlustativo della nave fino all’ora dell’esercitazione. Subito dopo la nave parte e rimaniamo sui ponti esterni a goderc i la navigazione.
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Così io mi perdo lo spettacolo della prima sera (‘Time!’) mentre mia sorella decide di vederlo e mi racconta che è stato molto bello e di averne visto uno simile su altra nave.
Dato che il turno di cena assegnatoci era il secondo alle 21.45, un pochino tardi in effetti, in un primo momento pensiamo di farcelo cambiare ma poi decidiamo di provare la prima sera e vedere come va, tanto più che, avendo i buffet aperto mediamente dalle 19.30 alle 21.30, è possibile tamponare la fame con un’insalata fino all’ora di cena. Così alla prima cena conosciamo gli altri simpaticissimi commensali del nostro tavolo da 8 e manterremo per questo il secondo turno per il resto della crociera.
La nostra prima giornata si conclude dopo cena nei vari saloni della nave e poi al gran bar Elettra al ponte 2 per la ‘festa di benvenuto’ fino a tardi: domani è di navigazione!
Ci si vede alla cioccolateria come al solito!
 

carlo zeta

New member
E continuiamo il diario. Certo i giorni di navigazione sono abbastanza uguali tra loro, sveglia comoda, mangiare, piscina, mangiare, sauna, mangiare e poi, dopo il teatro si va a cena. Quindi approfitto sempre per inserirci le mie considerazioni personali. Grazie per la lettura.

Capitolo 4: In navigazione.


La musica del mare termina sulla riva o nel cuore dell’uomo che ascolta??
Cit. Khalil Gibran



Giuro che l’ho fatto. Peccato che non posso farvelo sentire, ma ho registrato il rumore del mare. Sono cresciuto sulle rive dello splendido mare Siciliano e conosco bene il suono del mare. Ho bene impresso nella mente la baraonda del musical suonato dal mare in tempesta e conosco tutte le gradazioni giù a scendere fino al lieve sfrigolio, che si sente solo se ti avvicini e chiudi gli occhi, del mare piatto delle mattinate estive agostane. Ma da questo mare del nord escono delle note diverse. E come un brano di musica che conosci bene ma viene suonato da uno strumento musicale diverso. Prima di dormire mi concentravo sempre su quel suono, cercavo di dargli un ritmo o un ritornello. Bellissimo, peccato che durava poco, l’ora tardi, la stanchezza ed il cullar del mare, facevano effetto entro pochissimi minuti.
La mattina avevamo deciso di far visita alla palestra, quindi leggera colazione e via in abbigliamento ginnico per allenarci un poco per prepararci alle lunghe camminate che ci aspettavano. C’era poca gente, saranno state le 09.00 del mattino, mi metto le cuffiette e vai di cyclette. Dopo un’oretta doccia e si ritorna ad integrare la colazione. Piuttosto della piscina, preferisco proseguire il mio giro alla scoperta della nave. Vedo i ragazzi dell’animazione molto attivi in più punti ed in più ponti. Torneo di freccette, lezione su come fare dei fiori in carta pesta, quiz, e c’era anche un seminario su come perdere peso e stare in salute. Una ragazza insisteva per farmi partecipare, diceva che ne avevo bisogno, ma come, ho fatto 2 mesi di dieta da carboidrati per smaltire quasi 7 chili prima della crociera e questa diceva che avevo bisogno di imparare la lezione e mettermi in forma??. Mha!! Non c’è proprio rispetto. A proposito di dieta, intanto si era fatta l’ora del pranzo, e quindi faccio conoscenza con il buffet.
Considerazioni sul buffet. Per chi è crocerista è inutile fare una discrezione, sa bene di cosa stiamo parlando, ma nel caso si trovasse a leggere questo diario qualcuno che non è mai stato in crociera se ne farà un’idea. Fate un esercizio, chiudete gli occhi e pensate a qualcosa da mangiare, pensiero libero e fantasioso qualsiasi cosa. Ecco!! sicuramente quello che avete pensato, durante la crociera, sarà stato servito al buffet. Formato da 6 (mi pare) banchi di servizio di cui 4 sempre attivi per il pranzo, il buffet della luminosa serve quantità industriali di mangiare vario. La cosa migliore sarebbe di fare un giro dei banchi di servizio, non tutti hanno le stesse pietanze, quindi farsi una idea su cosa si voglia mangiare e poi fare la fila d’interesse. Sulle file devo dire che non ho mai trovato così tanta gente da infastidirmi, anche quando andavo nelle ore cruciali la fila era di poco oltre il banco ed anche abbastanza scorrevole. Quindi niente timori. Naturalmente puoi prenderti quello che vuoi e nelle quantità che vuoi. Certo era frequente vedere piatti che venivano riempiti all’inverosimile per poi dare 2 morsi e far buttare via tutto. Lo spreco di mangiare che si vede al buffet non si può, e non si deve, raccontare in virtù della realtà che ci circonda. Mi vergognerei un poco effettivamente. Qualche volta anche io ho preso pietanze che mi incuriosivano dall’aspetto che poi assaggiavo e se non mi piaceva facevo portar via l’intero piatto. Ma lasciamo stare che è meglio. In merito alla qualità del mangiare, a mio modesto parere, non ci si può lamentare. C’era tanto e magari non tutto era buonissimo ma la qualità media era abbastanza soddisfacente, con qualche punta d’eccellenza. La pasta era precotta e quando la volevi te la giravano in padella con il sugo e ti prendevi la tua porzione. Non eccezionale, ma difficilmente si poteva fare meglio. Mi piacevano tante cose dalle costolette appena arrostite alle zuppette di frutti di mare, e tanto alto che di certo non potrei ricordare. Il pomeriggio, dalle 16.30 alle 17.30, si fa merenda. Chi è che a casa propria non si fa una merenda nel pomeriggio con qualche spicchio di pizza a scelta tra quella al rosmarino o condite, focacce, dei panini imbottiti, dei cornetti ripieni di salumi ed altri stuzzichini salati, tutto accompagnato da un boccale di birra fresca?? Oppure, in alternativa, si poteva scegliere la merenda dolce, quindi una serie di torte a vari gusti, ciambelloni, budini, biscotti secchi e crostate magari sorseggiando un the caldo oppure con un bicchiere di succo d’arancia. Frutta sempre a volontà in ogni pasto. Nel Buffet, da bere si può gratuitamente usufruire dei dispenser dell’acqua e dei succhi, tipo d’arancia o di ananas ma questi solo a colazione, mentre se vuoi bibite, birra o vino, sono a pagamento. In merito agli orari, mi dicono tutti che in confronto al passato si sono ridotti notevolmente. Io non ho paragoni da fare ma penso che magari la sera bisognerebbe allungare un po’ e non chiudere alle 21.00, anche perché se uno non gradisce la cena al ristorante, può rimediare al buffet. Invece l’unica alternativa è la pizzeria, ma è a pagamento mentre una volta era gratis. Certo una pizza ed il dolce costano 6.50 non è esorbitante, ma la gente è stata abituata diversamente e quindi adesso è difficile da digerire. Nel questionario che ho inviato a Costa a fine crociera, nei suggerimenti, ho inserito che sarebbe stato piacevole, magari nelle serate prima dei giorni di navigazione, avere delle sorprese a tarda notte come spaghettate, fagiolate, fritti o altro ancora anche con un bel pentolone di vin brulè. Magari si poteva fare tipo da mezzanotte alle 2 di notte, così da tirare fino a notte tarda. Simpatico e divertente.

