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Considerazioni sulla compagnia.

Rodolfo

Super Moderatore
Costa gode si di un certo “effetto FIAT”...ma viene calmierato dalla piú grande figura da peracottari della storia della marineria mondiale.
A volte il successo di un marchio puó essere un boomerang...

Una curiositá, queste ipotetiche esternazioni del Presidente...dove si possono leggere?


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Quale sarebbe questa più grande figura da peracottari............ ?

Considerazioni riportate anche su queste pagine, ma di difficile "riesumazione", dopo la vicenda seguita al disastro del Concordia e di spostamento di personale da Genova verso la Germania
 

pmanlio

Active member
Una curiositá, queste ipotetiche esternazioni del Presidente...dove si possono leggere?


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Ma dove ha detto queste frasi il presidente? Grazie.

Lo disse una volta alla stampa e più volte ai dipendenti, ci tempi della discussione sul trasferimento di parte del personale in Germania.
Non fatemi cercare i link, sono passati anni.

Un presidente del consiglio di un paese come la Francia, gli Usa o l'Inghilterra avrebbe intimato a Carnival di buttarlo fuori o non lavorava più da loro.
All'epoca il nostro neanche se ne accorse.

Un saluto
Manlio
 

tiziano

Well-known member
Oltre al mancato intervento del Governo (come sempre), anche Carnival doveva intervenire e rimuoverlo dalla presidenza.
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Il discorso cui fa riferimento Manlio credo sia da mettere in relazione con il trasferimento di una parte degli uffici ad Amburgo e la chiusura di molti uffici nel resto d'Italia. Di seguito il link di un giornale dell'epoca.
Se ricordo bene allora si disse di una errata traduzione del discorso ......
https://www.ilfattoquotidiano.it/20...io-allitalia-iniziato-dopo-concordia/1374186/

Per fortuna le cose non sono andate come annunciava l'articolo almeno per ora.
 

giada50

Well-known member
Mi permetto poi una brutta osservazione: quando un presidente si permette di dire che lui è Tedesco ed i dipendenti Italiani non sono affidabili, sono corrotti ecc. ecc. ed il capo gruppo Carnival non lo butta a calci nel sedere su una strada, le cose sono davvero preoccupanti.. uno si chiede cosa vuole questa gente e perchè è stata messa e confermata li..

Condivido in toto questo tuo pensiero...

Gianni
 

pmanlio

Active member
Leo, il discorso preciso ora non saprei ritrovarlo, ero a bordo di Romantica quando lo ha pronunciato, ed al mio ritorno se ne parlava anche qui, con i riferimenti ai vari giornali..
Nello stesso periodo fece dichiarazioni simili anche a Genova, parlando non alla stampa ma ai dipendenti della compagnia..

Personalmente non divido il mondo in Italiani, Tedeschi, Francesi e quello che vuoi, rilevo i comportamenti generali delle multinazionali, e le multinazionali Tedesche che conosco per aver acquisito la gestione di quelle Italiane hanno operato, appunto solo nei casi che conosco, per rovinarle.. e non mi sembra che con Costa le cose siano diverse, come non mi sembra che Thamm abbia qualcosa da invidiare ai peggiori manager nostrani..

La gestione confusionaria, a volte ai limiti del ridicolo se non oltre quei limiti, della compagnia, è evidente.. all'inizio potevano esserci tanti motivi, oggi mi sembra che sia difficile accampare scuse o pensare che al comando ci sia un incapace arrivato li per caso.. c'è una volontà, magari solo quella di spremere al massimo il limone ma c'è..
Vengono vendute navi senza preavviso, dopo che l'equipaggio è salito a bordo tre giorni prima e non ne sapeva nulla..
Per compensare la vendita si dirotta un'altra nave sugli itinerari della precedente, e si penalizza tutta la stagione di chi aveva prenotato quelle crociere..
Gli itinerari vengono cambiati senza motivo apparente, a volte il giorno dell'imbarco, e nessuno sa perchè..
Sono arrivate cancellazioni di tappe ai Caraibi per previsione di un tornado il mese prima della partenza, alla richiesta di chiarimenti si è risposto che la struttura portuale non era agibile, ma l'utente va nel sito e vede che è tutto a posto e le altre compagnie ci sbarcano..

