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Costa Smeralda, Natale e capodanno a spasso per il Golfo Persico

.... SI... capita che a Dubai i taxi ( quasi tutti pakistani ) fanno i furbi, a me nel 2016 capita che dopo preso un taxi zona Dubai Marina per il porto da premettere era Port Rashid e la distanza era notevole arrivati al porto vedo il tassametro segnava 82 subito lui azzera mi chiede 30 euro io rispondo che quella cifra non corrispondeva il cambio in euro e che era 20 euro , e che non possedevo altri soldi da dare a lui, mi dice vai interno terminal a prelevare in ATM per la differenza, faccio finta di andare ritorno e dico "PROBLEM" faccio capire col mio siciliano CARTA NON ABBILITAZION :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
Avevo fatto vedere la mia carta di debito che a quei tempi era " Maestro "
 
.... SI... capita che a Dubai i taxi ( quasi tutti pakistani ) fanno i furbi, a me nel 2016 capita che dopo preso un taxi zona Dubai Marina per il porto da premettere era Port Rashid e la distanza era notevole arrivati al porto vedo il tassametro segnava 82 subito lui azzera mi chiede 30 euro io rispondo che quella cifra non corrispondeva il cambio in euro e che era 20 euro , e che non possedevo altri soldi da dare a lui, mi dice vai interno terminal a prelevare in ATM per la differenza, faccio finta di andare ritorno e dico "PROBLEM" faccio capire col mio siciliano CARTA NON ABBILITAZION :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
Avevo fatto vedere la mia carta di debito che a quei tempi era " Maestro "
Geniale!
Io devo dire che sono stata fregata da sto tizio con la Lexus, che mi ha tratto in inganno per l’abbigliamento, uguale ad altri che cercavano di fare lo stesso giochetto lì al porto, e la domenica il tassista che ci ha portato al miracle garden (avevamo dovuto far spostare altri taxi perché eravamo in 5 e ce me serviva uno grosso) ha invece chiesto spudoratamente la mancia, avevo 20 diram che mi avevano dato di resto da un pagamento in euro nel deserto, gliene ho dati 10 ed è stato contento così. Gli altri 10 me li sono tenuti per eventualità simili e alla fine li ho dati al concierge dell’hotel post crociera ad Abu Dhabi che mi è venuto a prendere le valigie in camera.
Avevo pensato anche io di fare finta di non riuscire a prelevare o di dire al tizio della Lexus che la mia carta fosse abilitata esclusivamente per i pagamenti e non per i prelievi, tanto loro che ne sanno? Col senno di poi potevo nascondere tutti gli euro e fargli vedere che ne avevo solo 20 o 30, così da farmi fregare di meno, ma pazienza, sbagliando si impara! Devo ammettere che ho anche un po’ avuto paura con sto tizio e non ho voluto troppo fare la splendida!
 
Sabato 28 dicembre, Dubai.
Andiamo a fare colazione appena apre il Bellavista, prima delle 9 vogliamo essere ai taxi, alle 10 abbiamo appuntamento a circa 12 km rispetto al Dubai Harbour per fare un giro di 45 minuti in moto d’acqua!
Questa volta mando a c*****e i tassisti come quello del giorno prima e mi dirigo alla fermata dei taxi dove sono accodati decine di taxi ufficiali.
Nonostante mostrassi le mappe con l’indirizzo di dove volevamo andare, non riesco a trovarne uno che ci porti, qualcuno pensando volessi andare al parco acquatico dell’hotel Atlantis mi dice addirittura di andarci a piedi, credo che puntassero a vendere escursioni o ad andare in aeroporto, perché mi è accaduta la medesima cosa allo sbarco ad Abu Dhabi mentre cercavo un taxi per arrivare in hotel.
Uno dei tanti tassisti in coda mi suggerisce di attraversare il parcheggio e chiedere a uno dei taxi in attesa di accodarsi, ne trovo fortunatamente uno che capisce più o meno dove vogliamo andare, inizialmente ci ha portato al parco acquatico del Burj Al Arab (che distava 2/3 km dalla nostra meta), quando gli ho spiegato, nuovamente, dove volessimo andare, e fatto vedere di nuovo la mappa, è riuscito a portarci a destinazione!
Arrivati ci siamo messi in costume e dopo un piccolo briefing eccoci sulla moto d’acqua!