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Torniamo alla giornata, dopo il pranzo, una passeggiata in giro sui ponti e poi via in jacuzzi accanto la piscina coperta.

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Mentre ci asciughiamo sui lettini assistiamo anche ad una bella lezione di salsa. Anche in questa, come in quasi tutte le altre attività, ho visto parecchia partecipazione. Io non ho partecipato tanto, specialmente i giochetti ed i quiz non mi sembrava il caso, però ho notato parecchia gente che si divertiva veramente con poco, anche facendo gag un po demenziali e si divertivano, quindi penso che finché c’è gente che gli piace fare certe cose, tutte le attività anche quelle che non vorremmo proprio vedere, fanno bene a proporle, poi ognuno è libero di fare le sue scelte.
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La sera mi doccio e mi vesto. Alle 20.00 c’è lo spettacolo di Roberto Sinagoga, ha avuto una parte anche nel musical “Notre Dame de Paris”, e quindi aperitivo e noccioline e vado per la prima volta a teatro. Un’altra volta farò le mie considerazioni sul teatro. Bella voce, mi è piaciuto, ha fatto uno spettacolino gradevole. Buon inizio di “stagione” teatrale su luminosa.

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A fine spettacolo, aspettiamo l’ora e ci rechiamo al ristorante per la cena Toscana. Ci hanno spostato di tavolo. Alcuni graditi amici che hanno chiesto di unirsi a noi e sono stati accontentati, quindi ci spostano in un tavolo da 9 persone al ponte 3 Ambra. A fine cena, caffè ed amaro, qualche chiacchiera e poi a letto, aspettando Copenaghen.
 

artemide

Well-known member
21 agosto - navigazione

Intanto su Costa Luminosa….

Nella cabina 4302 ancora tutto tace alle 6 del mattino…
Ma poco dopo artemide/Cinzia si sveglia pensando desolata: -‘Che ne sarà stato della mia valigia? ’
e così decide di alzarsi alle 6 o poco più.. e la stessa cosa capiterà durante tutta la crociera. In fondo le cose da fare e vedere sono tante ed è meglio evitare di perdere tempo inutilmente a dormire!!!

Il tempo, da soleggiato che era ieri, è diventato stamattina nebbioso ma non fa freddo: non si vede granché all’esterno …

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Dopo la consueta passeggiata per vedere l’alba (o quello che è possibile) sul ponte 10 e fatta la prima colazione alle 7.00 al buffet, ho iniziato la giornata dando un’occhiata al Diario di Bordo e soffermandomi sulle attività ginniche. Alla fine ho fatto nell’ordine:
- alle ore 8.00 addominali alla spa con l’istruttore di cui non ricordo il nome,
- alle ore 8.45 camminata della salute con l’istruttore Alberto al ponte 10 all’esterno nave (dove si poteva stare con una felpa leggera)
- alle ore 9.15 risveglio muscolare sempre con lo stesso Alberto al ponte piscina.

