DrPianale
Co-Fondatore
Ciao carissimi
Avevo già preventivato di fare il fotoracconto della crociera in oggetto nel 2014 in occasione dei 20 anni della mia prima crociera (e anche viaggio di nozze), e doveva essere un ricordo lieto di una nave ancora "viva", ma purtroppo il destino ha deciso diversamente condannando la Costa Allegra a una fine prematura visto che proprio in queste ore è giunta ad Aliaga in Turchia per essere demolita.
Quindi, anche se sono passati "solo" 18 anni, quello che avrebbe dovuto essere un normale diario di viaggio è diventato anche un tributo a una nave (e a un tipo di crociere) che non c'è più.
Io posso solo immaginare cosa erano le navi e le crociere fino agli anni 80 e le posso solo ammirare dalle foto e dai racconti qui. Quando sono salito a bordo della nuova Allegra nel 1994 c'era già la transizione verso un mondo e un modo nuovo di intendere la crociera, però sfogliando il catalogo Costa del 1994 (qui ho un pò di pagine scannerizzate) si arrivava a questa foto e già la sognavo come qualcosa di bello, grande e moderno rispetto alle Marina, Eugenio Costa, Enrico Costa e Dafne ancora in forza alla compagnia (insieme alla "grandi" Classica e Romantica, le ammiragilie Costa dell'epoca, che erano già destinate alle crociere settimanali nel Mediterraneo che oggi definiremmo "traghettone").
Ci sono tanti annedoti e ricordi (positivi) di quella crociera di 18 anni fa...moltissimi, ma non tutti, sono simili a quello che si può provare navigando anche oggi in una nave di meno di 1000 passeggeri (rimane solo la Voyager se si vuole rimanere con Costa...) altri sono scomparsi da tempo come la scia di una nave che lontanto si fonde con il blu del mare.
Due cose però meritano di non finire nell'oblio e di essere ricordati:
E' stata la mia prima e ultima crociera con il personale del ristorante europeo e pensando (con tutto il rispetto) a chi serve a tavola oggi, è strano ricordare che il nostro cameriere era Ungherese, di Budapest, si chiamava Attila e parlava un italiano quasi perfetto.
All'epoca quando si saliva in nave si veniva accolti dagli inservienti che portavano direttamente in camera. Questa cosa che ora non c'è più ma è continuata anche nelle altre crociere che ho fatto negli anni 90 e rendeva l'imbarco decisamente più "caldo" e personale di quello che è oggi.
A parte la nave, l'itenerario bisettimanale in Norvegia verso Capo Nord non era molto diverso dagli attuali, ma con la chicca di Bodo che ora non viene più fatta da tanti anni (chissà perchè?)
Quello che però la carta non dice è che con navi come l'Allegra era possibile fare la Rotta Atlantica interna a tutte le varie isolette e fiordi della costa norvegese (come quella dei Postali) e la navigazione turistica era meravigliosa in un continuo susseguirsi di stretti, curve e passaggi sotto i ponti. Considerato che non faceva mai buio si poteva stare svegli tutta la notte a vedere sempre luoghi diversi e bellissimi e si era veamente "in mezzo" al panorama. Nel 2010 quando ho rifatto la crociera da Capo Nord verso sud con la Costa Magica eravamo sempra al largo e la costa si vedeva solo alla nostra sinistra, lontana. Le meravigliose Lofoten che l'Allegra ci aveva fatto ammirare con la rotta interna passando sotto il ponte che le collega alla Norvegia continentale, sulla Magica diventavano solo una fila di monti all'orizzonte...
Altra nave, altri tempi e altro spirito... pur non essendo Costa, neppure all'epoca, una compagnia di lusso o specificatamente dedicata ai viaggi particolari o avventurosi c'era maggiore consapevolezza che la nave era solo lo strumento con cui fare il Viaggio e nessuno si lamentava o cercava qualcosa di più di quello che poteva dare la nave (insomma la crociera "all'americana" era là da venire e i repeaters che avevano già viaggiato con le grandi e moderne Classica o Romantica non consideravano la piccola Allegra un ripego o una nave di serie B....)
Anche se ho dei gusti personali che si capiscono benissimo fra le righe, non voglio parlare di "meglio" o di "peggio" rispetto a oggi ma di una cosa differente, anche se sono passati "solo" 18 anni.
