capricorno
Super Moderatore
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" Atmosfere natalizie " .....a bordo del Costa Deliziosa - Dicembre 2024
- Autore discussione capricorno
- Data d'inizio
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capricorno
Super Moderatore
Zara non finisce mai di sorprendere, offre scorci meravigliosi ed inaspettate sorprese, come trovarsi all'improvviso una colonna antica svoltando la via...
capricorno
Super Moderatore
E ancora atmosfere natalizie....
Curiosando da un portone aperto....
A Zara le chiese non si contano ne esistono tantissime, alcune trasformate in altro...di questa ne resta solo la facciata, nel suo interno un locale moderno...
...sono i risvolti della stessa medaglia...un palazzo, un portone aperto....
...e si trova altro.....
Ultima modifica:
capricorno
Super Moderatore
La Chiesa di San Simeone
Un' occasione così non capiterà più... così mi sono detta. Quattro volte a Zara e chiesa sempre chiusa, questa volta no! Certo non sarà possibile visitarla in modo approfondito poiché è transennato in parte il suo interno per ristrutturazione...ma mi accontento così...si dice : di necessità virtù.
La chiesa fu fondata nel XII secolo e dedicata inizialmente a santo Stefano. Nel 1639 vi furono traslate le reliquie di san Simeone risalenti all'anno zero del calendario cristiano. Nel 1494 il presbitero milanese Pietro Casola, mentre era in viaggio per raggiungere Gerusalemme su una galea veneziana, visitò la chiesa e descrisse in modo preciso l'arca e la reliquia del santo perfettamente conservata. Venne rifatta ampiamente nel Settecento.
È una chiesa a pianta basilicale, a tre navate divise da colonne.
Al centro dell'abside è conservata l'arca di san Simeone, che contiene i resti del Santo, finemente modellata in argento, opera del 1377-1380 di Francesco da Milano, eseguita a Zara e donata da sant'Elisabetta d'Ungheria, figlia del governatore bosniaco Stjepan II Kotromanić e moglie del re Ludovico I d'Angiò, che fece voto al santo di costruire l'arca, nella speranza di avere un figlio maschio. L'arca venne costruita in legno di cedro e rivestita in lamina d'argento e dorata, lavorata con la tecnica a sbalzo dall'orefice milanese Francesco d'Antonio, con l'aiuto delle maestranze locali. Lo stesso orefice incise sul retro dell'arca, in lingua latina e calligrafia gotica, la scritta: “Qui, in questo arca, donata dalla potente, celeberrima e magnanima Elisabetta la Minore, sovrana dell'Ungheria, per adempiere il voto dato, giace in pace Simeone il Giusto, quello stesso che teneva sulle mani Gesù Cristo, nato dalla Vergine. Questa opera fu realizzata da Francesco di Milano, nel 1380". L'arca è sostenuta da due angeli in bronzo, ricavati nel 1647 dalla fusione di due cannoni turchi.
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Un' occasione così non capiterà più... così mi sono detta. Quattro volte a Zara e chiesa sempre chiusa, questa volta no! Certo non sarà possibile visitarla in modo approfondito poiché è transennato in parte il suo interno per ristrutturazione...ma mi accontento così...si dice : di necessità virtù.
La chiesa fu fondata nel XII secolo e dedicata inizialmente a santo Stefano. Nel 1639 vi furono traslate le reliquie di san Simeone risalenti all'anno zero del calendario cristiano. Nel 1494 il presbitero milanese Pietro Casola, mentre era in viaggio per raggiungere Gerusalemme su una galea veneziana, visitò la chiesa e descrisse in modo preciso l'arca e la reliquia del santo perfettamente conservata. Venne rifatta ampiamente nel Settecento.
È una chiesa a pianta basilicale, a tre navate divise da colonne.
Al centro dell'abside è conservata l'arca di san Simeone, che contiene i resti del Santo, finemente modellata in argento, opera del 1377-1380 di Francesco da Milano, eseguita a Zara e donata da sant'Elisabetta d'Ungheria, figlia del governatore bosniaco Stjepan II Kotromanić e moglie del re Ludovico I d'Angiò, che fece voto al santo di costruire l'arca, nella speranza di avere un figlio maschio. L'arca venne costruita in legno di cedro e rivestita in lamina d'argento e dorata, lavorata con la tecnica a sbalzo dall'orefice milanese Francesco d'Antonio, con l'aiuto delle maestranze locali. Lo stesso orefice incise sul retro dell'arca, in lingua latina e calligrafia gotica, la scritta: “Qui, in questo arca, donata dalla potente, celeberrima e magnanima Elisabetta la Minore, sovrana dell'Ungheria, per adempiere il voto dato, giace in pace Simeone il Giusto, quello stesso che teneva sulle mani Gesù Cristo, nato dalla Vergine. Questa opera fu realizzata da Francesco di Milano, nel 1380". L'arca è sostenuta da due angeli in bronzo, ricavati nel 1647 dalla fusione di due cannoni turchi.
