9 novembre – Corfù
Approssimandosi alle coste italiane il tempo, sempre molto generoso salvo qualche nuvola a Santorini, cambia rapidamente fino a farsi molto minaccioso alla mattina dello scalo di Corfù. Per l’intera nottata si sono susseguiti forti temporali con pioggia intensa e fulmini sul mare. Ricordavo nella diretta come questo cambiamento non mi rendesse entusiasta, soprattutto perché volevo recarmi a Kanoni prima di raggiungere il centro città.
Stiamo adesso transitando nello stretto di Cefalonia, aspetto, dai vetri, il passaggio del canale di Itaca. La visibilità non è delle migliori e non è come l’osservazione delle isole che si è resa possibile ieri mattina e ieri pomeriggio. Ma le isole hanno sempre un fascino proprio, anche se appena distinguibili sulla linea del mare, anche se nascoste dalla nebbia. Fissare tra la foschia per comprenderne le forme è comunque qualcosa di divertente.
Come ho espresso altrove, tornare in posti già visitati arricchisce le proprie esperienze e non significa certo perdere del tempo. Sono stato due volte a Corfù e sinora ne conservavo un ricordo migliore. Se a prima vista il Liston, i vicoli, i negozi di legno affascinano e coinvolgono, dopo una visita più approfondita si scopre anche una città sporca, mal conservata, con vicoli e piazze deteriorate e scarsamente curate. La mescolanza dei tratti greci a quelli italiani e veneziani la rendono una città molto vivace, varia, con aspetti diversi fra loro ma non contrastanti.
Il fortissimo vento di questa mattina ha creato non poche difficoltà per la manovra di ormeggio. Si è avuto anche un piccolo ritardo, comunicato per altoparlante, dovuto al difficile accostamento al molo dato il vento avverso. Deliziosa è infine riuscita a lanciare le cime. Moltissime, ben sei soltanto a prua, più di quante ne abbia mai viste. Il vento soffia pienamente di traverso ad una velocità elevata, tanto che a piedi, sul molo, è difficile camminare. Per lungo tempo dopo l’ormeggio inoltre, ha tenuto le eliche laterali in funzione in direzione opposta al vento, per contrastare il discostamento dal molo.
Camminando sotto la murata della nave ho avuto la sensazione di paura che la nave veramente non resistesse all’azione del vento. Percorrerla in tutta la sua lunghezza con folate intensissime è stato al contempo spaventoso ed emozionante.
La minaccia di pioggia è stata costante ma fortunatamente non si è mai concretizzata. Partendo dalla Spianada, attravero il Liston, mi sono inoltrato in centro fra negozietti di legno, chiese, vicoli stretti. Il Campielo, con la Piazza Taxiarchis è forse la zona in cui maggiormente si respira l’anima di Kerkira. Purtroppo la zona retrostante (i quartieri di Spilia, Tenedos) è molto mal conservata. Vi sarebbero palazzi e scorci molto caratteristici ma gli intonaci sono completamente in rovina e le poche facciate di bell’aspetto sono deturpate da innumerevoli unità esterne di condizionatori d’aria. Kapodistriou, la parte meridionale della Spianada, e Nikiforou, il corso principale, sono senz’altro le strade più eleganti. I caffè all’aperto mostrano un volto opposto a quello interno, con strade pulitissime, bei locali, caffè eleganti. La visita non si è protratta particolarmente a lungo. Il vento, i nuvoloni scuri in rapido avvicinamento, la temperatura che non è più quella cui nei giorni scorsi ci eravamo abituati, ci ha spinto a far ritorno in nave dopo un paio di ore.
Nonostante tutto la sosta a Corfù mi è piaciuta comunque molto. Certo mi rimane la voglia di allontanarmi dal centro e visitare altre bellissime zone che questa isola riserva. Lo scalo, per la brevità, non permetterebbe granchè ma sacrificando per una volta il centro cittadino, in 4 ore abbondanti, qualche località di interesse si riuscirebbe a vederla.
10 novembre – In navigazione
Nonostante gli avvertimenti, per altoparlante, che volevano una navigazione piuttosto movimentata alla sera dello scalo di Corfù e per l’intera giornata successiva, il mare non è stato particolarmente mosso durante il rientro a Savona. Rimando alla diretta per le varie considerazioni sulla serata di Arrivederci, Buffet Magnifico ecc.
Il 10 novembre avevo modo di scrivere:
Eccoci in navigazione, di nuovo con il sole, fra Scilla e le Eolie. Siamo transitati nello Stretto a partire dalle 8,30 circa e dopo circa 50 minuti avevamo lo scoglio di Scilla già alle nostre spalle, sulla dritta nave. Il mare non è agitato, ci muoviamo ma assolutamente nella normalità. Sono previste mareggiate in Campania a quanto so, ma senz’altro l’allarme di ieri sera non era reale. Forse per la nutrita presenza di anziani a bordo si è fatto l’annuncio per avere cautela negli spostamenti. Intorno alle 11,30 passeremo tra Panarea e Stromboli prima di puntare verso Nord e risalire il Tirreno. Le iniziative di bordo sono sempre le medesime. Il ViceVersa, nelle fasi finali, e la proiezione del film girato a bordo. Qualche osservazione astronomica prosegue alla sera, anche alle 22,30 di oggi ci sarà l’occasione di farla. Ancora questa mattina, alle 11,00, seconda ed ultima conferenza con gli ospiti d’onore. Spero che vi sia un pubblico più numeroso, è quella che ritengo l’iniziativa più interessante della crociera e mi dispiace che sia stata poco frequentata alla prima occasione. A mezzogiorno in piscina vi sarà una festa di arrivederci, con i saluti del comandante e dell’hotel director, specialità dello Chef Bellomo, piccolo spettacolo dell’equipaggio. A seguire, al buffet, sono previste specialità “italiane”.