Per me era la prima volta alla guida, l’ho detto al “comandante” del nostro gruppo (3 moto d’acqua) che mi ha rassicurato dicendomi di prendermi il mio tempo e non preoccuparmi. È stata una bella esperienza, soprattutto per Christian che non vedendo almeno ha potuto fare qualcosa di diverso che si è goduto anche lui, io appena la moto prendeva velocità rallentavo, infatti nel tempo che io ho raggiunto il punto di sosta per le foto e per ammirare il Burj Al Arab dal mare, gli altri si sono divertiti a sfrecciare avanti e indietro.
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Finito di scorrazzare sull’acqua, mi chiedo se lì troverò un taxi per la seconda meta della giornata, il Dubai Frame.
Mentre sto scaricando l’utilissima app Caarem (per i taxi a Dubai la stra-consiglio, ci sarebbe anche Bolt, ma non l’avevo scaricata dall’Italia e necessita di un codice di conferma che mandano solo via sms), un taxi si ferma (probabilmente aveva scaricato qualcuno in zona e ci ha notato sperduti) e ci facciamo portare al Dubai Frame.
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Come suggerisce il nome, non è altro che una cornice gigante, la più grande cornice al mondo, costruita a seguito di un concorso per dotare Dubai di un monumento iconico.
Vado in biglietteria, dal loro sito avevo intuito che i disabili avessero la gratuità, ma mi spiegano che è solo per i residenti negli UAE. Ci sono ben 2 ore di coda, chiedo se per lo meno c’è un accesso prioritario, me lo confermano, quindi pago i biglietti e in pochi minuti veniamo accompagnati direttamente all’ingresso.
Onestamente: bella, ma non vale 2 ore di coda.
Entrando si passa prima da una zona con un piccolo museo sulla storia di Dubai, poi con un ascensore si arriva in cima e si può guardare giù, per poi prendere un ascensore sul lato opposto e scendere.
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Dall’alto si può vedere da un lato la vecchia Dubai e dall’altro la nuova.
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Una volta scesi è quasi l’una e ci fermiamo in un bar nel parco adiacente a prendere un panino, quello che avevamo programmato per la giornata lo abbiamo fatto (non dover fare code ci permette di risparmiare tantissimo tempo!), abbiamo 2/3 cose in mente ancora per questa giornata, e ne discuteremo pranzando!
…to be continued…
 
Riprendo!
Eravamo rimasti al pranzo in un bar vicino al Dubai Frame!
Di fatto non abbiamo programmato troppe cose da fare, per non rischiare di non riuscire a fare tutto (non avevo idea del traffico e il tempo per gli spostamenti), mi ero programmata cose da fare e altre da lasciare in forse.
Avevo idea di andare al “Global Village”, a dicembre praticamente un giorno si e l’altro anche mi sono capitati parecchi video sui vari social, ma non avevo idea di cosa avremmo trovato esattamente perché a vedere i video pareva la gente andasse lì solo per mangiare cibi dalle varie parti del mondo. Abbiamo approfondito un attimo e capito che di fatto (se qualcuno che legge ci è stato e ne sa di più mi corregga!) è una sorta di parco divertimenti con appunto stand di cucina dalle varie parti del mondo, shop e qualche attrazione per i bambini. Oltretutto apriva alle 16, quindi abbiamo rimandato la decisione a “più tardi”.
Altra meta in forse il “Museo del futuro”.
Christian propone di andare lì, convinto lui andiamo! Abbiamo cercato di arrivarci in metropolitana, abbiamo raggiunto la stazione più vicina, ma non abbiamo capito bene gli orari, sembrava che la prima passasse mezz’ora dopo, forse era un treno, boh! Eravamo a 10 minuti d’auto, abbiamo prenotato un taxi con Careem e siamo arrivati a destinazione in poco.
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La struttura è veramente futuristica!
Entrati vediamo una zona con un cagnolino robot, a noi da bravi informatici ha ricordato i cani Aibo che avevamo in università 15 anni fa! 😂
Mentre chiedo per l’ingresso per Christian, Christian sente che l’addetta accanto a quella con cui sto parlando io dice che è sold out (la nostra guida dell’escursione di lunedì ci dirà infatti che è meglio prenotare diverse settimane prima), ma la ragazza con cui parlo io ci mette i braccialetti per l’ingresso, omaggio per disabile e accompagnatore, e mi invita ad andare all’ingresso prioritario. Lo ammetto: Christian è il mio passepartout :ROFLMAO:
Entrati nell’area del museo ci viene dato il benvenuto nel 2071!
