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Altri porti "insofferenti" alle navi

Io sì ci cred, con i limiti dovuti, ma ci credo.
Non mi fraintendere non è che io non creda che le navi inquinano o che la presenza di tante persone possano creare disagi alla cittadinanza è solo che Napoli è una città che conosco piuttosto bene abbastanza da sapere che l'inquinamento delle navi è l'ultimo dei suoi problemi. Per questo motivo credo che dietro alla generalizzazione del movimento no navi ci sia più della preoccupazione per l'inquinamento o il disagio cittadino. D'altra parte non credo neppure che tutte le città dove ci sono state proteste vogliano davvero fare a meno delle navi da crociera, che i giornali cittadini accolgono sempre come una benedizione, tutto sta a trovare un modo per compensare i disagi. Ecco perché, posto che tutte le forme di inquinamento si possono ridurre ma non eliminare, credo che alla fine si andrà verso una compensazione economica, che porti benefici per tutti i cittadini. D'altra parte se facciamo due conti con la tassa d'ingresso molte città ne trarrebbero un indubbio vantaggio.
 
Non mi fraintendere non è che io non creda che le navi inquinano o che la presenza di tante persone possano creare disagi alla cittadinanza è solo che Napoli è una città che conosco piuttosto bene abbastanza da sapere che l'inquinamento delle navi è l'ultimo dei suoi problemi. Per questo motivo credo che dietro alla generalizzazione del movimento no navi ci sia più della preoccupazione per l'inquinamento o il disagio cittadino. D'altra parte non credo neppure che tutte le città dove ci sono state proteste vogliano davvero fare a meno delle navi da crociera, che i giornali cittadini accolgono sempre come una benedizione, tutto sta a trovare un modo per compensare i disagi. Ecco perché, posto che tutte le forme di inquinamento si possono ridurre ma non eliminare, credo che alla fine si andrà verso una compensazione economica, che porti benefici per tutti i cittadini. D'altra parte se facciamo due conti con la tassa d'ingresso molte città ne trarrebbero un indubbio vantaggio.
Sottoscrivo ogni singola considerazione
Il problema dell'inquinamento delle navi esiste? Si, certo che si.
Ci sono problemi molto più rilevanti da affrontare prima? Altrettanto si a mio parere.
 
Ma nessuno ha mai negato ci siano problemi ben più grandi ed impellenti che non l'inquinamento causato dalle navi da crociera, (che sarà ampiamente ridotto negli anni a venire) basta pensare al traffico aereo al quale però nessuno sembra dare importanza.
L'aspetto poi dei "numeri" ha la sua rilevanza nei luoghi dove i movimenti cittadini reagiscono spontaneamente.
Abbiamo parlato di Napoli che ha sicuramente i suoi problemi, ma Venezia, argomento più volte trattato, se dovesse ospitare ancora le otto/nove navi in contemporanea come avveniva ante covid, come farebbe ospitare altri 30.000 visitatori sommati ai 60.000/70.000 che si rovesciano nel centro storico in molti giorni dell'anno? Già ora "senza navi" siamo al collasso, è evidente che gli oramai meno dei 50.000 abitanti reagiscano. E per analogia lo fanno anche tante altre realtà che vivono le stesse condizioni.
 
Aggiungo che personalmente dalle navi, come la stragrande maggioranza degli abitanti, non partecipo al business delle navi da crociera, anzi ne son penalizzato sotto diversi aspetti.
 
Aggiungo che personalmente dalle navi, come la stragrande maggioranza degli abitanti, non partecipo al business delle navi da crociera, anzi ne son penalizzato sotto diversi aspetti.
Io non metto in dubbio che Venezia come altre località tipo Santorini presentino delle problematiche particolari e di difficile soluzione. Ciò che mi lascia perplessa è il fatto che questo movimento si stia allargando in modo indiscriminato comprendendo luoghi che con gli opportuni interventi infrastrutturali potrebbero convivere con il turismo crocieristico traendone addirittura un vantaggio.
 
......... luoghi che con gli opportuni interventi infrastrutturali potrebbero convivere con il turismo crocieristico traendone addirittura un vantaggio.
non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma per amor di obiettività penso che bisognerebbe domandarsi se questo è pure l'esatto punto di vista di chi in quei luoghi ci vive.
ci siamo mai immedesimati nella loro quotidianità?
abbiamo esatta contezza di come e se la fruibilità dei residenti possa essere cambiata da prima a dopo l'avvento delle crociere di massa ?
i loro sono solo capricci, isterismi, moti strumentalizzati a fini politici? o c'è qualcosa di ponderato e fondato?
ripeto, non simpatizzo per i movimenti no-navi.
 
