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Meteorologia

  • Autore discussione unochenavigaverament
  • Data d'inizio

La76

New member
In effetti, qualora corrispondesse a verità, saremmo di fronte a temperature "eccezionali", però, dopo aver vissuto l'andata eccezionale del Giugno 2007 (si sfiorarono davvero i 50 gradi) e non conoscendo le temperature brasiliane personalmente non mi ero stupita troppo, a parte il considerare che io non avrei gradito affatto.

ma scusa dove si e' arrivati a 50 gradi........?? qualcher record in qualche zona desertica forse

3 anni fa io 48 gradi li ho visti (e sentiti a Luxor) per questo neanch'io mi ero stupita più di tanto...certo che sono veramente allucinati, ve lo assicuro!
 
qui sasa' puoi sfrenarti!:D

;)

Certo che 48 gradi non li vorrei mai avere per fortuna abito in una zona dove le massime estive sono contenute grazie alle brezze marine sempre presenti, infatti il record di caldo della mia zona varia dai quasi 42° gradi di Salerno (la stazione è ubicata nella piana delle Sele all'aeroporto di Ponte Cagnano distante dal mare dove le temperature massime sono sempre abbastanza elevate anche in inverno) ai 39° della costa cilentana, certo che a Luxor trovandosi in pieno deserto egiziano erano secchi quindi sopportabili ma sempre allucinanti, ma vorrei sapere l'umidità di quel 2007 nelle varie stazioni pugliesi e siciliani perchè se era alta meglio far le valigie e scappare...

Se vi interessa leggere valori estremi di caldo in Italia:

In base ai dati sui valori estremi registrati in Italia dalle stazioni meteorologiche legate all'unica organizzazione meteorologica italiana affiliata all'organizzazione meteorologica mondiale, ossia l'Aeronautica Militare[8], la temperatura più elevata mai registrata in Italia da una stazione meteorologica ufficiale è quella di +47,0 °C toccati dalla stazione meteorologica di Foggia Amendola il 25 giugno 2007 (stesso valore a Perdasdefogu il 23 luglio 1983 ma registrato dalla stazione idrologica non ufficiale quando la stazione ufficiale del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare risultava inattiva). Inoltre in Sardegna, sempre per il medesimo periodo, si ha notizia anche del raggiungimento dei +47.2 °C a Muravera nel 1957.[9] Nei 45 anni precedenti al 25 giugno 2007, il valore più elevato era quello di +46,7 °C che fu registrato il 12 luglio 1962 dalla stazione meteorologica di Catania Sigonella (nella stessa giornata la stazione meteorologica di Catania Fontanarossa si fermò a +46,0 °C). Il terzo valore più elevato è stato quello di +46,2 °C registrato il 25 giugno 1982 dalla stazione meteorologica di Capo San Lorenzo, che detiene il record di caldo tra le stazioni prettamente costiere,anche se nella costa palermitana, presso Monreale la temperatura ha raggiunto i 48.0C nel 1999. Tuttavia, devono essere ricordati anche i +49 °C registrati in alcune località dell'entroterra sardo il 30 luglio 1983, ma non omologati, a causa dell'estrema vicinanza di estesi incendi alle stazioni meteorologiche idrologiche di riferimento che ne hanno condizionato i valori rilevati; il medesimo valore attribuito alla stazione meteorologica di Palermo negli anni ottanta del XIX secolo risulta invece essere stato un clamoroso errore di trascrizione, privo anch'esso di omologazione ufficiale. Un altro importante valore, riguardante però una piccola cittadina siciliana, sono i +48,5 °C registrati a Catenanuova il 10 agosto 1999 dalla locale stazione meteorologica idrologica non ufficialmente riconosciuta dall'organizzazione meteorologica mondiale e i +52 °C registrati il 2 luglio 2001 a Benetutti, un piccolo paese al confine con la provincia di Nuoro.
Valori comunque molto elevati sono stati i +45,6 °C della stazione meteorologica di Bari Palese del luglio 2007, i +45,4 °C della stazione meteorologica di Catania Sigonella del luglio 1998, i +45,0 °C della stazione meteorologica di Capo San Lorenzo del 23 luglio 2007, della stazione meteorologica di Pescara Aeroporto del 30 agosto 2007 (forse sovrastimati) e della stazione meteorologica di Decimomannu del 24 luglio 2009, i +44,6,°C di Palermo Osservatorio Astronomico nel 1999, i +44,4 °C della stazione meteorologica di Lecce Galatina nel luglio 1987 e della stazione meteorologica di Brindisi nel luglio 2007, i +44,2 °C della stazione meteorologica di Reggio Calabria nel luglio 1983, mese in cui si toccarono +43,7 °C alla stazione meteorologica di Cagliari Elmas, +42,6 °C alla stazione meteorologica di Firenze Peretola, +41,8 °C alla stazione meteorologica di Alghero Fertilia. Ragguardevoli anche i +40,8 °C di massima assoluta, invece, alla stazione meteorologica di Ancona Falconara nel luglio 1968, mentre la Capitale ha visto raggiungere i +40,6 °C alla stazione meteorologica di Roma Ciampino nell'agosto 1956 e nell'agosto 1981 (+40,5 °C alla stazione meteorologica di Roma Urbe nell'agosto 2007, +40,1 °C alla stazione meteorologica di Roma Centro del Collegio Romano nel luglio 1905); valori di +40,4 °C alla stazione meteorologica di Piacenza San Damiano nell'agosto 2003 e, forse sovrastimati, alla stazione meteorologica di Ferrara nel luglio 2007. "Soltanto" +40,0 °C di massima assoluta, invece, alla stazione meteorologica di Napoli Capodichino nell'agosto 1981.
 