Di fatto questo museo rappresenta come loro si immaginano, un po’ con la fantasia e un po’ vedendo le ricerche già in atto, come sarà il 2071.
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Ci sono delle postazioni dove scattandosi una foto veniamo riprodotti in uno schermo versione astronauta, la ricostruzione del sistema solare :
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La biblioteca delle specie:
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Si passa da una sala all’altra, per arrivare alla fine in una zona dove “riconnettersi con se stessi”.
Onestamente consiglio questo museo a famiglie con bambini, per noi adulti è un pochino una cavolata…
C’era poi un’area proprio dedicata ai bambini che abbiamo saltato, e una zona con dei prototipi:
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C’era anche un robot che tramite l’intelligenza artificiale rispondeva alle domande che gli venivano poste, ma era ovviamente circondato da bambini, noi non gli abbiamo fatto domande!
Alla fine si accedeva alla balconata esterna (che sarebbe in mezzo all’ovale della struttura):
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Personalmente questo museo del futuro mi è piaciuto più da fuori che da dentro!
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Finito con il museo del futuro, dato che è ancora abbastanza presto, decidiamo di andare all’acquario all’interno del Dubai Mall. Chiamiamo un taxi con la solita app e in pochi minuti siamo a destinazione.
 
Fatti i biglietti per l’acquario, passiamo sotto il famoso tunnel con tanti pesci che ci passano attorno e sopra la testa!
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L’acquario (se non si acquistano esperienze extra come “sfamare i pinguini” o simili) lo si visita tranquillamente in un’oretta abbondante.
Onestamente mi piace di più quello di Genova, questo a mio parere è troppo turistico, concentrato in poco spazio, non mi ha convinto.
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Qualche altra foto dall’acquario:
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IMG_7651.webpIMG_7653.webpC’è anche una coppia di coccodrilli. Sulla descrizione fuori dalla loro vasca ho letto che sono nati diversi coccodrilli da questa coppia, e che l’acquario ha l’obbligo di inserirli in dei parchi naturali.
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La foto dei coccodrilli non rende, perché è specchiato sulla superficie, erano lì uno accanto all’altro!
Usciamo dall’acquario, e decidiamo di non andare al Global Village.
Una foto per far capire quanto sia gigante il Dubai Mall (ed è solo una piccola parte!):
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Andiamo quindi a prendere un taxi, rispetto al giorno prima non c’era nemmeno una persona in coda, e torniamo verso la nave.
Con mia mamma, mia cugina e il marito o abbiamo fatto un gruppo whatsapp, loro ormai sono in attesa al gate in aeroporto, qualche ora e saranno qui! Mando le foto della giornata e il marito di mia cugina mi intima di non vedere tutto quel giorno ma di lasciare qualcosa anche da fare insieme!
Li rassicuro che ho un bel programma anche per loro l’indomani, e auguro buon volo.
Noi rientrati in nave ci prepariamo per la cena, ceniamo, dopo cena con la nave ferma in porto non ci sono grandi attività, solo qualche gioco con l’animazione, che osserviamo dal piano superiore mentre beviamo un amaro e poi andiamo a dormire, la giornata è stata bella impegnativa!
Prima di mettermi a letto controllo il volo di mamma, è partito un’ora in ritardo, mando un messaggio sul gruppo per darci appuntamento l’indomani alle 10 al bar “il mattino” del ponte 7 (che era una zona tranquilla) e andiamo a nanna.
L’indomani l’idea è di andare a fare colazione subito alle 8 perché alle 9 il sacerdote celebrerà la messa e ci tengo a partecipare.
 
Ed eccoci arrivati a domenica 29 dicembre!
La nave fino alle 13 del 30 dicembre rimarrà a Dubai, io apro gli occhi, mi rendo conto che è veramente molto presto, guardo l’ora: 5.30.
Prendo il telefono per vedere se fosse arrivato qualche messaggio dal pezzo di famiglia in arrivo, sfruttando il WiFi dell’aeroporto. Vedo un messaggio delle 2 passate di mia mamma che mi avvisa che sono atterrati e in coda per il controllo passaporti. La vedo “online” le scrivo qualcosa e il messaggio viene visualizzato. Non ha una e-sim e non ha fatto il pacchetto wifi per la nave (poi faranno un pacchetto whatsapp per 3 dispositivi), saranno mica ancora in aeroporto? Le chiedo come mai è online, mi risponde “che ne so” e intanto mi suona il telefono in cabina, è lei dalla sua cabina. Sono appena arrivati in nave, non aveva capito però che per utilizzare il wifi dell’aeroporto non era necessario togliere la “modalità aereo”, glielo spiego (tra l’altro è stata fortunata e non ha pagato il collegamento perché Vodafone le ha omaggiato alcuni MB di connessione), le confermo che ci saremmo viste alle 10 e la invito a riposarsi un pochino.