Ma scusa Massimiliano tutte le città d'arte sono "intasate" di turisti, io abito in centro a Verona da maggio ad ottobre è un susseguirsi di eventi, si inizia con maggio con i concerti in Arena poi inizia la stagione lirica sino a fine agosto, poi riprendono i vari concerti in Arena e al Teatro Romano, poi ci sono le fiere a livello mondiale oggi per dire c'è Gigi d'Alessio poi i Pooh e c'è Marmomacc e la partita di serie A che cosa si fa si chiude tutto?
 
Io non credo che ci possa essere una soluzione unica per tutti perché i problemi di Venezia sono diversi da quelli di Barcellona. Inoltre bisogna capire se il problema sono solo i crocieristi o tutti i turisti giornalieri perché è chiaro che non tutti i visitatori dormono necessariamente in città. Almeno io quando organizzo scelgo un posto come punto base e poi da lì mi muovo verso le altre mete del viaggio e non sempre è nella città principale. Le soluzioni si possono sempre trovare, ma è chiaro che necessitano di un dialogo franco tra compagnie e amministrazioni locali.
 
Siamo al solito discorso che non vogliono orde di turisti salvo poi lamentarsi dei posti di lavori che vanno persi, le mega navi hanno sostituito i villaggi vacanze con tutti i disagi di un luogo circoscritto. La penalizzazione la subisce anche il crocerista/turista che vuole visitare un luogo e trova persone che sono interessate solo a selfie o acquisti modello suk arabo senza avere la minima idea di come comportarsi
 
Un articolo a riguardo relativo al porto di New York.

