L'ultima notte a bordo è trascorsa, i nostri bagagli sono già stati presi in consegna dagli addetti, abbiamo preparato una borsa che sarà bagaglio a mano con tutto il necessario per il bagno e biancheria e panni per quest'ultima giornata di vacanza. Saliamo al ponte 9 per quest'ultima colazione su Costa Fortuna, giuro che oggi ho davvero poco appetito, sarà la tristezza. Prendo solo un cornettino e ordino dal bar il solito caffettino espresso; è già da ieri che ho esaurito il pacchetto caffè ma tanto verranno addebitati sulla carta, no problem quindi. Quello che non sono riuscito ad esaurire è il pacchetto boys and girls, quello delle bevande analcoliche. Mi pare che alla fine avanzerò 4 consumazioni su quelle previste. Fa nulla anche in questo caso. L'ingresso nel porto di Copenhagen è dominato dall'ormai solito spettacolo delle pale eoliche in mezzo al mare e dal ponte sull'Alesund, che vedo per la terza volta. Oltre alla crociera delle capitali Baltiche di due anni fa, sono già stato a Copenhagen dopo avere noleggiato un'auto dall'eroporto di Amburgo. Non ci crederete, ma avevo visto le foto di questo ponte, ed ho voluto attraversarlo in auto per recarmi a Malmoe, la città Svedese che si trova alla fine del ponte, che è a pedaggio, e da cui si gode di un panorama unico. I cittadini di Copenhagen usano il ponte per andare a fare spese a Malmoe, in quanto il costo della vita in Svezia è inferiore rispetto la Danimarca.
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In banchina c'è la solita interminabile fila di taxi che attende i passeggeri che sbarcano, principalmente quelli della Mariner of the seas, che come all'andata, troviamo attraccata proprio di fianco a Fortuna.
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Questa volta abbiamo prenotato l'escursione Costa che si chiama Copenhagen Express, anche per evitare di essere caricati alle 10 e portati in aeroporto, il nostro volo è previsto per le 15,15 e l'idea di passare così tante ore senza far nulla mi deprime. Questa volta il gruppo si dividerà, in quanto Roberto e Paola, e Maria Rosaria e Martina non volano con noi sul charter Alitalia ma con il volo di linea SAS, ed hanno orari differenti. Loro optano per il bus shuttle che li porterà in centro per una passeggiata in autonomia e ritorno in nave dove poi usufruiranno del transer per l'eroporto. Il servizio shuttle costa 10 euro a persona, mentre l'escursione Copenhagen Express ne costerebbe 49 a persona, ma ci viene offerta con uno sconto di 10 euro a testa. Il giro include la sosta dalla sirenetta, poi il castello reale e il vecchio quartiere portuale di Nyhavn, veramente carino. Dopo esserci calorosamente salutati, ci separiamo per iniziare l'escursione. Salutiamo anche questa stupenda nave che per una settimana è stata la nostra casa.
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Riesco finalmente a fare la conoscenza con la celebre Sirenetta al terzo tentativo, la prima volta, con l'auto, non mi sono avventurato nella zona del porto ma imboccai direttamente il ponte, proveniente dall'autostrada. La seconda volta, due anni fa in occasione della mia prima crociera, è stata lei a rendersi indisponibile, in quanto prelevata con il suo scoglio e trasportata a Shangai, in Cina, per il World Expo. Troviamo però circa 20 autobus, oltre al nostro, e turisti di ogni nazionalità che si accalcano per la foto di rito. Non ci scoraggiamo, e riusciamo a strappare il prezioso cimelio fotografico. Purtroppo, la testa e un braccio non sono originali, i vandali l'hanno sfregiata anni fa.