Di questi esempi nella gestione Thamm ce ne sono stati fin troppi, poi ognuno li legga come vuole..

Io oggi so che ho prenotato un certo viaggio per un certo giorno e con un certo itinerario, ma se dovessi invitare un neofita a bordo non lo farei mai: l'ultima volta che ci ho provato mi hanno cambiato giorno ed itinerario, ed ho dovuto annullare, ringraziando che gli amici non avevano accettato la mia proposta, altrimenti avrebbero avuto un casino con le ferie..

Se questo sembra normale e se il presidente si possa giudicare semplicemente incapace, bhè ditemelo voi..

Un saluto
Manlio
 

robi86_g

Well-known member
sono dell'idea che thamm (volutamente scritto in minuscolo) sia stato messo li per spremere il più possibile sul breve periodo, cosa che con il mondo attuale non porterà benefici alla compagnia
 

ENRICO747

Active member
Considerazioni sulla compagnia.

Negli articoli riportati non si legge nulla di sconveniente...anzi...rassicurazioni ai lavoratori Costa coinvolti.
Strano che parole cosí inverosimili (appunto) siano di cosí difficile riesumazione.....


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dalsnibba

Super Moderatore
Staff Forum
http://www.themeditelegraph.it/it/shipping/cruise-and-ferries/2015/02/03/superficialita-negligenza-schettino-non-caso-isolato-JDClk30v4KdsESAPt1JJmN/index.html


«Superficialità e negligenza, Schettino non è un caso isolato»Genova -
Parole dure dell’Ad di Costa Crociere Michael Thamm durante l’incontro.
I lavoratori: «Ci ha offesi»

FEBBRAIO 03, 2015


PAROLE discriminanti, tuonano i lavoratori. Pugnalate pronunciate in inglese che offendono i dipendenti, ma anche tutto il Paese, rincarano altri, offesi dal riferimento al caso Concordia.
Sono un caso nel caso le parole che l’amministratore delegato di Costa Crociere, il tedesco Michael Thamm, avrebbe pronunciato giovedì scorso al momento di riferire ai lavoratori coinvolti il piano di trasferimento di quattro divisioni ad Amburgo.
Parole che fanno sobbalzare anche l’assessore comunale Emanuele Piazza: «Se sono queste che voi dite, chiaramente è inaccettabile. Inaccettabile che si metta in discussione la professionalità dei lavoratori italiani» dice ai dipendenti Costa.

Le ricostruzioni dei lavoratori interpellati dal Secolo XIX - e che hanno chiesto di rimanere anonimi - coincidono. Costa Crociere, interpellata, non commenta.

Thamm avrebbe iniziato premettendo che «l’azienda va bene». Rigorosamente in inglese - il manager non ha mai avuto confidenza con l’italiano -
Thamm è poi passato a parlare del caso Concordia, per poi continuare ricordando due incidenti che sarebbero accaduti recentemente a due navi appena uscite dal drydock, ovvero dai lavori di riparazione nei bacini a secco.
Sono fatti - ha quindi spiegato Thamm - che indicano «negligenza e superficialità» da parte dei lavoratori.
«Schettino - avrebbe detto Thamm - non è stato un caso isolato, ma è cresciuto in una cultura» che l’azienda ora non vuole più accettare.
La parte tecnica, ha poi detto Thamm, è importante perché «se fatta male, può portare anche a dei morti e alla rovina della Costa, e noi a quel punto ci siamo già arrivati molto vicini nel 2012.
Altri reparti possono anche fare dei danni, ma non uccidere la gente». Di fronte allo sguardo sbalordito dei lavoratori, Thamm ha poi aggiunto che lui è uno «che non si fa mettere sotto pressione», e che «niente mi farà cambiare idea».

