Ciao di nuovo e grazie per i vostri gentili commenti!
Sabato 28 Aprile
Oggi è il nostro ultimo giorno di crociera e non neghiamo che appena svegli sentiamo un'insidiosa sensazione di tristezza, perché la nostra vacanza volge al termine.
L'arrivo a Marsiglia
A peggiorare il nostro stato d'animo, ci pensa la direttrice di crociera, che dopo averci riunito tutti nel teatro Giove, ci costringe a fare degli "applausissimiiii!!!" a tutto ciò che le viene in mente: alle cabine, alle escursioni, ai vari oggetti ed arredi della nave,... Dulcis in fundo tira fuori dal cilindro la sua teoria sulla compilazione del questionario di fine crociera; sostiene infatti che valutare con buono un certo servizio significa assegnargli uno zero, così come molto buono vale soltanto uno. L'unica soluzione è quindi dare eccellente a tutte le riposte! A questo punto ci chiediamo che senso abbia preparare un questionario per valutare lo stato di soddisfazione del cliente, se poi lo spingi a dare solo voti altissimi perché, in caso contrario, si è irriconoscenti verso le persone che hanno lavorato per loro (il messaggio è più o meno questo). E' invece più giusto che ognuno possa, in tutta libertà, segnalare eventuali disservizi che, se conosciuti, possono essere probabilmente risolti in breve tempo. Altrimenti che senso ha? Con questi pensieri che ci vorticano in testa, ci spostiamo al Lido Sole per assistere ad un siparietto che ci fa tornare subito l'allegria. Due giovani animatori, vestiti da donna, si improvvisano istruttori di fitness, facendo compiere al nutrito gruppetto di persone che hanno davanti, strani esercizi di stretching con pose più svariate. E' sicuramente una delle scene più esilaranti a cui abbiamo assistito durante la settimana.
Le "istruttrici"
L'arrivo a Marsiglia è previsto due ore prima rispetto a ciò che è riportato sul Today, a causa di intenso traffico navale nel porto della città. Per raggiungere la meta con questo anticipo, la Serena ha viaggiato con una velocità sostenuta per tutta la notte, su un mare che, entrando nel Golfo del Leone, non è affatto calmo. Siccome a mezzogiorno arriveremo in porto, pranziamo appena il buffet apre i battenti, poi scendiamo dalla nave per usufruire della navetta Costa, che ci porterà nel centro di Marsiglia, nei pressi del Vecchio Porto.
Il Vecchio Porto
Nelle immediate vicinanze della fermata, scorgiamo il veicolo che ci porterà in giro per la città: Le Petit Train. Abbiamo la possibilità di optare per due percorsi: uno conduce a Notre Dame del Garde e l'altro al vecchio quartiere di Panier. Scegliamo il primo, e dopo dieci minuti saliamo a bordo di questo curioso mezzo di trasporto. Il tragitto ci porta ad attraversare buona parte del porto vecchio, per costeggiare il mare in una fase successiva. Le scogliere hanno un aspetto molto suggestivo, mentre da lontano avvistiamo l'isola di If, dove è ambientato una parte del celebre romanzo "Il Conte di Montecristo".
Il Vecchio Porto
Il Vecchio Porto e la cattedrale
Sullo sfondo l'isola e il castello di If
La scogliera
La strada continua a salire mentre entriamo nuovamente nel centro abitato, avvicinandoci alla cattedrale che svetta sull'altura poco distante. Il trenino ci lascia nella piazza sottostante alla chiesa, che raggiungiamo grazie ad una scalinata. L'entrata conduce prima alla cripta, buia e spoglia, chiaramente un luogo austero e di meditazione.
Notre Dame de la Garde
La cripta
La cattedrale vera e propria è più luminosa e colorata, il tema dominante è ovviamente la navigazione. Sono moltissimi gli ex-voto appesi alle pareti; quasi tutti rappresentano incidenti avvenuti in mare.
L'interno della cattedrale
Gli ex-voto
Usciti dall'edificio, ci godiamo il bel panorama di Marsiglia, che possiamo osservare anche in una simpatica cartina fatta a mezzaluna, su cui sono indicati i nomi dei principali edifici della città e delle alture circostanti.