Lì per lì mi stupivo di non sentirmi stanca ma mi dovevo pur fermare.. quindi dopo la doccia e una leggera seconda colazione di frutta, alle 10.30 mi sono recata al Teatro Phoenix dove era in programma una conferenza dal titolo ‘I Vichinghi tra leggenda e storia’ tenuta dal conferenziere/storico Carlo Scopelliti che si rivelerà interessantissima, tanto che alla fine perderò la lezione di salsa in programma delle 11.00 perché la conferenza dura un’ora.
Seguiremo con attenzione tutte le conferenze tenute anche nei giorni successivi da questo conferenziere esperto di storia medievale, che con slides e mappe interattive renderà le conferenze sempre molto interessanti convolgenti.
Un bel 10 e lode!
Con le lezioni di ballo mi rifarò nel pomeriggio!

Dopo pranzo al ristorante (di norma evito il buffet per pranzo), doveroso riposino e successiva passeggiata per il ponte esterno, la lezione di salsa si ripete alle 16.30 al ponte 9 e questa volta partecipo anch’io (e Carlo zeta mi immortala nella foto postata sopra! Indovinate quale sono!!!) e successivamente partecipo anche alla Zumba Fitness tenuta dall’animazione nello stesso ponte piscina: qui il gruppone di partecipanti cambia e diventa gruppetto ristretto ma tosto!
A seguire ci sarebbe anche la fit balance tenuta da Alberto ma proprio non ce la faccio più!

Prima di cena esco di nuovo sui ponti esterni.
La nebbia è stata fitta per tutto il pomeriggio e faceva anche un po’ freddino (e per la cronaca è stata l'unica volta in tutta la crociera in cui ho dovuto indossare la giacca impermeabile ). Peccato perché stavamo transitando per il Bordholmsgattet che separa l’isola di Oestresoeen dalla cosa svedese ..non riusciremo a vedere che le tanti centrali eoliche in mezzo al mare, non appena si alzerà la nebbia, in serata. Forse si vedono le pale eoliche piccine piccine in queste foto.

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Come detto da Carlo, stasera a teatro c’è Sinagoga…’un nome, una garanzia’. Canta una scelta di canzoni che mi piace poco ma che rispecchia interamente lo spirito di accoglienza di questa compagnia verso gli ospiti non italiani, (che in questa crociera sono tanti, soprattutto gli spagnoli): credo che il criterio sia ‘una canzone per ogni nazionalità’. Apprezzabile!

Rientrata in cabina trovo un messaggio del servizio clienti che mi avvisa che la mia valigia non è ancora stata rintracciata.. in cuor mio speravo di avere già in questa giornata qualche notizia positiva…pazienza! Ma l’indomani sera, come già vi avevo preannunciato la riavrò, finalmente!

A domani con la passeggiata a Copenhagen!
 

LuigiB

Well-known member
Bene siamo già al primo giorno di navigazione, secondo giorno di crociera.
Vedo che Artemide si è unita al gruppo, non nascondo che stavo un po' in pensiero, non avrei fatto a meno volentieri del suo contributo artistico che tanto mi affascina.
Quel giorno avevo un mezzo programma, dopo colazione c'era l'appuntamento alla cioccolateria al secondo turno dell'incontriamoci a bordo e visto che mi avevano eletto "coordinatore" non potevo mancare, così facciamo conoscenza e restiamo una mezzoretta a parlare.
Certo il gruppo era numeroso e a sua volta partecipava una parte, c'è chi aveva la famiglia, chi con amici, non potevamo stare tutti assieme, così una volta conosciuti ti bastava fare una passeggiata nella nave che incontravi qualcuno e potevi scambiare qualche parola.
Finito l'incontro, gli orientamenti nelle giornate di navigazione per me sono palestra e spa.
La palestra era un po' abbandonata a se stessa, l'istruttore non l'ho mai incontrato nella palestra, era o a fare l'analisi delle impronte dei piedi nella zona piscina o chissà dove. Visto però che in palestra c'era la sua foto che lo indicava come istruttore, pensavo fosse anche il responsabile, ma forse mi sbagliavo. Dico forse perché qualche giorno più avanti, l'ho incontrato nella reception della spa e sputai subito il rospo: c'erano persone che occupavano gli attrezzi a tempo indeterminato, a posto dei normali venti minuti a cui credo ci dovevamo attenere tutti, ma la cosa più grave era che nella palestra non c'era la bottiglietta col vaporizzatore disinfettante e relativo rotolo di carta, era quindi sconosciuta l'usanza di pulire l'attrezzo dopo il tempo indeterminato di utilizzo, ma non potevi pulirlo neanche prima tu perché non c'era come farlo, quindi siccome a me faceva schifo gli dissi che c'ero andato solo due volte e non ci sarei ritornato più per questi motivi, subito si difese dicendomi che lui era solo l'istruttore e che il responsabile era un altro. La discussione leggermente animata attirò l'attenzione di diversi dipendenti, l'igiene sulla nave è una cosa seria, qualcuno cercava di darmi delle spiegazioni direi da imbecille che evito di riportare, fino a quando una signorina della spa molto più intelligente mi da la risposta che mia spettavo: "guardi che noi non possiamo farci niente, l'unica cosa è che lo faremo presente al responsabile". Bene missione compiuta. Questo per dire che sulla nave i regolamenti ci sono e vanno applicati, sia lato dipendenti che lato ospiti, per il quieto vivere di tutti, e se c'è qualcosa che non va bisogna solo farlo presente.
Dopo qualche giorno sono ritornato in palestra ed ho visto dei barattoli con salviettine imbevute disinfettanti, bene, lamentarsi è almeno servito a qualcosa.
Il samsara della Luminosa è simile a quello delle altri navi anche nel design, con grande vasca idromassaggio, sauna leggera e sauna più forte, bagno turco, docce emozionali, tepidarium e lettini relax con tende semi privacy dove c'erano a disposizione acqua e succo d'arancia, mentre al piano superiore si possono preparare tisane e altro, sedersi in dei divani, qualche sdraio e lampade abbronzanti. Purtroppo non posso caricare foto della spa perché c'era un bel cartello che proibiva fare foto e video, ho evitato anche quando la spa era quasi deserta.
Però alcune foto di ambienti vari li posso incominciare a mettere.

