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Si tuffa dalla nave da crociera, salvato dai sommozzatori

Rodolfo

Super Moderatore
Vero in Trentino e Veneto ultimamente arrivano i conti a coloro che sono stati soccorsi per incidenti avvenuti nonostante i divieti, vedi fuori pista, e le cifre non son per nulla irrisorie, anzi, specialmente se c'è di mezzo l'elicottero.
 
L

lia68

Guest
Vero in Trentino e Veneto ultimamente arrivano i conti a coloro che sono stati soccorsi per incidenti avvenuti nonostante i divieti, vedi fuori pista, e le cifre non son per nulla irrisorie, anzi, specialmente se c'è di mezzo l'elicottero.
...e meno male.....
 
F

Felix73

Guest
Vero in Trentino e Veneto ultimamente arrivano i conti a coloro che sono stati soccorsi per incidenti avvenuti nonostante i divieti, vedi fuori pista, e le cifre non son per nulla irrisorie, anzi, specialmente se c'è di mezzo l'elicottero.

In Sardegna addebitano le spese di soccorso e di ricerca (elicottero compreso) per chi si avventura nelle zone interne senza una guida (è indicato in ogni angolo)....
C'è gente che và in escursione nei canyon in ciabattine, e poi sparisce per tre giorni...
 

Giulianino

New member
Comunque una persona attenta; pensa se si buttava dalla parte della banchina.

hahahahahahahaahahahahah fantastica :)

Sono basito comunque, nemmeno una denuncia per procurato allarme ?
Forse sapevano che essendo ubriaco e quindi incapace di intendere avrebbe vinto il processo.

Di sicuro non l'avrei fatto risalire a bordo.
Pensa un po' se si ubriaca di nuovco ( probabilissimo ) e comincia a sentire freddo in cabina......
 

La76

New member
...quoto, e aggiungo pagamento delle spese per i sommozzatori...tempo fa avevo sentito che ora è previsto che chi in montagna si mette nei guai nonostante avverse condizioni meteo sconsiglino l'ascesa,debba pagare le spese per i soccorritori...qui farei lo stesso...

Vero!
Ma soprattutto, usanza ancora peggiore, certa gente chiamava l'elisoccorso se era stanca e non aveva voglia di tornare indietro a piedi...ora se chiami e non c'è nessuna reale necessità ti addebitano il conto...molto salato!
 
Beh io faccio il bagnino di salvataggio in mare da 4 stagioni consecutive, la differenza tra mare e montagna per quanto attiene i soccorritori non esiste dal punto di vista formale o psicologico quando ti chiamano vai e basta.
Se un alpinista o un nuotatore della domenica decide di correre il rischio lo corre, ma come detto da qualcuno più sopra in montagna ora "ti presentano il conto", al mare no, e tu bagnino "incaricato di pubblico servizio" comunque devi "rischiare la buccia" sempre per il tipo (quasi sempre tedesco) che riprendi infinite volte col fischietto, che se ne frega del mare con le onde alte 2 metri delle correnti di risacca che ti risucchiano al largo lontano da riva, che se ne frega della bandiera rossa e via dicendo. I soccorritori alpini hanno la legge che li tutela, quelli di mare no, anzi, su capo e collo incombono Codice della navigazione, Codice penale e Codice civile. Salvi quel tizio e nemmeno ti ringrazia....
Il problema è sempre e solo uno, perché io italiano se vado in Germania devo comportarmi sempre secondo le regole mentre i tedeschi quando vengono in Italia si credono di poter fare tutto senza regole e senza rispettare manco una delle nostre leggi?
 

DrPianale

Co-Fondatore
Beh io faccio il bagnino di salvataggio in mare da 4 stagioni consecutive, la differenza tra mare e montagna per quanto attiene i soccorritori non esiste dal punto di vista formale o psicologico quando ti chiamano vai e basta.
Se un alpinista o un nuotatore della domenica decide di correre il rischio lo corre, ma come detto da qualcuno più sopra in montagna ora "ti presentano il conto", al mare no, e tu bagnino "incaricato di pubblico servizio" comunque devi "rischiare la buccia" sempre per il tipo (quasi sempre tedesco) che riprendi infinite volte col fischietto, che se ne frega del mare con le onde alte 2 metri delle correnti di risacca che ti risucchiano al largo lontano da riva, che se ne frega della bandiera rossa e via dicendo. I soccorritori alpini hanno la legge che li tutela, quelli di mare no, anzi, su capo e collo incombono Codice della navigazione, Codice penale e Codice civile. Salvi quel tizio e nemmeno ti ringrazia....
Il problema è sempre e solo uno, perché io italiano se vado in Germania devo comportarmi sempre secondo le regole mentre i tedeschi quando vengono in Italia si credono di poter fare tutto senza regole e senza rispettare manco una delle nostre leggi?

