Ecco il mio diario di viaggio: purtroppo non riescoad inserrlo nella sezione apposita del sito.
Ecco il mio diario.
16/05/2009 (Bari)
Dopo un lunghissimo conto alla rovescia, iniziato circa 100 giorni fa e sempre tenuto da mio figlio (4 anni, anche lui vittima del virus da crocierite precoce), partiamo da Lecce verso le 10.15 per cercare di salire a bordo tra i primi e goderci subito l'agognata vacanza.
Arriviamo al porto di Bari prima di mezzogiorno, lasciamo subito i bagagli, ci danno il numero d'imbarco 3, e decidiamo di fare un giretto in auto per la città, nonostante il tempo poco promettente. Lasciamo l'auto in un garage del centro (impossibile trovare un posto auto altrove a quell'ora) e ci fermiamo a mangiare un toast in un fast food.
Alle 14 siamo di ritorno al porto, dove veniamo accompagnati al parcheggio convenzionato (ricavato all'interno della fiera del levante), ubicato a circa 3 km dal terminal crociere. Una navetta ci riaccompagna al terminal e lì ciaccomodiamo in attesa dell'imbarco.
Verso le 14.30, nonostante le operazioni di imbarco non siano ancora iniziate, centinaia di croceristi, anche con numeri d'imbarco alti, si affollano dinanzi all'ingresso, creando un vero muro umano, tra gli sguardi sbigottiti del personale di terra della Costa.
Pochi minuti dopo, nella confusione totale, iniziano a chiamare i passeggeri con priorità di imbarco. Ci saremmo anche noi, ma riusciamo a farci largo con molte difficoltà tra quella indegna marea umana.
Superati i controlli di rito e l'obbligatoria foto (dietro ad un timone) che non acquisteremo, siamo finalmente nell'atrio supernova. La prima sensazione è che non ci siano grandi differenze rispetto alla costa fortuna (unica nave vista in precedenza).
Raggiungiamo agevolmente la nostra cabina al ponte uno (un'esterna con finestra E2 - cabina n. 1259). Certo, rispetto alla gran suite, dove soggiornammo sulla costa fortuna, non si possono ovviamente fare paragoni, ma la troviamo comoda, con l'unica pecca del bagno troppo piccolo: ricorda quasi il bagno di un treno, con l'aggiunta della piccola doccia.
Stappiamo subito la bottiglia di spumante ed assaggiamo le insipide tartine.. mio figlio si accaparra i frutti di bosco ed è felicissimo.
Mia moglie sistema il bagaglio, arrivato puntualmente in cabina. Ci prepariamo per uscire, anche perché il primo turno di cena, contrariamente a quanto prospettato in agenzia, ha inizio alle 18.30 e non alle 19. Dopo una breve passeggiata, ci dirigiamo al ristorante taurus: abbiamo chiesto un tavolo senza altri commensali e il nostro desiderio è stato esaudito. Si trova proprio all’ingresso del secondo piano del ristorante, ma non si può avere tutto.
Il vero problema, e forse l’unica pecca a bordo, è la lentezza esasperante del servizio: attendiamo circa 50 minuti perché arrivino gli antipasti; i piatti vengono portati via con ritardi assurdi, dandoci la sensazione di essere abbandonati a noi stessi. Le bevande arrivano solo dopo l’antipasto e a seguito del mio richiamo al maitre, il quale si scusa evidenziando che stanno avendo problemi a causa degli ospiti ritardatari. Sarà, ma questo servizio è lontano anni luce dalla cortesia e puntualità del servizio ai tavoli del ristorante della costa fortuna (eccezionale il primo maitre dell'epoca, Domenico Pignatelli).
Il cibo è molto buono, io opto per un primo di orecchiette con fave e pecorino davvero gustoso.. anche mia moglie è soddisfatta del suo risotto alla marinara, benché un po’ scotto. Mio figlio mangia con gusto un piatto di pasta al pomodoro.. Non ricordo le altre portate, ma il dolce (mousse al mango senza zucchero aggiunto) è davvero notevole.. forse l’unico dolce degno di nota dell’intera vacanza.
