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Crociera di capodanno MSC Meraviglia USA e Bahamas da New York

Alex_hack

Active member
Antefatto

L’idea di questa crociera è nata a Pasqua dell’anno scorso con lo scopo di fare una vacanza di famiglia (8 persone). Per cercare di coniugare le esigenze di tutti è stato quindi scelto di unire 4 giorni intensivi per la visita autonoma di New York nel periodo natalizio con una settimana di crociera che toccasse i Caraibi. Degli 8 membri della famiglia 2 erano dei novizi non avendo mai preso parte ad una crociera mentre mentre gli altri sono da sempre croceristi Costa. La mia prima crociera risale a quando avevo 9 anni nel 2001 a bordo della fu Costa Tropicale, mentre l’ultima (12 crociere dopo) due anni fa nei Caraibi su Costa Fascinosa. Ho viaggiato sempre e solo su navi Costa e non su navi ultra moderne (mai classe Excellence), quasi sempre in interna (ho provato solo una volta un balcone) e non sono interessato ai servizi spa. Ho una visione abbastanza romantica della navigazione e la crociera è una tipologia di vacanza che mi rilassa molto e a cui sono molto legato: il ricordo di infanzia della mia prima crociera è qualcosa di unico. Comunque solo la metà dei membri della mia famiglia (io compreso) era già stata a New York e quindi il focus della vacanza era far vedere la grande mela ai rimanenti, senza però dimenticare il relax. Guardando le crociere che partono da NY la scelta è caduta su MSC che proponeva un itinerario di 7 notti tra USA e Bahamas a bordo di MSC Meraviglia non particolarmente interessante, ma che alla fine era proprio quello che cercavamo. La curiosità di provare MSC, da sempre "rivale" di Costa, unita al prezzo molto conveniente ci ha convinto e abbiamo prenotato. Quella che segue non vuole essere un diario, ma una recensione abbastanza dettagliata della crociera e delle mie impressioni sulla base della mia esperienze con Costa e delle mie aspettative; sarà divisa in paragrafi e conto di pubblicarli nei ritagli di tempo. Spero possa essere interessante. Di seguito una foto di NY all’alba vista dal ponte 16 della nave.IMG_1241.webp
 
Ciao.
Anche se non è un diario sposto la tua discussione nella sezione diari dove avrà più possibilità di essere visualizzata da chi cerca notizie su questa crociera.
Grazie in anticipo per ciò che ci racconterai :)
 