Senza parole
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Oltre alla grande signora coricata c'erano altre cose di Botero, come nelle scale diverse foto. Tutti gli ambienti in genere sono per me piacevolmente vivaci.
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Gtl1983

Member
Cavolo, mi accorgo che eravamo vicini, allora. Io ero alla 4280. Aggiungo la mia prima giornata di navigazione.

21 agosto 2016

Il primo giorno di navigazione scorre comunque velocemente. E recupereremo la bottiglia d’acqua gratis che ci toccava come già soci Costa (ero Acquamarina) al momento dell’imbarco ma che il nostro cabinista non ci ha fatto trovare. Il secondo turno di cena passerà dalle 21.45 alle 21.30 e si inizia a prendere confidenza con la nave. Mattinata in palestra, al buffet poco prima della chiusura e pomeriggio in piscina (Carlo, nella foto che hai pubblicato si vede mia moglie). Di sera lo spettacolo di Roberto Sinagoga è stato fantastico, soprattutto per gli amanti di Notre Dame de Paris (lo porteranno ad Acireale, andrò sicuramente a vederlo!). Detto questo approfitto del giorno di navigazione per il primo focus generale. Parlerò della cabina.

Gioie e dolori, ma comunque oltre la sufficienza. Avevo la 4280, un’esterna con la vista ostruita. L’avevo scelta io appositamente dal piano nave e devo dire che eccezion fatta per la vista aveva la stessa grandezza di una esterna col balcone. Lo spazio è stato vitale: bene il divanetto, bene la piccola scrivania bene anche letto, bagno e frigobar. Male, invece, le vibrazioni. Non so se fosse il ponte, non so se fosse la posizione centrale oppure la presenza dei montanti all’esterno, ma la cabina vibrava. Non era una vibrazione intensa, ma fastidiosa. Soprattutto il rumore dei pannelli sul soffitto dava molto fastidio e infatti ho passato i primi giorni a utilizzare i fogli dappertutto per fare spessore. Ma poi ci ho rinunciato. Vibrava anche quando mi appoggiavo sul poggiatesta del letto. Poi ho rinunciato e mi sono abituato. Bagno da catalogo, diciamo. Il cabinista si è comportato in maniera sufficiente. Mai una creazione con gli asciugamani, a stento un fiore sul letto la sera. Puntualissimo però nel cambiare le asciugamano e i teli mare. Aveva dimenticato l’acqua che ci spettava come soci, gliela abbiamo chiesta frizzante e ce l’ha portata l’indomani. Non ho sentito il mare, e la posizione si è rivelata molto strategica. Forse l’unico posto lontano erano il ristorante e la piscina di poppa. Eravamo piuttosto equidistanti dagli ascensori panoramici e da quelli di prua: con i primi arrivavamo dentro il buffet praticamente ma anche dalla “boterona”, con i secondi invece a teatro e al nostro bar preferito di cui non ricordo il nome.











Continua...
 

Tania68

New member
Eccomi finalmente !!Ci sono anch'io...Ho letto attentamente i diari di bordo di tutti voi, eccezionali!! Bellissime le foto, particolareggiate le descrizioni e i ricordi ...quanti ricordi!! Io sinceramente non so se per pigrizia o inizio di demenza non riesco proprio ad essere cosi precisa...Comunque iniziero' a raccontarvi che la prima serata cioe' la prima cena a bordo alle 19 ho raggiunto mio figlio Lorenzo che si era accomodato al tavolo 69 proprio di fronte a Dantan non sapendo che era nel gruppo dei crocieristi insieme al suo meraviglioso figliolo Valerio che ha allietato e fatto compagnia al mio per l'intera crociera.Naturalmente Corrado (Dantan) ha subito capito chi si trovava di fronte e me lo ha fatto notare al mio arrivo. Udite udite al nostro tavolo quella sera avrebbero dovuto presenziare anche luigi B. & family ma assenti ingiustificati... hanno preferito optare per il secondo turno di cena...
Dopo una serie di tiri e molla e litigi con il maitre che non aveva capito le nostre esigenze siamo finalmente riusciti ad ottenere il tavolo 67 sempre vista mare con Corrado, Valerio e i miei amici Adriana & famiglia (anche se Biagio non era mai presente a cena....).Giornata tipo: sveglia ore 9,30 circa , palestra( circa un' oretta),frutta per colazione , pranzo al ristorante (in genere con Lorenzo e Adriana e Giuseppe), pennichella di circa due ore , giro per la nave , preparazione per la cena delle 19 , spettacolo teatrale e...correre per tutta la nave alla ricerca di Lorenzo che era sempre nei posti piu' disparati... A Copenaghen giro per la citta ' con Corrado e Valerio.Segue............Buona notte a tutti!!
 