Ci alziamo da tavola estenuati (soprattutto mio figlio) dopo quasi due ore.. davvero troppo.
La serata prosegue con la visita dei ponti 2, 3 e 9.. poi lasciamo mio figlio allo squok club per circa mezz’ora: io e mia moglie ci sediamo su un divanetto del lido delphinus e ci sentiamo davvero in paradiso (ogni tanto gli occhi cadono sul maxischermo, dove trasmettono udinese-milan: ma non ho intenzione di perder tempo alla mega-tv).
Dopo 2-3 nostre visite allo squok club, mio figlio decide di venire con noi, allettato dalla prospettiva di andare alla sala giochi.. cambio 10 euro, qualche gettone lo conservo per le slot-machine: mio figlio finisce di giocare proprio mentre io, incredibilmente, incasso 50 euro vinte senza sapere come.. la fortuna del principiante.
Un’occhiata allo spettacolo a teatro, con un gruppo di ballerini davvero bravi (mio figlio ne resta affascinato) e poi in cabina verso le 23. Siamo stanchissimi.. giusto il tempo di compilare il “cravattino” della colazione in cabina e andiamo a dormire.
17/05/2009 Corfù
Risveglio con colazione alle 8.30 (in realtà, sarebbero le 7.30 italiane): mio figlio salta dal suo lettino e inizia a mangiare un piatto mix di cereali. Io e mia moglie prendiamo un espresso (pessimo), delle ottime brioche, succo di arancia e di prugna.. insomma, una colazione già molto abbondante rispetto alle nostre abitudini domestiche.
Ma la nostra colazione non è finita.. passeggiando per il lido di poppa (dorado?) prendo un piatto di formaggi e uova, giusto per gradire.
Scendiamo al ponte due e, da uno dei nuovissimi e molto comodi totem interattivi, facciamo i biglietti a/r per il bus navetta che, al costo di 6 euro pro capite, ci porterà nel centro della capitale (kerkyra). La breve visita di corfù è piacevole e rilassante, nonostante il cielo coperto: mio figlio sale a bordo di una macchinina e inizia a girare per il parco sito nel centro cittadino.. poi ci addentriamo per i vicoletti e facciamo qualche piccolo acquisto… dopo un paio d’ore siamo di ritorno sulla nave.
Sosta al buffet (tra l’altro, assaggio un ottimo piatto a base di polpo.. con contorno di patatine e molto altro ancora) e, dopo il gelato di rito, torniamo in cabina per un riposino.
Alle 18.30 appuntamento con gli altri utenti del forum: così conosco drusa, iulia, nicr, nancy, lilli… i volti li ricordo tutti, i relativi nick meno, comunque sono tutti cordiali e simpatici. Scattiamo un paio di foto ( ma chi le avrà scattate?) e ci salutiamo: sta per iniziare la cena di gala, per cui, vestiti di tutto punto, torniamo al famigerato ristorante taurus.
Purtroppo, i ritardi del servizio sono una costante.. quasi un’ora per l’antipasto, bevande che non arrivano… mio figlio ha sete, se prima non beve, non intende mangiare: così il suo piatto di pasta si raffredda e dobbiamo chiamare nuovamente il maitre perché ci porti finalmente una bottiglia d’acqua. La mia birra arriverà con ulteriore ritardo.
La cena è molto buona (ricordo, in particolare, un antipasto a base di fois gras con ananas davvero buono), ma due ore di permanenza sono davvero troppe.
Decidiamo che, d’ora in poi, ceneremo con una pizza al buffet: anche per mio figlio questa è una vacanza e non è giusto costringerlo ad un tavolo di ristorante per così tanto tempo.
Serata tra squok club, casinò (alla fine, secondo un calcolo ottimistico, avrò vinto al massimo 5 euro).. e poi scopro quello che diventerà, in questa breve permanenza a bordo, il mio bar: il cigar & cognac bar, dove posso fumare la pipa, gustare un bicchierino di whiskey e, con un sottofondo di musica classica e luci soffuse, godermi il panorama (questa sera, in primo piano le “buie” montagne albanesi).
Una visita a teatro e poi a letto, dopo aver compilato l’ordine per la colazione in cabina.