Prenotazione e Imbarco

Ho prenotato la crociera sul sito di MSC. Di solito prenotavo direttamente con il mio consulente Costa e la sua mancanza si è fatta sentire. Ad esempio mio fratello ha prenotato un’interna singola denominata Studio (con un notevole risparmio rispetto ad una doppia uso singola, bello che ci siano queste cabine per chi non viaggia in coppia) e il sistema non mi ha avvertito che c’erano due tipologie di cabina completamente diverse tra loro ma allo stesso prezzo: quelle che comunicavano con due suite e quelle no. Le prime erano veramente brutte mentre le seconde veramente curate. Ovviamente in automatico è stata assegnata quella “comunicante” e solo in un secondo momento, studiandoci il piano nave e guardandoci dei video siamo riusciti a farci cambiare la cabina. Per il resto i siti di entrambe le compagnie li trovo piuttosto lenti e macchinosi. Una differenza con Costa l’ho trovata nella prenotazione delle esperienze: in MSC quando prenoti escursioni etc è richiesto di pagare l’importo direttamente al momento della prenotazione, mentre quando lo facevo con Costa il pagamento era posticipato e veniva addebitato direttamente nel conto di bordo.
Abbiamo ricevuto tutti i biglietti sia in formato digitale che cartaceo, le solite etichette bagaglio e ci è stato assegnato un orario di imbarco. Il porto è quello di Brooklyn, comodissimo da raggiungere. Da Manhattan sono circa 30 minuti per 60 euro di Uber (i taxi sono più esosi) e si passa il ponte di Brooklyn che è sempre bello. Altrimenti c’è un comodissimo autobus (B61) che da Brooklyn (raggiungibile in metro) in 15 minuti porta direttamente all’ingresso del terminal pagando poco meno di 3$. I membri più anziani hanno optato per la macchina mentre io e i giovani siamo andati in bus: scelta azzeccatissima, abbiamo fatto il tragitto con alcuni americani anche loro in partenza con MSC. La vista della nave è sempre bella. Mi è parsa veramente enorme (è la più grande con cui ho viaggiato), bianchissima e ben tenuta. I novizi sono rimasti a bocca aperta. Mi è sinceramente dispiaciuto però non vedere l’iconico camino giallo di Costa. Purtroppo ci siamo subito accorti che l’orario del check-in non serviva a nulla: praticamente nessuno lo aveva rispettato (davanti a noi c’era una famiglia che doveva imbarcarsi due ore dopo di noi) e nessuno controllava. Il risultato: quasi due ore di coda prima di poter salire a bordo. Pazienza. Anche l’esercitazione di emergenza è stata diversa da quelle a cui era abituato (anche se in questi due anni le cose potrebbero essere cambiate, non lo so): non ho dovuto indossare il salvagente (che non era nemmeno in cabina) e i punti di ritrovo sono luoghi interni alla nave e non sui punti delle scialuppe. Comunque la procedura è stata rapida. Tuttavia già ora avevo capito che c’era qualcosa di molto diverso rispetto alle crociere che avevo fatto: non c’erano comunicazioni in italiano/multilingue. Era tutto esclusivamente in inglese. Il today (il giornale di bordo, scusate continuo a chiamarlo così per abitudine) era in inglese, le comunicazioni in inglese, praticamente tutto il personale parlava solo inglese. Per me non è stato affatto un problema, però per mia madre, che purtroppo non lo parla, lo è stato: si è trovata ad essere dipendente da me o da mio padre. Inoltre è praticamente indispensabile l’app MSC for me: ad esempio il today si trova solo in digitale e solo chiedendolo espressamente si può avere stampato (in inglese). Fino a due anni fa io in Costa ricevevo il giornale di bordo direttamente in cabina nella mia lingua. Scegliere MSC perchè “italiana” si stava rilevando superflua e vi posso assicurare che alla fine lo è stato. Questa è stata una crociera rivolta ad un pubblico esclusivamente americano condito da un’italianità finta e stereotipata. In seguito esprimerò meglio questo aspetto e vorrei confrontarmi con chi invece prende MSC in Europa.
 
Ultima modifica:
Partenza da New York

La partenza da NY è stato il momento più bello di tutta la crociera. Personalmente ritengo che da solo valesse il viaggio. Un esperienza da fare assolutamente per chi ama le crociere e da godersi fino in fondo. La vista dello skyline da Brooklyn a 50 metri di altezza è straordinaria. E a pochi metri si erge la statua della libertà, simbolo di speranza per tanti italiani che la vedevano dopo aver attraversato l’oceano, non certo in vacanza. Mi ha profondamente emozionato. Ma l’emozioni non erano finite. Mentre mi trovavo a poppa ad ammirare la città che si allontanava mi sono accorto che stavamo andando addosso ad un ponte. Dico addosso perchè davvero sembrava che il camino si sarebbe scontrato contro la campata del ponte. Io e la mia compagna siamo subito corsi nel ponte superiore per riprendere il passaggio e vi giuro che sembrava che ci saremmo scontrati. Emozionante. Successivamente informandomi ho scoperto che quello che avevamo appena attraversato era il ponte di Verrazzano (dedicato al navigatore Giovanni da Verrazzano, si NY è piena di italianità), uno dei ponti sospesi più lunghi al mondo la cui campata è la più lunga degli Stati Uniti e si trova ad un altezza di 69,5m. Il confronto con l’altezza di MSC Meraviglia di 65m fa venire i brividi . Ritengo davvero che la partenza da NY sia qualcosa che bisogna fare almeno una volta nella vita soprattutto da noi croceristi. Metto alcune immagini in bassa qualità scattate al volo con il telefono. Ne ho di migliori, ma non sotto mano:(
NY.webpStatua_1.webpPonte.webppartenza2.webp
 
