30 novembre,arrivo a Miami ,è ancora buio,la crociera è purtroppo finita,25 giorni da sogno,le valige sono state messe fuori questa notte ,per fortuna parlando in giro,abbiamo trovato una coppia di italiani residenti in Germania che avevano a disposizione un pesa valige portatile che ,prestatoci,è tornato utile.E' ora,scendiamo a fare colazione al ristorante,per la prima volta troviamo poca roba,chiamato il cameriere,veniamo informati che basta chiedere e dalle cucine arriva tutto,si vede che hanno fatto cosi per non buttare tanta roba,visto che è l'ultimo giorno ed è difficile gestire i consumi.Saliamo in cabina a prendere il bagaglio a mano,risalutiamo il nostro cabinista che dopo un 'inizio un po' zoppicante,nel corso della crociera si è riscattato.Scendiamo dalla nave con nostalgia e dopo aver recuperato le valige ,ci mettiamo in fila per passare i controlli d'entrata negli USA,il problema è che abbiamo tre grosse valige e due trolley a mano piu borse e zaini con dentro apparecchi fotografici e tutto il resto,per fortuna un'addetta allo smistamento dei bagagli,ci vede un po in difficolta' e ci manda un boys con un carrellino che ci sta attaccato alle gambe finchè passata la dogana ci accompagna fino al bus dove carichiamo le valige pronti a partire per l'escursione.Mancia,bisogna avere sempre a disposizione dei dollari perchè la mancia è una prassi,ma va bene anche un solo dollaro,e questo avviene anche all'arrivo all'aeroporto di Miami,scesi dal bus,arriva l'omino ,carica le valige sul carrello,gli diamo l'imput: alitalia,parte deciso ci porta davanti al cek-in ,ci mette le valige li davanti,2 dollari e se ne va,in Italia a Malpensa recuperate le valige,2 euro,si recupera un carrellino che porta a malapena il bagaglio,facciamo tutto da soli,usciamo a caricare il bagaglio in macchina e riportiamo il carrello all'interno degli ambienti aeroportuali,meglio l'America.Scusate la divagazione.Riprendiamo il discorso,saliti sul bus,ci dirigiamo fuori citta verso le Everglades,dove ci aspettano degli airboat per un giro su queste distese d'acqua.Le Everglades sono un'enorme riserva d'acqua, con una profondita' massima di 3 metri,popolata da coccodrilli,alligatori,tartarughe,ci sono anche circa 30 specie diverse di serpenti delle quali solo 7 o 8 sono velenose, numerosissime sono anchele specie di uccelli.Molte specie sono autoctone, altre sono invece importate dall'uomo e lasciate libere poi in natura ,una specie di queste è il pitone birmano.Si è cercato nei secoli scorsi di prosciugare il terreno dall'acqua per usarlo in agricoltura ,ma per fortuna è intervenuto il governo ed ora ,tutte le everglades sono parco nazionale,si era cercato addiritture di prosciugarle seminando semi di una pianta ,la malaleuca,pianta che vive prosciugando l'acqua dal terreno,ma è stato un disastro e ora c'è il problema opposto,queste piante sono difficili da estirpare in piu producono una specie di olio vegetale molto infiammabile che in caso di incendio distrugge vaste aree.Arrivati sul posto e dopo asserci messi in fila alla biglietteria,ci siamo diretti verso l'imbarco ove stazionavano alcuni airboat in attesa di portarci fra i canali.Sono rimasto incantato dalla motorizzazione di questi mezzi,io sono un autoriparatore,e vedere che queste barche dal fondo piatto che possono trasportare circa 30 persone, sono equipaggiate con 2 motori da 8 cilindri a V con una cilindrata unitaria di circa 5000 cc,mi ha lasciato di stucco.Prima della partenza,veniamo dotati di tappi per le orecchie , e una volta messi in moto i motori ci rendiamo conto del perchè.La spinta iniziale è incredibile,e devo dire che il guidatore ,dall'alto della sua postazione,guidava con perizia la barca tra canali e spiazzi d'erba fermandosi ogni tanto per farci vedere