Anche io torno a letto fin verso le 7.30. Poi sveglia, colazione, e vado alla messa in teatro. Torno in cabina a recuperare il consorte (lui a messa non è venuto) e dato che sono praticamente le 10 scendiamo per incontrarci con il resto della family imbarcata durante la notte al ponte 7. Sovrappensiero anziché al 7 scendiamo fino al 6, me ne rendo conto e dico a Christian “raggiungiamo le scale centrali e saliamo da lì”. Mi giro e chi vedo? Mamma, cugina e consorte, che stanno cercando il punto di incontro che avevamo concordato 😂
Dopo i saluti di rito chiedo se hanno già fatto colazione, si sono appena svegliati, quindi li accompagnamo al buffet (unico ristorante aperto in quel momento per la colazione). Ogni volta che mi capita di passare per il buffet, soprattutto in momenti di punta (le 10 del mattino non dovrebbe essere ora di punta, ma la gente si era imbarcata alle 5 del mattino), mi ricordo perché lo evito come la peste. Gente e code ovunque. Tavoli liberi nemmeno per sbaglio. Mia cugina suggerisce di cercare un tavolo fuori, ne trovo uno con sopra letteralmente un porcile (a volte mi chiedo come faccia la gente a lasciare i tavoli in quelle condizioni), faccio comunque sedere Christian per occuparlo e chiedo gentilmente agli addetti se sia possibile almeno ritirare i piatti vuoti.
Nel frattempo mi butto nel casino del buffet per dare una mano alla family, mentre mia mamma cercava di prendere un caffè (ha trovato il caffè, ma non lo zucchero che dovrebbe stare lì accanto) le ho preso lo yogurt e poi mi sono messa in coda all’angolo brioche per prenderle per tutti. Organizzati così almeno non ci hanno messo tantissimo a fare colazione. Il tavolo ovviamente non era stato sgomberato, ma essendo 2 tavoli grandi e io e Christian solo di compagnia, abbiamo spostato tutto quello che c’era su uno dei 2 tavoli così da avere lo spazio sufficiente per loro 3.
Finita la colazione, proponiamo un caffè “decente” (e con lo zucchero per mia mamma) al bar, e siccome sono quasi le 11 io e Christian partiamo con il nostro sport preferito: l’aperitivo :ROFLMAO:
Mia cugina è curiosa di vedere come è fatta una suite e le mostriamo la nostra cabina, sono quasi le 12 e ci dirigiamo, di nuovo, al buffet per il pranzo. Non amo pranzare al buffet per diverse ragioni, in primis la scomodità con Christian (che è anche un pochino rompiscatole sul cibo, ma ha promesso di adattarsi per questa volta), poi per il caos, l’igiene (per lo meno su Smeralda il buffet è servito) e gli sprechi. Oggi però non c’è alternativa, gli altri ristoranti apriranno alle 12.30, abbiamo già perso la mattinata e vogliamo scendere quanto prima.
Fortunatamente non troviamo troppo casino, probabilmente molti hanno abbondato a colazione per poi scendere subito, in poco ci riempiamo i piatti e troviamo posto.
Caffè, passaggio in cabina a recuperare borsa e zaino e poco dopo le 13 siamo alla fermata dei taxi.
I soliti ci provano a spacciarsi per taxi, ma ormai sono esperta, vado alla fila, ed essendo pomeriggio non fanno troppe storie e in breve trovo un taxi grosso che ci porti tutti e 5 al Miracle Garden. Dopo averci chiesto se potevamo pagare in contanti, ma avevamo solo la carta, ha chiesto una mancia, gli ho dato 10 diram che mi avevano dato di resto nel deserto ad Abu Dhabi.
Il Miracle Garden è un gigantesco giardino pieno di sculture di fiori. Mia cugina è vivaista e super appassionata del suo lavoro, come entriamo sembra di aver portato una bimba alle giostre!
Qualche immagine:
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Il famoso A380 fatto di fiori!
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C’è anche la zona dedicata ai puffi!
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Qualche altra foto dal miracle garden:
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Poco dopo le 16 usciamo alla ricerca di un taxi per tornare in nave.
