Se ti può interessare, so che obbietterai un sacco di cose, ma pazienza mi prenderò un'altra quintalata di ironia e sarcasmo...
In Somalia l'Andrea Doria
sotto il fuoco dei pirati
Intervista al comandante
di MARISTELLA MASSARI
TARANTO - Conflitto a fuoco in alto mare tra i marinai del reggimento San Marco, imbarcati sul cacciatorpediniere della Marina Andrea Doria, e i pirati somali. I militari italiani hanno risposto con le armi a un attacco partito da un barchino sospetto durante un controllo. Nessuno è rimasto ferito. A raccontare l’azione alla Gazzetta è il capitano di vascello Domenico Guglielmi, comandante del Doria e pugliese di Manfredonia.
Comandante Guglielmi, ci spiega cosa è successo ieri mattina al largo delle coste somale? «Avevamo agganciato l’imbarcazione sui nostri radar e, sospettando che si trattasse di un mezzo utilizzato dai pirati per compiere qualche azione illegale, da qualche giorno la stavamo tenendo sotto controllo. Questa mattina (ieri per chi legge) abbiamo deciso di effettuare un’ispezione a bordo inviando uno dei nostri team specializzati in azioni come queste».
Come funzionano questi controlli? «L’“abbordaggio” di una nave, mercantile o peschereccio che sia, per il controllo del carico dei documenti, è una pratica molto frequente tra le unità navali impegnate in acque somale nel contrasto alla pirateria. A bordo di gommoni, un team di militari della nave, composto da uomini del San Marco e personale ispettivo della mia nave, si avvicina all’unità da controllare e chiede di salire a bordo. Poi verifica il carico per scongiurare il trasporto di armi, destinate generalmente ad alimentare le azioni di pirateria».
È andata così anche in questo caso? Vi stavate avvicinando al barchino da controllare? «È andata proprio così: il boarding team è partito dalla nostra nave e si stava avvicinando a bordo di due gommoni a quella da ispezionare quando, all’improvviso, i miei militari sono stati fatti oggetto di una raffica di mitra. Nessuno dei colpi, per fortuna è andato a segno».
A quel punto cosa è accaduto? Avete risposto al fuoco? Le regole di ingaggio prevedono se non sbaglio l’uso della forza commisurato alla minaccia. «I militari del San Marco, che di fatto rappresentano la nostra cornice di protezione e sono ben addestrati per questo, hanno risposto al fuoco.Ma dalla nostra postazione non siamo riusciti ad apprezzare se la barca dei pirati sia stata o meno colpita».
Avete corso dei rischi? «Sempre molto controllati. In queste azioni che definiamo “calde” c’è sempre una distanza di sicurezza che ci permette di operare nella massima serenità. E questo vale anche per i professionisti del San Marco, la nostra prima linea. Voglio dirlo anche per rassicurare le famiglie dei militari. Inoltre siamo a bordo di una nave moderna ed efficiente e il mio equipaggio è preparato e professionale».
I pirati a quel punto sono fuggiti? «Sono fuggiti verso la costa e noi, ovviamente, li abbiamo tallonati. Li abbiamo visti attraccare in una insenatura, seguendoli con il radar di bordo di nave Doria e tuttora li teniamo sotto controllo».
Ora nave Doria cosa farà? «Continueremo la nostra missione fino a dicembre. Noi siamo in Corno d’Africa da cinque mesi nell’ambito dell’operazione Nato “Ocean Shield”, come nave ammiraglia dello Standing Nato Maritime Group 1. Il comando delle operazioni è affidato all’ammiraglio Gualtiero Mattesi. Per Natale il Doria conta di rientrare nella base di Taranto. Qui in Oceano Indiano saremo avvicendati da un’altra unità della Marina».
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=472672&IDCategoria=1
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b015080d-5eb7-4986-9142-b049866696cd.html
Nella prima puntata le telecamere di SIRENE mostreranno le operazioni anti pirateria condotte dal cacciatorpediniere Andrea Doria nelle acque dell’oceano indiano, a capo dell’operazione antipirateria Nato Ocean Shield, mostrando la vita e il lavoro dei marinai italiani. Assisteremo al blitz effettuato dagli uomini del Reggimento San Marco per trarre in salvo l’equipaggio del mercantile Pacific Express attaccato dai pirati e intrappolato nella nave in fiamme.