18/05/2009 Dubrovnik
Sveglia con comodo, approfittando del ritorno all’ora in meno “italiana” e colazione servita con grande puntualità all’ora richiesta.
Seconda colazione a buffet (per ragioni di “decoro”, non mi soffermo sulla quantità di cibo che riesco a ingurgitare al mattino.. alla fine avrò preso circa 2,5 kg in 4 giorni!).
Senza alcuna coda, saliamo a bordo di una lancia e sbarchiamo nel centro storico di dubrovnik, città già visitata in altre occasioni e sempre ordinata e bellissima.
Scriviamo e imbuchiamo qualche cartolina, cercando di districarci tra i vari cambi (ove consentiti) tra euro e kune.. rientro in nave molto suggestivo: vedere la costa luminosa dal mare è un vero spettacolo, degno delle numerose fotografie scattate.
Andiamo subito a fare tutti e tre un breve bagno nella piscina del ponte delphinus, occupando con asciugamani e vestiti un tavolino attiguo. Al ritorno, troviamo le nostre cose ammassate su una sedia e una “signora” con due ragazzine che l’ha occupato. Senza che le dicessimo nulla (ma eravamo abbastanza contrariati), la signora ci riferisce che una persona le ha detto che il tavolo era libero.. peraltro, non mostra alcuna intenzione di liberare il nostro tavolo, sicché prendiamo le nostre cose: mia moglie prende le sue scarpe e le trova irrimediabilmente sporche di sugo.. si lamenta ma la signora, a quel punto, sembra diventata “impermeabile” e finge di non sentire.
Vabbé.. la maleducazione si trova ovunque, anche (e, purtroppo, non di rado) in crociera.. cerchiamo un altro tavolo mentre mia moglie va in cabina per cambiare calzature, visto che le sue scarpe sono ormai da buttare.
Pranziamo a buffet, poi i miei compagni di viaggio vanno a riposare e io mi reco nel “mio” amatissimo cigar bar a fumare la pipa (in realtà, è un bar/ non bar, in quanto non vi è un bancone e le ordinazioni arrivano dal bar attiguo del casinò).
Nel primo pomeriggio, partenza per venezia e navigazione turistica con vista sugli innumerevoli isolotti croati. Mi reco al teatro per le informazioni della bravissima direttrice di crociera (Federica) sulle modalità di sbarco.. brutta sensazione, siamo a bordo da 48 ore e già si parla di sbarco, ma per una mini crociera è una tempistica inevitabile.
La sera, come anticipato, evitiamo il ristorante e ceniamo in pizzeria: ambiente davvero tranquillo, pochissimi tavoli occupati e servizio cordialissimo. Ordiniamo tre pizze (piccole) e prendiamo delle coppe di gelato dal self-service.
Poi squok club per mio figlio (con proiezione del film “Madagascar 2”), teatro.. e visita al chocolate bar, dove, per la gioia mia e di mio figlio, assaggiamo alcuni pezzi di banana e fragola immersi nella fontana di cioccolato.
Infine, tutti a nanna: Venezia ci aspetta.
19/05/2009 Venezia
Colazione in cabina e sbarco a Venezia. Ci rechiamo in piazza san marco dopo aver preso il bus gratuito della costa e un vaporetto. In realtà, arrivare a Piazza San Marco è piuttosto faticoso, avremmo fatto meglio a restare a bordo e visitare Venezia in un’altra occasione. Decidiamo di fermarci al Caffè Florian per un caffè (copia del bar creato sulla Costa Atlantica… no, eh? :lol: ).. scattiamo un paio di foto nelle bellissime salette del bar del 1720 frequentato da Giacomo Casanova e ci rendiamo conto che, probabilmente, o quest’ultimo era ricchissimo o si faceva mantenere: due caffè ed un succo di frutta verrebbero 20,90 euro.. penso che per una volta si possa fare.. leggendo meglio il menù, mi accorgo che è previsto un supplemento di euro 6 a testa per l’orchestrina.. in sostanza, due caffè ed un succo di frutta costerebbero 38,90 euro: il cameriere, peraltro, non viene a prendere le ordinazioni (forse arriva dal ristorante taurus? :mrgreen: ) e così decidiamo di uscire e di prendere successivamente il nostro caffè al lido di poppa (3 euro.. sembra regalato).