Perchè si adeguano all'andazzo di lassismo e maleducazione che vedono intorno a loro o credono di vedere per le millemila figuracce che facciamo all'estero grazie allo loro stampa compiacente che ci gode a ingigantire i nosti già grandi difetti.
Nel caso specifico, visto che è tornato a bordo, è stato curato e soccorso, e non è successo nulla...perchè dovrebbe pensare che in Italia o su una nave "Italiana" (supponendo che si parli di MSC o Costa) certe cose non le deve fare, perchè se le fa la paga?
 
Ultima modifica:
Perchè si adeguano all'andazzo di lassismo e maleducazione che vedono intorno a loro o credono di vedere per le millemila figuracce che facciamo all'estero grazie allo loro stampa compiacente che ci gode a ingigantire i nosti già grandi difetti.
Nel caso specifico, visto che è tornato a bordo, è stato curato e soccorso, e non è successo nulla...perchè dovrebbe pensare che in Italia o su una nave "Italiana" (supponendo che si parli di MSC o Costa) certe cose non le deve fare, perchè se le fa la paga?

Il soccorso è un atto obbligatorio dovuto, anche per gli atti intenzionali, che scopri solo al momento del recupero, tuttavia il Codice della navigazione e le ordinanze delle locali CP competenti per territorio sicuramente vietano la balenazione in porto, figuriamoci i tuffi. Spero quindi che se anche malauguratamente gli abbiano fatto continuare la crociera la CP lo abbia multato pesantemente a dovere.
 

Giulianino

New member
Nullafacente ....perdonami.

Mi permetto perchè sono bagnino anche io e di lavoro sono sulle ambulanze.

Brutto a dirsi ma il tempo degli eroi è finito da un pezzo.
LA legge tutela anche noi da diversi anni.

Se la scena non è sicura ...non intervengo.Semplice e molto pratico.

Se te la senti e al tuo " buon cuore " ti butti in mare anche con onde di 4 metri.
Se non te la senti e pensi di correre dei rischi concreti, contatti capitaneria e 118 e gli fai ciao con la manina.

La vita è una sola e a casa abbiamo famiglia anche noi.
 

DrPianale

Co-Fondatore
Nullafacente ....perdonami.

Mi permetto perchè sono bagnino anche io e di lavoro sono sulle ambulanze.

Brutto a dirsi ma il tempo degli eroi è finito da un pezzo.
LA legge tutela anche noi da diversi anni.

Se la scena non è sicura ...non intervengo.Semplice e molto pratico.

Se te la senti e al tuo " buon cuore " ti butti in mare anche con onde di 4 metri.
Se non te la senti e pensi di correre dei rischi concreti, contatti capitaneria e 118 e gli fai ciao con la manina.

La vita è una sola e a casa abbiamo famiglia anche noi.

Non posso che quotarti...
 
Nullafacente ....perdonami.

Mi permetto perchè sono bagnino anche io e di lavoro sono sulle ambulanze.

Brutto a dirsi ma il tempo degli eroi è finito da un pezzo.
LA legge tutela anche noi da diversi anni.

Se la scena non è sicura ...non intervengo.Semplice e molto pratico.

Se te la senti e al tuo " buon cuore " ti butti in mare anche con onde di 4 metri.
Se non te la senti e pensi di correre dei rischi concreti, contatti capitaneria e 118 e gli fai ciao con la manina.

La vita è una sola e a casa abbiamo famiglia anche noi.

Ci mancherebbe collega, ma come vedi hai dovuto specificare che "contatti capitaneria e 118", quindi si deve tenere un comportamento attivo e NON passivo affinché chi, con i mezzi idonei al caso, possa prestare adeguatamente soccorso. Il soccorso volenti o nolenti è sempre un atto dovuto a meno che tu non voglia beccarti una denuncia penale per omissione, denuncia che puoi evitare dunque anche solo digitanto i numeri di soccorso sul telefonino. Poi se il malcapitato muore:

stato di necessità (art. 54 c.p.): “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo. La disposizione della prima parte di questo articolo si applica anche se lo stato di necessità è determinato dall’altrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi l’ha costretta a commetterlo”.

L'unica differenza è, come dicevo, che chi in montagna volutamente, ignorando le regole (ad es. il c.d. "fuori pista") mette in pericolo di vita un soccorritore alpinista si becca la denuncia, chi mette in pericolo un bagnino no, e per metterlo in pericolo non è necessario lo scenario apocalittico... magari l'acqua è calmissima ma c'è bandiera rossa per via delle fortissime correnti, vai a riprenderlo e poi questo ti si aggrappa al collo, amen.

