La questione è decisamente spinosa...ed è vero come dice Uno che c'è una carenza culturale di base..
Certo, tutti i giorni partono traghetti per la Sardegna, ed il numero degli incidenti in relazione alle tratte annuali ha una bassissima incidenza...ma non è detto che la straordinarietà non possa manifestarsi.
C'è un elemento di rischio in più nei traghetti, che è la presenza di autoveicoli nei garage e questo, accompagnato dalla presenza nei periodi estivi di imbarcazioni e soprattutto gommoni, decisamente infiammabili, è un ulteriore fattore critico da non trascurare. Nel 1994 a bordo della Moby Fantasy si era sviluppato un incendio a causa di un corto circuito nell'autovettura di un turista. Dalle cronache di allora , ci fu enorme panico , e nonostante l'equipaggio facesse un'esercitazione d' emergenza alla settimana fece parecchia fatica a gestire la situazione, con passeggeri che correvano in tutte le direzioni generando confusione. Per fortuna tutto si risolse per il meglio.
Ci sono poi i casi di imperizia da parte dei "Ponti Comando"
Nel 2003 la Moby Magic urtò per un errore di manovra uno scoglio mentre era in navigazione, e la sala macchine cominciò ad imbarcare acqua. La nave fu evacuata, ed in quel caso il tutto si svolse con relativa calma.
Nel 1996 la nave della Tirrenia "Caralis" in rotta da Cagliari per Civitavecchia, incredibilmente investì nientepocodimeno che l'isola di Serpentara (134 ettari di grandezza, non propriamente un'isolotto), spaccò il bulbo a prua in due e rimase incagliata. Tanto spavento a bordo, in quel caso nessuna indicazione ai passeggeri da parte dell'equipaggio, la gente si rese conto di quello che era successo solo uscendo nei ponti esterni.
Nel 2007, all'interno del golfo di Olbia, la Moby Fantasy e la Nuraghes della Tirrenia entrarono in collisione. La prua della Moby aprì uno squarcio sulla fiancata di dritta della Nuraghes, fu un miracolo che non ci furono vittime.
Ma l'incidente più grave che, come ben sapete, colpì la marina mercantile italiana nel dopoguerra fu quello del Moby Prince (1991). 140 vittime e tragedia che tutt'oggi rimane senza un colpevole.
In quell'occasione le procedure di bordo funzionarono perchè ci fu il tempo di radunare la gran parte dei passeggeri nel salone DeLux che era il punto di riunione previsto (dotato di porte tagliafuoco ma ubicato a prua, origine dell'incendio), ma purtroppo quel salone si trasformarà ben presto in una trappola senza uscita.
Tutto questo non per creare ovviamente allarmismi, nè tantomeno per fare l'uccello del malaugurio per carità, ma solo per sottolineare l'importanza dell'informarsi a bordo sulle procedura di emergenza perchè, anche se accade per fortuna di rado, il fatto che qualcosa non vada per il verso giusto anche su tratte routinarie come Sardegna-Continente è sempre dietro l'angolo.
In quasi 100 traversate da e per la Sardegna, a me per fortuna non è mai capitato niente del genere, ma la prima cosa che faccio quando salgo a bordo è leggere il cartello posto in cabina e nei saloni comuni contenenti le istruzioni d'emergenza, in fondo, ci vogliono solo tre minuti per farlo.
Un saluto