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Risaliamo a bordo dell'autobus, la nostra guida è una signora Danese che ha vissuto molti anni in Italia, e ci racconta la storia di monumenti ed edifici che incontriamo lungo la strada. Questa fontana ha una storia singolare, leggenda narra che si tratti dei figli di una dea trasformati in tori per difendere la città dagli attacchi degli Svedesi, contro cui i Danesi sono stati per gran parte della loro storia in lotta. Tranne poi organizzarci insieme il famoso biscotto che ci estromise dai campionati europei di calcio, ma questa è un'altra faccenda.
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Ed arriviamo al palazzo reale, formato da 4 palazzi esattamente identici che circondano a semisfera una piazza con il monumento di un Re, e sono collegati tra di loro anche3 da passaggi sotterranei. In questo palazzo vivono il Principe e la Regina
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Questo invece è il palazzo del figlio dei reali, erede al trono. Lui è presente, mentre i genitori sono probabilmente in vacanza da qualche parte. Si capisce dal fatto che quando presenti, sul tetto del palazzo sventola la bandiera, per informare i sudditi.
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In quest'altro palazzo invece dimora la sorella della Regina, anche lei presente.
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L'ultimo palazzo è adibito a sala di rappresentanza, qui si svolgono feste, cerimonie e vengono ricevute le personalità in visita.
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Nelle immediate vicinanze della residenza Reale si trova anche la nostra Ambasciata, una "modesta" dimora dove immagino il nostro ambasciatore conduca una vitaccia infame.
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Riprendiamo il nostro tour, che è davvero "express", il nostro bus passa davanti l'ingresso del famoso parco Tivoli
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Qui, anticamente, venivano stoccate le merci provenienti da oriente, ora vi ha trovato sede la Borsa di copenhagen.
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Ultima sosta della nostra escursione, Nyhavn. Cuore pulsante della vecchia città, vi si trova una miriade di ristorantini e bancarelle, è una delle zone più frequentate dai turisti e da qui ci si potrebbe imbarcare per un giretto dei canali, cosa a noi preclusa visto che abbiamo meno di mezz'ora di tempo per dare uno sguardo e scattare qualche foto.
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E chiudiamo la carrellata con un paio di esemplari di fauna indigena, che non guasta mai.
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Siamo davvero alla fine, dobbiamo risalire a bordo del bus, la cui ultima fermata sarà l'aeroporto, dove troveremo ad attenderci, oltre al personale Costa, i nostri bagagli impeccabilmente disposti in base alle fascette colorate consegnateci il giorno prima. Vorrei dire due parole anche a proposito del check in per l'imbarco: se in tutti gli aeroporti del mondo le cose funzionassero in stile Copenhagen, dirottare un aereo sarebbe quasi impossibile. I controlli sono meticolosi, forse un po troppo. I tempi di attesa sono estenuanti, mi hanno sequestrato addirittura un doccia schiuma da 400ml oramai quasi alla fine. Ultima annotazione, il nostro volo è partito in clamoroso ritardo, dalle 15,15 siamo passati alle 16,30. Ovviamente ho approfittato per mangiare qualcosa, visto che stavo andando in crisi d'astinenza. I prezzi del cibo più che da tavola calda, sono da gioielleria Bulgari. Mestamente la nostra crociera si chiude qui, con l'atterraggio a Fiumicino,
dove recuperiamo la nostra auto e facciamo ritorno a casa.
Resoconto finale: crociera stupenda, organizzata impeccabilmente. Nave perfetta, cibo ottimo e abbondante, personale inappuntabile. Unica piccola pecca, forse, il poco tempo a disposizione in alcuni scali. Scenari indimenticabili, se volete vedere il cielo colorarsi di mille tonalità di blu dovete andare a quelle latitudini. Non so ancora quando, ma ho deciso che la prossima crociera sarà a Capo Nord.
Ringrazio della compagnia piacevolissima il dinamico duo Roberto-Paola e Maria Rosaria-Martina. E ringrazio anche voi, amici del forum, che avete avuto la pazienza e costanza di leggere questo diario di viaggio.
Giuseppe.