Mia cugina felicissima della visita a questo parco non so quante volte mi abbia ringraziato per la bella idea di andarci!
Nel mio programma avevo in mente anche l’osservatorio panoramico “The View at The Palm”, poco distante dalla nave, ma gli altri non muoiono dalla voglia di andare a guardare giù da un edificio, io sono già stata al Burj Khalifa e al The Frame, a Christian ovviamente non interessa, inoltre tra le 17.30 e le 18.30 c’è la possibilità di concludere l’esercitazione smart, quindi niente osservatorio.
Trovare un taxi che ci prendesse tutti e 5 è stato impossibile, i pochi che arrivavano erano prenotati e quelli non prenotati erano piccoli. Un tassista mi ha anche spiegato come selezionare un taxi grosso dall’app Careem, ma ben 2 volte mi hanno annullato la prenotazione, credo per il traffico ad arrivare lì davanti al Miracle Garden.
Ovviamente il parcheggio pullulava di individui come quello che ci ha “fregato” il primo giorno.
Mia cugina suggerisce di prendere 2 taxi piccoli (sempre se fossero arrivati), Christian mi suggerisce invece di provare a chiamare un Uber, sarà meno economico di un taxi, ma sicuramente più economico di 2! Guardacaso un autista Uber con un minivan accetta subito la chiamata e arriva dal fondo del parcheggio…
Rientrati in nave, mancando ormai poco al tramonto, io e Christian non andiamo al solarium del ponte 19 (con il calare del sole a Dubai fa freschino), ma decidiamo di sfruttare l’ingresso omaggio alla SPA, dove passeremo un paio d’ore di relax.
Dopo una bella doccia ci prepariamo e andiamo al solito Ferrari dove ci raggiungeranno anche gli altri, stasera abbiamo in programma il Teppanyaki!
Alle 21.15 puntuali ci spostiamo al ristorante, mentre gli altri si accomodano spiego alla cameriera che la torta che ho ordinato va consegnata alla coppia che è con noi e chiedo gentilmente se può consegnare anche un biglietto, arrivato con mia mamma da parte delle 2 sorelle di mia cugina, il fratello di lui (che è anche il marito di una delle sorelle, ma questa è un’altra storia) e i nipoti.
Quando c’è l’occasione a me piace andare al ristorante Teppanyaki, lo trovo molto buono e lo spettacolo dello chef è molto simpatico!
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Finita la cena ecco arrivare i camerieri cantando tanti auguri e consegnando la torta ai festeggiati!
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Mia cugina si è commossa, non si aspettava la sorpresa della torta, e soprattutto il biglietto di auguri da parte delle sorelle e relative famiglie!
Sorpresa riuscita benissimo, sono stata proprio contenta di averla organizzata!
Dopo cena ci beviamo un caffè e un amaro, poi dritti in cabina, l’escursione l’indomani sarà alle 7.45!
 
30 dicembre, ultimo giorno a Dubai! Alle 13.30 ripartiremo, destinazione Muscat!
Per questa giornata abbiamo preso un’escursione, così da essere tranquilli e arrivare in nave in tempo avendo solo mezza giornata a disposizione.
Il ritrovo per l’escursione è alle 7.45 direttamente ai bus, la sera prima come è arrivato il programma abbiamo cercato di capire come organizzarci per la colazione (per me è sacrosanta, toglietemi tutto ma non la colazione!). Il primo orario disponibile sul cravattino per la colazione in cabina è 7-7.30, per esperienza sono sempre arrivati all’inizio della fascia oraria indicata, ma non ci sembrava il caso di rischiare. Forse a contattare il maggiordomo avremmo potuto concordare anche un orario prima, ma vediamo che dalle 6.15 sarà aperto il ristorante Arlecchino con servizio a buffet (la Sagra dei sapori al ponte 8 aprirà alle 7.30 come anche il Bellavista), ci mettiamo quindi d’accordo con gli altri per vederci alle 6.30 fuori dall’Arlecchino.
Sveglia presto, ci prepariamo e giù per la colazione. Nonostante l’orario presto c’è un po’ di affollamento, ma nulla rispetto al giorno prima al buffet!
Prendo qualcosa per Christian, poi vado a fare un giro per me, schivando le persone che vagano sperdute… ammetto che negli ultimi anni mi sono abituata un pò troppo alla calma e il poco affollamento della zona riservata ai gold/platinum e del ristorante club!
