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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Hai perfettamente ragione, ,mi spiego meglio , oggi chi si diploma perito elettrotecnico,non fa la materia "Impianti" e disegno tecnico ( fanno solo autocad) metti un neodiplomato davanti ad uno schema di logica elettromeccanica di potenza e ......ho detto tutto, ripeto diciamo la stessa cosa da due platee diverse. Ciao

Tanto per continuare l'OT...visti disegni del 1958 di macchine di mio zio...un solo errore su di una tollerenza nella tavola (a matita, con squadrette)...voto 4 1/2..e cavolo mi son detto...che durezza ! 12anni fa alla scuola di ammissione post laurea al Polimi mi fanno: "ah, vedo con piacere che lei ha redatto progetti durante il corso accademico...è bene trovare dei giovani già formati". Io pensavo: si, sono il fesso che si è laureato in 7 anni mentre voi ne sparate fuori 100 così giustificate tutti i posti che avete creato con i mille decentramenti, etc..cmq, mi dicevo, meglio che esce qualcuno meno preparato, così in futuro c'è meno concorrenza. :D Oggi si liberalizza tutto, tanto quello che basta sul mercato è stracciare i prezzi, i "consumatori" son tutti contenti, salvo poi cercarei "responsabili" quando succede il patatrac. NESSUNO mi convincerà mai che corrisponsabili non siamo anche tutti noi ogni volta che puntiamo al massimo ribasso. Per gli antichi la domanda era "Cui prodest?" E in ultima istanza, io vedo solo il tornaconto (guadagno) dell'imprenditore e il risparmio (mancata spesa=guadagno) dell'utente finale. Tutti gli altri son solo pezzi dell'ingranaggio, in posizione più o meno comoda.
 
Le crisi dovute al panico possono accadere su di una nave, o in un museo, o in qualunque altro posto dove ci siano tante persone riunite per vacanza per studio o per
lavoro. In questo caso dovremmo frequentare posti dove non c'è nessuno o quasi.

Proviamo a pensare all'evacuazione di un centro commerciale, di quelli mega, il sabato pomereggio...
Anche qui c'è una concentrazione assurda di persone...
 
Sì sì, hai perfettamente ragione. Ho parlato di Costa solo perché la Concordia è una sua nave, ma so benissimo che tutte le compagnie fanno la stessa cosa.

Non dimentichiamo che possono costruire simili navi perchè hanno i permessi per mettere su simili navi.
Il discorso è un pochino complicato.
A naso direi che tali navi per andare per mare debbano passare degli "esami".
 
Purtroppo ricordo che nell'80 un mese dopo il terremoto, con la psicosi ancora forte, in un cinema un incosciente gridò "TERREMOTO" e nella fuga che ne scaturì morirono schiacciate 3 persone...
Per cui anche lo stadio con non 4.000 ma 80.000 ed anche più persone stipate se ci fosse una vera emergenza, cosa succederebbe?
 
In sostanza io credo che questo incidente abbia dimostrato che stipare più di 4000 persone su una nave da crociera sia una cosa assolutamente folle

la follia non sta nel averci messo 4000 persone ma semmai di come qualcuno ha gestito la cosa. Comunque seguendo il tuo pensiero perchè non estendere divieto a tutte le situazioni in cui si raduna una massa di persone poichè il livello di rischio si alza. alco76 nel post prima ricorda il terremoto (che oggi ho avuto modo di riprovare, preferisco il rollio sulla Magica o il vuoto d'aria su un Embraer AF) ma non l'unica situazioni naturali o meno possano causare feriti o peggio.
 
............ricordate della tragedia della "allora" coppa campioni juve-liverpool 1985?
 
Oggi pomeriggio Foschi ha risposto in Senato sul naufragio. Oltre a respingere
le accuse sui "clandestini" a bordo e il lavoro nero, il presidente della compagnia ha riportato in veste
ufficiale quanto riferito dal manager della Costa Ferrarini, l'uomo che ha tenuto i contatti
con Schettino quella notte. Riporto qui sotto il testo, dal quale emerge il contesto di sottovalutazione
e bugie che il comandante ha tessuto anche con la compagnia.