Prenotazione e Imbarco

Ho prenotato la crociera sul sito di MSC. Di solito prenotavo direttamente con il mio consulente Costa e la sua mancanza si è fatta sentire. Ad esempio mio fratello ha prenotato un’interna singola denominata Studio (con un notevole risparmio rispetto ad una doppia uso singola, bello che ci siano queste cabine per chi non viaggia in coppia) e il sistema non mi ha avvertito che c’erano due tipologie di cabina completamente diverse tra loro ma allo stesso prezzo: quelle che comunicavano con due suite e quelle no. Le prime erano veramente brutte mentre le seconde veramente curate. Ovviamente in automatico è stata assegnata quella “comunicante” e solo in un secondo momento, studiandoci il piano nave e guardandoci dei video siamo riusciti a farci cambiare la cabina. Per il resto i siti di entrambe le compagnie li trovo piuttosto lenti e macchinosi. Una differenza con Costa l’ho trovata nella prenotazione delle esperienze: in MSC quando prenoti escursioni etc è richiesto di pagare l’importo direttamente al momento della prenotazione, mentre quando lo facevo con Costa il pagamento era posticipato e veniva addebitato direttamente nel conto di bordo.
Abbiamo ricevuto tutti i biglietti sia in formato digitale che cartaceo, le solite etichette bagaglio e ci è stato assegnato un orario di imbarco. Il porto è quello di Brooklyn, comodissimo da raggiungere. Da Manhattan sono circa 30 minuti per 60 euro di Uber (i taxi sono più esosi) e si passa il ponte di Brooklyn che è sempre bello. Altrimenti c’è un comodissimo autobus (B61) che da Brooklyn (raggiungibile in metro) in 15 minuti porta direttamente all’ingresso del terminal pagando poco meno di 3$. I membri più anziani hanno optato per la macchina mentre io e i giovani siamo andati in bus: scelta azzeccatissima, abbiamo fatto il tragitto con alcuni americani anche loro in partenza con MSC. La vista della nave è sempre bella. Mi è parsa veramente enorme (è la più grande con cui ho viaggiato), bianchissima e ben tenuta. I novizi sono rimasti a bocca aperta. Mi è sinceramente dispiaciuto però non vedere l’iconico camino giallo di Costa. Purtroppo ci siamo subito accorti che l’orario del check-in non serviva a nulla: praticamente nessuno lo aveva rispettato (davanti a noi c’era una famiglia che doveva imbarcarsi due ore dopo di noi) e nessuno controllava. Il risultato: quasi due ore di coda prima di poter salire a bordo. Pazienza. Anche l’esercitazione di emergenza è stata diversa da quelle a cui era abituato (anche se in questi due anni le cose potrebbero essere cambiate, non lo so): non ho dovuto indossare il salvagente (che non era nemmeno in cabina) e i punti di ritrovo sono luoghi interni alla nave e non sui punti delle scialuppe. Comunque la procedura è stata rapida. Tuttavia già ora avevo capito che c’era qualcosa di molto diverso rispetto alle crociere che avevo fatto: non c’erano comunicazioni in italiano/multilingue. Era tutto esclusivamente in inglese. Il today (il giornale di bordo, scusate continuo a chiamarlo così per abitudine) era in inglese, le comunicazioni in inglese, praticamente tutto il personale parlava solo inglese. Per me non è stato affatto un problema, però per mia madre, che purtroppo non lo parla, lo è stato: si è trovata ad essere dipendente da me o da mio padre. Inoltre è praticamente indispensabile l’app MSC for me: ad esempio il today si trova solo in digitale e solo chiedendolo espressamente si può avere stampato (in inglese). Fino a due anni fa io in Costa ricevevo il giornale di bordo direttamente in cabina nella mia lingua. Scegliere MSC perchè “italiana” si stava rilevando superflua e vi posso assicurare che alla fine lo è stato. Questa è stata una crociera rivolta ad un pubblico esclusivamente americano condito da un’italianità finta e stereotipata. In seguito esprimerò meglio questo aspetto e vorrei confrontarmi con chi invece prende MSC in Europa.
Rispondo al tuo quesito riferito alle crociere MSC in Europa.

