Seafoam
New member
In mezzo sembra (ripeto sembra) che ci sia la voglia degli Indiani di accusarci in ogni modo..
Ma la realtà è che l'Italia si presenta in India come in altri paesi esattamente come un accattone
Due grandi verità.
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In mezzo sembra (ripeto sembra) che ci sia la voglia degli Indiani di accusarci in ogni modo..
Ma la realtà è che l'Italia si presenta in India come in altri paesi esattamente come un accattone
Le autorità italiane hanno detto cosa NON fare... ma lui ha preferito ascoltare l'armatore. Sembra sia andata così...
Vedi, il punto è proprio questo, in una nazione "normale" se una autorità governativa o militare ti dice qualcosa tu la fai..
Ed ovviamente la fai anche perchè c'è una precisa legge che dice che la devi fare..
Solo da noi si arriva a formulazioni barocche delle leggi, fatte apposta perchè nessuno abbia la responsabilità del proprio ruolo..
La mia non è tanto una questione con l'armatore ma con chi ha messo in piedi questo castello senza senso..
Ed in generale, lo ripeto, con un modo di fare tutto nostro..
Sinceramente ora come mi sentirei se fossi un militare Italiano? E se fossi un comandante di una nave civile?
Ma insomma, non si può fare riferimento neanche sulla Farnesina o sulla Marina Militare? Loro 'consigliano'...
Ma siamo matti..
Questa è l'Italia dell'otto settembre, nulla di più e nulla di meno..
E chi si occupa di sollevare la questione qui da noi? Nessuno, si parla dei Marò ma non del problema cardine, che i Marò sono lì perchè c'era un accordo volutamente fumoso che solleva dalla responsabilità chi li manda in giro per il mondo...
Ed ovviamente chi ha messo su quella formulazione il 27 del mese riceve un lautissimo stipendio per il suo ruolo di 'responsabilità'..
Un saluto (amaro)
Manlio
Sai lui per legge deve ruspettare gli interessi Dell armatore e del caricatore, e non penso che lui abbia parlato con il ministero..... Ragazzi se condanniamo almeno.....
Ma infatti... il mio post voleva appunto evidenziare l'assurdità di tale dichiarazione! Ma come si fa a dire... ci sono le reti... si avvicinano... lo devono sapere?
Scusami Seafoam, non avevo capito lo spirito del tuo post!
Ciao!
Ciao Sciguetto, a mio parere sarebbe stata la soluzione migliore. E il servizio di scorta e di prevenzione da parte di navi militari è già realtà ed è frutto di accordi internazionali.
I problemi in questo caso sono di tipo "logistico", quali ad esempio il numero di navi da scortare in relazione alle unità militari a disposizione.
Si era pensato alla soluzione dei "convogli", ed è stata anche attuata, ma è stato difficile conciliare le esigenze di tante navi, provenienti da paesi diversi, con rotte differenti.
Alcuni stati, tra cui la Corea, ha reso obbligatorie le cosiddette "cittadelle", dei veri e propri fortini a bordo che "aiutassero" a "prendere tempo" in attesa di un intervento militare.
Un saluto
Mi resta però l'idea che nessuno voglia fare niente "insieme" agli altri. Ora, i punti cosiddetti caldi li conoscono tutti; quindi perchè non organizzare una base in una località vicina e scortare le navi solo per un tratto di mare e non per tutto il percorso da partenza ad arrivo? In fondo tutti (o quasi) gli stati con navi a rischio fanno parte dell'ONU.....
Lo si bombarda? Lo si invade? Lo si ricatta economicamente? Purtroppo l'unica via è quella diplomatica e se si ha a che fare con chi ha una concezione del tempo e della "perdita di faccia" diversa dalla nostra, è difficile....
Ciao, grazie per la risposta.
Mi resta però l'idea che nessuno voglia fare niente "insieme" agli altri. Ora, i punti cosiddetti caldi li conoscono tutti; quindi perchè non organizzare una base in una località vicina e scortare le navi solo per un tratto di mare e non per tutto il percorso da partenza ad arrivo? In fondo tutti (o quasi) gli stati con navi a rischio fanno parte dell'ONU.....
Vabbè, discorso troppo teorico, temo, un po' come quello sui terroristi...
