Annina80
Member
8/9 Mikonos
Questa è l’isola che in assoluto ci è piaciuta di più. Anche in questo caso ci siamo alzati presto e siamo scesi con una lancia tra le prime e ci siamo subito recati a cercare un posto per affittare uno scooter. Tuttavia ci siamo un po’ persi e ripersi per le viuzze del villaggio (ma avevo letto sulla Lonely Planet che è una cosa abbastanza normale). In realtà ci guardavamo ben in giro perchè volevamo vedere il famoso pellicano (mio marito sosteneva che saremmo andati in spiaggia solo dopo averlo fotografato; io friggevo perchè avevo paura che affittassero tutti gli scooter possibili… avevo letto veramente troppi diari...). Purtroppo del pellicano nemmeno l’ombra e così, il marito un po’ recalcitrante, siamo andati a cercarci un affitta-scooter, percorrendo la strada che affianca i famosi mulini. Entriamo nel primo che troviamo, un po’ in fretta, e noleggiamo per 15 euro un vero e proprio scassone di scooter, spacciato per un 80 ma che era un cinquantino esagerando; non ci viene dato neanche il casco perchè qui non si usa. Così, dopo aver fatto il pieno con 5 euro, ci dirigiamo subito verso la meta più lontana: Kalafatis Beach. La spiaggia è isolata, sabbiosa e dall’acqua cristallina; l’ultimo pezzo è attrezzato. La meno bella di quelle visitate. Il tempo di un bagno al volo e rimontiamo in sella, destinazione Elia Beach: bellissima! Lunga, poco frequentata, sabbia fine e chiara, acque poco profonde e limpide. Un vero paradiso che consigliamo a chi voglia rilassarsi in tranquillità tutto il giorno su un mare meraviglioso. Ma noi siamo curiosi e dopo uno spuntino e un pisolino all’ombra andiamo a vedere cosa mai sia questa Super Paradise… vi si accede percorrendo una ripida discesa (già temevamo che il nostro mezzo non riuscisse a ripercorrerla in salita al ritorno) e si giunge in una baia stupenda, dall’acqua ancora più trasparente e cristallina di Elia, incastonata tra le rocce. Inoltre la spiaggia è attrezzata e vi si trova un lounge bar che ci è piaciuto un sacco, con tavoli eleganti, divanetti confortevoli e una piacevole musica di sottofondo. Dopo un bel bagno in questo mare stupendo ci siamo quindi goduti un po’ d’ombra e un bel cocktail per ritemprare le forze. A malincuore (questa spiaggia è stata una delle nostre preferite di tutta la crociera) abbiamo ripreso lo scooter, che sbuffando e lamentandosi e cigolando, è riuscito a risalire la ripida china; ormai noi ci eravamo affezionati a questo mezzo e non la finivamo più di ridere (forse erano risa nervose perchè temevamo di rimanere a piedi). Come ultima tappa siamo andati a Paradise Beach: anche in questo caso abbiamo trovato bella sabbia, bel mare, ma molta gente (molti crocieristi in escursione Costa) e poco spazio a disposizione; è molto meglio Elia. Infine siamo tornati a Mikonos città, abbiamo lasciato la belva (scooter) e abbiamo fatto ancora un giretto per le viette (sempre con lo scopo di cercare - ahimè invano - il pellicano) e di scattare qualche foto alle attrazioni che sinceramente non ci hanno detto un gran che: i mulini e little Venice (magari quest’ultima non ci è piaciuta perchè eravamo appena stati a Venezia, quella vera, e ci eravamo persi a Canneregio, uno dei quartieri più caratteristici).
In definitiva, Mikonos ci è piaciuta davvero un sacco! E’ stata la nostra isola preferita. Anche per merito dello scooter scassato. Ma se voi avete visto il pellicano per piacere non ditelo, se no mio marito si dispiace.
Questa è l’isola che in assoluto ci è piaciuta di più. Anche in questo caso ci siamo alzati presto e siamo scesi con una lancia tra le prime e ci siamo subito recati a cercare un posto per affittare uno scooter. Tuttavia ci siamo un po’ persi e ripersi per le viuzze del villaggio (ma avevo letto sulla Lonely Planet che è una cosa abbastanza normale). In realtà ci guardavamo ben in giro perchè volevamo vedere il famoso pellicano (mio marito sosteneva che saremmo andati in spiaggia solo dopo averlo fotografato; io friggevo perchè avevo paura che affittassero tutti gli scooter possibili… avevo letto veramente troppi diari...). Purtroppo del pellicano nemmeno l’ombra e così, il marito un po’ recalcitrante, siamo andati a cercarci un affitta-scooter, percorrendo la strada che affianca i famosi mulini. Entriamo nel primo che troviamo, un po’ in fretta, e noleggiamo per 15 euro un vero e proprio scassone di scooter, spacciato per un 80 ma che era un cinquantino esagerando; non ci viene dato neanche il casco perchè qui non si usa. Così, dopo aver fatto il pieno con 5 euro, ci dirigiamo subito verso la meta più lontana: Kalafatis Beach. La spiaggia è isolata, sabbiosa e dall’acqua cristallina; l’ultimo pezzo è attrezzato. La meno bella di quelle visitate. Il tempo di un bagno al volo e rimontiamo in sella, destinazione Elia Beach: bellissima! Lunga, poco frequentata, sabbia fine e chiara, acque poco profonde e limpide. Un vero paradiso che consigliamo a chi voglia rilassarsi in tranquillità tutto il giorno su un mare meraviglioso. Ma noi siamo curiosi e dopo uno spuntino e un pisolino all’ombra andiamo a vedere cosa mai sia questa Super Paradise… vi si accede percorrendo una ripida discesa (già temevamo che il nostro mezzo non riuscisse a ripercorrerla in salita al ritorno) e si giunge in una baia stupenda, dall’acqua ancora più trasparente e cristallina di Elia, incastonata tra le rocce. Inoltre la spiaggia è attrezzata e vi si trova un lounge bar che ci è piaciuto un sacco, con tavoli eleganti, divanetti confortevoli e una piacevole musica di sottofondo. Dopo un bel bagno in questo mare stupendo ci siamo quindi goduti un po’ d’ombra e un bel cocktail per ritemprare le forze. A malincuore (questa spiaggia è stata una delle nostre preferite di tutta la crociera) abbiamo ripreso lo scooter, che sbuffando e lamentandosi e cigolando, è riuscito a risalire la ripida china; ormai noi ci eravamo affezionati a questo mezzo e non la finivamo più di ridere (forse erano risa nervose perchè temevamo di rimanere a piedi). Come ultima tappa siamo andati a Paradise Beach: anche in questo caso abbiamo trovato bella sabbia, bel mare, ma molta gente (molti crocieristi in escursione Costa) e poco spazio a disposizione; è molto meglio Elia. Infine siamo tornati a Mikonos città, abbiamo lasciato la belva (scooter) e abbiamo fatto ancora un giretto per le viette (sempre con lo scopo di cercare - ahimè invano - il pellicano) e di scattare qualche foto alle attrazioni che sinceramente non ci hanno detto un gran che: i mulini e little Venice (magari quest’ultima non ci è piaciuta perchè eravamo appena stati a Venezia, quella vera, e ci eravamo persi a Canneregio, uno dei quartieri più caratteristici).
In definitiva, Mikonos ci è piaciuta davvero un sacco! E’ stata la nostra isola preferita. Anche per merito dello scooter scassato. Ma se voi avete visto il pellicano per piacere non ditelo, se no mio marito si dispiace.