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Come dicevo, a bordo eravamo solo 4 italiani, e la guida, Nagy , è stato bravissimo ad ottimizzare le escursioni: infatti la giovane coppia di italiani sarebbe arrivata sabato sera sul tardi, quindi il pomeriggio dell'arrivo Nagy, dopo pranzo, ha condotto noi due a visitare i templi di Karnak e Luxor, mentre ha condotto loro a visitarli la domenica mattina presto, evitando a noi due un'alzataccia. La faccenda delle alzatacce previste, sono sincera, era un pò un mio cruccio e preoccupazione, e invece, grazie al programma personalizzato della nostra guida, l'unica levataccia è stata quella, inevitabile, per l'escursione ad Abu Simbel del martedì, quando siamo partiti dalla nave alle h 04:30.
Ed ecco la prima escursione.
Il sabato dell'arrivo, dopo il pranzo in nave, la guida, con un taxi o auto convenzionata, ci porta a visitare il tempio di Karnak.
Pur sapendolo ed avendo visto le foto sia del recente diario di Oriana e Davide sia del web, non mi aspettavo una cosa così imponente e suggestiva dal vivo.
L'ingresso, preceduto da un'ampissima spianata, non mi ha impressionato più di tanto ma nel procedere all'interno quelle magnifiche colonne mi hanno stregato.
Non ho le capacità, nè la cultura, nè la memoria per ricordare tutte le spiegazioni dettagliate della nostra guida, per cui riporterò qualche informazione tratte dal web.
I nomi, le dinastie, le vicende dell'antico Egitto che ci ha descritto la guida purtroppo non le ricordo già più, ho un pò di problemi di memoria, ma l'emozione, quella sì, la porterò per sempre con me.
Nagy si è prodigato molto nel fornirci ampissime spiegazioni e, affinchè ci restassero impresse in mente, dato che gli avevo anticipato che purtroppo ho scarsissima memoria, ogni tanto ci faceva delle comande, ma....io facevo sempre una pessima figura, perchè d'accordo che i nomi dei faraoni e divinità erano a volte un pò ostici, ma io proprio facevo sempre una grande confusione. I Cartigli, i vari copricapi con la loro simbologia, le vicende e gli intrighi... chissà se mi torneranno alla mente nel riordinare le fotografie, chissà, dubito.
Dal web:
"Karnak è il sito più importante dell'Egitto faraonico. Ampliato da dinastie che si susseguirono, il suo sviluppo è continuato per oltre 1500 anni.
Nel corso degli anni gli scavi hanno rivelato la struttura del vasto complesso. Oltre al colossale tempio di Amon, il sito occupa una superficie di oltre 100 ettari e comprende una incredibile quantità edifici che testimoniano l'importanza della città di Tebe.
Il complesso è stato in gran parte opera dei sovrani di questa epoca, tra cui Hatshepsut, Thutmosi III, Sethi I e Ramesse II, ma il santuario originario del Grande Tempio di Amon fu eretto ancora prima, durante il Medio Regno, intono al 1900 a.C. I faraoni successivi ampliarono il primo nucleo fino al primo pilone, l'attuale ingresso al sito, risalente al 370 a.C. Anche in età post-faraonica, i tolomei, i romani e i primi cristiani hanno lasciato le loro impronta.
Il complesso di Karnak comprende tre recinti sacri.
Al centro, il recinto piùgrande, dedicato ad Amon e dominato dal Grande Tempio di Amon, il luogo di culto principale della triade tebana (Amon-Ra, Mut e Khonsu).
A sud è situato il recinto di Mut, consorte di Amon, collegato al tempio maggiore da un viale di sfingi a testa di ariete.
A nord si estende il recinto di Montu, il dio-falco tebano."
I visitatori erano molti per cui non è stato facile scattare fotografie senza inquadrare persone.
Abbiamo notato che moltissimi erano egiziani o quantomeno musulmani dato l'abbigliamento delle donne, pressochè tutte con il velo, e Nagy ci ha detto che quelle due settimane in Egitto erano di ferie, da qui l'alta affluenza di gente locale. In un'altra occasione la guida ci ha detto che la maggior parte di loro visitavano i luoghi archeologici senza un vero interesse storico ed artistico, ma più a foggia di gita domenicale di mero svago. Chissà, non saprei.
Si vedono ancora i colori, stupendi, dei decori