Le giornate di navigazione trascorrono così, rapidamente, fra la convinzione di non far niente e una serie di tanti piccoli gesti. Nonostante il clima e la stagione, per quanto mi riguarda, l’osservazione del mare è sempre fra le attività principali. Mai monotono, ricco di spunti, di isole, di coste e di navi.
Un vento con punte di 80 km orari in poppa ci spinge fino ad oltre 22 nodi di velocità. Siamo circa al traverso dell’isola di Ischia, il tempo è parzialmente soleggiato. Ci sono 19 gradi esterni ma il vento forte non permette di sostare sui ponti esterni. Soltanto al bar di poppa, sotto la copertura, sono riuscito a stare un’oretta a leggere. In sottofondo l’infrangersi delle onde, un suono simile a quello del mare che si abbatte con violenza sugli scogli.
Un tramonto meraviglioso, ancora una volta, ci sorprende nel pomeriggio. Mi impegno quindi in una nuova sequenza fotografica…
Abbiamo da poco superato il Giglio. Attendo ancora un po’ ad andare a letto. Dalle vetrate di qualche ponte, poiché fuori spira ancora un forte vento, voglio osservare il doppiamento dell’Elba. Molte volte mi sono messo sugli scogli vicino a Pomonte a guardare il fitto transito di navi. Immaginando anche che non di rado ci sono passato anche io. E’ vero, non si vedrà che un faro e poche luci, ma è comunque una cosa cui tengo.
11 novembre – Savona
Inutile ricordare come l’emozione più grande di questa giornata sia stata l’incontro con altre tre navi della flotta, tutte ravvicinate nel piccolo porto di Savona. Le immagini di questo Costa Day, come ormai si usa chiamarlo, le ho inserite in un apposito argomento, e vi ringrazio anche qui per i vostri apprezzamenti.
Intanto a Savona è tornato il bel tempo, un sole autunnale ma caldo ed intenso riscalda la poppa della nave mentre sorseggio un caffè prima di scendere a terra. Nonostante sia stato moltissime volte a Savona, questa cittadina è sempre piacevole da attraversare, sia percorrendo i portici di Paleocapa, sia addentrandosi nei vicoli del centro. C’è sempre occasione di scoprire qualche bel palazzo, qualche scorcio nuovo, qualche aspetto che non avevamo ancora notato.
In centro non ho visto molti crocieristi, se non un folto assembramento di filippini e altri membri dell’equipaggio intenti a fare provviste (Marina e Luminosa partono per il Mar Rosso) e navigare in internet. Ho passeggiato volentieri nel centro, senza meta. Sono tornato al Duomo e alla Cappella Sistina, che già conoscevo, ma dove mi ha fatto piacere tornare per una visita più approfondita. Dopo una rassegna stampa in edicola (erano giorni che non leggevo un giornale italiano!), sono risalito a bordo.
In quest’ultima serata sulla nave ho avuto anche occasione di provare il ristorante Club con il suo menu tradizionale. Non l’ho trovato migliore di altre navi ma, salvo un antipasto poco convincente, tutto è stato buono. Ricordo di aver commentato abbondantemente nella diretta questa “esperienza gastronomica”…
12 novembre – Napoli
L’ultimo giorno a bordo, che solitamente associamo al solo sbarco, ha invece riservato per me una piacevolissima navigazione sin dal primo mattino. Il sole e la temperatura mite mi ha permesso di frequentare gli esterni, seguendo, praticamente per l’intera mattinata, la rotta di Luminosa che ci ha seguito fin dentro al porto di Napoli. Meravigliosi i passaggi dalla costa campana, le isole, i paesi arroccati sul mare. E poi l’arrivo nel Golfo, affollato di vele e di imbarcazioni, tutte impegnati a godersi l’arrivo delle gemelle e la loro contemporanea evoluzione all’interno del porto.
Assisto per intero alla manovra delle due navi, con lo sfondo del Vesuvio su un lato e il centro di Napoli dall’altro. Un contesto veramente particolare ed un panorama di eccezione per fotografare Luminosa…
La crociera termina qui, il rientro a casa è rapido e la vita reale rinizia senza concederti il tempo di riprenderti, l’impatto è duro come sempre. Ringrazio tutti per avermi seguito in diretta ed in questo diario, mi fa piacere condividere esperienze di crociera con persone esperte e cordiali come gli utenti di questo forum. Sono naturalmente a disposizione per approfondimenti e consigli sulla nave e sugli scali!