Eh cara Katja come diceva anche Rodolfo, vecchio argomento, trito e ritrito.
Perchè, evidentemente, nonostante tutto, la maleducazione, non molla.
E concordo pienamente con Vice.
Anch'io spesso mi sono trovata a coniare quella frase: la maleducazione non ha nazionalità (paradosslamente ho rivalutato molto gli italiani dopo aver vissuto con francesi tedeschi russi e giapponesi: quelli sì che ti "stirano" e non guardano in faccia a nessuno, almeno i giapponesi che abbiamo incontrato noi ;-9...mai fare di tutta l'erba un fascio!!!)
Spesso si confonde il concetto di povertà con quello della maleducazione, come se il "povero" o colui che è privo di un titolo di studio non dovesse averne.
Sbagliato.
Viviamo di tronisti, di Corona, di veline...é furbo chi evade, chi ruba, chi truffa, chi posteggia in doppia fila o chi, peggio, la fila la salta proprio: se questo rappresneta lo spaccato della nostra società non stupiamoci di quello che vediamo a bordo.
Probabilmente il prezzo ha una sua incidenza ma vi assicuro che non sempre ricco equivale ad educato:
una volta in ascensore un "riccastro" si lamentava per il qualità del cibo al ristorante normale, decidendo così di andare sempre al Club.
Benissimo.
Peccato che poi lo sorprendemmo ad apostrofare malamente i camerieri a fischiare per chiamarli e via dicendo.
Complimenti!
Un "signore" si riconosce dal modo non dal portafoglio...
Io non amo il caos e ammetto di avere poca tolleranza in generale, pochissima direbeb il maritio ;-), ma non biasimo i bambini quanto i genitori.
Ed anche, come dicevate, le stesse compagnie: nelle ultime però abbiamo avuto la "vigilanza" sia per le piscine che per gli idromassaggi.
E, permettetemi, sbagliamo noi a non chiedere il loro intervento: c'è un cartello? va rispettato!
Se chiedessimo maggior rigore, forse le cose cambierebbero.
Accettando il sopruso, invece, perchè di questo si tratta, non andremo mai troppo lontano.
Se loro si ritengono in diritto di tuffarsi in piscina o di portare i bambini col pannolone, io sono nel pieno DIRITTO di vivere una situazione opposta...
Facciamoci sentire...con educazione ma facciamolo