Ultima modifica:

Sandro 09

Well-known member
si certo dopo sta' calura dimmi della piana di marcesina in inverno ma non dirmi che a punta gnifetti si è toccati i -40 a gennaio.
 
Piana di Marcesina ecco alcuni valori degli ultimi anni:

1999: -22.0° (13 febbraio)
2000: -22.8° (26 gennaio)
2001: -21.7° (14 dicembre)
2002: -19.8° (4 gennaio)
2003: -24.7° (24 dicembre)
2004: -25.8° (2 marzo)
2005: -34.0° (1 marzo)
2006: -26.4° (25 gennaio)
2007: -21.4° (27 gennaio)
2008: -23.4° (28 dicembre)
2009: -29.1° (20 dicembre)
2010: -27.9° (1 febbraio)
2011: -24.6° (5 gennaio)
2012: -25.3° (3 febbraio)
2013: -25.0° (10 febbraio) *record ancora temporaneo potrebbe anche essere superato in effetti l'inverno ancora non è finito

Come vedete il record assoluto è di -34.0° del 1 marzo 2005! Comunque è una zona con orografia particolare credo soggetta a fortissima inversione termica tra giorno e notte per questo sforna queste minime spaventose!
 
Tanto per dire il sensore della Costa Favolosa attualmente +7.0° a Maceiò e siamo quasi all'equatore hahahhaha neanche durante l'era glaciale in quella località si arriverà a queste temperature!
 

Sandro 09

Well-known member
guarda quel posto ha dell'incredibile,ci sono stato diverse volte,non è eccessivamente alto circa 1000m slm è una zona dell'altopiano di asiago ma quella piana è proprio una bomba glaciale.
Piana di Marcesina ecco alcuni valori degli ultimi anni:

1999: -22.0° (13 febbraio)
2000: -22.8° (26 gennaio)
2001: -21.7° (14 dicembre)
2002: -19.8° (4 gennaio)
2003: -24.7° (24 dicembre)
2004: -25.8° (2 marzo)
2005: -34.0° (1 marzo)
2006: -26.4° (25 gennaio)
2007: -21.4° (27 gennaio)
2008: -23.4° (28 dicembre)
2009: -29.1° (20 dicembre)
2010: -27.9° (1 febbraio)
2011: -24.6° (5 gennaio)
2012: -25.3° (3 febbraio)
2013: -25.0° (10 febbraio) *record ancora temporaneo potrebbe anche essere superato in effetti l'inverno ancora non è finito

Come vedete il record assoluto è di -34.0° del 1 marzo 2005! Comunque è una zona con orografia particolare credo soggetta a fortissima inversione termica tra giorno e notte per questo sforna queste minime spaventose!
 

stefalex

New member
Tanto per dire il sensore della Costa Favolosa attualmente +7.0° a Maceiò e siamo quasi all'equatore hahahhaha neanche durante l'era glaciale in quella località si arriverà a queste temperature!