Panorama di Marsiglia
Panorama di Marsiglia
Particolare di Marsiglia
Le petit train
Il trenino ci riporta poi al punto di partenza e, siccome è ancora presto per tornare sulla nave, decidiamo di provare anche la seconda tratta. L'attesa è abbastanza lunga, ma finalmente il trenino n°2 fa capolino da una via laterale, così possiamo accomodarci per goderci il giro nel quartiere vecchio. L'impressione che ci lascia non è delle più positive: questa parte della città appare sporca e mal tenuta. Sostiamo per una mezz'oretta al capolinea e ne approfittiamo per gironzolare per le viuzze vicine; la nostra sensazione negativa viene confermata anche per quanto riguarda i negozi, per lo più fatiscenti; in un caso un mucchio di cianfrusaglie in frantumi ingombra addirittura l'entrata. Per quello che possiamo vedere, gli abitanti di questo quartiere sembrano non conoscere la funzione dei cestini della spazzatura, ma speriamo che sia stata solo una nostra impressione. Un negozietto specializzato nella vendita del famoso sapone di Marsiglia attira finalmente la nostra attenzione, l'interno è impregnato dai profumi più vari e cediamo alla tentazione di acquistare una scatola di saponette colorate con aroma differenti. Facciamo poi ritorno sul nostro simpatico mezzo di trasporto; durante il tragitto, passiamo vicino alla bellissima Cathédrale de la Major.
La Cathédrale de la Major
Una veduta di Notre Dame de la Garde
Al capolinea del nostro viaggio ci aspetta la navetta Costa, che ci riporta al grande porto commerciale dove ci attende la Serena. Una volta saliti a bordo, decidiamo di affrontare uno dei momenti più difficili di tutto il viaggio, per toglierci il pensiero appena possibile: la preparazione delle valigie per lo sbarco. Mentre sistemiamo gli indumenti che non serviranno più, la nave salpa per affrontare un mare un po' arrabbiato, a causa del forte vento che non ha smesso di soffiare per tutto il giorno. Scopriamo dagli altoparlanti che intanto è avvenuto un cambio al vertice: il comandante Giacomo Longo ha lasciato il posto a Mauro Muratore.
Terminata la fase "deprimente", ci spostiamo nel buffet Prometeo per risollevarci il morale con la solita tazza di tè. Mentre chiacchieriamo, notiamo che la nave si sta inclinando notevolmente verso destra, tant'è che i carrelli iniziano ad andarsene per conto loro, mentre alcune pile di piatti cadono rumorosamente sul pavimento. Nel giro di pochi istanti si scatena il panico: sentiamo da lontano una ragazza urlare: "Allarme! Allarme!", ci dirigiamo verso il Lido Sole per assistere allo strabordamento dell'acqua dalle piscine, che si va ad accumulare contro la vetrata. Ammetto che in quegli istanti mi sono venuti in mente tutti i filmati e le immagini inerenti al naufragio della Concordia. Per non intralciare il lavoro dei camerieri, che ci fanno capire che non necessitano di aiuto, ci dirigiamo con un po' di difficoltà verso la cabina, mentre la Serena piano piano si raddrizza. Nel tragitto incontriamo Mario, il nostro cabinista, e gli chiediamo a cosa può essere dovuta una virata che a noi, da buoni novellini, è sembrata così brusca. La sua risposta è rassicurante, in quanto ci spiega che questo tratto di mare si presenta spesso problematico e che quindi possono essere necessarie manovre di questo tipo.
Ancora un po' scossi, ci apprestiamo ad assistere allo spettacolo serale nel teatro Giove. Oggi va in scena un ventriloquo, che inizia il proprio show "parlando" con due pupazzi in lingue diverse; se già questa esibizione ci sembra esilarante, quello che segue è da far ridere a crepapelle, soprattutto nel momento in cui coinvolge alcune persone presenti in sala. Al termine dello spettacolo, il pubblico saluta l'artista con un vigoroso applauso, anzi, un "applausissimo!".
Nel ristorante il personale di sala ci prepara una sorpresa d'addio: a fine cena si spengono le luci e dalle casse viene diffusa la canzone "Gente di mare", le cui note dolci ma un po' malinconiche ci fanno venire un piccolo nodo alla gola; i camerieri si uniscono al coro, in un'atmosfera molto suggestiva.
E' arrivato così il momento dei saluti: scambiamo i nostri recapiti con gli amici che hanno condiviso con noi la cena in questa stupenda avventura, poi diamo l'addio ai due camerieri che con tanta cortesia ci hanno servito e riverito per tutta la settimana. Trascorriamo il resto della serata al bar Minerva, per ascoltare ancora un po' di musica sorseggiando un cocktail alla frutta.
Quando torniamo in cabina, è ora di chiudere le valigie per sistemarle fuori dalla porta; le rivedremo il mattino successivo a Savona. Sul letto Mario, che saluteremo domani prima si sbarcare, ci ha preparato una nuova sorpresa, piegando il copriletto a forma di cuore. Per non rischiare di dimenticare il suo sorriso allegro, scatteremo con lui anche una foto!
Prima di addormentarci, ripensiamo a tutti i momenti più belli del nostro viaggio, e c'è davvero l'imbarazzo della scelta! Il dolce cullare della Serena ci accompagna poi nel mondo dei sogni, anche se ci rendiamo conto di esserci stati per tutta la settimana...