gabriele e romina
Well-known member
Riprendiamo il racconto….facendo un piccolo passo indietro perché a proposito di particolari ci siamo dimenticati di inserire questa foto…
…questa è una porta di Castel dell’Ovo e la grata è quella originale dell’epoca…
Torniamo al pranzo, ci sediamo all’aperto e in attesa della “Favolosa” margherita, Sergio ci racconta alcune esperienze di padre alle prime armi e alcuni episodi ci hanno fatto veramente divertire.
Dopo pranzo abbiamo continuato la visita alla città….e nel frattempo alcune barche prendevano il largo con il vento in poppa e lo spinnaker gonfio
Qua diverse foto sono andate perse…
Cammin facendo Sergio ci faceva notare l’architettura di diversi palazzi….fino ad arrivare all’immancabile visita al Gambrinus, si può dire che più dal caffè siamo rimasti affascinati dal locale….
Tornando verso il porto per recuperare l’auto, vediamo che sono in corso degli scavi archeologici, se la memoria non ci inganna, hanno portato alla luce antiche imbarcazioni, vero Sergio?
Vorremmo sottolineare che a Napoli c’è un bel terminal, accogliente e con molti negozi
Cominciamo a fare un giro in auto fino ad un luogo panoramico…
…quel che resta del museo della scienza…
Purtroppo le foto panoramiche più belle sono andate perse tra cui quelle di Posillipo.
Da questo incontro abbiamo scoperto un Fandelmare che non è solo un abile compositore di versi, ma anche un attento critico che da vero amante della propria città ne svela pregi e difetti, a noi Napoli ci è rimasta nel cuore
Finita la nostra visita della città accompagniamo Sergio a casa e cominciamo la seconda parte della nostra vacanza: destinazione Salento e più precisamente Gallipoli, anche lì abbiamo visitato splendide località, fatto tante foto e goduto di uno splendido mare
Conclusioni finali:
Dalla nostra ultima esperienza su navi Costa, prima di questa, molte cose sono cambiate e tra queste anche il prezzo e ciò incide sulla qualità della crociera, noi comunque ci siamo trovati bene salvo qualche piccolo episodio che abbiamo descritto nel diario.
La qualità del cibo è l’aspetto in cui questa differenza si nota di più, anche se noi male non abbiamo mangiato, ci aspettavamo qualcosa di più nelle cene di gala…..e il semifreddo!!!!!che non c’è più.
Un valore aggiunto nella nostra crociera è venuto dall’incontro con Laura e Sergio che ci hanno fatto passare due belle giornate….
Ringraziamo i pochi intimi che ci hanno seguito e ci scusiamo per la lenta stesura del diario e la descrizione a volte troppo particolareggiata
Saluti.
Quella trascorsa insieme è una giornata che resterà nella nostra memoria, felici di averla trascorsa alla scoperta di una minima parte della città.
Il tuo contributo è prezioso nella descrizione di ciò che abbiamo visto e volutamente non abbiamo scritto commenti nella speranza che lo facessi tu
Questo episodio che ci avevi raccontato in piazza del Plebiscito da una parte fa ridere per l’ironia che hai e dall’altra fa piangere per la mancanza di cultura e rispetto delle opere che abbiamo in Italia e non solo da parte di ragazzini ma anche da persone più adulte
P.S. Manlio e Laura, questo pennuto non lo avete mai fotografato voi, noi si pappapero
Sergio guarda cosa abbiamo visto a Nardò
…questa è una porta di Castel dell’Ovo e la grata è quella originale dell’epoca…
Torniamo al pranzo, ci sediamo all’aperto e in attesa della “Favolosa” margherita, Sergio ci racconta alcune esperienze di padre alle prime armi e alcuni episodi ci hanno fatto veramente divertire.
Dopo pranzo abbiamo continuato la visita alla città….e nel frattempo alcune barche prendevano il largo con il vento in poppa e lo spinnaker gonfio
Qua diverse foto sono andate perse…
Cammin facendo Sergio ci faceva notare l’architettura di diversi palazzi….fino ad arrivare all’immancabile visita al Gambrinus, si può dire che più dal caffè siamo rimasti affascinati dal locale….
Tornando verso il porto per recuperare l’auto, vediamo che sono in corso degli scavi archeologici, se la memoria non ci inganna, hanno portato alla luce antiche imbarcazioni, vero Sergio?
Vorremmo sottolineare che a Napoli c’è un bel terminal, accogliente e con molti negozi
Cominciamo a fare un giro in auto fino ad un luogo panoramico…
…quel che resta del museo della scienza…
Purtroppo le foto panoramiche più belle sono andate perse tra cui quelle di Posillipo.
Da questo incontro abbiamo scoperto un Fandelmare che non è solo un abile compositore di versi, ma anche un attento critico che da vero amante della propria città ne svela pregi e difetti, a noi Napoli ci è rimasta nel cuore
Finita la nostra visita della città accompagniamo Sergio a casa e cominciamo la seconda parte della nostra vacanza: destinazione Salento e più precisamente Gallipoli, anche lì abbiamo visitato splendide località, fatto tante foto e goduto di uno splendido mare
Conclusioni finali:
Dalla nostra ultima esperienza su navi Costa, prima di questa, molte cose sono cambiate e tra queste anche il prezzo e ciò incide sulla qualità della crociera, noi comunque ci siamo trovati bene salvo qualche piccolo episodio che abbiamo descritto nel diario.
La qualità del cibo è l’aspetto in cui questa differenza si nota di più, anche se noi male non abbiamo mangiato, ci aspettavamo qualcosa di più nelle cene di gala…..e il semifreddo!!!!!che non c’è più.