E poi il gran finale, che ha indignato molti, con il riferimento alla comunità italiana ad Amburgo, all’esistenza di una società «pronta ad accogliervi». Immigrati con la scatola di cartone, questo si sono sentiti i lavoratori.

Molto, ovviamente, è stato complicato dai problemi di comunicazione. Ad esempio, i lavoratori riferiscono che a un certo punto Thamm avrebbe parlato dei giornali, pronunciando subito dopo la parola inglese “rubbish”, spazzatura, e “stink”, ovvero puzzare.
Alcuni lavoratori hanno interpretato la frase come una censura di quanto pubblicato dai giornali, altri invece come un “invito” a non parlare con i media.
E questo è uno dei motivi per cui, al di là delle dichiarazioni di circostanza, un gran numero di lavoratori ha preferito ieri parlare con il vincolo dell’anonimato, o lasciando solo il nome di battesimo.







http://www.themeditelegraph.it/it/shipping/cruise-and-ferries/2015/02/11/trasferimenti-costa-amburgo-lettera-dei-sindacati-pdf-a4fopOpqQy3eI9xgVmUiAO/index.html


la lettera dell'RSU in allegato all'articolo

http://www.themeditelegraph.it/it/r/MediTelegraph/Shipping/foto/2015/02/11/Lettera%20RSU.pdf

Genova, 11 febbraio 2015
Alla cortese attenzione del:
Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando
Signor Sindaco di Genova Marco Doria
Presidente dell’Autorità Portuale Luigi Merlo

In previsione del Vostro incontro col Ministro Lupi e l’amministratore delegato di Costa
Crociere M. Thamm, la RSU aziendale vuole comunicarVi le preoccupazioni , non ché il
disappunto, in merito al trasferimento di parte dell’azienda ad Amburgo.
Siamo fermamente convinti che questo sia solo l’inizio di un piano di smobilitazione che
coinvolgerà da un minimo di 500 ad un massimo di 600 persone.
Il primo taglio potrebbe essere di circa 130 dipendenti sui circa 160 coinvolti nel trasferimento
di Marine Operation ed altri dipartimenti ad Amburgo; e’ presumibile che vengano trasferiti
non più di 30/40 degli attuali componenti di questi dipartimenti, senza garanzie occupazionali
per i restanti.
Il cambiamento dell’ufficio armamento da italiano a tedesco (quindi con personale da italiano
a tedesco) comporterà un impoverimento della marineria italiana: infatti sempre nel medio
lungo periodo riteniamo plausibile la graduale sostituzione del personale di macchina italiano
con altro comunitario, incominciando dalle posizioni di comando (Direttori di macchina e
Direttori di macchina in seconda) e del personale italiano di coperta, anche in questo caso
iniziando da Comandanti e Comandanti in seconda.
La nostra convinzione e’ anche avvalorata dal fatto che sul sito di Carnival Maritime sono già
uscite delle “job offers” per la ricerca di personale sia di terra che di bordo.
Costa Crociere sta portando avanti questo piano nella maniera più misurata e mirata possibile
per non incorrere nelle reazioni di tutti i lavoratori.
La motivazione del piano di trasferimento delle attività operative è la convinzione dell’ad
Thamm dell’incapacità del personale italiano a gestire le criticità. Questa RSU e’
profondamente indignata dalle dichiarazioni rilasciate ai dipendenti il 29/01/15 da Mr.
Thamm, che discreditano e discriminano la professionalità dei lavoratori di codesta società e di
tutta la categoria, al solo scopo di voler trasferire un’azienda sana in Germania.

