Qui si può vedere la sezione trasversale di un outeniqua yellowwood; si tratta di una conifera tipica di questa zona. All’interno della foresta di Graskop c’erano diversi di questi alberi alcuni dei quali raggiungevano l’eccezionale altezza di 60 metri e che furono tagliati tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900.
In particolare quello della sezione si calcola avesse tra i 700 e i 900 anni e la forma così frastagliata dipendeva dal blocco della crescita da una parte e una veloce crescita dall’altra. Sembra che questo sia da attribuire al raddrizzamento del tronco quando l’albero veniva inclinato da vento o quando l’inclinazione era determinata dalla ricerca di luce.
Poco distante ci fermiamo per una sosta fotografica ad una cascata.
La nostra meta successiva sono le formazioni geologiche di Bourke’s Luck Potholes: le buche della fortuna di Bourke.
Il nome "Bourke's Luck" deriva dal cognome di Tom Bourke, il cercatore d'oro che tentò di trovare l'oro nella zona.
Secondo quanto ci ha raccontato la guida sembra che Bourke abbia effettivamente trovato l’oro e si sia arricchito mentre sul web diverse fonti ritengono che la parola "fortuna" nel nome sia un riferimento alle aspirazioni e alle aspettative di Bourke di arricchirsi con l'oro nella regione, che, sfortunatamente, non si sono materializzate come aveva sperato.
Queste buche si sono formate nel corso di migliaia, forse milioni di anni, per l’erosione causata sul substrato roccioso dalla sabbia, ciottoli e frammenti di roccia trasportati dai fiumi. In particolare in questa zona dove si incontrano i fiumi Treur e Blyde le correnti sono particolarmente forti e l’azione erosiva è particolarmente intensa. Le sabbie e i sassi trasportati dalle correnti agiscono come agenti abrasivi sfregando costantemente contro il substrato roccioso mentre vorticano nei vortici. Questa azione di macinazione nel corso di innumerevoli anni ha portato allo scavo delle cavità.
I nomi di questi due fiumi, Treur che significa “lacrime” e Blyde che significa “gioia” (in afrikaans), sono legati a un episodio avvenuto nei dintorni attorno al 1840. Un gruppo di Boeri partirono da Cape Town per raggiungere nuove terre. Dopo oltre 6 mesi di viaggio su terreni particolarmente accidentati che rallentavano l’avanzare dei carri si fermarono sulle rive del Treur. Una piccola spedizione fu mandata in cerca di provviste in una città che si sapeva a circa 3 mesi di viaggio. Passarono 6 mesi ma non tornò nessuno, passarono altri 6 mesi e la piccola comunità decise di spostarsi battezzando il fiume “lacrime” per il dolore della perdita dei compagni non più tornati. Si accamparono vicino al fiume Blyde e lì furono raggiunti dai compagni che avevano creduto perduti e battezzarono il fiume “gioia”.
Iniziamo la discesa verso le passerelle che ci permetteranno di vedere queste spettacolari formazioni e dall’alto iniziamo a vedere il fiume Treur. Ma eccoci sopra le prime passerelle e alle ripide pareti tra cui scorre il fiume Blyde.
Giù in fondo si vedono le buche di Bourke.