Le comunicazioni vengono date in tutte le lingue, compreso l'italiano. Di conseguenza anche l'applicazione sarà in italiano così pure l'eventuale diario di bordo che se non consegnato in cabina, potrai ritirarlo facendotelo stampare in italiano. Le escursioni, così come tutti i vari pacchetti acquistati prima della crociera , dovranno essere pagate al momento dell'acquisto, a differenza di Costa dove verranno invece aggiunte a bordo. Sostanzialmente come hai già evidenziato, le crociere in quei luoghi sono rivolte principalmente al mercato americano, aprendole anche e comunque ad altri mercati compreso l'italiano. Non è da ora, è così da diversi anni. Tutto a bordo verrà di conseguenza adattato al gusto americano anche se la nave è italiana.
 
Molto incuriosito da queste crociere fuori dal nostro paese
Tralasciando il discorso prove di emergenza mi dilungherei troppo. Ormai sono diventate ( occasioni per qualche video sui social o qualche live ) mi chiedo nella sfortunata ipotesi accada qualcosa come si comporteranno?

A bordo solo lingua inglese?? Certo posso capire trovandosi in quel mercato ma credo dal momento che. Tu compagnia apri la vendita anche agli altri mercati penso debba assistere anche questi ultimi

Vedi nel Mediterraneo gli annunci vengono fatti in italiano inglese francese tedesco spagnolo russo
Perché in america questo non avviene??

Seguo con interesse questo racconto e mi scuso per essermi dilungato magari andando anche off topic
 
Molto incuriosito da queste crociere fuori dal nostro paese
Tralasciando il discorso prove di emergenza mi dilungherei troppo. Ormai sono diventate ( occasioni per qualche video sui social o qualche live ) mi chiedo nella sfortunata ipotesi accada qualcosa come si comporteranno?

A bordo solo lingua inglese?? Certo posso capire trovandosi in quel mercato ma credo dal momento che. Tu compagnia apri la vendita anche agli altri mercati penso debba assistere anche questi ultimi

Vedi nel Mediterraneo gli annunci vengono fatti in italiano inglese francese tedesco spagnolo russo
Perché in america questo non avviene??

Seguo con interesse questo racconto e mi scuso per essermi dilungato magari andando anche off topic
Più avanti nella conclusione della recensione cercherò di approfondire i possibili disagi di un pubblico italiano che non parla bene inglese:)
 
Se ti può consolare, noi facemmo crociera ai Caraibi con Costa nel 2006, partenza da Miami e tutti gli annunci erano solo in inglese. C'erano anche i miei genitori che non lo parlavano e ti posso assicurare il disagio e anche la poca sicurezza: cosa sarebbe successo in caso di emergenza?
Anni dopo abbiamo fatto una crociera con norwegian, partenza da New York: anche qui annunci solo in inglese, però avevamo a nostra disposizione un host che parlava italiano e potevamo chiamare in caso di bisogno o se eravamo al guest service
 
Se ti può consolare, noi facemmo crociera ai Caraibi con Costa nel 2006, partenza da Miami e tutti gli annunci erano solo in inglese. C'erano anche i miei genitori che non lo parlavano e ti posso assicurare il disagio e anche la poca sicurezza: cosa sarebbe successo in caso di emergenza?
Anni dopo abbiamo fatto una crociera con norwegian, partenza da New York: anche qui annunci solo in inglese, però avevamo a nostra disposizione un host che parlava italiano e potevamo chiamare in caso di bisogno o se eravamo al guest service
Interessante, grazie per il feedback! Posso dirti però che nel 2012 ho fatto anche io una crociera con Costa Mediterranea in partenza da Miami e sono abbastanza sicuro che le comunicazioni fossero anche in italiano e che anche il personale avesse una infarinatura basica di italiano.
 
