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Felix73
Guest
Letto, per ben due volte. E non perchè la prima non avessi compreso, ma solo perchè …..semplicemente mi è piaciuto. La prima lettura è stata a puntate, la seconda in un'unica soluzione, ed ho veramente apprezzato. I miei sinceri complimenti Francesca. Ed auguri per il vostro decimo anniversario di matrimonio.
Ho fatto la crociera sul Baltico nell'estate del 2013, e ti invidio la sosta notturna a San Pietroburgo e Stoccolma, certamente un "plus" dell'itinerario. Devo dire che le tue foto "notturne" hanno fatto maturare in me una sorta di rammarico in merito.
Ho scoperto, grazie al tuo racconto, cose nuove sul Palazzo d'inverno e l'Ermitage, aneddoti sui suoi sotterranei e sui gatti.
Non entro nel merito dei tuoi gusti artistici, spesso condivisibili, e le foto hanno avuto complimenti meritati da parte di tutti. Non posso quindi che ribadirli, con particolare menzione al tuo vestito serale minimal-chic che ho decisamente apprezzato.
L'aspetto che però mi ha colpito ed incuriosito in questo tuo diario, è stata la scelta di aprire ogni capitolo con una citazione canora-letteraria (ad esclusione della giornata di navigazione) che ne ha impreziosito lo stile.
In particolare, mi ha fatto riflettere quella che hai utilizzato, di Nicolai Lilin, per San Pietroburgo. Mi chiedevo se tu ti ci fossi ritrovata (mi riferisco alla descrizione degli abitanti, ed al definirli "fantasmi"..), se l'avessi fatta tua per condivisione, o solo per una particolare preferenza letteraria verso il suo discusso autore. E quanto i toni “decadenti” della citazione d’apertura siano in sovrapposizione (o forse no?) alle bellissime parole di Dostoevskij.
Certo, non nascondo che la citazione delle citazioni per me rimane quella iniziale, quella che apre il diario….. ma così con me giochi facile…..
Un grande grazie per questo originale, curato ed apprezzabilissimo contributo.
Ho fatto la crociera sul Baltico nell'estate del 2013, e ti invidio la sosta notturna a San Pietroburgo e Stoccolma, certamente un "plus" dell'itinerario. Devo dire che le tue foto "notturne" hanno fatto maturare in me una sorta di rammarico in merito.
Ho scoperto, grazie al tuo racconto, cose nuove sul Palazzo d'inverno e l'Ermitage, aneddoti sui suoi sotterranei e sui gatti.
Non entro nel merito dei tuoi gusti artistici, spesso condivisibili, e le foto hanno avuto complimenti meritati da parte di tutti. Non posso quindi che ribadirli, con particolare menzione al tuo vestito serale minimal-chic che ho decisamente apprezzato.
L'aspetto che però mi ha colpito ed incuriosito in questo tuo diario, è stata la scelta di aprire ogni capitolo con una citazione canora-letteraria (ad esclusione della giornata di navigazione) che ne ha impreziosito lo stile.
In particolare, mi ha fatto riflettere quella che hai utilizzato, di Nicolai Lilin, per San Pietroburgo. Mi chiedevo se tu ti ci fossi ritrovata (mi riferisco alla descrizione degli abitanti, ed al definirli "fantasmi"..), se l'avessi fatta tua per condivisione, o solo per una particolare preferenza letteraria verso il suo discusso autore. E quanto i toni “decadenti” della citazione d’apertura siano in sovrapposizione (o forse no?) alle bellissime parole di Dostoevskij.
Certo, non nascondo che la citazione delle citazioni per me rimane quella iniziale, quella che apre il diario….. ma così con me giochi facile…..
Un grande grazie per questo originale, curato ed apprezzabilissimo contributo.
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