8 Ottobre 2012
- Haifa-
Parte prima
Shalom o Marhaba.
Qui Haifa, terra lontana.[smilie=sole[1].gif]
Terra promessa, terra del latte e del miele...
Terra Santa, Sacra e contesa.
Ci svegliamo all'alba con il sonno nel cuore, ci dirigiamo al buffet pronti a scendere in territorio descritto nell'Antico Testamento.
Essendo in anticipo, come al solito sulla tabella di marcia, ci affacciamo curiosi, per vedere il panorama circostante.
Sventolano davanti ai nostri occhi bandiere giganti di Israele con la loro stella di David al centro, sfondo bianco e due strisce blu orrizzontali.
Gli oppositori di Israele asseriscono che quelle due strisce all'estremità rappresentino il Nilo e l'Eufrate, ovvero i confini che Isrsele vorrebbe conquistare.
Questione nettamente smentita dai sionisti.
Tralasciate le questioni geo-politiche, questa Haifa deve essere molto bella, moderna, ricca di grattacieli e costruzioni specchiate simil America.
Siamo finalmente in Israele.
Viaggio bramato ed atteso.
Fino all'ultimo, dati i venti di guerra che in Settembre erano stati annunciati, in televisione, in Italia, siamo stati in allerta, temendo di dover saltare lo scalo, ma per fortuna di tutti, tutto scorre liscio, e siamo qui.
Siamo nel paese dei Giudei, paese antico e moderno, in quanto lo Stato d'Israele nasce nel maggio del 1948.
Ci apprestiamo ad effettuare la nostra escursione Gerusalemme-Betlemme, affermando, oggi, con il senno di poi, che non sarà una semplice escursione.
Sarà una vera esperienza di vita, come nemmeno osavamo pensare e supporre.
Tutto sarà vissuto ed effettuato in corsa dati i tempi poco abbondanti, ma questo lo si sa giá in precedenza, non é una novità, e dunque é giusto essere preparati anima e corpo a cosa ci aspetta.
Torneremo alla sera stanchi, ma paghi.
Alle ore 9.15 è fissato in teatro, al ponte 4, il ritrovo del nostro gruppo di escursione.[smilie=sole[1].gif]
Caos in sala, calca di gente, folla, chi effettuerá la Galilea, chi Gerusalemme, chi come noi Gerusalemme e Betlemme.
Alla fine i gruppi vengono smistati, e la calma finalmente appare.
Abbiamo optato per questa tappa (Gerusalemme + Betlemme) perchè essa ci consente di vedere anche parte della Palestina, superare la sua "frontiera" e vedere la differenza tra i due mondi, Israele da una parte, e la Palestina appunto dall'altra, mondi radicalmente diversi, ma tanto vicini.
Per giunta poi, volevamo saltare la tappa di solo Gerusalemme, non interessati alla fabbrica di diamanti che fanno visitare, sappiamo ció anche grazie a voi, in quanto Alessandro frequenta diamanti ogni giorno dell'anno, e dato l'essere in vacanza voleva cambiare aria e non pensare al lavoro.
Lo appoggio.
Finalmente ci accomodiamo nel bus numero 20, George la nostra guida si presenta a noi, ci appare da subito un personaggio piuttosto strano, in cerca d'autore.
Ci spiegherà in seguito di essere arabo-israeliano.
É schivo e a tratti burbero.
A malapena risponde in maniera esaustiva e sovente è scostante davanti alle nostre semplici domande da viaggiatori verso una terra nuova e a tratti sconosciuta.
Ci sentiamo solamente di discolparlo dalle accuse che gli vengono mosse riguardo al fatto di non poter entrare in certi luoghi di culto, ma solamente vederli da fuori. Questa non è una sua colpa, ci sono immense file per alcuni accessi e il nostro tempo è limitato e scarseggia.
È un vero peccato non potervi accedere, ma la descrizione tecnica dell'escursione lo evince fin da subito.
È tutto ben spiegato e messo per scritto al momento in cui si legge a bordo, o prima della partenza, il programma di escursione.
Niente è lasciato al caso.
Basta leggere, mi ripeto.
Non ci sono truffe o sotterfugi come ho sentito asserire.
Il problema è che gran parte delle persone, non legge. Non legge gli avvisi, i cartelli, i programmi, e poi si prende la libertá di criticare senza remore, ma non deve, dato l'essere in precedenza al corrente dei fatti.
Rivolte collettive e malumori sono scrosciati a proposito di queste mancate entrate in determinati luoghi, abbiamo sentito ira collettiva e urla degeneranti.
Cosa inconcepibile a nostro avviso.
Sai cosa prevede l'escursione.