Torniamo finalmente a bordo (il tragitto vaporetto + bus dura oltre un’ora) per un bagno in piscina.. sperimento anche la vasca idromassaggio, con acqua calda ma piacevolissima.
Pomeriggio nel solito cognac bar e lunghe passeggiate tra i ponti con mia moglie, mentre mio figlio vuole fermarsi allo squok club. Alle 18 si parte da Venezia.. andiamo sul ponte 11 per ammirare lo splendido paesaggio.. è uno dei momenti più suggestivi ed indimenticabili dell’intera vacanza: si passa di fronte a piazza san marco (penso che un utopistico sbarco con le lance di fronte a piazza san marco sarebbe fantastico).
La sera ceniamo nuovamente in pizzeria.. non vogliamo perdere altro tempo al ristorante taurus. Dopo un divertente spettacolo a teatro di un mago, andiamo a giocare a ping pong e a calcio balilla.. poi sala giochi e casinò e, infine, amaro rientro in cabina per preparare i bagagli: domani si torna a casa, quindi niente colazione in cabina.
20/05/2009 Bari
La vacanza sta finendo, ma siamo talmente soddisfatti che già pensiamo alla prossima crociera, magari a bordo di una nave più piccola (es. costa allegra, europa..).
La cabina bisogna lasciarla entro le 8.. così, sistemato il bagaglio a mano, ci rechiamo a quell’ora al ristorante taurus per la colazione: una quantità e qualità eccezionale, mangiamo di tutto: brioche, uova, frutta… poi saliamo al buffet, ma ormai abbiamo raggiunto il limite della sazietà (al rientro, non toccherò cibo per 24 ore).
Rtitiriamo dall cabina il bagaglio a mano e, alle 11, arriviamo a bari: le operazioni di sbarco sono molto rapide.. verso le 11.30 siamo già a terra, troviamo i nostri bagagli, ritiro l’auto dal parcheggio convenzionato e alle 14 siamo a casa: nella cassetta della posta c’è il C Magazine, per attenuare la nostra malinconia.
Ecco il mio diario.
16/05/2009 (Bari)
Dopo un lunghissimo conto alla rovescia, iniziato circa 100 giorni fa e sempre tenuto da mio figlio (4 anni, anche lui vittima del virus da crocierite precoce), partiamo da Lecce verso le 10.15 per cercare di salire a bordo tra i primi e goderci subito l'agognata vacanza.
Arriviamo al porto di Bari prima di mezzogiorno, lasciamo subito i bagagli, ci danno il numero d'imbarco 3, e decidiamo di fare un giretto in auto per la città, nonostante il tempo poco promettente. Lasciamo l'auto in un garage del centro (impossibile trovare un posto auto altrove a quell'ora) e ci fermiamo a mangiare un toast in un fast food.
Alle 14 siamo di ritorno al porto, dove veniamo accompagnati al parcheggio convenzionato (ricavato all'interno della fiera del levante), ubicato a circa 3 km dal terminal crociere. Una navetta ci riaccompagna al terminal e lì ciaccomodiamo in attesa dell'imbarco.
Verso le 14.30, nonostante le operazioni di imbarco non siano ancora iniziate, centinaia di croceristi, anche con numeri d'imbarco alti, si affollano dinanzi all'ingresso, creando un vero muro umano, tra gli sguardi sbigottiti del personale di terra della Costa.
Pochi minuti dopo, nella confusione totale, iniziano a chiamare i passeggeri con priorità di imbarco. Ci saremmo anche noi, ma riusciamo a farci largo con molte difficoltà tra quella indegna marea umana.
Superati i controlli di rito e l'obbligatoria foto (dietro ad un timone) che non acquisteremo, siamo finalmente nell'atrio supernova. La prima sensazione è che non ci siano grandi differenze rispetto alla costa fortuna (unica nave vista in precedenza).
Raggiungiamo agevolmente la nostra cabina al ponte uno (un'esterna con finestra E2 - cabina n. 1259). Certo, rispetto alla gran suite, dove soggiornammo sulla costa fortuna, non si possono ovviamente fare paragoni, ma la troviamo comoda, con l'unica pecca del bagno troppo piccolo: ricorda quasi il bagno di un treno, con l'aggiunta della piccola doccia.