uccelli o alligatori nascosti in mezzo alle vegetazione.Tornati a terra,abbiamo visitato un piccolo museo di oggetti indiani, con annesse teche dove erano custoditi alcune specie di serpenti che popolano queste paludi,richiamati dalla guida,ci siamo accomodati su alcune scalinate in cemento davanti ad un recinto ove stazionavano degli esemplari di coccodrilli,li abbiamo assistito ad un esibizione di un addetto del centro che dava loro da mangiare ,peccato che non c'era un traduttore,finito lo spettacolo,all 'uscita, con la modica cifra di 3 dollari, si poteva fare la foto con in mano un piccolo caimano.Si proseguiva poi per un percorso che si snodava per una piccola parte della palude dove si potevano vedere in spazi molto ampi recintati,diverse specie di questi rettili.Dirigendoci verso l'uscita passando su un pontile di legno costruito in mezzo alla palude con un'altezza dal pelo dell'acqua di circa un metro,si vedevano liberi dei caimani dallo sguardo poco rassicurante.Ritornati al bus,abbiamo intrapreso la strada del ritorno,come in ogni paese del mondo ,anche qui si stavano facendo dei lavori lungo la strada,con la sola differenza che in questi luoghi,si è nelle paludi,e abbiamo fotografato un coccodrillo che stazionava a solo un centinaio di metri da dove lavoravano degli operai.La guida ci ha spiegato la vita delle persone che vivono vicino alle everglades,tra Miami e le everglades,c'è una striscia cuscinetto di circa 2 km,e chi vive in queste zone ha delle regole che deve sempre rispettare.Niente bagno nei canali,chi ha una piscina nel giardino prima di buttarsi dentro si deve accertare che non ci sia qualche coccodrillo,quando si esce da qualche locale dove ci si è fermati per un po,prima di salire in macchina accertarsi che sotto di essa non ci sia qualche presenza scomoda,i cani devono sempre essere al guinzaglio ,in particolar modo quelli piccoli,quando si esce la sera circolare sempre con una torcia,i bambini non hanno il permesso di giocare da soli nelle zone vicino ai canali a alle macchie di arbusti e gli adulti sono responsabili di qualsiasi incidente che possa capitare ai figli per mancato controllo.Meglio vivere da un'altra parte.Ormai siamo in vista dell'aeroporto di Miami,siamo alla fine di tutto,la guida ci spiega che verremo lasciati davanti ai rispettivi ingressi delle varie compagnie aeree,noi siamo gli ultimi a scendere,come detto prima ,arriva l'omino che ci aiuta con le valige,personale costa presente e attento,tutto fila alla perfezione ,ora l'unico problema sono i bagagli,al cek.in facciamo presente che abbiamo una valigia oltre il consentito,l'addetta è un po' perplessa ma l'anticipo ,e gli faccio notare che su internet,era specificato che si poteva imbarcare un collo in piu dal peso di 23 kg pagando un extra di 75 $,al che mi dice che non sono dollari ma euro,ok mi sta bene anche perchè dei signori che erano con noi ed avevano solo il bagaglio canonico,ma con 10 kg in eccedenza,hanno pagato un supplemento col nostro stesso importo.E' proprio vero che la conoscenza delle regole serve.Nell'attesa dell'imbarco,ci dilettiamo a fare un po di shopping,chissa quando ci capitera' di tornare ancora a Miami.Ore 18,comincia l'imbarco,siamo dietro le ali,posti vicino al finestrino,bene ,ore 18,45 allaccio delle cinture di sicurezza l'aereo si muove sulla pista ,prende velocita' si stacca terra e via ,vediamo Miami dall'alto,uno spettacolo unico.Ci spiace che tutto sia finito,sono stati giorni bellissimi,abbiamo conosciuto persone simpatiche,torniamo in Italia con molti amici in piu e con in testa tanti ricordi stupendi.Ci aspettano 9 ore di volo pero'l'aereo è nuovo,è comodo e pulito,niente da dire,siamo stati fortunati.ITALIA ARRIVIAMO.
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