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capricorno
Super Moderatore
Il tempo sta peggiorando, un vento gelido si infila tra le stradine di pietra. Cerchiamo di restare riparati tra le mura e avanziamo verso il punto di ritrovo della navetta , nel caso dovesse piovere siamo relativamente vicini.
Un' ultima visita si impone....
La Cattedrale dedicata a Sant' Anastasia.
La chiesa, che poggia su una preesistente costruzione bizantina, presenta una monumentale quanto elegante facciata, compiuta nel 1324 e divisa in due ordini: quello inferiore, più massiccia, presenta tre portali, di cui quello centrale è coronato da un bassorilievo della Madonna col Bambino in trono fra i Santi Grisogono ed Anastasia, mentre quello superiore, che culmina in un frontone triangolare, è abbellito da quattro ordini di arcatelle cieche in cui sono incastonati un grande rosone romanico ed un più piccolo oculo gotico. Di grande effetto è il campanile, incominciato nel 1452 e terminato nel 1892-93 su disegni dell'architetto inglese Thomas Jackson, che con la sua bianca mole svetta sui rossi tetti della città. Di caratteristica foggia veneta sono la progressione di doppie monofore e doppie bifore dal basso all'alto, che conferiscono leggerezza alla costruzione.
Ma guardando la facciata non vi ricorda nulla??
Si, no??....Ve lo dico io... è un pregevole esempio del romanico italiano, di stile pisano-pugliese e in luminosa pietra d'Istria; è la chiesa più monumentale della città.
La cattedrale è stata fondata nel secolo IX. La prima chiesa risale al IV-V secolo ed era dedicata a san Pietro. Si trattava di una basilica paleocristiana a tre navate, divise da sei coppie di colonne collegate con archi a tutto sesto. Nell'811, durante l'episcopato del vescovo Donato, la chiesa ricevette dall'imperatore Niceforo I le ceneri di Sant'Anastasia di Sirmio e venne quindi ridedicata alla santa.
L'altare a lei dedicato e l'urna delle sue ceneri.
La chiesa fu completamente rifatta nei secoli XI e XII e consacrata da papa Alessandro III nel 1177. Nel 1202, quando i Veneziani assediarono Zara, la basilica fu saccheggiata e rasa al suolo, cosicché venne ricostruita su modello della Chiesa di Santa Maria della Piazza di Ancona, nel corso del XIII secolo e portata a termine nel 1324. La facciata è stata eretta nel XIII secolo e ricorda la chiesa di San Crisogono, sempre a Zara, nella quale è forte l'influenza toscana.
continua....
Un' ultima visita si impone....
La Cattedrale dedicata a Sant' Anastasia.
La chiesa, che poggia su una preesistente costruzione bizantina, presenta una monumentale quanto elegante facciata, compiuta nel 1324 e divisa in due ordini: quello inferiore, più massiccia, presenta tre portali, di cui quello centrale è coronato da un bassorilievo della Madonna col Bambino in trono fra i Santi Grisogono ed Anastasia, mentre quello superiore, che culmina in un frontone triangolare, è abbellito da quattro ordini di arcatelle cieche in cui sono incastonati un grande rosone romanico ed un più piccolo oculo gotico. Di grande effetto è il campanile, incominciato nel 1452 e terminato nel 1892-93 su disegni dell'architetto inglese Thomas Jackson, che con la sua bianca mole svetta sui rossi tetti della città. Di caratteristica foggia veneta sono la progressione di doppie monofore e doppie bifore dal basso all'alto, che conferiscono leggerezza alla costruzione.
Ma guardando la facciata non vi ricorda nulla??
Si, no??....Ve lo dico io... è un pregevole esempio del romanico italiano, di stile pisano-pugliese e in luminosa pietra d'Istria; è la chiesa più monumentale della città.
La cattedrale è stata fondata nel secolo IX. La prima chiesa risale al IV-V secolo ed era dedicata a san Pietro. Si trattava di una basilica paleocristiana a tre navate, divise da sei coppie di colonne collegate con archi a tutto sesto. Nell'811, durante l'episcopato del vescovo Donato, la chiesa ricevette dall'imperatore Niceforo I le ceneri di Sant'Anastasia di Sirmio e venne quindi ridedicata alla santa.
L'altare a lei dedicato e l'urna delle sue ceneri.