Stappiamo subito la bottiglia di spumante ed assaggiamo le insipide tartine.. mio figlio si accaparra i frutti di bosco ed è felicissimo.
Mia moglie sistema il bagaglio, arrivato puntualmente in cabina. Ci prepariamo per uscire, anche perché il primo turno di cena, contrariamente a quanto prospettato in agenzia, ha inizio alle 18.30 e non alle 19. Dopo una breve passeggiata, ci dirigiamo al ristorante taurus: abbiamo chiesto un tavolo senza altri commensali e il nostro desiderio è stato esaudito. Si trova proprio all’ingresso del secondo piano del ristorante, ma non si può avere tutto.
Il vero problema, e forse l’unica pecca a bordo, è la lentezza esasperante del servizio: attendiamo circa 50 minuti perché arrivino gli antipasti; i piatti vengono portati via con ritardi assurdi, dandoci la sensazione di essere abbandonati a noi stessi. Le bevande arrivano solo dopo l’antipasto e a seguito del mio richiamo al maitre, il quale si scusa evidenziando che stanno avendo problemi a causa degli ospiti ritardatari. Sarà, ma questo servizio è lontano anni luce dalla cortesia e puntualità del servizio ai tavoli del ristorante della costa fortuna (eccezionale il primo maitre dell'epoca, Domenico Pignatelli).
Il cibo è molto buono, io opto per un primo di orecchiette con fave e pecorino davvero gustoso.. anche mia moglie è soddisfatta del suo risotto alla marinara, benché un po’ scotto. Mio figlio mangia con gusto un piatto di pasta al pomodoro.. Non ricordo le altre portate, ma il dolce (mousse al mango senza zucchero aggiunto) è davvero notevole.. forse l’unico dolce degno di nota dell’intera vacanza.
Ci alziamo da tavola estenuati (soprattutto mio figlio) dopo quasi due ore.. davvero troppo.
La serata prosegue con la visita dei ponti 2, 3 e 9.. poi lasciamo mio figlio allo squok club per circa mezz’ora: io e mia moglie ci sediamo su un divanetto del lido delphinus e ci sentiamo davvero in paradiso (ogni tanto gli occhi cadono sul maxischermo, dove trasmettono udinese-milan: ma non ho intenzione di perder tempo alla mega-tv).
Dopo 2-3 nostre visite allo squok club, mio figlio decide di venire con noi, allettato dalla prospettiva di andare alla sala giochi.. cambio 10 euro, qualche gettone lo conservo per le slot-machine: mio figlio finisce di giocare proprio mentre io, incredibilmente, incasso 50 euro vinte senza sapere come.. la fortuna del principiante.
Un’occhiata allo spettacolo a teatro, con un gruppo di ballerini davvero bravi (mio figlio ne resta affascinato) e poi in cabina verso le 23. Siamo stanchissimi.. giusto il tempo di compilare il “cravattino” della colazione in cabina e andiamo a dormire.
17/05/2009 Corfù
Risveglio con colazione alle 8.30 (in realtà, sarebbero le 7.30 italiane): mio figlio salta dal suo lettino e inizia a mangiare un piatto mix di cereali. Io e mia moglie prendiamo un espresso (pessimo), delle ottime brioche, succo di arancia e di prugna.. insomma, una colazione già molto abbondante rispetto alle nostre abitudini domestiche.
Ma la nostra colazione non è finita.. passeggiando per il lido di poppa (dorado?) prendo un piatto di formaggi e uova, giusto per gradire.
Scendiamo al ponte due e, da uno dei nuovissimi e molto comodi totem interattivi, facciamo i biglietti a/r per il bus navetta che, al costo di 6 euro pro capite, ci porterà nel centro della capitale (kerkyra). La breve visita di corfù è piacevole e rilassante, nonostante il cielo coperto: mio figlio sale a bordo di una macchinina e inizia a girare per il parco sito nel centro cittadino.. poi ci addentriamo per i vicoletti e facciamo qualche piccolo acquisto… dopo un paio d’ore siamo di ritorno sulla nave.