Interessante, grazie per il feedback! Posso dirti però che nel 2012 ho fatto anche io una crociera con Costa Mediterranea in partenza da Miami e sono abbastanza sicuro che le comunicazioni fossero anche in italiano e che anche il personale avesse una infarinatura basica di italiano.
Purtroppo ricordo bene perché si trattava di 2 crociere abbinate di una settimana ciascuna. Finita la prima crociera, siccome eravamo a Miami, noi e gli amici siamo scesi per shopping e i miei genitori sono voluti rimanere a bordo. Il pomeriggio, quando siamo tornati, abbiamo imparato che avevano obbligato tutti a scendere e li hanno lasciati diverse ore al terminal prima di iniziare il nuovo imbarco. Se il giorno prima ci avessero avvisato, avremmo evitato di lasciarli soli e impauriti.😞
 
La nave e l’equipaggio

MSC Meraviglia è una bella nave. Esternamente è tenuta benissimo e questo fatto si è notato soprattutto nello scalo di Nassau quando era ormeggiata tra due navi Carnival (la Conquest e la Dream) che invece avevano molte parti dello scafo arrugginite e che necessitavano di una riverniciata. Le dimensioni sono veramente imponenti e rivaleggiavano con quelle della Odyssey of the Seas, con cui abbiamo condiviso sempre Nassau e quasi un giorno di navigazione. La sua enorme mole però non si è rivelata problematica per la vita di bordo. La nave è strutturata in modo tale che le parti calpestatili non si trovassero troppo lontano tra loro. Gli unici ponti interni interamente visitabili erano il 6 e il 7, che si sviluppano intorno alla galleria meraviglia e alle cui estremità si trovano il teatro e i ristoranti limitando quindi il passeggio. Per questo internamente non mi è sembrata più grande delle navi della classe Concodia. In ogni caso gli spazi erano ben organizzati e anche se c’erano a bordo più di 5000 passeggeri non mi è mai sembrata affollata. Per me la presenza della galleria è stata una novità. Sono sempre stato abituato alle hall con gli ascensori panoramici ed allo stile “Farcusiano” e la Meraviglia ne era sprovvista. Devo dire però che ho trovato tale scelta molto azzeccata e la volta interattiva della galleria, che proponeva saltuariamente spettacoli visuali, molto simpatica. Intorno alla galleria vi sono tutti i ristoranti tematici a pagamento (con costi che personalmente ritengo molto alti) che sono ben arredati e carini. Ho particolarmente apprezzato il Pub dove si poteva prendere una birra con musica dal vivo o guardare gli americani che si godevano le partite di football sugli schermi. Il teatro invece l’ho trovato minuscolo per una nave di questa dimensione e infatti per essere sicuri di poter vedere lo spettacolo era fortemente consigliata la prenotazione tramite app. Gli spettacoli erano ovviamente in lingua inglese però ciò non è mai stato un problema. L’unico spettacolo per il quale era necessario una padronanza ottima della lingua è stato quello di un comico. Il corpo di ballo e di canto era bravo, menzione speciale per Francesca che aveva una voce bellissima. Gli show erano carini ed è stato interessante vedere come veniva rappresenta l’Italia per un pubblico americano: le canzoni performate sono state il “padrino”, “o sole mio” e “con te partirò”, molto apprezzate dal pubblico. A poppa si trovava invece il Corousel Lounge, molto bello ma praticamente sempre chiuso tranne quando vi erano gli spettacoli la sera, spettacoli che erano però a pagamento al costo di 18$ con drink incluso. Peccato che non fosse sempre accessibile. Il casinò è grande, solo che l’odore di fumo era veramente molto presente e per chi non fuma è molto fastidioso. Un’altro bar che ho particolarmente apprezzato e che non ho mai visto nelle navi Costa è al ponte 18 (in realtà 17 ma per scaramanzia suppongo il ponte 17 è stato soppresso) e si chiama Sky Lounge: un bar riservato esclusivamente agli adulti, con musica dal vivo, belle poltrone e interamente vetrato con una bellissima vista sulla piscina della nave e sul mare. Davvero molto bello, anche se un po’ lontano dai ponti 6-7 sui quali si concentrava la vita notturna della nave. Agli adulti è riservato anche il lido di poppa molto carino, costruito come un anfiteatro. In generale la gestione dei bambini è stata esemplare, praticamente non si vedevano a bordo, complimenti. La zona sport e gioco è molto grande e il campo sportivo è sempre stato molto frequentato soprattutto da ragazzi americani che giocavano a basket. La palestra è carina e con macchine molto moderne. I ponti esterni e i vari lidi (compreso quello coperto, essenziale per questo itinerario) sono molto ben tenuti e ben strutturati. Per quanto riguarda la cabina io ho, come sempre, prenotato un interna e devo dire che in questo caso ho trovato una differenza enorme con Costa, in positivo: è stata la cabina interna più spaziosa che ho mai avuto. È strutturata molto bene, arredata in modo sobrio e il bagno aveva una doccia molto spaziosa e comoda. A parte l’armadio un po’ piccolo non ho nessun appunto da fare.