Non vorremmo che gli incidenti avvenuti sulle nostre navi e le varie avarie tecniche,
assolutamente fisiologiche per l’attività svolta, venissero utilizzate da Mr. Thamm in maniera
del tutto pretestuosa e strumentale.
A conferma di ciò, il controsenso risiede nel fatto che non è stato rimosso il responsabile
dell’ufficio tecnico.
Sperando che questo nostre informazioni vengano da Voi riportate agli organi competenti,
Vi inviamo i nostri più cordiali saluti
RSU di Costa Crociere
 
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hornet75

New member
Che la gestione Costa sia "maldestra" è sotto gli occhi di tutti così come il suo lento declino. E' un gran peccato dilapidare un "patrimonio italiano" in questo modo. Ancora oggi quando parlo con gli amici dicendo che sono stato in crociera subito mi chiedono: "con Costa?". Quando rispondo MSC noto sempre un velo di perplessità nei miei interlocutori. Ancora oggi Crociere in Italia significa Costa. Purtroppo Costa Crociere è solo una delle tantissime aziende italiane finite in mani straniere. C'è stata una puntata di Report su rai 3 di non molto tempo fa che faceva l'elenco dei numerosi brand italiani finite all'estero che solo in rari casi ha portato ad una rivalutazione positiva dell'azienda . Molte volte scompare dopo che ne è stato "carpito" il know how semplicemente per eliminare un concorrente diretto. Credo che con Costa stiano perseguendo la stessa "politica" in favore di Carnival e Aida.

Costa ha subito la crisi del mercato nel Mediterraneo e ora che la bufera sembra passata si ritrova sorpassata da MSC per il mass market. Purtroppo le cose non stanno andando benissimo nemmeno in oriente e tolto quel mercato sembra ci sia poco da inventarsi con il mercato americano esclusivo di Carnival, quello del Nord Europa in mano ad Aida ed è praticamente scomparsa anche dal Sud America, dove l'offerta MSC, al confronto, è esuberante. Non va meglio negli Emirati dove schiera Mediterranea quando MSC ci porta Splendida e in futuro affiancherà anche la piccola Lirica. Perfino le Canarie sono esclusiva della controllata (si fa per dire) Aida.
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
C'è stata una puntata di Report su rai 3 di non molto tempo fa che faceva l'elenco dei numerosi brand italiani finite all'estero che solo in rari casi ha portato ad una rivalutazione positiva dell'azienda . Molte volte scompare dopo che ne è stato "carpito" il know how semplicemente per eliminare un concorrente diretto.

Non è una 'regola', dipende appunto da come la casa madre considera le società acquisite, concorrenti o parte di essa..
La stessa Costa, e la Fincantieri che non fa parte del gruppo, dall'acquisto di Carnival hanno avuto sicuramente vantaggi..

La Cesab, costruttore di carrelli elevatori, parte del gruppo Toyota, la Power One, parte della ABB, la Nec, sono società a questo punto straniere, che hanno valorizzato i loro sottomarchi Italiani..

Insomma, mai fare di un'erba un fascio.. ;)

Un saluto
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
Hornet, i tuoi interventi sono sempre precisi ed articolati, ma in questo caso non si può, da un certo punto di vista, sostenere il paragone, pur inevitabile, fra Costa ed MSC. La seconda agisce nel bene e nel male in completa autonomia e libertà, senza dover rendere conto ad alcuno; Costa, al contrario ha scarsa libertà di movimento, limitati poteri decisionali e gestionali. Deve sottostare alle direttive di Carnival, alle sue scelte operative, alla decisione di allestire nuove unità. Il caso Ibero è stato uno dei più eclatanti che Costa ha dovuto ubire, portandosi a casa annessi e connessi e appena si è rivelata l'opportunità di sbarazzarsi di Grand Celebration lo ha fatto seduta stante, con i colori del fumaiolo appena dipinti in giallo e blu e senza mai essere entrata in servizio. Decisioni e scelte certamente non volute da Costa.
 

hornet75

New member
Insomma, mai fare di un'erba un fascio.. ;)