Sosta al buffet (tra l’altro, assaggio un ottimo piatto a base di polpo.. con contorno di patatine e molto altro ancora) e, dopo il gelato di rito, torniamo in cabina per un riposino.
Alle 18.30 appuntamento con gli altri utenti del forum: così conosco drusa, iulia, nicr, nancy, lilli… i volti li ricordo tutti, i relativi nick meno, comunque sono tutti cordiali e simpatici. Scattiamo un paio di foto ( ma chi le avrà scattate?) e ci salutiamo: sta per iniziare la cena di gala, per cui, vestiti di tutto punto, torniamo al famigerato ristorante taurus.
Purtroppo, i ritardi del servizio sono una costante.. quasi un’ora per l’antipasto, bevande che non arrivano… mio figlio ha sete, se prima non beve, non intende mangiare: così il suo piatto di pasta si raffredda e dobbiamo chiamare nuovamente il maitre perché ci porti finalmente una bottiglia d’acqua. La mia birra arriverà con ulteriore ritardo.
La cena è molto buona (ricordo, in particolare, un antipasto a base di fois gras con ananas davvero buono), ma due ore di permanenza sono davvero troppe.
Decidiamo che, d’ora in poi, ceneremo con una pizza al buffet: anche per mio figlio questa è una vacanza e non è giusto costringerlo ad un tavolo di ristorante per così tanto tempo.
Serata tra squok club, casinò (alla fine, secondo un calcolo ottimistico, avrò vinto al massimo 5 euro).. e poi scopro quello che diventerà, in questa breve permanenza a bordo, il mio bar: il cigar & cognac bar, dove posso fumare la pipa, gustare un bicchierino di whiskey e, con un sottofondo di musica classica e luci soffuse, godermi il panorama (questa sera, in primo piano le “buie” montagne albanesi).
Una visita a teatro e poi a letto, dopo aver compilato l’ordine per la colazione in cabina.
18/05/2009 Dubrovnik
Sveglia con comodo, approfittando del ritorno all’ora in meno “italiana” e colazione servita con grande puntualità all’ora richiesta.
Seconda colazione a buffet (per ragioni di “decoro”, non mi soffermo sulla quantità di cibo che riesco a ingurgitare al mattino.. alla fine avrò preso circa 2,5 kg in 4 giorni!).
Senza alcuna coda, saliamo a bordo di una lancia e sbarchiamo nel centro storico di dubrovnik, città già visitata in altre occasioni e sempre ordinata e bellissima.
Scriviamo e imbuchiamo qualche cartolina, cercando di districarci tra i vari cambi (ove consentiti) tra euro e kune.. rientro in nave molto suggestivo: vedere la costa luminosa dal mare è un vero spettacolo, degno delle numerose fotografie scattate.
Andiamo subito a fare tutti e tre un breve bagno nella piscina del ponte delphinus, occupando con asciugamani e vestiti un tavolino attiguo. Al ritorno, troviamo le nostre cose ammassate su una sedia e una “signora” con due ragazzine che l’ha occupato. Senza che le dicessimo nulla (ma eravamo abbastanza contrariati), la signora ci riferisce che una persona le ha detto che il tavolo era libero.. peraltro, non mostra alcuna intenzione di liberare il nostro tavolo, sicché prendiamo le nostre cose: mia moglie prende le sue scarpe e le trova irrimediabilmente sporche di sugo.. si lamenta ma la signora, a quel punto, sembra diventata “impermeabile” e finge di non sentire.
Vabbé.. la maleducazione si trova ovunque, anche (e, purtroppo, non di rado) in crociera.. cerchiamo un altro tavolo mentre mia moglie va in cabina per cambiare calzature, visto che le sue scarpe sono ormai da buttare.
Pranziamo a buffet, poi i miei compagni di viaggio vanno a riposare e io mi reco nel “mio” amatissimo cigar bar a fumare la pipa (in realtà, è un bar/ non bar, in quanto non vi è un bancone e le ordinazioni arrivano dal bar attiguo del casinò).