Credo proprio che Uno abbia ragione, il rilevatore non è perfettament funzionante.

Personalmente credo che il caldo più intenso sia quando il valore dell'umidità è alto e se non sbaglio Venezia, nel mese di luglio, ne è un esempio.
Che ne dici Rodolfo?

Alessandra

(P.S.: io sono di Guidonia, che essendo collocata in una conca, ha delle estati molto calde e degli inverni freddi, ma credevo fosse l'Aquila una delle città con temperature estive ed invernali fuori dalla norma).
 

Rodolfo

Super Moderatore
Certo Alessandra la miscela temperatura umidità, per me, è micidiale. Ma non credere che Venezia sia la detentrice di questo record negativo; un po' tutta la Pianura Padana risente di questo fenomeno. Rovigo e Ferrara, dico sempre scherzando, son la fabbrica della nebbia.
 
L'umidità quando si presenta estate o inverno che sia è "perfida", accentua di più la sensazione del caldo e del freddo in modo spaventoso!
L' Aquila confermo il capoluogo d'Italia più freddo!

Per quanto riguarda la Pianura Padana:
Il clima è caratterizzato da un'ampia escursione termica annuale con temperature medie basse in inverno (0º/4 °C) ed alte in estate (le medie massime estive oscillano dai 25 °C misurati a Cuneo ai 30 °C della stazione meteorologica di Milano)[2]. Nella stagione fredda, le temperature minime possono attestarsi anche diversi gradi al di sotto dello zero nelle ore notturne, e talvolta permanere negative o prossime allo zero anche nelle ore centrali del giorno (specialmente in caso di nebbia); nella stagione invernale, causa il ristagno dell'aria le temperature massime si attestano su valori decisamente bassi: in alcuni casi si possono registrare, anche se di poco, giornate di ghiaccio ossia con valori termici che restano negativi anche durante il giorno, con fenomeni come la galaverna. In estate invece le temperature massime possono toccare, in caso di anticiclone sub-tropicale, punte di 38 °C, talvolta, superiori. Recenti misurazioni di questi valori estremi: nell'estate 2003, con l'anticiclone subtropicale, sono stati toccati i 41º/43º; nel gennaio e nel dicembre 2009, grazie all'effetto albedo e all'inversione termica, si sono toccati i -12º/–14º, mentre nel febbraio 2012 si è scesi a -20/-15 °C nella pianura occidentale[3].
La piovosità è concentrata principalmente nei mesi primaverili ed autunnali, ma nelle estati calde e umide sono frequenti i temporali, soprattutto a nord del Po. La caratteristica conformazione "a conca" della pianura padana fa sì che sia in inverno che in estate vi sia un notevole ristagno dell'aria (è una delle aree meno ventilate d'Italia), con effetti diversi nelle due stagioni.
In inverno, quando vi è un accumulo di freddo e scarsità di vento, si forma un cuscinetto freddo che può perdurare anche diversi giorni, specie nelle giornate umide e nebbiose, causando giornate molto rigide e gelo. Tuttavia in questa stagione vi sono anche diverse giornate più secche, ma comunque sempre rigide, poiché entra direttamente sulla pianura vento freddo dalla "porta della bora" (da nord-est) e dalla valle del Rodano (da nord-ovest) sotto forma di fohn; ed è proprio la bora ad essere foriera di perturbazioni fredde provenienti dalle zone polari, che possono portare forte maltempo con temperature molto basse e neve. In alcune occasioni soffia anche il buran, vento orientale di origine russa che in certe occasioni riesce a raggiungere la pianura padana sferzandola con intense raffiche gelide. Ed è proprio in questi casi che fa spesso la sua comparsa la neve, con copiose precipitazioni derivanti da perturbazioni provenienti dalle latitudini polari, rinforzate dal vento freddo già presente sulla pianura. Le zone più nevose sono quelle a ridosso dell'Appennino del piacentino, tra Modena e Bologna e tra Forlì e Faenza, oltre alle zone collinari del Piemonte. Per contro, nelle zone ai piedi delle Alpi possono soffiare venti di caduta (occidentali e nord-occidentali in Piemonte e Valle d'Aosta, settentrionali in Lombardia), come il comune föhn, che, oltre a rendere il cielo limpidissimo, porta