Un saluto
Manlio

Infatti ho detto molte volte ma non sempre. Anche Lamborghini ne è uscita valorizzata dal matrimonio con Volkswagen in altri casi le cose sono andate diversamente ad esempio nel comparto ferroviario Fiat Ferroviaria che inventò il Pendolino ma che praticamente forniva la totalità dei materiali rotabili alle Ferrovie dello Stato è scomparsa completamente inglobata dalla francese Alstom che ora vende a Trenitalia oppure la Ansaldo/Breda che in consorzio con la succitata Fiat Ferroviaria progettò e costruì gli ETR 500 (I primi FrecciaRossa già EuroStar Italia) confluita in Hitachi Rail e praticamente scomparso come brand.


Ho ritrovato la puntata di report si è parlato della cessione di Telecom ai francesi e in particolare si è parlato del marchio di abbigliamento Brioni.

Posto un estratto:

" Il marchio Brioni, da sempre significa i migliori tessuti selezionati del mondo, tagliati e cuciti a mano. Ha vestito i presidenti americani, grandi attori, gli 007, i grandi artisti. Ha vestito anche il nostro Bruno Vespa, il grande Mike Buongiorno Pavarotti, ma anche Clinton, Obama, Trump e Tom Hanks, Anthony Hopkins, più gli 007, da Sean Connerya Daniel Craig, comprese le Bond girl. I francesi di Kering comprano Brioni nel 2011. I francesi appena arrivano dismettono il marchio donna, perché lo fa già Gucci che è sempre loro, e dimezzano i lavoratori".


GIANFRANCO DE MATTEIS - EX DIRETTORE BRIONI
La qualità era dovuta soprattutto al fatto che noi molte fasi di lavorazione le facevamo a mano. Loro invece hanno ritenuto, per recuperare sul costo, di poterle fare a macchina.
 
Ultima modifica:

hornet75

New member
Hornet, i tuoi interventi sono sempre precisi ed articolati, ma in questo caso non si può, da un certo punto di vista, sostenere il paragone, pur inevitabile, fra Costa ed MSC.

Il paragone ha ragione di essere quando si tratta di un competitore diretto. MSC privata è pur sempre il competitore diretto di Costa nel Mediterraneo e in Italia in particolare. Diadema sul sito Costa viene definita “Regina del Mediterraneo” ma se guardiamo ai crudi numeri non lo è mai stata. E' innegabile che sia principalmente MSC a "rubare" clienti a Costa poi possiamo anche parlare del perché ciò avviene e mi pare siamo tutti concordi che la gestione Carnival dal dopo Concordia non sia stata proprio brillante.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Infatti ho scritto che il paragone è inevitabile, ma sono due "condizioni di lavoro" completamente diverse; a volte mi sembra con fin troppa naturalezza le colpe vengano fatte ricadere tutte su Costa, senza considerare che deve rispondere alle linee guida di Carnival.

Diverso era quando la Compagnia era guidata dalla Famiglia Costa e dalla Holding costituita agli inizi degli anni 80, e la conduzione delle navi era a livello "famigliare"; l'"Armatore" era presente a bordo e vedeva e provvedeva in merito; viaggiava a diretto contatto con gli ospiti.

Poi lo sappiamo tutti che MSC al momento attuale ha abbondantemente superato Costa e non solo Costa, piazzandosi tra non molto al terzo posto delle Compagnie crocieristiche.
 

hornet75

New member
Infatti ho scritto che il paragone è inevitabile, ma sono due "condizioni di lavoro" completamente diverse; a volte mi sembra con fin troppa naturalezza le colpe vengano fatte ricadere tutte su Costa, senza considerare che deve rispondere alle linee guida di Carnival.

E' quello che intendo quando parlo di gestione Carnival non proprio brillante, non do nessuna colpa a Costa Crociere anche perché significherebbe dare la colpa a chi ci lavora e non è quello che intendevo dire.
 
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