LuigiB

Well-known member
Passiamo quindi al terzo giorno di crociera con visita a Copenhagen.
Da Copenhagen sono partito già con un'altra crociera, per cui avevo soggiornato li per tre giorni e ho girato un po' tutta la città, però mentre eravamo li una foto con la Sirenetta da postare sui social non può mancare.
Visto che la navetta Costa portava al centro e la Sirenetta sta da un'altra parte, poi non prendo quasi mai la navetta perché non conviene, mi sono organizzato con i bus cittadini.
Quando ci sono navi da crociera il comune di Copenhagen mette a disposizione due linee che partono proprio nelle vicinanze del porto, esattamente qui:

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la Luminosa mi pare fosse nel secondo terminal, a due passi c'è il capolinea, nel chiosco antistante si fanno i biglietti, io ne ho fatto uno di un'ora per andata e uno per il ritorno, 4 euro a tratta, non so se ci fossero anche biglietti per l'intera giornata. C'è il bus 25 dalle ore 8 alle 16, ogni mezz'ora circa, *ferma a Folke Bernadottes Allé, vicino alla stazione di Østerport dove c'è la Sirenetta e arriva alla stazione di Nørreport dove poi si può andare al centro, il bus 27 va direttamente alla stazione di Østerport.
Scesi quindi a Østerport, siamo andati prima nella ex base militare proprio li nelle vicinanze, Kastellet, facendo anche mezzo giro sui terrapieni a forma di stella in pianta, qualche foto panoramica, natura, uccelli e poi alla Sirenetta.

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Arrivati dove c'è la Sirenetta facciamo le foto. Per chi ci volesse andare vi consiglio di scendere i gradoni dove c'è sempre folla, andate sulla sinistra fino quasi sull'acqua, c'è una pietra dove potete far mettere una persona che sta con voi, nella stessa posizione della Sirenetta, verranno foto carine tipo queste:

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Poi non possono non attirare la mia attenzione un prodotto di eccellenza italiana, un mezzo di lavoro che fa guadagnare in ogni parte del mondo, l'Ape della Piaggio, qui c'è una che vende souvenir della Sirenetta e una trasformata in bar ambulante.

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Tania68

New member
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Buonasera a tutti, grazie mille Luigi per il tuo prezioso supporto e ...grazie Dantan per la fiducia !!:mad: La prima foto riguarda Stoccolma con Sabrina, Rudy Marco e Rebecca eravamo vicino al Vasa Museum, la seconda mio figlio che imitava la signora stupita (sempre al Vasa), poi veduta della cabina e Lorenzo dentro Luminosa .
Buonanotte....
 

Gtl1983

Member
Ecco ragazzi la mia giornata a Copenaghen con alcune foto annesse!!!

22 Agosto 2016

Costa Luminosa arriva al terminal 3 del molo Oceankay di Copenaghen in orario. Noi abbiamo deciso per il fai da te, forse sottovalutando un po’ la tappa. Ci spostiamo con il bus 27 (la navetta messa a disposizione da Costa aveva un costo di 14 euro a persona, utilizzabile quante volte avremmo voluto e sempre Costa ti offre l’opportunità di prenotare i biglietti per i bus Hop On Hop Off, 30 euro a persona) e dalla stazione Oceankay scenderemo a Norreport. L’autista ha fatto il furbetto: io volevo acquistare un cumulativo da 10 corse a 150 corone danesi ma invece mi dice che posso pagare in euro e considerando che c’era fretta e non volevamo fare discussioni, paghiamo e partiamo. Pagheremo 4 euro a persona per tratta. All’altezza di Kastellet l’autista ci indica la fermata più vicina per la Sirenetta, ma noi (l’autobus si era riempito di crocieristi) scenderemo tutti a Norreport e da li passeggeremo per il centro della capitale danese. L’autobus ci ha impiegato circa 20 minuti per raggiungere il centro. Devo dire che sono rimasto deluso da un aspetto: al porto non ho trovato nemmeno mezza cartina e per muoversi ho dovuto fotografare quella delle colonnine dei ticket per il parcheggio delle automobili. Abbiamo trascorso, come detto, la giornata passeggiando. Dalla fermata di Norreport siamo arrivati alla caserma Livgardens e poi visita esterna del castello di Rosenborg e dei suoi immensi giardini. Foto con la statua di Andersen e poi via verso Nyhavn. Classiche foto di rito, poi ci siamo spostati a piedi fino a Christiansborg per altre foto di rito e nuovamente verso Amalienborg (assisteremo al cambio della guardia) e poi visita interna alla Frederiks Kirke (chiesa). Visto l’orologio (era passata l’una) decidiamo di muoverci direttamente verso Kastellet alla ricerca della Sirenetta, la troviamo, ci fotografiamo con lei (devo dire niente grandi file, ma tanti giapponesi), acquisto souvenir dalle Api piaggio ben fotografate da Luigi e poi riprendiamo il 27 per rientrare in nave in tempo prima che chiudesse il buffet (chiusura prevista alle 15). Il porto di Copenaghen, o meglio Oceankay, mi è sembrato vuoto: non c’era un ufficio informazioni come ne troveremo puntualmente negli altri scali ed eventuali souvenir dell’ultimo minuto potevi prenderli solo in un bar ad angolo in cui siamo ritornati dopo aver pranzato in attesa che la nave ripartisse alle 18.