Io dico sempre che in certi casi è sempre meglio sfoderare il "Facite ammuina" ;)
 

IlvecchioGio

New member
Nullafacente ....perdonami.

Mi permetto perchè sono bagnino anche io e di lavoro sono sulle ambulanze.

Brutto a dirsi ma il tempo degli eroi è finito da un pezzo.
LA legge tutela anche noi da diversi anni.

Se la scena non è sicura ...non intervengo.Semplice e molto pratico.

Se te la senti e al tuo " buon cuore " ti butti in mare anche con onde di 4 metri.
Se non te la senti e pensi di correre dei rischi concreti, contatti capitaneria e 118 e gli fai ciao con la manina.

La vita è una sola e a casa abbiamo famiglia anche noi.

Bhe io non quoto queste affermazioni , ritengo invece che qualunque servizio si svolga in italia o fuori ( dipende dal lavoro che si svolge) debba avere come requisito indispensabile quel ché di altruismo e abnegazione che ti aiuta a superare nel momento del bisogno il tuo naturale spirito di sopravvivenza.

E ' questo che differenzia una azione eroica da una dovuta !
 
S

sciguetto

Guest
Vero in Trentino e Veneto ultimamente arrivano i conti a coloro che sono stati soccorsi per incidenti avvenuti nonostante i divieti, vedi fuori pista, e le cifre non son per nulla irrisorie, anzi, specialmente se c'è di mezzo l'elicottero.

Da noi si sono decisi ad addebitare le spese di soccorso anche ai.... soliti che vanno in "vacanza" nei paesi più pericolosi (Afghanistan, Yemen ecc.) e che poi devono essere liberati dalle grinfie delle bande di turno....


Beh io faccio il bagnino di salvataggio in mare da 4 stagioni consecutive, la differenza tra mare e montagna per quanto attiene i soccorritori non esiste dal punto di vista formale o psicologico quando ti chiamano vai e basta.
Se un alpinista o un nuotatore della domenica decide di correre il rischio lo corre, ma come detto da qualcuno più sopra in montagna ora "ti presentano il conto", al mare no, e tu bagnino "incaricato di pubblico servizio" comunque devi "rischiare la buccia" sempre per il tipo (quasi sempre tedesco) che riprendi infinite volte col fischietto, che se ne frega del mare con le onde alte 2 metri delle correnti di risacca che ti risucchiano al largo lontano da riva, che se ne frega della bandiera rossa e via dicendo. I soccorritori alpini hanno la legge che li tutela, quelli di mare no, anzi, su capo e collo incombono Codice della navigazione, Codice penale e Codice civile. Salvi quel tizio e nemmeno ti ringrazia....
Il problema è sempre e solo uno, perché io italiano se vado in Germania devo comportarmi sempre secondo le regole mentre i tedeschi quando vengono in Italia si credono di poter fare tutto senza regole e senza rispettare manco una delle nostre leggi?

E' un problema, loro, nazionale. Pensa che in Ticino c'è una splendida valle con un fiume splendido, pieno di rocce e "pozzoni", che è pericolosissimo per le forti correnti sotto il pelo dell'acqua. Ci sono cartelli ogni 150 metri con il divieto di balneazione, eppure tutti gli anni almeno un paio ci lasciano le bucce. Nazionalità? Indovina.....
 
E' un problema, loro, nazionale. Pensa che in Ticino c'è una splendida valle con un fiume splendido, pieno di rocce e "pozzoni", che è pericolosissimo per le forti correnti sotto il pelo dell'acqua. Ci sono cartelli ogni 150 metri con il divieto di balneazione, eppure tutti gli anni almeno un paio ci lasciano le bucce. Nazionalità? Indovina.....

Italiana, ovviamente! Parlavo degli italiani in Germania non in Sizzera, lì son di casa :p :D
 

Roby71

New member
Ci mancherebbe collega, ma come vedi hai dovuto specificare che "contatti capitaneria e 118", quindi si deve tenere un comportamento attivo e NON passivo affinché chi, con i mezzi idonei al caso, possa prestare adeguatamente soccorso. Il soccorso volenti o nolenti è sempre un atto dovuto a meno che tu non voglia beccarti una denuncia penale per omissione, denuncia che puoi evitare dunque anche solo digitanto i numeri di soccorso sul telefonino. Poi se il malcapitato muore:

stato di necessità (art. 54 c.p.): “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo. La disposizione della prima parte di questo articolo si applica anche se lo stato di necessità è determinato dall’altrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi l’ha costretta a commetterlo”.