Un valore aggiunto nella nostra crociera è venuto dall’incontro con Laura e Sergio che ci hanno fatto passare due belle giornate….
Ringraziamo i pochi intimi che ci hanno seguito e ci scusiamo per la lenta stesura del diario e la descrizione a volte troppo particolareggiata
Saluti.
Grazie amici, con queste foto mi fate ricordare la bella giornata trascorsa in vostra compagnia. Peccato per le foto perse ma quelle che ho visto meritano certamente.
Io amo particolarmente quelle che focalizzano i dettagli. Napoli per tanti è famosa per i panorami che certamente s'impongono all'attenzione ma secondo me la città andrebbe riscoperta osservandone tanti particolari che sfuggono all'osservazione sia di tanti turisti che di troppi napoletani.
Alcune di queste vostre foto dimostrano che lì c'è l'occhio di chi sa cogliere i particolari pur durante una visita fugace.
Quella trascorsa insieme è una giornata che resterà nella nostra memoria, felici di averla trascorsa alla scoperta di una minima parte della città.
Intanto aggiungo qualche annotazione:
1) la parte marmorea della facciata e dell'ingresso di Castel Nuovo conosciuto da tutti come Maschio Angioino fu voluta da Alfonso d'Aragona per celebrare il proprio ingresso trionfale in Napoli, essa risale al 400.
Quanto alle statue dei cavalli e dei palafrenieri poste innanzi ad uno degli ingressi del palazzo reale (quello che guarda verso il Maschio Angioino) prima erano collocate presso altro ingresso (quello adiacente al teatro San Carlo ed alla piazza Trieste e Trento). L'opera fu donata dallo Zar di Russia Nicola primo al re Ferdinando II di Borbone a seguito di una visita di stato a Napoli. L'opera di uno scultore russo è originale ma identica ad altra che si trova a San Pietroburgo. Essa attesterebbe non solo le strette relazioni diplomatiche tra i due stati ma anche un pegno di gratitudine dello Zar per l'ospitalità offerta dal Borbone all'imperatrice russa a motivo di un soggiorno terapeutico.
2) Gli interni di Palazzo reale sono impreziositi oltre che da arredi, arazzi, dipinti (luca Giordano ecc. ecc.) anche dalla splendida cappella (con l'arrivo dei piemontesi fu adibita a deposito) e dal teatrino di corte. Importanti contributi artistici sono arrivati nel corso della storia del palazzo perfino in epoca napoleonica, devastazioni arrivarono invece purtroppo dai garibaldini e soprattutto nel corso della seconda guerra mondiale ad opera dei bombardamenti anglo americani. Non va taciuta però l'incuria in tempo di pace dal 1944 fino ad oggi. Ora finalmente si riparte con lavori di restauro e consolidamento dopo essere addirittura giunti a gravi infiltrazioni, importanti lesioni ecc. ecc.. Il problema è stato solevato anche dall'UNESCO.
3) Nelle statue equestri che si vedono nella piazza Plebiscito c'è l'opera del Canova, esse rappresentano Carlo III di Borbone e Ferdinando I, alla caduta del regno delle due Sicilie rischiarono di essere eliminate ma non lo furono grazie all'idea di un cappellano che in luogo di quei monarchi fece montare su quei cavalli Vittorio Emanuele e Garibaldi immortalando così la nuova era e salvando le preziosità della precedente.
4) Anche i francesi con Gioacchino Murat hanno contribuito alla sistemazione della piazza; da Murat infatti fu voluto il colonnato dorico che circonda la piazza.
...e gli italiani? Gli italiani fino a qualche anno fa ne facevano parcheggio mentre tante giovani leve d'italiani oggi si occupano di graffiti e "decori" d'ogni genere per valorizzare marmi, colonne e statue e magari per immortalare amori immortali nutriti di T.V.B., Carmelina tamo e cose del genere.
Il tuo contributo è prezioso nella descrizione di ciò che abbiamo visto e volutamente non abbiamo scritto commenti nella speranza che lo facessi tu
Chiudo con un breve aneddoto: la piazza è meta abituale delle mie passeggiate e proprio un giorno della scorsa primavera mentre stavo entrando nella basilica ho visto un ragazzino che stava imbrattando il muro riproducendo molto in grande un virile particolare anatomico, era in compagnia di coetanei, io arrivavo a cose fatte e allora ho detto applaudendo: "Bravo! Bravo! Bravo! Ti sei fatto l'autoritratto!" Gli altri ragazzini sono scoppiati a ridere sfottendolo ed io invece ho detto: "Guaggliù (ragazzi) mi ricordo di un'Italia che non sapeva scrivere e leggere, ma quegli italiani quando vedevano il bello restavano incantati e allora a quelli bastava solo insegnare vocali e consonanti e il gioco era fatto; con voi, invece, purtroppo, non c'è da fare, tanto sapete già scrivere e leggere!"
I ragazzini hanno almeno smesso di ridere, chi sa che non abbiano capito qualcosa?
Ciao a tutti e grazie ancora.
Fan
Questo episodio che ci avevi raccontato in piazza del Plebiscito da una parte fa ridere per l’ironia che hai e dall’altra fa piangere per la mancanza di cultura e rispetto delle opere che abbiamo in Italia e non solo da parte di ragazzini ma anche da persone più adulte
P.S. Manlio e Laura, questo pennuto non lo avete mai fotografato voi, noi si pappapero
Sergio guarda cosa abbiamo visto a Nardò
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