Dodici minuti dopo l'impatto con 'Le
Scolè Francesco Schettino disse alla Costa di aver preso uno
scoglio e alla società chiese anche una 'versionè da fornire
alle autorità. Per la prima volta dal naufragio, parla Roberto
Ferrarini, il direttore delle operazioni marittime della Costa
Crociere che quella notte è stato in contatto con Schettino.
La sua versione - consegnata dall'Ad Foschi al Senato durante
la sua audizione - non differisce da quella fornita dell'azienda
anche se apre nuovi scenari investigativi. Ferrarini, infatti,
sostiene che dalle 21.57, quando ci fu la prima telefonata con
Schettino, a circa mezzanotte, nessun altro ufficiale a bordo lo
informò della gravità della situazione. Perchè? È vero ciò
che riferisce oppure ci fu qualcuno che chiamò ben prima
dell'hotel manager Manrico Giampedroni? E perchè, se la
società era informata dell'impatto con gli scogli 12 minuti
dopo l'urto, non ha cercato di convincere il comandante ad
accelerare le procedure di evacuazione, partite solo un'ora
dopo?. Aspetti che saranno i magistrati a chiarire.
Ecco il racconto dettagliato di Ferrarini.
- 21.57: «ricevo una telefonata dalla Costa Concordia...il
comandante Schettino mi informa che la nave ha urtato uno
scoglio, un basso fondale, davanti all'isola del Giglio durante
un passaggio ravvicinato che aveva deciso di fare...in questa
prima telefonata mi informava di avere un compartimento stagno
allagato, quello dei motori elettrici di propulsione, ma con
tale situazione la galleggiabilità non era compromessa...Il
comandante aveva un tono chiaro e sufficientemente calmo».
- 22.06: Schettino «mi informava che anche un secondo
compartimento stagno era apparentemente allagato (generatori) e
che permaneva il black out. Mi assicuravo che avesse informato
gli ospiti della situazione ricevendone conferma. Anche in
questa occasione il comandante mi informava che la
galleggiabilità della nave non era compromessa...»
- 22.16 e 22.26: «con il comandante abbiamo discusso
sull'entità delle falle e dell'allagamento. Ho ripetutamente
sollecitato il comandante a conoscere se per caso anche un terzo
compartimento fosse allagato...non avvertivo dal tono del
comandante segni di difficoltà...in tutta questa fase manteneva
un atteggiamento tranquillo».
- 22.33: «mi informava sullo stato dello sbandamento (della
nave, ndr) che, sebbene stava aumentando, non era ancora a
livelli preoccupanti».
Appena due minuti dopo, stando però al racconto di
Ferrandini, la situazione precipita in maniera irrecuperabile.
- 22.35: «il comandante - dice infatti il direttore delle
operazioni marittime - mi informava dell'intenzione di dare
l'abbandono della nave, decisione che mi confermava alle
22.45...la decisione di abbandonare la nave mi ha completamente
sorpreso. Dalle telefonate precedenti non intuivo che la
situazione stesse prendendo una direzione così estrema».
- 23.11: «il comandante mi informa che l'abbandono della nave
è in corso e procede in maniera regolare. Lo sbandamento
raggiunge i 20 gradi».
- 23.52: «vengo informato che l'abbandono nave degli ospiti è
apparentemente ultimato e rimangono a bordo membri
dell'equipaggio. Più o meno in questi momenti...Giampedroni»
ci informava che «lo sbandamento aveva raggiunto livelli molto
importanti dato che non riusciva a camminare sui ponti (45
gradi). Chiedevo conferma al comandante di ciò ricevendo in
risposta che lo sbandamento stava aumentando ma si attestava
intorno ai 25-30 gradi».
- 0.21: «il comandante mi informa in maniera confusa che ha
dovuto abbandonare la nave durante il repentino sbandamento...si
trova su uno scoglio davanti alla nave».
Durante tutta la crisi, aggiunge nel suo 'report' Ferrarini,
«il comandante non mi ha mai fatto intendere la gravità della
situazione. Sia con il tono relativamente tranquillo che con
l'apparente sicurezza della sua intenzione di andare
all'ancoraggio. Successivamente, ma solo intorno alla
mezzanotte, dopo quanto appreso soprattutto dall'hotel director
(Giampetroni, ndr), si è realizzato che la situazione era
probabilmente grave da molto prima». Il direttore, infine,
accusa il suo comandante di aver cercato con lui una versione di
'comodò per le autorità. «mi chiese di condividere con me la
posizione da tenere con l'autorità che evidentemente gli
richiede cosa è accaduto. Asserisce di avere l'intenzione di
dichiarare che la nave aveva prima subito un black out a seguito
del quale aveva urtato un basso fondale. Ho rifiutato
immediatamente tale possibilità intimandogli di dire
esattamente come i fatti sono occorsi anche alla luce
dell'oggettiva impossibilità a sostenere posizioni
differenti».
Fonte: Agenzia Ansa
 
In sostanza io credo che questo incidente abbia dimostrato che stipare più di 4000 persone su una nave da crociera sia una cosa assolutamente folle (e in questo senso non reggono nemmeno i paragoni con il Titanic e con l'Andrea Doria che ospitavano passeggeri in numero nettamente minore).

"
Scusami "Asher" , ci hai pensato parecchio per esprimere una "tontesa" simile........
 