Ora le critiche. Tutto il castello di prua è inaccessibile a meno che non sei dello Yacht Club. Capisco che vi siano delle area riservate ma davvero non sono mai potuto andare a prua, un vero peccato e mi sono sentito un po’ un passeggero di serie B. Inoltre ho lamentato molto l’assenza di un gran bar: la nave è costellata di piccoli bar molto carini ma manca una bella area di ritrovo grande e spaziosa. La pista da ballo è minuscola ed essendo ai lati della galleria risultava molto caotica. Inoltre ho lamentato molto l’assenza uno spazio tranquillo come una biblioteca dove leggere in silenzio. Nelle navi costa che ho fatto, la biblioteca è sempre stato un bel luogo dove rilassasi o anche un luogo di incontro tra i ragazzi che dovevano studiare. La sensazione è che ogni spazio della nave debba essere strutturato in modo tale da generare più soldi possibile e questa cosa un po’ mi è pesata. Infine faccio notare che manca la discoteca e le feste serali venivano organizzate nella galleria: mia sorella (22 enne) ha un po’ lamentato il fatto che non ci sia stato un luogo riservato dove poter ballare fino a tarda notte.

Veniamo all’equipaggio. È stato straordinario. Il mio cabinista bravissimo. La nave è sempre stata pulitissima, si vede che si impegnavano molto. Mi è dispiaciuto notare che avevano proprio l’ansia di non avere un ponteggio pari a 10 nel questionario: quasi tutti mi chiedevano di fare la foto alla loro traghetta e di menzionarli. I camerieri al ristorante sono stati bravi e si vedeva che provavano a dire qualche parola in italiano. A proposito del ristorante vi racconto un fatto che secondo me merita di essere menzionato. Praticamente ogni sera e solo al nostro tavolo veniva il maitre e ci chiedeva, sforzandosi di parlare in italiano, se il cibo ci piaceva. Ci portava sempre dei formaggi in più e ci ha detto che se volevamo dei piatti ulteriori potevamo chiedere e ce li avrebbe portati. Ribadisco che l’ho visto fare solo al nostro tavolo. Ovviamente abbiamo sempre detto che andava tutto benissimo (il capitolo cibo lo scriverò più avanti) ma forse non sembrava convinto perché ogni giorno tornava a chiederci come andava. Abbiamo pensato che lo facesse perchè eravamo italiani, non so. Alla fine della crociera invece ho pensato che potesse essere anche per un altro motivo, ora mi spiego: dovete sapere che gli americani elargiscono tante, tante mance. Ogni richiesta al bar si accompagnava da una o più banconote verdi. Ora io le mance ai camerieri e al cabinista le do sempre e solo a fine crociera e comunque non avrei la disponibilità economica di elargirle ad ogni richiesta, quindi magari il maitre si era stranito che non davamo mance e ha pensato che non gradivamo il servizio. Non saprei.

Qui e nel prossimi post vi metto una carrellata di foto della nave e di un bellissimo tramonto che solo la navigazione ci sa offrire.
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