In ordine nelle foto, Costa Luminosa ormeggiata a Oceankay, la Sirenetta, Amalienborg, il cambio della guardia, Christiangborg e Nyhavn.

Continua...
 

artemide

Well-known member
Copenhagen 22/08

Come quasi tutti i giorni durante questa crociera, mi sveglio presto e scopro che purtroppo abbiamo già superato lo stretto di Helsingborg che tanto desideravo vedere prima dell’alba… pazienza!
Ho avuto però la soddisfazione di vedere ieri notte il famoso ponte del Grande Belt, di cui ho qualche foto ma essendo dal cellulare non sono granché.

Una nota positiva: la App di Costa è stata perfezionata rispetto all’ultima volta che l’ho usata con l’aggiunta del Cruise Navigator,
che si avvale della mappa della navigazione, per cui è possibile sapere dove ci si trova e quali sono i territori che si stanno via
via approssimando: mi piace molto questo ausilio che difficilmente una cartina geografica avrebbe fornito.
La mappa si può anche ingrandire (come google maps, per intenderci) e far scorgere bene tutti i nomi delle località.

Torniamo al nostro diario: arriviamo di Copenhagen di lunedì, giorno di chiusura settimanale di tutti i musei…
È un vero peccato perché questo ci impedisce di visitare il "Museo Nazionale" (Nationalmuseet), una splendida galleria che
ripercorre le tappe salienti della storia dei danesi. Una cospicua parte è dedicata ai vichinghi, in particolare una sala delle rune
(cioè delle iscrizioni su pietra in lingua norrena, di cui aveva parlato ampiamente il conferenziere ieri) di pregevole valore.
Ci viene inoltre impedito di visitare la Galleria d'arte Nazionale (Statens Museum for Kunst ) che ospita opere comprendenti
sei secoli di arte europea. Una sezione a parte è dedicata alle opere degli artisti danesi dell'Ottocento ed era quello che mi interessava principalmente.
Teniamo tutto per la prossima volta…

Abbiamo deciso di visitare Copenhagen in fai da te, con l’utilizzo della navetta Costa, perché non sapevamo che si potesse utilizzare
l’euro per il biglietto dei bus pubblici e volevamo evitare di cambiare valuta per poco.
Si aggrega a noi anche qualche altro forumista.
La navetta è comoda, ci lascia vicinissimo a Nyhavn e visto che il tempo è bello decidiamo di prendere subito il battello con cui
faremo la classica crociera sui canali, imperdibile per chi, come noi, visita la città per la prima volta.
Ovviamente le foto in movimento risultano così così… ma è buffo perché ogni tanto bisogna abbassarsi per passare sotto qualche ponte !

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Tra gli edifici contemporanei, l'Opera House
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La biblioteca reale
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il teatro reale danese
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Una volta scese dal battello, giro classico per Amalienborg e Fredericks Kirke, davanti ai quali riconosciamo un’opera di Arnaldo Pomodoro

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Poi passeggiata tra i giardini di Rosemborg ...

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e il palazzo di Christianborg...

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e della Borsa

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e dopo aver salutato Andersen dalla sua statua parlante:

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torniamo in nave con una delle ultime navette a disposizione; merenda veloce e poi subito alla reception, per ritirare la valigia, che è stata recuperata!

Così posso indossare l'abito vagamente stile anni '70 che stasera è adatto, visto che è la serata revival e che quindi si preannuncia spumeggiante!

Dopo la partenza, il comandante ci annuncia che stiamo per passare per lo stretto di Helsingborg e che quindi è visibile Helsingor dal lato danese (Helsingborg dal lato svedese) con il famoso castello di Kronborg.

Io ero già in postazione....
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Dopo lo spettacolo delle 20, del Duo Myth di fantasisti-ballerini-acrobati-clown e la cena con menu dello chef Barbieri (che ho completamente rimosso!) la serata continua
al piano bar Antares dove il gruppo Peter & the Jetset Band ci intattengono fino a tardi con la disco anni '70 e qui ci scateniamo!
Durante gli anni '70 diciamo che non avevo l'età per la discoteca... devo rifarmi ora!

A domani
 

carlo zeta

New member
Eccomi! scusate mi ero perso tra le vie della città. Vi presento la mia Copenaghen. Non prima, però, di complimentarmi con tutti per la partecipazione a questo splendido diario e delle splendide foto che mettete.