Ci sono tante altre cose da dire, ma dopo questo post di prefazione ci sarà il mio foto-diario giornaliero per maggiori dettagli
Avevo già preventivato di fare il fotoracconto della crociera in oggetto nel 2014 in occasione dei 20 anni della mia prima crociera (e anche viaggio di nozze), e doveva essere un ricordo lieto di una nave ancora "viva", ma purtroppo il destino ha deciso diversamente condannando la Costa Allegra a una fine prematura visto che proprio in queste ore è giunta ad Aliaga in Turchia per essere demolita.
Quindi, anche se sono passati "solo" 18 anni, quello che avrebbe dovuto essere un normale diario di viaggio è diventato anche un tributo a una nave (e a un tipo di crociere) che non c'è più.
Io posso solo immaginare cosa erano le navi e le crociere fino agli anni 80 e le posso solo ammirare dalle foto e dai racconti qui. Quando sono salito a bordo della nuova Allegra nel 1994 c'era già la transizione verso un mondo e un modo nuovo di intendere la crociera, però sfogliando il catalogo Costa del 1994 (qui ho un pò di pagine scannerizzate) si arrivava a questa foto e già la sognavo come qualcosa di bello, grande e moderno rispetto alle Marina, Eugenio Costa, Enrico Costa e Dafne ancora in forza alla compagnia (insieme alla "grandi" Classica e Romantica, le ammiragilie Costa dell'epoca, che erano già destinate alle crociere settimanali nel Mediterraneo che oggi definiremmo "traghettone").
Ci sono tanti annedoti e ricordi (positivi) di quella crociera di 18 anni fa...moltissimi, ma non tutti, sono simili a quello che si può provare navigando anche oggi in una nave di meno di 1000 passeggeri (rimane solo la Voyager se si vuole rimanere con Costa...) altri sono scomparsi da tempo come la scia di una nave che lontanto si fonde con il blu del mare.
Due cose però meritano di non finire nell'oblio e di essere ricordati:
E' stata la mia prima e ultima crociera con il personale del ristorante europeo e pensando (con tutto il rispetto) a chi serve a tavola oggi, è strano ricordare che il nostro cameriere era Ungherese, di Budapest, si chiamava Attila e parlava un italiano quasi perfetto.
All'epoca quando si saliva in nave si veniva accolti dagli inservienti che portavano direttamente in camera. Questa cosa che ora non c'è più ma è continuata anche nelle altre crociere che ho fatto negli anni 90 e rendeva l'imbarco decisamente più "caldo" e personale di quello che è oggi.
A parte la nave, l'itenerario bisettimanale in Norvegia verso Capo Nord non era molto diverso dagli attuali, ma con la chicca di Bodo che ora non viene più fatta da tanti anni (chissà perchè?)
Quello che però la carta non dice è che con navi come l'Allegra era possibile fare la Rotta Atlantica interna a tutte le varie isolette e fiordi della costa norvegese (come quella dei Postali) e la navigazione turistica era meravigliosa in un continuo susseguirsi di stretti, curve e passaggi sotto i ponti. Considerato che non faceva mai buio si poteva stare svegli tutta la notte a vedere sempre luoghi diversi e bellissimi e si era veamente "in mezzo" al panorama. Nel 2010 quando ho rifatto la crociera da Capo Nord verso sud con la Costa Magica eravamo sempra al largo e la costa si vedeva solo alla nostra sinistra, lontana. Le meravigliose Lofoten che l'Allegra ci aveva fatto ammirare con la rotta interna passando sotto il ponte che le collega alla Norvegia continentale, sulla Magica diventavano solo una fila di monti all'orizzonte...
Altra nave, altri tempi e altro spirito... pur non essendo Costa, neppure all'epoca, una compagnia di lusso o specificatamente dedicata ai viaggi particolari o avventurosi c'era maggiore consapevolezza che la nave era solo lo strumento con cui fare il Viaggio e nessuno si lamentava o cercava qualcosa di più di quello che poteva dare la nave (insomma la crociera "all'americana" era là da venire e i repeaters che avevano già viaggiato con le grandi e moderne Classica o Romantica non consideravano la piccola Allegra un ripego o una nave di serie B....)
Anche se ho dei gusti personali che si capiscono benissimo fra le righe, non voglio parlare di "meglio" o di "peggio" rispetto a oggi ma di una cosa differente, anche se sono passati "solo" 18 anni.
Ci sono tante altre cose da dire, ma dopo questo post di prefazione ci sarà il mio foto-diario giornaliero per maggiori dettagli
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