La chiesa fu completamente rifatta nei secoli XI e XII e consacrata da papa Alessandro III nel 1177. Nel 1202, quando i Veneziani assediarono Zara, la basilica fu saccheggiata e rasa al suolo, cosicché venne ricostruita su modello della Chiesa di Santa Maria della Piazza di Ancona, nel corso del XIII secolo e portata a termine nel 1324. La facciata è stata eretta nel XIII secolo e ricorda la chiesa di San Crisogono, sempre a Zara, nella quale è forte l'influenza toscana.
continua....
capricorno
Super Moderatore
L'interno della chiesa è abbellito da colonne con capitelli corinzi di reimpiego ed al livello superiore presenta dei matronei degni di nota. Un battistero esagonale di epoca paleocristiana è andato distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ai lati del presbiterio si trova un coro ligneo del Quattrocento, costituito da 35 stalli gotici intagliati opera del maestro veneziano Matteo Moranzone (1418). Il capolavoro artistico della chiesa è il Polittico di Zara; opera giovanile di Vittore Carpaccio (1481-1490 circa).
capricorno
Super Moderatore
capricorno
Super Moderatore
Decisamente è un piccolo gioiello e forse oggi l'ho apprezzato meglio dall' ultima visita, complice la bassa stagione e le poche presenze.
capricorno
Super Moderatore
Il tempo minaccia quindi si torna piuttosto frettolosamente alla navetta.....incontri durante il percorso a ritroso.....una piccola chiesetta e udite udite aperta!!! Ne approfittiamo...
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capricorno
Super Moderatore
Arriviamo al porto in pochissimo tempo, nessun controllo a terra si entra solo mostrando la Costa card i controlli verranno fatti a bordo. Sono circa le 13.00/13.30, un rapido giro in cabina per lasciare il superfluo e poi una corsa al buffet che troviamo semideserto. Le escursioni programmate non sono ancora rientrate e noi ci godiamo la calma.
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Gabriele C.
Well-known member
Quindi l'arca di San Simeone è questa?
...Lo chiedo perchè mi immaginavo una sorta di grande reliquiario, anzichè una pala d'altare.
E' comunque un'opera artistica molto bella e preziosa, ci mancherebbe, non mi fraintendete!
...Lo chiedo perchè mi immaginavo una sorta di grande reliquiario, anzichè una pala d'altare.
E' comunque un'opera artistica molto bella e preziosa, ci mancherebbe, non mi fraintendete!
capricorno
Super Moderatore
No, non è questo il luogo. L'arca non è visibile poiché si trova nella zona dove sono in corso i lavori, protetta e ricoperta per evitare danneggiamenti. Questo nella foto è uno dei tanti altari laterali molto preziosi.Quindi l'arca di San Simeone è questa?
Visualizza allegato 1910932
...Lo chiedo perchè mi immaginavo una sorta di grande reliquiario, anzichè una pala d'altare.
E' comunque un'opera artistica molto bella e preziosa, ci mancherebbe, non mi fraintendete!
Occorrerà ritornare per poterla rivedere in tutto il suo splendore.
capricorno
Super Moderatore
Ora vi parlerò della nave...
Gemella della ex Costa Luminosa è un piccolo gioiello, caratterizzata da una personalità impetuosa. Un uso sapiente di luci e di design mette in evidenza tutte le forme, creati con materiali preziosi ed eleganti. Sa accogliere con la sua innata eleganza i suoi ospiti facendoli sentire a proprio agio.
I colori caldi e avvolgenti creano un mix piacevole in ogni ambiente. Per tutti gli ospiti ci sono zone create appositamente dove passare del tempo , sia con gli amici che in solitudine magari immersi nella lettura di un buon libro.
Recentemente ha subito un restyling che l' ha ringiovanita e l' accostamento tra un Farcus parecchio ingombrante con le nuove e più moderne soluzioni di design non sono poi così male.
Se avete seguito in diretta sui canali social di Crocieristi li avrete sicuramente già visti in foto, ora ve li propongo con le mie considerazioni.
Cominciamo dal ristorante tematico
Sushino, ricavato nello spazio al ponte 2 del Gran bar Mirabilis. Questa che vedete è la zona di passaggio, al di là della quale, sacrificando un po' di sedute e tavoli del bar, è stato ricavato lo spazio per il ristorante vero e proprio. Il pannello/ bancone, divide e separa visivamente la zona del ristorante e il bancone dal suo interno ha degli sgabelli e diventa ulteriore spazio magari per un aperitivo veloce. Uno spazio ben studiato e versatile così come è stata concepita l'esperienza Sushino all' interno di tutta la flotta.