Nuovi accordi di compagnia di crociere per New York con Carnival, NCLH e MSC​

  • 28 settembre 2023
MSC Meraviglia a New York

La New York City Economic Development Corporation (NYCEDC) ha annunciato oggi nuovi accordi di utilizzo con i marchi Carnival Corporation, tra cui Princess Cruises e Cunard, Norwegian Cruise Line (NCL) e MSC Crociere per future partenze dai terminal crociere di Manhattan e Brooklyn, secondo un rapporto dichiarazione.
Questi nuovi accordi danno priorità alla riduzione delle emissioni, ai partenariati educativi, agli investimenti nelle imprese della città di New York attraverso la fornitura locale e creano un fondo di benefici per la comunità per affrontare le priorità del quartiere.
“Il settore delle crociere è un enorme motore dell'economia della città di New York, poiché genera migliaia di posti di lavoro ben retribuiti per i newyorkesi e contribuisce ad alimentare il settore del turismo e dell'ospitalità”, ha affermato Andrew Kimball, Presidente e CEO del NYCEDC. “È essenziale garantire che queste industrie su larga scala rimangano focalizzate sulla sostenibilità e lavorino a fianco della comunità in tutti gli aspetti, che è esattamente ciò che fa questo accordo”.
"New York City, oltre ad essere la mia città natale, è una destinazione iconica amata dai nostri marchi e dai loro ospiti, e siamo onorati di far parte di questa vivace comunità", ha affermato Josh Weinstein, CEO e Chief Climate Officer di Carnival Società. “Siamo entusiasti di collaborare con NYCEDC per definire un accordo che supporti in modo sostenibile le nostre operazioni, investendo al tempo stesso nella comunità che rende New York così speciale”.
“Questo accordo rappresenta l'impegno a lungo termine di NCLH nei confronti della città di New York, dei suoi residenti e dei visitatori. Siamo estremamente lieti di aver identificato, insieme al NYCEDC, meccanismi di grande impatto per sostenere la crescita economica locale, l’azione per il clima e lo sviluppo sostenibile per tutta la durata della nostra partnership”, ha affermato Daniel S. Farkas, General Counsel, EVP e Chief Development Officer di Norwegian Cruise Line Holdings Ltd.
"Attendiamo con ansia un futuro luminoso a New York City, portando migliaia di ospiti da tutto il mondo a sperimentare le immagini e i suoni della Grande Mela prima e dopo la partenza per una vacanza da sogno al mare", ha affermato Rubén A. Rodríguez, Presidente, MSC Crociere USA.
“Da quando abbiamo iniziato a salpare da New York City ad aprile, MSC Meraviglia ha offerto agli ospiti e ai consulenti di viaggio un maggiore accesso a un’ampia varietà di itinerari, tra cui le Bahamas, la Florida, le Bermuda e le nostre crociere stagionali verso il Canada e il New England iniziate questa settimana. . MSC Crociere è la terza compagnia di crociere più grande e in più rapida crescita al mondo. New York City contribuisce in modo importante alla nostra crescita in Nord America e non vediamo l’ora di portare più visitatori internazionali e stimoli economici nella regione negli anni a venire”.
Ciascuno di questi nuovi accordi è progettato per aumentare l’inclusione economica e la sostenibilità del settore delle crociere attraverso maggiori benefici per la comunità e la riduzione delle emissioni. Ciò comprende:
  • Istituzione di un fondo prioritario comunitario: 1 dollaro per passeggero verrà aggiunto a un nuovo fondo, gestito dal NYCEDC, per affrontare direttamente le priorità comunitarie nei quartieri circostanti i terminal crociere. Nel corso dei prossimi 10 anni, il NYCEDC stima che questo fondo innovativo genererà circa 14 milioni di dollari che andranno direttamente alle comunità di Red Hook e Midtown Manhattan.
  • Pianificazione del trasporto via terra : collaborazione con le compagnie di crociera per tracciare e migliorare il trasporto via terra e l'esperienza di viaggio, per massimizzare le opzioni di trasporto pubblico, ridurre il traffico veicolare e migliorare l'esperienza di viaggio nei terminal e per le comunità vicine.
  • Riduzione delle emissioni: monitoraggio e attuazione di misure per ridurre le emissioni laddove fattibile dal punto di vista commerciale e operativo.
  • Collegamento all’energia elettrica da terra: quando possibile, le navi da crociera si collegheranno all’energia elettrica da terra per ridurre le emissioni e garantire che tutte le navi che fanno scalo a New York City siano dotate di collegamenti elettrici da terra entro il 2028.
  • Aumentare l’approvvigionamento locale: sviluppare un piano di approvvigionamento locale dando priorità alla sensibilizzazione delle imprese registrate di proprietà delle donne minoritarie (MWBE).
  • Sviluppo di partenariati educativi: creare rapporti nuovi ed ampliati con istituzioni educative con sede a New York City e partecipare ad almeno una fiera del lavoro e un evento di networking all'anno.

Inoltre, ciascuna compagnia di crociera è tenuta a presentare una relazione annuale al NYCEDC che mostri i propri progressi e il proprio impegno nei confronti di ciascuno dei vantaggi per la comunità.
La durata dei nuovi contratti di utilizzo varia da tre a quindici anni e ciascuno dei contratti ha la possibilità di rinnovi quinquennali. I nuovi accordi di utilizzo sostituiscono gli attuali accordi con ciascuna rispettiva compagnia di crociera.
Il NYCEDC ha inoltre affermato di essere impegnato ad espandere l'energia elettrica da terra sia nei terminal crociere di Manhattan che in quelli di Brooklyn e sta attualmente assicurando ulteriori infrastrutture di energia elettrica da terra per il terminal crociere di Brooklyn per consentire a più navi di connettersi.

Cruise Industry news.com
 
New York come sempre fa scuola.
Non si chiude e non si vieta, ma si regolamenta e si trova un equilibrio che limiti le criticità e porti vantaggi anche alla comunità che sopporta i disagi.
Lo avevano già dimostrato con la regolamentazione delle locazioni brevi, che da noi ancora non hanno neanche capito cos'è e cosa comporta per chi ci deve convivere...
 
Beh mica tanto, visto che in un articolo postato pretendono l'alimentazione da terra e poi le strutture portuali nel n ne son provviste
 
Non solo Venezia ricorre alla tassa d'accesso alla città.
Amsterdam si sta imbarcando in un significativo aumento delle tasse rivolto ai turisti e ai passeggeri delle navi da crociera per rafforzare il proprio budget per iniziative che includono alloggi aggiuntivi, misure contro la povertà e supporto sanitario, tra gli altri servizi vitali. Hester van Buren, responsabile delle finanze della città, ha espresso l'impegno della città a risparmiare ai residenti costi più elevati, spostando l'onere sui visitatori.

 
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