Alco 56 ci ha fatto riflettere sulla concentrazione di persone in uno stadio e se ci riflettete bene ci sono moltissimi posti dove la concentrazione di persone, in caso di emergenza, può essere pericolosissima.
 
Varrebbe anche per i grattaceli...
Varrebbe per le case ai piedi del Vesuvio...
Varrebbe per tantissime altre cose....

Ma siamo, o siete, così sicuri che possa valere anche per le navi?

Prof, grazie dell'approfondimento, letto ora

Un saluto
 
Ultima modifica:
Penso che in "caso di emergenza" molti ambienti si rivelano pericolosi e difficili da evacuare...entrano in gioco troppe componenti e troppi fattori imprevedibili...per quanto impegno ci si possa mettere nella progettazione, purtroppo questa non garantisce che tutti gli occupanti facciano quello che devono fare...non è accusare di leggerezza qualcuno, è la realtà.

Prof...il tuo post è molto interessante, grazie.
Personalmente mi ero già fatta un idea simile, leggere quelle parole mi 'conforta'...perdonatemi, ma l'impatto con lo scoglio non ha creato un blackout solo alla nave.......................
 
Penso che in "caso di emergenza" molti ambienti si rivelano pericolosi e difficili da evacuare...entrano in gioco troppe componenti e troppi fattori imprevedibili...per quanto impegno ci si possa mettere nella progettazione, purtroppo questa non garantisce che tutti gli occupanti facciano quello che devono fare...non è accusare di leggerezza qualcuno, è la realtà.

Prof...il tuo post è molto interessante, grazie.
Personalmente mi ero già fatta un idea simile, leggere quelle parole mi 'conforta'...perdonatemi, ma l'impatto con lo scoglio non ha creato un blackout solo alla nave.......................

Purtroppo non ho sentito il discorso di foschi, ma avevo sentito dalla prima conferenza stampa che aveva detto che la compagnia era certificata.
Oggi ho sempre seguito in diretta gli sviluppi della nave.

p.s. oltre a quello che ha detto l'admin a Gigi, c'è anche da dire che quando si posta un articolo di un sito si DEVE SEMPRE citare la fonte! Es. fonte: repubblica.it
Essendo admin di un forum di fotografia e avendo alle spalle altri forum come mod non basta inserire il link, questo agli admin sicuramente lo sapranno già e questo vale per tutti gli utenti presenti sul forum.
 
Giá letto ;-) decisamente interessante, sintetico e puntuale. Chissà perché Crocieristi riesce a rispondere alle nostre "curiosità" così chiaramente, oltre che rapidamente, mentre si sprecano ore ed ore dI trasmissioni televisive.
 
Di nuovo il Dr.Vespa sta rintingendo il biscotto...che ormai e' molto ammollato.C'e' anche la famosa giornalista che da quel che ho capito, ma potrei anche sbagliare, ha gia' scritto un libro sull'incidente.
 
arrivo tardi per convincere i nostri tecnici e moderatori a continuare nel loro contributo? spero di si, che già sia acqua passata :-)
In questi giorni ho fatto una considerazione, anzi diverse, sulla informazione e disinformazione..
Qui ho trovato informazioni attendibili, e in qualche modo possibiliste di tutte le ipotesi. Sono state cassate solo le informazioni inattendibili, per quelle da definirsi "spiacevoli" ci si è sempre augurati che non fossero vere, purtroppo a volte siamo rimasti disillusi.
Per chi naviga il Comandante e il suo staff sono un punto di riferimento virtuale, forse meglio dire a livello emozionale, per il mio caso indipendentemente dalla compagnia. Per chi ci lavora è necessario che ci sia una persona a cui fare riferimento lavorativamente parlando, forse il rapporto è ancora più personale, familiarizzato o anche solo di squadra, in ogni caso tutti ripongono la fiducia nel comandante. Ovvio che ognuno di noi su livelli diversi abbia faticato ad accettare i comportamenti di questa persona, ben lontana dall'idea che abbiamo di Comandante.
In tutta questa situazione la cosa che più mi lascia perplessa è che le accuse mosse a Costa sono accuse mosse ad un intero settore crocieristico, perchè in presenza di questo comandante su altra nave di altra compagnia le procedure di emergenza sarebbero state le stesse, compreso il rimandare in cabina i passeggeri prima dell'allarme generale, far guidare cuochi e molte altre critiche mosse a Costa.
Nessuno ha provato a dire questa cosa in tv, o almeno non mi sembra.. sarebbe più credibile un ufficiale di altra compagnia che avallasse la correttezza dell'operato dell'equipaggio Costa, con tutti i limiti che il ritardo nelle decisioni di Schettino hanno provocato?
Dopotutto il danno di immagine è sì a capo di Costa, ma tutte le compagnie ne risentiranno, non credete? Se le compagnie facessero fronte comune sulla malainformazione non sarebbero più tutelate?
 
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