L'unica differenza è, come dicevo, che chi in montagna volutamente, ignorando le regole (ad es. il c.d. "fuori pista") mette in pericolo di vita un soccorritore alpinista si becca la denuncia, chi mette in pericolo un bagnino no, e per metterlo in pericolo non è necessario lo scenario apocalittico... magari l'acqua è calmissima ma c'è bandiera rossa per via delle fortissime correnti, vai a riprenderlo e poi questo ti si aggrappa al collo, amen.

Io dico sempre che in certi casi è sempre meglio sfoderare il "Facite ammuina" ;)

Nullafacente ....perdonami.

Mi permetto perchè sono bagnino anche io e di lavoro sono sulle ambulanze.

Brutto a dirsi ma il tempo degli eroi è finito da un pezzo.
LA legge tutela anche noi da diversi anni.

Se la scena non è sicura ...non intervengo.Semplice e molto pratico.

Se te la senti e al tuo " buon cuore " ti butti in mare anche con onde di 4 metri.
Se non te la senti e pensi di correre dei rischi concreti, contatti capitaneria e 118 e gli fai ciao con la manina.

La vita è una sola e a casa abbiamo famiglia anche noi.

Da noi si sono decisi ad addebitare le spese di soccorso anche ai.... soliti che vanno in "vacanza" nei paesi più pericolosi (Afghanistan, Yemen ecc.) e che poi devono essere liberati dalle grinfie delle bande di turno....




E' un problema, loro, nazionale. Pensa che in Ticino c'è una splendida valle con un fiume splendido, pieno di rocce e "pozzoni", che è pericolosissimo per le forti correnti sotto il pelo dell'acqua. Ci sono cartelli ogni 150 metri con il divieto di balneazione, eppure tutti gli anni almeno un paio ci lasciano le bucce. Nazionalità? Indovina.....

A questo punto nel codice dovrebbe essere specificato :

non e' reato l'omissione di soccorso a "tedesco mbriacone mxxxxxne" , che crea pericolo alla sua ed alla vita altrui...;)
 

Giulianino

New member
@Rosy&giò

Beh...con quella firma non potevi certo quotarmi ;)

Il discorso è infinitamente lungo e pieno di insidie, non ritengo di poterlo affrontare scrivendo convulsamente dei messaggi con una tastiera.
Nullafacente ha spiegato molto meglio e molto più professionalmente di me come stanno le cose.

Il concetto da te espresso è un concetto che nel mio ambiente di lavoro non è più " incoraggiato " ( diciamo così ) da molto tempo...anzi...
Capitaneria, centrale operativa 118 ( che tiene i corsi regionali, bls, blsd ecc.... ) cercano di inculcare nella mente degli operatori ( volontari o dipendenti che siano ) dei concetti molto chiari in proposito.

Concetti che mirano in questo preciso ambito a distinguere nel miglior modo possibile la sottile differenza che passa fra un gesto calcolato e professionale ed una bravata da esaltati che si, se va bene salva una vita e crea un " eroe " ma se va male ne fa perdere due o tre e ne mette a rischio altre ancora.

Si rischia altrimenti di generare quelle catene in cui più soccorritori si trovano in difficoltà e devono essere a loro volta soccorsi magari in ambiente impervio e mettono a loro volta a rischio....ecc...ecc....

Questo perchè il soccorritore ha voluto fare il lavoro del bagnino o il bagnino quello dell' elisoccorso o il vigile del fuoco quello del soccorso speleo o alpino ecc.

Ognuno ha ambiti di competenza ben definiti ( o almeno così dovrebbe essere ;) ), attrezzature idonee e soprattutto è addestrato per quel preciso compito con quelle attrezzature e ne conosce i limiti ed i rischi.

Certo, scrivendo è tutto bello e tutto semplice, nella pratica non è esattamente così.
In particolare proprio quella del bagnino è una figura di soccorritore che io conosco da meno tempo ma credo di poter ritenere una delle più difficili e pericolose per molti motivi.

Ambiente ostile per definizione, scarsità di mezzi ( pochi hanno a disposizione la moto d'acqua e si devono affidare a tavole da surf...pattini...) difficoltà nella valutazione del rischio ( lontananza del bagnante, proprie forze, forza delle correnti e del mare).

Alla fine credo che tutti noi che facciamo questi mestieri ci applichiamo al massimo e spesse volte andiamo oltre quelli che sarebbero i nostri protocolli e i nostri compiti istituzionali.
( Che mirano come ho detto a salvaguardare anceh la figura del soccorritore )
Dove debba arrivare quell' " oltre " non credo sia corretto doverlo decidere a priori ;)
 

Sandro 09

Well-known member
queste bravate io le farei pagare care,non in termini di soldi ma quando si impegnano mezzi pubblici magari ad altre emergenze per delle stupidaggini io al pronto soccorso gli farei un bel clistere e una mega lavanda gastrica.
 
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