Poichè leggo moltissimi commenti molto arrabbiati sul fatto di farsi prendere a pesci in faccia ecc, senza voler difendere il governo altrui (ogni tanto ho difficoltà a difendere il mio....) vorrei invitarvi a fare un passino indietro.
Noi ci siamo trovati in una gabola storica con gheddafi ed i due svizzeri imprigionati, abbiamo dovuto subire di tutto e di più, ma non si poteva fare altro, anche se avevamo notevoli mezzi di pressione; a volte ci sembra tutto facile e semplice, ma oggettivamente, cosa si può fare? Come si obbliga uno Stato, che oltretutto geograficamente è agli antipodi ed ha un'altra cultura, a mollare l'osso?
Lo si bombarda? Lo si invade? Lo si ricatta economicamente? Purtroppo l'unica via è quella diplomatica e se si ha a che fare con chi ha una concezione del tempo e della "perdita di faccia" diversa dalla nostra, è difficile....
Un mio vecchio professore diceva: quando un amante del compromesso e un intransigente discutono, l'intransigente l'avrà sempre vinta.
Certo, creare quella commistione tra interessi privati e comportamenti militari si è rivelata una scelta suicida, anche perchè come ci si può aspettare da un privato che vada contro i propri interessi personali (e qui credo che parliamo di centinaia di milioni di €) per ottemperare alle esigenze militari?
Ciao Sciguetto, a mio parere sarebbe stata la soluzione migliore. E il servizio di scorta e di prevenzione da parte di navi militari è già realtà ed è frutto di accordi internazionali.
I problemi in questo caso sono di tipo "logistico", quali ad esempio il numero di navi da scortare in relazione alle unità militari a disposizione.
Si era pensato alla soluzione dei "convogli", ed è stata anche attuata, ma è stato difficile conciliare le esigenze di tante navi, provenienti da paesi diversi, con rotte differenti.
Alcuni stati, tra cui la Corea, ha reso obbligatorie le cosiddette "cittadelle", dei veri e propri fortini a bordo che "aiutassero" a "prendere tempo" in attesa di un intervento militare.
Un saluto
Non sono cacciamine ma pattugliatori....Esploratore, Sentinella, Vedetta, Staffetta.Si potrebbe creare una forza multinazionale, come la MFO che pattuglia e presidia lo Stretto di Tiran. A tale forza partecipa anche l'Italia con settantacinque militari e tre cacciamine che pattugliano lo stretto.
http://www.sestagrifi.altervista.org/mfo_sinai.htm
Si potrebbe creare una forza multinazionale, come la MFO che pattuglia e presidia lo Stretto di Tiran. A tale forza partecipa anche l'Italia con settantacinque militari e tre cacciamine che pattugliano lo stretto.
http://www.sestagrifi.altervista.org/mfo_sinai.htm
Intendevo proprio una cosa del genere.
quasi tutti...hiihhiihMa con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
quasi tutti...hiihhiih
Se avrai l'accortezza di guardare la foto che ho già linkato ci accorgerai da te della Oerlikon a prua..., mentre le due Mg di solito vengono montate sul "candeliere" nelle alette di plancia in certe situazioni di allerta...Se qualcuno mi puo' aiutare...
I nostri pattugliatori sono forse equipaggiati con di n° 1 Oerlikon 20/70 + n° 2 MG 42/59 7.62, o dispongono solo di armi leggere ? (tipo FaT WdP)
Ciao sciguetto !
Al momento la UE opera attraverso questa missione congiunta:
http://www.eunavfor.eu/
Ma con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
ciao
enrico
Non sono cacciamine ma pattugliatori....Esploratore, Sentinella, Vedetta, Staffetta.
http://www.marina.difesa.it/uominimezzi/navi/Pagine/Staffetta.aspx
La MFO ha funzionato, la libera navigazione nello stretto di Tiran è tutelata.
Se c'è stata la necessità di imbarcare marò sulle navi civili significa che EU NAVFOR ha qualche smagliatura nella sua rete di protezione...
Le zone in cui opera:
EU NAVFOR ATALANTA operates in a mission area covering an area from the south of the Red Sea, the Gulf of Aden and the Western part of the Indian Ocean including theSeychelles. The area of Operation also includes Somali coastal territory as well as its territorial and internal waters.