Capitolo 5: Copenaghen.

Vivere non è abbastanza, disse la farfalla, uno deve avere il sole, la libertà, ed un piccolo fiore.
Cit. Hans Christian Andersen

Ci siamo. La prima tappa è arrivata. A Copenaghen sbarchiamo che son quasi le 09.00 del mattino. La zona d’attracco, Oceankay, si trova nella parte più nuova del porto, dove fervono i lavori d’ingrandimento, e quindi solo per uscire dal porto bisogna fare quasi 4 km ed altrettanti ce ne vogliono per arrivare al centro. Visto che già ho un lungo programma da fare a piedi, decido di prendere lo shuttle-bus di Costa al prezzo di 14 euro a testa. Mi sembra abbastanza caro ma le alternative sono complicate. Oltretutto ricevo informazioni frammentarie e, spesso, discordanti tra loro sui mezzi pubblici di cui si poteva usufruire per poter uscire dal porto e quindi lascio cadere questa opzione che, se fosse stata infruttuosa, mi avrebbe potuto far perdere troppo tempo ed infine non volevo cambiare moneta, ma leggendovi ho scoperto che avrei potuto pagare anche in Euro. La cosa che più mi ha fatto arrabbiare e che faceva tutto il tragitto fino al centro, vicino alla Piazza del Re che, attualmente, è un mega cantiere per via dei lavori per la nuova metropolitana, passando davanti a numerosi posti che avevo in programma di visitare senza consentire almeno una sosta. Che costava prevedere una sosta per sola discesa ad andare e per sola risalita al ritorno, a metà strada??? Mha!! Scesi dal pullman prendo subito la cartina e memorizzo il tragitto da fare per poter visitare le tappe prefissate. Sia per Copenaghen che per le altre città che visiteremo, lo schema sarà abbastanza simile, visto il poco tempo a disposizione, si fa un giro da fuori giusto per un “assaggio” e, se si ha la fortuna di ritornare con calma in ognuna delle splendide tappe che abbiamo in programma, curerò successivamente la visita interna dei palazzi e di tutte le opere che meritano. Ci dirigiamo subito verso il porto storico di Nyhavn.

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Bellissimo scorcio paesaggistico. Nel canale, che sinceramente me lo aspettavo più lungo, ci sono vari tipi di velieri, come la nave faro della foto, e caratteristiche barche che fanno parte dell’”arredamento” di questo simbolo, oltre che la Sirenetta, della città. I palazzi sono meravigliosi, colorati e di un’architettura particolare, tipicamente Danese, che si avrà modo di vedere frequentemente lungo la città. Da qui partono le imbarcazioni turistiche che permettono la visita della città attraverso i canali. Vedo alcuni amici del gruppo e parecchi altri della nave che scelgono di farci un giro. A me non interessava troppo quindi vado oltre. Mi incammino lungo il porto e mi fermo di continuo a curiosare nei locali di ogni genere e nei bar che sono uno dopo l’altro su tutto il lato del canale, tanti inservienti che preparano tavoli, riempiono vetrine, tutti indaffarati ad aspettare il pienone previsto nelle prossime ore. Infatti dopo qualche ora che ci ripasso, è tutta un’altra cosa. Niente più mezzi che riforniscono i locali ma solo tavoli pieni di gente, il marciapiede è un brulicare di turisti e di gente locale che chiacchiera in maniera animosa. Guardo i piatti, vedo cose che non riuscirei a descrivere e figurarsi a mangiare. Il mio itinerario prevede il ritorno verso il porto fino alla sirenetta, con una serie di tappe intermedie, sono circa 2 km, per andare ed altrettanti per tornare di nuovo al centro. Lungo la strada abbiamo modo di vedere l’auditorium che si specchia dall’altro lato del canale. Arriviamo al Palazzo Reale di Amalienborg, costituito da 4 palazzine in una bella piazza ottagonale, abbiamo anche il piacere di assistere ad un cambio della guardia che ha sempre il suo fascino.

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Li vicino c’è la bella chiesa Frederiks, ispirata al Pantheon di Roma, ha la più grande cupola della Scandinavia. Dentro abbastanza semplice e lineare, mi è piaciuta più da fuori. Proseguiamo il cammino, passando davanti ad una bella chiesa russo-ortodossa con 3 magnifiche cupole dorate, più avanti incontriamo il museo del Design, e dopo poco arriviamo in un rigoglioso parco che circonda il terrapieno del Kastellet che è un’antica fortificazione militare a forma di stella.

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Dopo aver dato un’occhiata alle casette rosse che costituiscono la fortezza, proseguiamo verso la nostra, ormai vicina, meta. Non possiamo non notare, immersa nel verde, una chiesa anglicana in perfetto stile Inglese. Entriamo a visitarla, ancora più piccola di quanto ci appariva. Usciti arriviamo ai piedi della fontana dedicata alla Dea Gefion di cui leggenda, interessante ma che vi risparmio, narra sia l’artefice della nascita dell’isola su cui si trova la città.