Recuperati borsa e zaino in cabina scendiamo e andiamo verso i bus delle escursioni. Avremo una guida che parla solo inglese e una ragazza del tour office a tradurre in italiano.
Prima tappa sosta fotografica al Burj Al Arab, il famoso hotel a 7 stelle a forma di vela.
Attiguo all’hotel c’è anche un bel parco acquatico (dove aveva cercato di portarci il tassista del sabato prima di capire la nostra destinazione).
Il costo di una notte parte da 1300€ a persona, ma l’ingresso al parco acquatico è incluso! Secondo Christian chi si può permettere di alloggiare lì, il parco acquatico non lo usa nemmeno…IMG_7758.webp
Dopo la sosta fotografica, ci spostiamo alla Jumeirah Mousque, che vedremo solo da fuori. La guida spiega che è l’unica moschea a Dubai visitabile dai turisti, su prenotazione.
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Dietro la moschea il museo
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Anche questa è stata una tappa solo fotografica, prendiamo quindi il bus fino al centro culturale.
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All’interno di una abitazione ci viene offerto un the.
Finita la visita sl centro culturale prendiamo una tipica imbarcazione per attraversare il Dubai Creek, per raggiungere il Souq, famoso anche per il mercato dell’oro!
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Per il souq ci viene data un’ora libera, orario per il rientro in nave 12.45. Siamo a mezz’ora buona dal porto e il tutti a bordo sarebbe alle 13 ma essendo in escursione Costa non mi faccio troppe domande.
Al souq dopo aver guardato un pò in giro entreremo in uno dei vari negozi, mi porterò a casa un sacchetto di frutta disidratata, che amo, e il famoso Dubai Chocolate, cioccolato ripieno di crema al pistacchio e fili di pasta kadayif. Mia mamma e mia cugina credo siano invece diventate azioniste di maggioranza del negozio, sono uscite con un sacco di roba, per lo più dolci!
Rientriamo in nave poco dopo le 13, pranzo al Bellavista, e passiamo il pomeriggio con il resto della famiglia sui ponti esterni.
Solito rito doccia-aperitivo-cena-caffè-amaro, e ci spostiamo al ponte 16 per l’evento “un mare di stelle”. Solitamente non andiamo, lo hanno già proposto nelle ultime 2 crociere che abbiamo fatto, ma gli altri propongono di andare e mi lascio convincere. Prendo le cuffie e cerco di capirci qualcosa, qualche astro credo di averlo identificato, anche se non è un’attività che mi appassiona!
Andiamo a bere qualcosa in uno dei vari bar e poi a nanna. Domani saremo a Muscat, ritrovo per l’escursione 8.45!
 
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Ed eccoci al 31 dicembre, oggi saremo nuovamente a Muscat!
Mi sveglio praticamente senza voce, tra l’altro mi porto di tutto quando viaggio come medicinali ma non ho mai pensato di portare qualcosa per la voce.
Facciamo colazione e scendiamo per l’escursione, ritrovo 8.45 in banchina.
L’escursione prevede la visita alla moschea Sultan Qaboos, una fabbrica di profumi, la visita a una casa/museo con degustazione di the e datteri, e infine il Mutrah Souq.
Anche oggi avremo una guida che parla solo inglese, e una ragazza del tour office a tradurre.
Arrivati alla moschea la situazione è questa:
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Onestamente non mi ero informata della dimensione della moschea, dovendo andarci in escursione, e dal parcheggio non avevo chiare le dimensioni, tant’è che ho pensato che il problema di questo ingorgo fosse troppa gente all’interno. Macché, dentro è grandissima, è infatti la moschea più grande dell’Oman, ma quel giorno le guardie all’ingresso hanno deciso di essere particolarmente pignoli e di far entrare a simpatia.
Una ragazza del gruppo davanti al nostro (noi eravamo il bus 4, lei era sul 3), viene fatta uscire dalla coda e invitata ad acquistare un abbigliamento adeguato, ma lì era decisamente in torto lei, essendo in pantaloncini corti e canotta, ma una volta abbigliata correttamente non l’hanno voluta comunque far entrare.
Ho visto anche un’altra ragazza “rimbalzata” nonostante avesse una gonna lunga fino ai piedi, forse per via di uno spscchetto della gonna, che comunque non era assolutamente osé (le classiche gonne lunghe con lo spacchetto sui lati sotto ilm ginocchio per camminare meglio).