Se la fissi accetti il programma, altrimenti ti organizzi autonomamente, prendi un taxi, una guida piuttosto puoi fare il percorso in maniera indipendente.
Il mondo è vario. Lo si sa.
Unire 50 persone nella pace e nella sintonia non è facile.
Parlando di futilitá, volendo aprire una parentesi, al di fuori della Terra Santa, abbiamo sentito affermare da alcuni signori, ingolfati di dolci nel piatto, sulla nave, che quella roba fosse un vero insulto alla pasticceria. Il fatto è che dai bocconi pareva il contrario.
Parentesi chiusa, ma, a volte mi sento intransigente davanti a certi comportamenti.
Il criticare a priori, non mi piace. Mi urta il sistema nervoso.
Le critiche sono iper importanti, ma non critiche senza senso o motivo.
Ecco che ci si riallaccia alla nostra escursione.
Basta leggere, informarsi prima.
La critica sarebbe stata giusta se il programma avvesse previsto l'entrata nella grotta, ma ahimè, fin da subito, dovevamo esseri consci del fatto che l'accesso non sarebbe avvenuto.
Bando alle chiacchere...
Siamo in terra Santa, relax dei sensi, introspezione...chiudiamo la parentesi e proseguiamo col viaggio.
Il bus è al completo, fatto di viaggiatori a tratti caotici, ma poi in sincerità alla fine del percorso, risulteranno folcloristici e positivi. Barzellette a go go..
Come nelle gite scolastiche..
Ci troviamo bene.
Ne porto con me un piacevole ricordo.
Dopo circa due ore e trenta di viaggio, dopo aver scorto anche la bellissima e super moderna Tel Aviv, giungiamo a Betlemme.
Questa si trova a 10 chilometri a sud di Gerusalemme, la quale anche al solo passaggio in autobus sconvolge per la sua bellezza.
Betlemme è un minuscolo paesino in terra cisgiordana, territorio palestinese, diviso da Israele da un muro di cemento armato e a tratti di filo spinato.
Il muro viene chiamato "barriera di separazione israeliana" o" barriera di sicurezza", eretto dal 2002 in poi, costruito da Israele per impedire intrusione fisica di palestinesi nel loro territorio nazionale.
Ha un tracciato di 700 chilometri. Soprannominato da molti anche "il muro della vergogna".
Intorno a Gerusalemme il muro è alto 8 metri, grigio, ed a tratti dipinto, graffiti e raffigurazioni ben fatte lo adornano a tratti.
A proposito di questo, la prima immagine che si vede varcata la frontiera, è la raffigurazione di una colomba, con addosso un giubbotto anti proiettile. Immagine molto emblematica.
Immagine simbolo della tensione che in questo territorio si respira.
Strano da concepire questo muro al nostro sguardo stupito se non fosse per le immagini che tutti ricordiamo del muro che divideva Germania est da Germania ovest per 30 anni.
Betlemme è un tipico paesino arabo in tutto e per tutto.
Bazar, vendita di spezie, clacson che suonano, bancarelle.
Betlemme è famosa nel mondo, affollata da viaggiatori internazionali in quanto i Vangeli e la tradizione cristiana la indicano come luogo di nascita di Gesù Cristo, per lui, si erge la Basilica della Natività che ci apprestiamo a visitare.
Secondo la Bibbia, a Betlemme nacque anche Davide, 3000 anni fa, re di Isrsele, ecco perchè viene definita anche la città di Davide.
Si cammina nella storia e sulla storia, e l'emozione è tangibile.
La prima cosa che mi viene in mente scendendo dal bus è la stella di Betlemme, da noi comunemente detta stella cometa.
Che strano essere qui, in mezzo a parole che conosciamo dall'infanzia, "stella cometa", ed oggi essere proprio nel punto esatto dove i Magi furono guidati da essa.
La città di Betlemme, come detto si presenta caotica a differenza della parte israeliana che visiteremo nel pomeriggio ancora assopita nel suo ultimo giorno di festa.
La festa anche detta delle capanne.
La nostra visita inizia nella Basilica della Natività dove entriamo in contatto con i fatti narrati del Nuovo Testamento.
La Chiesa della Nativitá è la più antica al mondo, vi si entra attraverso un umile ingresso, la Porta dell'Umiltà. La chiesa fu edificata per la prima volta nel quarto secolo per volere dell'Imperatore Costantino.
È formata da 5 navate, questo per volere in seguito di Giustiniano, erette nel luogo preciso dove sarebbe nato Gesù dalla Vergine Maria, ora chiesa perlopiù greca- ortodossa, in realtà è giusto dire che qui le varie confessioni cristiane si contendono la Basilica, molto vivacemente.
Luoghi ovviamente affollatissimi, tappa di pellegrinaggi e gruppi di preghiera.