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Subito dopo arriviamo a destinazione. Il simbolo della città non si poteva non vedere. Avevo già letto su molti giudizi che evidenziavano quanto fosse piccola in confronto all’immaginario collettivo, quindi non mi sono sorpreso come altri della sua grandezza. Certo è abbastanza minuta ma anche molto aggraziata e trasmetteva un certo fascino. Abbiamo fatto le classiche foto senza neanche soffrire troppo della presenza dei turisti presenti. Successivamente, dopo esserci riposati un pò, facciamo il percorso inverso. Ritorniamo nei pressi di Nyhavn e visto che si era fatta l’ora di pranzo andiamo in un ristorante preventivamente scelto in base anche alle recensioni, per pranzare a base del tipico smorrebrod, mai assaggiato ma dalla faccia molto promettente. La signora, probabilmente la titolare, parla un po di Italiano che non guastava di certo. Eravamo in 6 ed abbiamo preso questo tipico pane di segale con sopra vari ingredienti, io personalmente ho preso il piatto di formaggi e poi ho assaggiato qualche altra cosa, tutto veramente molto buono anche se in porzioni limitate, ma per loro il pranzo non è altro che uno veloce spuntino. Anche la Birra locale è piaciuta molto. Il conto è stato di circa 20 euro a testa. Unico neo, è uno di pochissimi posti a Copenaghen dove non c'è la Wi fi free. Dopo il pranzo ci siamo un poco goduti il porto di Nyhavn, sono certo che se abitassi in questa città passerei gran parte delle mie giornate seduto in qualche angolo a bordo canale. Le donne del gruppo, appena ho detto che Copenaghen ha anche la strada pedonale più lunga d’Europa, per lo più dedicata allo shopping, non hanno voluto sentire ragioni e quindi destinazione Stroget. Facciamo un giro un po più largo, mi è toccato fare la parte di quello che si era perso e quindi di aver sbagliato strada, così passando dall’Holmens Kanal, almeno dall’esterno abbiamo potuto ammirare il particolare palazzo della borsa con una guglia al quanto originale e Christiansborg Palace, sede di tutti e 3 i poteri supremi della Danimarca.

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Il passo seguente è stato immergerci nella vivacità di Stroget con i suoi numerosi svariati negozi. Lunga è la via e tante sono le tappe obbligate. Partecipo alla scelta dei souvenir ed alla visita, con acquisto di relativa maglia da parte di mia figlia, all’Hard Rock cafè. Proprio li affianco abbiamo modo di vedere un bel palazzo in mattoni rossi che ospita il Municipio della città.

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Fatta una certa ora, stremati dalla lunga giornata a camminare torniamo verso il luogo di raduno dello shuttle-bus e torniamo a bordo.
La città non è niente male, e mi piace il fatto che ci sia una marcata impronta ecologica. Al pari di Amsterdam si vedono biciclette a perdita d’occhio, parcheggi infiniti e lunghe strade dedicate esclusivamente alle bici. Non penso che arriveremo a questo livello, mai, non c’è tempo che basti. Nonostante sia esteticamente bella, non mi ha entusiasmato particolarmente, sembra tutto un po troppo “freddo” (a parte Nyhavn), quasi distaccato, non sono riuscito a farmi ammaliare da questa bella architettura, magari è solo una sensazione del momento ed addentrandomi di più riuscirei a farmi coinvolgere emotivamente. Vorrà dire che mi metto il promemoria e tornerò a vederla di nuovo, anche se ho detto questo di tutte (tranne Vigo) le città che ho visitato in questa crociera. La maggior delusione, comunque, è stato il fatto che l’ho trovata sporca. I bidoni ed i secchi della spazzatura erano strapieni e tutt’attorno c’era un sacco di spazzatura buttata a terra e non recentissima. Stesso sulle strade, tolta la pedonale, ed i marciapiedi non era difficile trovare mucchietti di immondizia. Diciamo che ho trovato delle grosse similitudini, almeno in questo, con le nostre martoriate periferie di alcune città. Peccato.

Al rientro, stanchi ma contenti, doccia e riposo sdraiati in balcone a goderci la ripartenza. Alle 20.00 teatro, con il poco entusiasmante Duo Myth, e poi a cena, da stasera sarà alle 21.30, con il menù dello chef Barbieri. In merito al menù dirò anche io la mia. Io capisco tutti quelli che già mi preparato ad un menù schifoso, però non mi è sembrato così scandaloso. Sicuramente gli accostamenti di sapori così forti non sono facili da apprezzare, per una crociera forse sarebbe stato meglio qualcosa di più soft, ma se devo dire che non ho mangiato nulla, direi una bugia. Ho preso quasi tutto il menù per assaggiarlo, qualche pietanza non era proprio mangiabile ma non sono rimasto digiuno, in particolare il dolce al cioccolato era buonissimo. Certo, per me era la prima volta, ma riproporre sempre lo stesso menù, per altro non apprezzato dai più, mi sembra poco serio, praticamente i crocieristi abituali sono già rassegnati a perdere una cena a viaggio. Non dico altro per non essere preso a parolacce dalla vasta platea dei contrari e comunque “De Gustibus non disputandum”. Domani sarà di nuovo navigazione, quindi non mi preoccupo troppo di andare a letto presto per riposarmi, posso alzarmi con comodo, ed allora decido di andare a giocare al casinò. Di questo farò cenno al prossimo capitolo.
 
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