Nel nostro gruppo siamo tutti vestiti correttamente. Donne con foulard a coprire i capelli, gambe, caviglie e braccia coperte, ma la guardia decide che non possiamo entrare per via di zaini e borse. Nessuno di noi aveva zaini enormi, non capendo cosa volessero decidiamo di portare tutto sul bus, la stessa accompagnatrice di Costa ci dice che la settimana prima non avevano fatto storie e che il suo collega all’interno ha lo zaino (uguale al suo, il classico zaino che hanno i ragazzi del tour office).
Rifatta anche la fila (io e Christian eravamo rimasti lì in cima alla fila in attesa, mia cugina ha portato anche il nostro zaino e la mia borsetta a tracolla sul bus), finalmente riusciamo ad entrare! Ci abbiamo messo quasi un’ora, la nostra guida dice che non gli è mai capitato nulla di simile! E comunque a noi hanno fatto lasciare giù anche le borsette (o meglio, per non rischiare di venire rimbalzati di nuovo le abbiamo lasciate tutti sul bus), ma dentro c’era gente con zaini enormi. Entrando ho anche dovuto dare della idiota a una signora kazaka, la guardia mi diceva di aspettare e lei mi spintonava perché il gruppo con cui era era pochi metri più avanti (di kazaki era piena la nave, si riconoscono perché sembrano cinesi, parlano russo e sono dei grandissimi cafoni, opinione condivisa da diversi membri dell’equipaggio e passeggeri a bordo).
Comunque una volta dentro la moschea è meravigliosa!
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Visitiamo la sala di preghiera femminile:
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E quella maschile, molto più grande!
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La guida ci spiega che la parte dedicata agli uomini è molto più grande perché gli uomini hanno l’obbligo di recarsi una volta a settimana, il venerdì, in moschea per la preghiera (un po’ come noi cattolici la domenica andiamo a messa) mentre le donne no.
La nostra guida ci ha poi anche mostrato come devono lavarsi mani, piedi e viso prima di entrare in moschea per la preghiera.
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Una cosa che in generale mi ha colpito di questi paesi musulmani è che nei luoghi pubblici sono quasi sempre presenti le sale per la preghiera, maschile e femminile, le ho viste in aeroporto, nei centri commerciali e nei musei.
 
Qualche foto degli esterni della moschea:
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IMG_7839.webpUsciti dalla moschea riprendiamo il bus, direzione fabbrica dei profumi.
Dopo l’inghippo all’ingresso della moschea, per fortuna, l’escursione proseguirà senza altri intoppi!
Arriviamo alla fabbrica dei profumi, la nostra guida ci spiega alcune loro tradizioni omanite, nella prima parte possiamo annusare alcune fragranze, poi si passa allo shop.
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Nello shop ho trovato un interessante profumo per capelli, ma non ho capito né il prezzo, né a chi chiedere, quindi ho lasciato perdere…
Terminata la visita ci spostiamo in una casa-museo.
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Continuo con l’escursione a Muscat!
Entriamo in questa casa/museo dove sono esposti oggetti, armi, fotografie, e anche l’albero genealogico dell’attuale famiglia del sultano dell’Oman.
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Entrando siamo stati accolti da un signore in sedia a rotelle, è il proprietario/curatore di questo museo, ci ha spiegato che solitamente si occupava di accompagnare gli ospiti attraverso le varie sale, ma purtroppo ha avuto un ictus proprio un mese prima.
Visitate le 3/4 stanze di questo museo (è piccolino) siamo usciti su un porticato dove ci è stato offerto the e datteri. Né io né Christian amiamo i datteri, ma per rispetto e curiosità (erano ricoperti di miele o qualcosa di simile) li abbiamo assaggiati, buonissimi! C’era anche un piccolo angolo souvenir, mia mamma che i datteri li adora se n’è portata a casa una confezione! (E siccome erano proprio buoni le abbiamo intimato di invitarci quando li aprirà :p)
Terminata visita e degustazione, riprendiamo il bus, direzione Mutrah Souq.
Vengono dati a disposizione 45 minuti, ma chi vuole può comunicare il numero di cabina all’accompagnatrice del tour office e rientrare in autonomia, sono poco più di 10 minuti a piedi fino all’ingresso del porto, e poi c’è una navetta portuale che accompagna sottobordo, lo abbiamo già sperimentato la settimana prima.
