Rodolfo
Super Moderatore
Ce la meritiamo, come paese, tanta fedeltà? Tanta abnegazione?
Sicuramente no. Ma loro escono con dignità e a testa alta, nonostante il prezzo che stan pagando.
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Ce la meritiamo, come paese, tanta fedeltà? Tanta abnegazione?
Sicuramente no. Ma loro escono con dignità e a testa alta, nonostante il prezzo che stan pagando.
Io credo non si arriverà mai a tanto; però tutti han giocato sulla pelle di questi due ragazzi, anche fossero colpevoli del reato di cui son accusati. Due anni di tira e molla su di un caso di risonanza internazionale: pazzesco.
Io credo non si arriverà mai a tanto; però tutti han giocato sulla pelle di questi due ragazzi, anche fossero colpevoli del reato di cui son accusati. Due anni di tira e molla su di un caso di risonanza internazionale: pazzesco.
Le tue parole sono accorate e più che comprensibili. Per quel che riguarda me anche condivisibili.
Rodolfo, spero anch'io che la triste vicenda non abbia un esito così terribile ma ce n'è quanto basta per dirvi che non mi meraviglio affatto di come siano andate le cose visto che questa Italia è infiacchita da querelle di potere, sfiancata da una politica economica per troppo tempo squilibrata e soprattutto asservita, un'Italia che fa accattonaggio presso potenze straniere e che per racimolare fondi non trova di meglio che vendere o svendere tutto ciò che può compresi beni strategici, un'Italia con troppi complessi di colpa timida e pavida, un'Italia certamente europea quanto a beccar sanzioni o sperperare fondi se non addirittura a farne truffa e molto provinciale quanto a rappresentanza. Un'Italia a mio avviso troppo carponi e forse, chi sa, pure troppo "bocconi". Un'Italia trasformata da tempo in convenientissimo discount per un bel po di Paesi visto che a mio avviso è amministrata di fatto più da mister marketing da multinazionale che da statisti (questi sembrano ormai razza estinta). Poveri marò e povera Italia! Pur di vendere, far contratti, accordi commerciali e roba del genere facciamo finta che civiltà e Paesi siano tutti uguali e allora che sia! Oggi ti cedo 2 marò, domani un pezzo di Eni o di Poste che vuoi che sia, tanto a salvare l'immagine dell'Italia nel mondo e l'italian style ci pensano le Ferrari che vendiamo agli arabi.
Forse ho esagerato ma penso a quei marò che da tanto si fidano di questa Italia ed anche a quei ragazzi italiani che non ci sono più ma se ne sono andati con tanto di mano autorevole poggiata sulla bara.
Ho detto troppo, magari mi scuso ma parlo da italiano e da padre! Forse qualcuno mi capirà.
Ciao.
Rodolfo, spero anch'io che la triste vicenda non abbia un esito così terribile ma ce n'è quanto basta per dirvi che non mi meraviglio affatto di come siano andate le cose visto che questa Italia è infiacchita da querelle di potere, sfiancata da una politica economica per troppo tempo squilibrata e soprattutto asservita, un'Italia che fa accattonaggio presso potenze straniere e che per racimolare fondi non trova di meglio che vendere o svendere tutto ciò che può compresi beni strategici, un'Italia con troppi complessi di colpa timida e pavida, un'Italia certamente europea quanto a beccar sanzioni o sperperare fondi se non addirittura a farne truffa e molto provinciale quanto a rappresentanza. Un'Italia a mio avviso troppo carponi e forse, chi sa, pure troppo "bocconi". Un'Italia trasformata da tempo in convenientissimo discount per un bel po di Paesi visto che a mio avviso è amministrata di fatto più da mister marketing da multinazionale che da statisti (questi sembrano ormai razza estinta). Poveri marò e povera Italia! Pur di vendere, far contratti, accordi commerciali e roba del genere facciamo finta che civiltà e Paesi siano tutti uguali e allora che sia! Oggi ti cedo 2 marò, domani un pezzo di Eni o di Poste che vuoi che sia, tanto a salvare l'immagine dell'Italia nel mondo e l'italian style ci pensano le Ferrari che vendiamo agli arabi.
Forse ho esagerato ma penso a quei marò che da tanto si fidano di questa Italia ed anche a quei ragazzi italiani che non ci sono più ma se ne sono andati con tanto di mano autorevole poggiata sulla bara.
Ho detto troppo, magari mi scuso ma parlo da italiano e da padre! Forse qualcuno mi capirà.
Ciao.
Al di là di nostre mancanze (che ci sono state, sia chiaro...)...al di là di tutto....sono passati due anni....
Due anni di rinvii, due anni che non sono serviti nemmeno per formalizzare un capo d'imputazione.....
Se questa faccenda non fosse così dannatamente seria.....verrebbe quasi da ridere per quanto è grottesca....
Siamo deboli, si, siamo ricattabili, siamo "complessati", spesso sbagliamo strategia in maniera dilettantesca...assolutamente..... ma ciò non giustificherà mai chi con noi usa la prepotenza e la voce grossa...chi fa finta di inseguire la verità e la giustizia attraverso prese in giro come i continui rinvii....e la mancata formalizzazione dei capi d'accusa....
Le vittime non sono solo i morti...per i quali bisogna avere il massimo rispetto, sempre e comunque....ma anche i vivi, sequestrati per due anni dalle loro famiglie e dal loro paese, senza neanche un'accusa formale....
Rodolfo, spero anch'io che la triste vicenda non abbia un esito così terribile ma ce n'è quanto basta per dirvi che non mi meraviglio affatto di come siano andate le cose visto che questa Italia è infiacchita da querelle di potere, sfiancata da una politica economica per troppo tempo squilibrata e soprattutto asservita, un'Italia che fa accattonaggio presso potenze straniere e che per racimolare fondi non trova di meglio che vendere o svendere tutto ciò che può compresi beni strategici, un'Italia con troppi complessi di colpa timida e pavida, un'Italia certamente europea quanto a beccar sanzioni o sperperare fondi se non addirittura a farne truffa e molto provinciale quanto a rappresentanza. Un'Italia a mio avviso troppo carponi e forse, chi sa, pure troppo "bocconi". Un'Italia trasformata da tempo in convenientissimo discount per un bel po di Paesi visto che a mio avviso è amministrata di fatto più da mister marketing da multinazionale che da statisti (questi sembrano ormai razza estinta). Poveri marò e povera Italia! Pur di vendere, far contratti, accordi commerciali e roba del genere facciamo finta che civiltà e Paesi siano tutti uguali e allora che sia! Oggi ti cedo 2 marò, domani un pezzo di Eni o di Poste che vuoi che sia, tanto a salvare l'immagine dell'Italia nel mondo e l'italian style ci pensano le Ferrari che vendiamo agli arabi.
Forse ho esagerato ma penso a quei marò che da tanto si fidano di questa Italia ed anche a quei ragazzi italiani che non ci sono più ma se ne sono andati con tanto di mano autorevole poggiata sulla bara.
Ho detto troppo, magari mi scuso ma parlo da italiano e da padre! Forse qualcuno mi capirà.
Ciao.