Nel primo pomeriggio, partenza per venezia e navigazione turistica con vista sugli innumerevoli isolotti croati. Mi reco al teatro per le informazioni della bravissima direttrice di crociera (Federica) sulle modalità di sbarco.. brutta sensazione, siamo a bordo da 48 ore e già si parla di sbarco, ma per una mini crociera è una tempistica inevitabile.
La sera, come anticipato, evitiamo il ristorante e ceniamo in pizzeria: ambiente davvero tranquillo, pochissimi tavoli occupati e servizio cordialissimo. Ordiniamo tre pizze (piccole) e prendiamo delle coppe di gelato dal self-service.
Poi squok club per mio figlio (con proiezione del film “Madagascar 2”), teatro.. e visita al chocolate bar, dove, per la gioia mia e di mio figlio, assaggiamo alcuni pezzi di banana e fragola immersi nella fontana di cioccolato.
Infine, tutti a nanna: Venezia ci aspetta.
19/05/2009 Venezia
Colazione in cabina e sbarco a Venezia. Ci rechiamo in piazza san marco dopo aver preso il bus gratuito della costa e un vaporetto. In realtà, arrivare a Piazza San Marco è piuttosto faticoso, avremmo fatto meglio a restare a bordo e visitare Venezia in un’altra occasione. Decidiamo di fermarci al Caffè Florian per un caffè (copia del bar creato sulla Costa Atlantica… no, eh? :lol: ).. scattiamo un paio di foto nelle bellissime salette del bar del 1720 frequentato da Giacomo Casanova e ci rendiamo conto che, probabilmente, o quest’ultimo era ricchissimo o si faceva mantenere: due caffè ed un succo di frutta verrebbero 20,90 euro.. penso che per una volta si possa fare.. leggendo meglio il menù, mi accorgo che è previsto un supplemento di euro 6 a testa per l’orchestrina.. in sostanza, due caffè ed un succo di frutta costerebbero 38,90 euro: il cameriere, peraltro, non viene a prendere le ordinazioni (forse arriva dal ristorante taurus? :mrgreen: ) e così decidiamo di uscire e di prendere successivamente il nostro caffè al lido di poppa (3 euro.. sembra regalato).
Torniamo finalmente a bordo (il tragitto vaporetto + bus dura oltre un’ora) per un bagno in piscina.. sperimento anche la vasca idromassaggio, con acqua calda ma piacevolissima.
Pomeriggio nel solito cognac bar e lunghe passeggiate tra i ponti con mia moglie, mentre mio figlio vuole fermarsi allo squok club. Alle 18 si parte da Venezia.. andiamo sul ponte 11 per ammirare lo splendido paesaggio.. è uno dei momenti più suggestivi ed indimenticabili dell’intera vacanza: si passa di fronte a piazza san marco (penso che un utopistico sbarco con le lance di fronte a piazza san marco sarebbe fantastico).
La sera ceniamo nuovamente in pizzeria.. non vogliamo perdere altro tempo al ristorante taurus. Dopo un divertente spettacolo a teatro di un mago, andiamo a giocare a ping pong e a calcio balilla.. poi sala giochi e casinò e, infine, amaro rientro in cabina per preparare i bagagli: domani si torna a casa, quindi niente colazione in cabina.
20/05/2009 Bari
La vacanza sta finendo, ma siamo talmente soddisfatti che già pensiamo alla prossima crociera, magari a bordo di una nave più piccola (es. costa allegra, europa..).
La cabina bisogna lasciarla entro le 8.. così, sistemato il bagaglio a mano, ci rechiamo a quell’ora al ristorante taurus per la colazione: una quantità e qualità eccezionale, mangiamo di tutto: brioche, uova, frutta… poi saliamo al buffet, ma ormai abbiamo raggiunto il limite della sazietà (al rientro, non toccherò cibo per 24 ore).
Rtitiriamo dall cabina il bagaglio a mano e, alle 11, arriviamo a bari: le operazioni di sbarco sono molto rapide.. verso le 11.30 siamo già a terra, troviamo i nostri bagagli, ritiro l’auto dal parcheggio convenzionato e alle 14 siamo a casa: nella cassetta della posta c’è il C Magazine, per attenuare la nostra malinconia.