Port Canaveral e la NASA
Il primo scalo della crociera era Port Canaveral a pochi chilometri dal quale sorge il Kennedy Space Center (KSC) della NASA dove è nato il programma Apollo, il programma spaziale che portò allo sbarco sulla Luna. La città più vicina è Orlando, la cui regione è nota soprattutto per i parchi divertimento tra cui Disney World. Siamo arrivati in porto, dopo aver navigato attraverso una nuvola bassa, circa all’ora di pranzo e la giornata era molto nuvolosa ed incerta. La temperatura comunque era mite e si stava tranquillamente in pantaloncini. Dai ponti esterni della nave si poteva vedere nitidamente i siti di lancio della NASA e il “Vehicle Assembly Building”, l’iconico ed enorme edificio della agenzia spaziale americana dove vengono assemblati i razzi e gli space shuttle. La principale attività da fare in questo scalo è visitare il KSC Visitor Complex. Alternativamente si può andare alla spiaggia di Cocoa Beach (circa 15 minuti dal porto) oppure a Disney Spring. MSC proponeva un’escursione al KSC al prezzo di circa 110 euro, che includeva trasporto e biglietto base. Io non ho prenotato l’escursione da casa perché avevo delle riserve: volevo vedere assolutamente il complesso del Saturn V, l’enorme razzo non riutilizzabile che ha permesso lo sbarco sulla luna, ma avevo letto che per raggiungerlo era necessario un bus che non partiva più dopo una certa ora del pomeriggio. Arrivando tardi (alle 13) avevo paura di non farcela. Sono andato quindi all’ufficio escursioni per chiedere informazioni e con mio rammarico non hanno saputo rispondermi: nessuno delle persone a cui avevo chiesto aveva preso il bus e tutti si erano limitati a stare nella prima parte del parco. Ci sono molto rimasto male per questa mancanza di informazione e di preparazione, mi ricordo ancora 20 anni fa dove in Costa mio padre trovava in cabina la mappa della città e si organizzavano conferenze di approfondimento. Comunque controllando attentamente il sito web del centro ho trovato l’informazione corretta: l’ultimo bus tour parte 2 ore e mezza prima della chiusura del parco. Bisognava quindi controllare quando chiude il parco quello specifico giorno e nel nostro caso era alle 18: avevamo tempo. Appurato che le escursioni non avevano la priorità nello sbarco, io e mio fratello abbiamo deciso di visitare il centro in autonomia. Appena possibile siamo sbarcati, uscendo dalla nave molto prima dei gruppi delle escursioni, abbiamo trovato una coppia tedesca con cui dividere il viaggio in Uber di 25 minuti fino al parco (circa 50$ in totale), abbiamo comprato il biglietto alle biglietterie (80$) e ci siamo fiondati ai bus. Posso assicurarvi che meritava la visita. Oltre ad una porzione del razzo Saturn V, ci sono alcuni cimeli bellissimi, come le tute ancora sporche di polvere lunare, pietre lunari, il modulo di comando originale dell’apollo 14 e il LEM. Ci si sente parte di una delle cose più incredibili fatte dall’umanità. La visita è molto interattiva e viene preceduta da un bel video documentario. Il bus tour da inoltre la possibilità di vedere da vicino il “Vehicle Assembly Building” e di ammirare la fauna locale: l’autista ha rallentato per farci vedere un nido di aquila americana e l’aquila stessa appoggiata su un ramo. La parte iniziale del parco invece presenta un edificio dedicato alla visita dello space shuttle Atlantis, due cinema IMAX e un complesso dedicato alla esplorazione di Marte. Ritengo che la priorità sia da dare alla visita dello space shuttle, che si può ammirare da molte angolazioni diverse e da molto vicino. Particolarmente toccante è stata l’ala dedicata agli incidenti e agli astronauti caduti seguendo il loro sogno. È un parco che piace sicuramente sia ai grandi che ai bambini e per quest’ultimi è pieno di esperienze da fare come provare il simulatore di microgravità, simulare il lancio di uno space shuttle o anche farsi una foto con un astronauta. Purtroppo il tempo non era sufficiente per visitarlo nella sua interezza e quindi poco prima della chiusura siamo tornati a bordo sempre chiamando un Uber (sta volta pagando la corsa solo 25$). È stata una bellissima esperienza che avrei voluto durasse di più. Alla fine del post vi lascio qualche scatto del centro.
Come dicevo, solo io e mio fratello abbiamo scelto di andare al KSC, l’altra parte del gruppo ha preferito provare la spiaggia di Cocoa Beach. Tuttavia mi è stato riferito che non ne è valsa la pena. Tralasciando il fatto che poco dopo il loro arrivo la guardia costiera americana ha annunciato di sgomberare la spiaggia perché da li a poco sarebbe arrivata una tempesta, mi hanno detto che la spiaggia e il mare in se non sono un gran ché. Mia madre però è rimasta contenta di aver visto i famosi Baywatch americani
Nei post successivo metterò anche qualche foto della spiaggia.
In definitiva, se si visita questo porto, consiglio di andare assolutamente alla NASA, meglio se in autonomia. Peccato il poco tempo, se fossimo arrivati di mattina sarebbe stato perfetto.
Concludo citando il celebre discorso di J.F. Kennedy, che viene più volte ripreso durante la visita:
“ We choose to go to the Moon... We choose to go to the Moon in this decade and do the other things, not because they are easy, but because they are hard”
(Scegliamo di andare sulla Luna. Scegliamo di andare sulla Luna... Scegliamo di andare sulla Luna in questo decennio e fare le altre cose, non perché sono facili, ma perché sono difficili).
(Immagini dal complesso del SaturnV)