Tano, io sono perfettamente d'accordo con te. Mi rendo conto che, all'apparenza, il discorso possa sembrare piuttosto snob, quasi discriminatorio, come se la crociera dovesse essere qualcosa di elitario, ma in realtà non è così. La crociera ha un suo senso se mantiene, pur assoggettandosi alle regole della domanda e dell'offerta, degli standard e delle peculiarità che l'hanno resa, da sempre, una vacanza unica, da sogno. Lo stile, l'eleganza, il relax, gli itinerari, la cura del dettaglio, l'attenzione verso le esigenze di ogni passeggero sono aspetti che nelle crociere sono portati all'estremo dell'attenzione, o meglio lo erano.
Oggi tutto questo passa, inevitabilmente, in secondo piano di fronte al profitto e alle esigenze della nuova clientela, cui si cerca di porre rimedio aumentando nelle navi gli spazi privati o a pagamento (lo "stile Titanic", nave che, per l'epoca, è paragonabile alla Norwegian Epic di oggi).
Se Costa non dipendesse da Carnival che, gestendo tante compagnie, deve distribuirle in modo tale da non farle entrare in concorrenza interna tra loro, ma fosse ancora una compagnia italiana al 100% avrei visto benissimo la nascita di un nuovo brand Costa (che io avrei chiamato "CostaClass" o simili), strutturato tipo Azamara (rispetto a Celebrity), con le 4 navi più piccole (Marina, Allegra, Romantica e Classica) a fare itinerari molto diversificati rispetto alle normali rotte, con uno stile Costa anni '70 (cioè quello che oggi chiameremmo Premium) italianissimo, con attenzione al passeggero molto più alta rispetto al resto della flotta, dedicata, invece, al mercato mass market. Così destinata ad un settore di mercato diverso (inteso come utenza naturalmente) non sarebbe stato necessario alterare le navi per renderle concorrenziali ai grandi colossi (ammesso che Costa Neo Romantica possa comunque fare concorrenza ad una Mariner o Silhouette, tanto per fare un esempio), consentendo così a Costa di non perdere tutta quell'utenza italiana (e non è poca) che cerca una crociera di qualità, certamente più selettiva, e che per questo motivo oggi si sta rivolgendo altrove.
Lo so, sto giocando a fare l'imprenditore, ma secondo me un giusto compromesso tra la maggiore accessibilità di oggi e la selettività di un tempo si può trovare, senza che la crociera perda quel fascino che spinge tanti appassionati come noi a dedicarle tanto tempo.