Non volendo fare acquisti al souq avviso che noi torneremo in autonomia, entro comunque al souq a cercare una farmacia per vedere se trovo qualcosa di miracoloso per la mia voce, la farmacia purtroppo è chiusa dalle 12 alle 16, e sono circa le 14, quindi avendo già girato il souq la settimana prima, ci incamminiamo verso la nave.
Mia mamma, mia cugina e marito, invece, rimangono a fare un giro per il souq e rientrano con il bus.
Rientrati in nave alle 14.30 passate, facciamo un giro al buffet a dare un’occhiata per il pranzo (è rimasto aperto per il pranzo fino alle 17!), ma avendo già una mezza idea di andare al Salty Beach Street Food e non trovando nulla che ci facesse particolarmente gola, decidiamo per l’hamburger.
Che dire, gli hamburger a pagamento di Costa sono una cosa strepitosa! Andrò controcorrente, ma fosse per me eliminerei gli hamburger gratuiti che fanno fino alle 18 sulle altre navi e lascerei quelli a pagamento tutto il giorno, non c’è minimamente paragone di gusto tra i 2! Inoltre la spesa è veramente minima, 5€ per hamburger (anche con doppia carne, noi essendo già le 15 non abbiamo voluto esagerare e abbiamo chiesto di metterne solo una nonostante il bacon cheeseburger ne prevedesse 2), patatine e dolce. Se non sbaglio il solo hamburger o focaccia viene 2,80€.
Felici e con la pancia piena prendiamo un caffè e poi ci andiamo a spaparanzare al sole al ponte 19, per rilassarci in attesa dei festeggiamenti per capodanno la sera!
 
Continuo!
Pronti per la serata dell’ultimo dell’anno ci godiamo la partenza dal balcone della nostra cabina, mentre il minareto richiama alla preghiera.
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Dopo il solito aperitivo con il resto della famiglia, andiamo a cena. Gli altri andranno per la prima volta nel loro ristorante assegnato, il giorno prima c’era così tanto casino all’ingresso che hanno optato per la pizza!
Il menù della cena è praticamente lo stesso della vigilia di Natale, che ci era piaciuto tantissimo, quindi la scelta è presto fatta, Christian però nel dubbio di non trovarlo al buffet di mezzanotte (a cui tra l’altro poi non siamo nemmeno andati), si fa portare anche cotechino e lenticchie, in menù tra i secondi. La tradizione va rispettata!
Dopo cena e il solito caffè amaro, cerchiamo di decidere a quale festa partecipare, ponte 16 poppa, Colosseo o gran bar?
Giriamo un attimo e finiti al ponte 16 rimaniamo imbottigliati in mezzo al casino. Gli altri non riescono a raggiungerci e vanno al ponte 17, noi non riuscendo a muoverci e mancando poco a mezzanotte rimaniamo dove siamo. Ci mettiamo d’accordo che una mezz’ora dopo ci saremmo visti in cabina da noi per un brindisi con la bottiglia del costaclub che Christian ha custodito gelosamente per l’occasione.
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subito dopo il countdown proviamo a cercare gli altri al ponte 17, senza successo.
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Al ponte 17 è stato anche allestito un buffet dove solitamente c’è “kiki poké”, non ci avviciniamo nemmeno perché siamo sazi e la fila è interminabile.
Scendiamo in cabina e poco dopo ci raggiunge il resto della family per brindare finalmente al 2025!
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Stiamo un po’ tutti insieme sul nostro balcone, poi gli altri vanno a dormire.
Io e Christian vogliamo fare ancora un po’ festa, passiamo prima al Ferrari, poi alle 2 circa rimane aperto solo il bar del casinò e ci facciamo l’ultimo amaro per poi andare in cabina.
Onestamente siamo rimasti un po’ delusi dalla serata, abbiamo sbagliato noi, per carità, non avremmo dovuto infilarci alla festa del ponte 16, forse sarebbe stato meglio rimanere al Colosseo. Non ce la siamo goduta molto, gli spazi di Smeralda rispetto alle sorelle più piccole dove abbiamo festeggiato gli ultimi anni sono più piccoli e male organizzati. Avevamo già festeggiato su Smeralda 2 anni fa, quando aveva fatto la sosta in rada a Sanremo, ma probabilmente non eravamo 6500 a bordo come quest’anno!
Christian ha commentato “non può andarci bene sempre, il prossimo anno su Fortuna alle Canarie non facciamo lo stesso errore di infilarci alla festa più incasinata senza nemmeno un calice per il brindisi!”
Andiamo a nanna, domani saremo in navigazione e il programma è oziare tutto il giorno!
 
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