Leo, qui è l'unico posto dove andare OT si può.

Ho anticipato nel mio breve discorso la piantina che hai inserito, e è vero che nel mondo siamo pieni di centrali. Ma il mio pensiero non è come quel detto: cosi fan tutti.......Non mi addentro in discussioni pro e contro, non mi sento di avere competenze per affrontarle. Dico solo che sono contro, ma aggiungo anche che per conto mio sarei pronto a fare dei sacrifici, in termini di consuli elettrici, pur di non aver !quel" problema. Un saluto..
Lorenzo hai centrato il problema.
La parola chiave è "sacrifici".
Personalmente già da 5 anni ho fatto il cappotto coibentante alla casa e uso illuminazione a led o dove non è possibile, al neon.
Ci riscaldiamo con una stufa Palazzetti avvalendoci della caldaia a gas solo quando indispensabile.
Entro tre anni , se ho la disponibilità economica, conto di staccarmi dalla rete o di ridurre a 1,5 KW di impegno.
Non uso mai il condizionatore in auto (apro il tettino) e giro con una smart 800cc riservando la "grande" soli ai viaggi.
20 anni fa per la prima volta ho usato ,in un progetto di ristrutturazione, dei vetrocamera bassoemissivi, oggi divenuti obbligatori,
Credo come architetto e come docente di essere sempre stato un passo avanti per la riduzione degli sprechi e l'ottimizzazione dell'energia utilizzata in un'edificio.
Eppure dopo tutta questa premessa mi rendo conto che ad oggi non esiste la cultura del "sacrificio".
Personalmente spegnerei tutte le centrali in europa, almeno queste che sono in funzione....poi ci sono progetti per quelle di IV° generazione ad impatto minimo; e in questo caso la cosa andrebbe valutata.
Alfredo......addiritura il punto esclamativo rosso???



Siamo tutti degli struzzi, lo siamo il momento in cui acquistiamo una lampada da 20W al posto di una da 15, oppure quando accendiamo le "luci diurne" che la comunità europea ci ha obbligato ad utilizzare (circa 70 litri di carburante in più l'anno) .
E poi sinceramente, quel che tu dici è giusto...ma un'esplosione è cosa ben diversa.
La parola chiave l'ha detta Lorenzo ed è il sacrificio. Con piccoli sacrifici si ridurrebbe molto la necessità energetica; ma quando è estate non pretendiamo di stare in ufficio in giacca e cravatta a 23 gradi, quando d'inverno nello stesso luogo e alla stessa temperatura meno 2 gradi ci stiamo con il maglione e la giacca pesante....e questo lo impone una legge.
Mi chiederei se chi fa queste leggi si rende conto o meno di cosa voglia dire un grado per 500.000 metri cubi di uffici con un ricambio d'aria di due o tre volumi ora.
Ma forse sono solo politici e la matematica(stipendi a parte) non è il loro forte.

Saluti
Leo