Gemella della ex Costa Luminosa è un piccolo gioiello, caratterizzata da una personalità impetuosa. Un uso sapiente di luci e di design mette in evidenza tutte le forme, creati con materiali preziosi ed eleganti. Sa accogliere con la sua innata eleganza i suoi ospiti facendoli sentire a proprio agio.
I colori caldi e avvolgenti creano un mix piacevole in ogni ambiente. Per tutti gli ospiti ci sono zone create appositamente dove passare del tempo , sia con gli amici che in solitudine magari immersi nella lettura di un buon libro.
Recentemente ha subito un restyling che l' ha ringiovanita e l' accostamento tra un Farcus parecchio ingombrante con le nuove e più moderne soluzioni di design non sono poi così male.
Se avete seguito in diretta sui canali social di Crocieristi li avrete sicuramente già visti in foto, ora ve li propongo con le mie considerazioni.
Cominciamo dal ristorante tematico
Sushino, ricavato nello spazio al ponte 2 del Gran bar Mirabilis. Questa che vedete è la zona di passaggio, al di là della quale, sacrificando un po' di sedute e tavoli del bar, è stato ricavato lo spazio per il ristorante vero e proprio. Il pannello/ bancone, divide e separa visivamente la zona del ristorante e il bancone dal suo interno ha degli sgabelli e diventa ulteriore spazio magari per un aperitivo veloce. Uno spazio ben studiato e versatile così come è stata concepita l'esperienza Sushino all' interno di tutta la flotta.
capricorno
Super Moderatore
Nello stesso ambiente il nuovo punto Logo Costa
Perdonate la foto un poco mossa ma è l'unica che ho a disposizione. Creato nello stesso spazio del bar Mirabilis, è un' isola circolare che si sposa molto bene con l'adiacente Sushino.
Guardando nell' insieme Costa Deliziosa non ha altri spazi da poter dedicare ad altri ristoranti tematici, quindi niente Teppaniaki che avrebbe bisogno di un grandissimo spazio per poter ospitare i banconi dove si cucina e si mangia. Direi che questo aspetto dovrebbe saltare subito all' occhio a chi più o meno conosce le navi. A ragion veduta reputo alquanto frivole, inopportune le discussioni sorte " allo scandaloso comportamento della Compagnia che non ha pensato di inserire il Teppaniaki"....ma dove lo poteva mettere???!!!
L' Archipelago a suo tempo è stato inserito nello spazio occupato dal Samsara ma il Teppaniaki proprio non ci sta.
Altro spazio destinato al nuovo inserimento...The Salty beach Street food.
Posto nella zona della piscina coperta.
Qualche scatto del Ristorante Club Elite
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Perdonate la foto un poco mossa ma è l'unica che ho a disposizione. Creato nello stesso spazio del bar Mirabilis, è un' isola circolare che si sposa molto bene con l'adiacente Sushino.
Guardando nell' insieme Costa Deliziosa non ha altri spazi da poter dedicare ad altri ristoranti tematici, quindi niente Teppaniaki che avrebbe bisogno di un grandissimo spazio per poter ospitare i banconi dove si cucina e si mangia. Direi che questo aspetto dovrebbe saltare subito all' occhio a chi più o meno conosce le navi. A ragion veduta reputo alquanto frivole, inopportune le discussioni sorte " allo scandaloso comportamento della Compagnia che non ha pensato di inserire il Teppaniaki"....ma dove lo poteva mettere???!!!
L' Archipelago a suo tempo è stato inserito nello spazio occupato dal Samsara ma il Teppaniaki proprio non ci sta.
Altro spazio destinato al nuovo inserimento...The Salty beach Street food.
Posto nella zona della piscina coperta.
Qualche scatto del Ristorante Club Elite
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capricorno
Super Moderatore
Continua...
capricorno
Super Moderatore
Questo non lo so dire se è recentissimo nel senso fatto durante questo fermo nave , manco da un po' su Deliziosa. Forse Maurizio può rispondere o Roberto.
Ultima modifica:
Roberto B.
Well-known member
Confermo che gli interventi sono stati fatti durante l'ultimo fermo nave di novembre 2024.
Come si può vedere dalla foto sopra, che mostra com'era il Ristorante Club la scorso gennaio, sono stati sostituiti sia i tavoli (ora adatti a un servizio senza tovaglie e con la nuova posateria Sambonet) che le sedute (con linee più attuali e colori chiari).
Ho trovato l'insieme molto gradevole ed elegante, oltre che pratico.
...infatti io quando sono stato al club 2022 o 2023 l'arredamento era differente, e i tavoli erano con le tovaglie.