Nonostante ció, questo viaggio è interessante pure per noi, che non siamo venuti con l'intento cristiano e religioso, ma forse in maggior parte storico.
La Basilica, che si trova nella Piazza detta della Mangiatoia, è formata dalla combinazione di due chiese ed una cripta, la grotta dove è nato Gesù.
Una stella segna il punto in cui si ritiene che sia nato Gesù, l'ambiente è illuminato da lampade ad olio che ardono giorno e notte.
Scavi fatti negli anni trenta, hanno riportato alla luce resti di mosaici pavimentali visibili sia nella navata che nel transetto.
Bellissimi da osservare e da fotografare.
Nel 2012, la Basilica, è stata inserita nella lista del patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
Pare d'essere dentro un frullatore di gente, di credo e di idee.
Purtroppo, come sapevamo, non riusciamo ad entrare nella Grotta della Natività, ma già la Basilica ha grande valore.
Venditori ambulanti propinano corone di legno in pacchetto.
15 rosari 10 euro.
Cartoline, piccoli presepi di legno, statue, croci, c'è di tutto, peró il tempo é tiranno, rimane solo la possibilità di accedere alla grotta di San Girolamo, colui che tradusse la Bibbia dal greco e dall'ebraico al latino.
Grotta ribattezzata di Sant' Ignazio, dalle nostre compagne di escursione folcroristiche, come prima detto, colorate.
Betlemme in terra palestinese, è affollata da manifesti appesi sui muri con foto di Yasser Arafat, ovunque bandiere palestinesi.
I palestinesi rivendicano Gerusalemme est come propria capitale, si respira a pieno la divisione, il muro che divide la Palestina da Isrsele, la" frontiera" non è solo geografica, ma ideologica, mentale, culturale.
È strano come un popolo non possa accedere ad un altro territorio.
É come una gabbia di concezione lontana dalle nostre idee.
Siamo felici di aver conosciuto anche questa terra.
Contraddittoria e affascinante.
Stacchiamo la spina da cose importanti e serie e ci rechiamo ad un negozio convenzionato di souvenir, da" Edward lama souvenir", ci pare di ricordare fosse questo il suo nome.
Ampio negozio, gente affabile, merce a buon prezzo. Ci offrono l'accesso alla toilette e dei buoni succhi locali per accoglierci. Vendono legno d'ulivo, madreperla, bellissimi diamanti montati , articoli religiosi e ricordi dalla terra di Gesù.
Il tempo scorre, è ora di entrare dentro Gerusalemme, che fino ad adesso abbiamo visto solo di passaggio, nel raggiungere Betlemme.
Da Betlemme ci spostiamo rapidamente in territorio israeliano accolti in un check point, da militari armati fino ai denti.
Militari ovunque.
Un pó di cenni e dati che ci sono stati spiegati lungo il nostro tragitto: Il militare inizia a 18 anni per gli uomini e finisce a 21, per le donne è obbligatorio e finisce a 20.
É un esperienza molto dura e tosta ci raccontano. Non si scherza.
Lo Stato paga al militare uno stipendio di 60 euro al mese.
Per le giovani generazioni è un grosso impegno civile e sociale.
I controlli saranno sempre serratissimi, metal detector in ogni dove, militari in ogni angolo.
Al rientro in Israele giungeremo ad un elegante Hotel del centro di Gerusalemme dove pranzeremo con gustose pietanze locali e tradizionali. Sono le 2 del pomeriggio e prendiamo posto al nostro tavolo.
Elegante struttura ricettiva ed ottimo cibo a buffet.
Rigenerati, ci dedichiamo a Gerusalemme.
Si riparte alla volta del centro storico di Gerusalemme, la città Santa per le tre grandi religioni monoteistiche, l'ebraismo, il cristianesimo e l'Islam.
Simbolo per gli ebrei in quanto fu eretto il Tempio di Gerusalemme, per i cristiani perchè è il luogo dove Cristo ha vissuto e sofferto, sepolto e poi per la dottrina, risorto.
Sacra pure per i musulmani, i quali sostengono che Maometto vi sia arrivato facendo un miracoloso viaggio.
Capitale dello Stato di Israele, luogo simbolo tra occidente e medio oriente, città ricca di fascino.
Città divisa in quartieri, dal cristiano all'armeno, all'ebraico fino a quello musulmano.
La parte nuova della città è molto moderna, all'avanguardia, la parte vecchia è il suo cuore pulsante.
A Betlemme Gesù aprì gli occhi alla luce e vide per prima sua Madre. Sul Golgota i suoi occhi si chiusero con l'immagine della Madre. (Karekin I)
Entriamo in Gerusalemme....nuovamente controlli...
Continua......