giornate più miti e secche (l'umidità relativa può scendere anche fino al 10%) anche in pieno inverno. Cessato questo vento però, se il cielo è sereno, le temperature calano sensibilmente nella notte (anche 10 °C in 3-5 ore). La catena alpina esplica un'azione di difesa verso le perturbazioni invernali, ma ostacola anche il passaggio di masse d'aria umide e temperate di origine atlantica, che in tal caso non riescono a mitigare il clima come nelle regione atlantiche europee. Il bacino della pianura padana, delimitato dalle Alpi a nord e a ovest e dagli Appennini a sud che la isolano dalla regioni limitrofe, ha quindi un clima a sé, diverso in particolare dal comune clima mediterraneo a cui di solito viene abbinata l'Italia. Il mare Adriatico peraltro si limita a mitigare solo le zone costiere della pianura romagnola, veneta e friulana, poiché troppo basso e lungo per incidere profondamente sul clima padano, mentre le masse d'aria calda provenienti dal mar Ligure vengono bloccate dall'Appennino ligure e dalle ultime propaggini delle Alpi.
In estate, invece, l'effetto cuscinetto della pianura padana produce effetti opposti, favorendo il ristagno di aria calda e molto umida che produce temperature alte, connesse a tassi di umidità altrettanto alti, che causano frequenti giornate molto calde ed afose (specialmente in presenza dell'anticiclone africano). Tale umidità, inoltre, tende spesso a scaricarsi sotto forma di violenti temporali e grandine, che portano temporaneo refrigerio e permettono di rimescolare le masse d'aria, causando un rapido ridimensionamento termico. Ma di solito questa situazione dura poco, con un veloce aumento delle temperature e degli indici di umidità. Tuttavia questa regione geografica è una zona di "transizione", nel continente europeo, tra il tipico clima mediterraneo (a sud) e quello oceanico o marittimo temperato (a nord, nord-ovest). Secondo la classificazione dei climi di Köppen il clima che caratterizza la pianura del Po è detto "Cfb" per le zone più fredde (Cuneo, Novara) o "Cfa - Humid subtropical" (quello mediterraneo è "Csa, Csb - Mediterranean"). Alla luce delle caratteristiche evidenziate, in linea generale, si può definire il clima della pianura padana anche come subcontinentale, con caratteristiche di semi-continentalità molto più marcate rispetto al resto dell'Italia.
Una delle caratteristiche del clima padano, comune a tutta la pianura, è la scarsità della ventilazione, che in estate rende le giornate ancora più calde e afose e in generale accresce i livelli d'inquinamento dell'aria, contribuendo a fare della pianura padana una delle zone più inquinate d'Europa.[4][5]
La particolare posizione geografica, che la vede chiusa tra alte catene montuose e aperta solo sul lato orientale, ostacolando in parte i venti e favorendo l'accumulo di forte umidità nell'aria, è causa del noto fenomeno della nebbia. Le località con maggior numero di giorni di nebbia in Italia sono infatti quelle dell'area padana, soprattutto verso la zona del delta.
 
U

unochenavigaverament

Guest
Cruise, riporta le fonti di questi interessanti argomenti........ che non sia mai qualcuno se la prenda a male.
 
giusto giusto unoche ho dimenticato! la fonte è wikipedia! molti non si fidano di Wiki ma quando detto sulla Pianura Padana è molto attendibile direi!
Grazie per avermelo ricordato ;)
 
Pam è difficile stabilire quando arriverà la primavera vera e propria, attualmente nel fine settimana è previsto come si dice in "gergo" il classico colpo di coda invernale ed ancora è difficile capire più nel dettaglio quali saranno gli effetti sulla nostra penisola... le previsioni oltre le 72 ore non sono affidabili, ma i modelli stanno iniziando già a tracciare una certa linea.. dopo questo fine settimana freddo arriverà di nuovo aria più mite ma ancora tante precipitazioni l'Atlantico non vuole mollare la presa, anche se verso fine mese sembra che l'alta pressione nordafricana verrà a farci visita ma è ancora prestissimo per dirlo!
 
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