Comax
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SABATO 12 APRILE 2014 - MIAMI
Oggi il programma prevede la visita alle Everglades, zona paludosa che si trova ad ovest di Miami e che si raggiunge in circa 1 ora di auto da Miami Beach percorrendo il Tamiami Trail, la strada di congiunzione tra Miami e Tampa. A dire il vero quella che visiteremo noi è la parte periferica a nord delle Everglades perchè il parco nazionale vero e proprio ha il suo cuore pulsante molto più a sud ed è raggiungibile solo in barca senza motore o in canoa.
La nostra visita inzia dalla Shark Valley, un centro di informazione sulle Everglades che offre anche tour a piedi, in tram o in bicicletta. Noi avevamo prenotato da casa il tour in Tram sul sito http://www.sharkvalleytramtours.com/. La prenotazione è senza impegno e senza deposito ed è molto utile in quanto i viaggi quotidiani sono pochi ed i tram poco capienti.
La durata dell'escursione è di 2 ore, comprensiva di una sosta di circa 20 minuti presso un punto di osservazione che si trova alcune miglia all'interno. Pur essendo molto caldo, il periodo è ancora secco, le paludi non sono ancora molto bagnate e non è necessario mettere il repellente antizanzare. La fauna che abbiamo visto corso del tragitto comprende ibis, cicogne, procioni, cervi, lucertole, serpenti, tartarughe, aironi oltre ad una incredibile varietà di uccelli e naturalmente gli alligatori!
Il giro sul tram è scandito dalle parole in inglese e spagnolo di una guida turistica che descrive dettagliatamente la storia e la geologia delle Everglades e degli animali che ci vivono.
Dopo circa un'ora di viaggio, tra un avvistamento e l'altro, arriviamo al punto di osservazione, la zona più interna del parco che si può raggiungere in questa zona.
Da lassù il panorama è molto bello e la visuale sulle Everglades si perde a vista d'occhio anche grazie alla giornata magnifica.
Naturalmente è sempre proibito uscire dal gruppo ed entrare in zone off limits ... bisogna sempre ricordarsi dove si è e che qui pullulano gli alligatori!!
Sulla strada di ritorno verso la base una grande tartaruga ci attraversa la strada e il tram deve attendere i suoi comodi, in fin dei conti qui gli estranei siamo noi.
L'esperienza è stata entusiasmante, forse un po' lunghetta visto anche il caldo e il sole (non mi immagino come possa essere in estate). Ma il pezzo forte della giornata sarà la gita in airboat. A tal proposito avevo fatto parecchie ricerche prima di partire visto che l'offerta per questo tipo di escursioni è molto elevata. La mia scelta è ricaduta su Buffalo Tigers (http://buffalotigersflevergladesairboattours.com/) e devo confermare che è stata assolutamente eccezionale oltre ad essere la più economica in quanto i bambini fino a 6 anni anon pagano.
Il tour è gestito dai nativi Miccosukee che da sempre vivono nelle everglades ed è sicuramente il piú selvaggio ed affascinante della zona. I loro airboat sono barche ad elica di piccole dimensioni e ne abbiamo avuta una da 8 persone tutta per noi. Abbiamo visto altrove barconi da 30 persone, posti affollatissimi anche perchè convenzionati con le compagnie crocieristiche. L'impressione è stata di vivere un'esperienza fuori dai canoni piú turistici. Quindi niente spettacolini finali o dimostrazioni per vendere foto, niente bar e ristoranti ma solo quello che effettivamene conta: 1 ora effettiva in giro sul mare di erba con l'airboat. Vengono anche fornite delle cuffie per proteggere le orecchie dal rumore. E' sicuramente l'ideale anche per le famiglie con bambini. Ai nostri è piaciuto tantissimo e ne conservano un ricordo molto piacevole.
La barca naviga attraverso la vegetazione, gli specchi d'acqua e le isole, con frequenti soste per incontrare da vicino gli alligatori. In primis ci viene mostrata una cucciolata appena sfornata ...
... ma la madre non sembra essere molto d'accordo!!
Il viaggio prosegue senza sosta ...
... fino a quando ci fermiamo in un isolotto di fango da quale emerge in pochi secondi un alligatore enorme ...
... che si ferma a pochi centimetri da noi. La tensione inizia a salire quando la guida scende dall'airboat e si avvicina all'alligatore dandogli da mangiare pezzi di pane che tirava letteralmente dentro la gola del rettile.
Per concludere veniamo portati in un'isolotto in cui un tempo gli indiani vivevano cacciando e pescando. Ora è un luogo per far conoscere e tramandare la storia e le tradizioni di questo popolo.Qui vive anche una folta colonia di procioni.
Finito il giro in airboat decidiamo di andare a pranzare al ristorante Coopertown, sulla strada di ritorno verso Miami. Io prendo un piatto a base di coda di alligatore e cosce di rana. Il primo buono mentre il secondo un po' meno.
Per il pomeriggio decidiamo di andare in spiaggia a nord di Miami Beach, nella zona di Indian Creek.
Purtroppo la scelta non si rivelerà ottimale dal punto di vista balneare perchè la spiaggia è molto piccola ed il mare era mosso e pieno di alghe.
Ottima è invece la cornice paesaggistica alle nostre spalle con le Blue & Green Diamond, i due palazzi più alti di Miami Beach sede di altrettanti condomini ...
... e il gigantesco hotel Fontainebleu, noto tra l'altro per essere stato la sede delle scene iniziali del film Goldfinger della serie 007 (di cui sono un fan accanito)
Fortunatamente arriviamo nel momento dell'happy hour e il bar e la piscina sono aperti a tutti ... entriamo e passiamo piacevolmente un po' di tempo tra balli, bevute e bagni.
Per la sera torniamo a South Beach e ci dirigiamo verso il South Pointe Park, la punta estrema di Miami Beach in direzione sud. L'intenzione era quella di cenare a base di granchio da Joe's Stone Crab ma la lunga fila e la temperatura polare all'interno ci hanno fatto desistere. Ripieghiamo però sulla migliore steackhouse della città ... Smith & Wollensky ... che si trova proprio in mezzo al Southe Pointe Park e mi mangio una bistecca favolosa, anche se un po' costosa.
Continua ...
Oggi il programma prevede la visita alle Everglades, zona paludosa che si trova ad ovest di Miami e che si raggiunge in circa 1 ora di auto da Miami Beach percorrendo il Tamiami Trail, la strada di congiunzione tra Miami e Tampa. A dire il vero quella che visiteremo noi è la parte periferica a nord delle Everglades perchè il parco nazionale vero e proprio ha il suo cuore pulsante molto più a sud ed è raggiungibile solo in barca senza motore o in canoa.
La nostra visita inzia dalla Shark Valley, un centro di informazione sulle Everglades che offre anche tour a piedi, in tram o in bicicletta. Noi avevamo prenotato da casa il tour in Tram sul sito http://www.sharkvalleytramtours.com/. La prenotazione è senza impegno e senza deposito ed è molto utile in quanto i viaggi quotidiani sono pochi ed i tram poco capienti.
La durata dell'escursione è di 2 ore, comprensiva di una sosta di circa 20 minuti presso un punto di osservazione che si trova alcune miglia all'interno. Pur essendo molto caldo, il periodo è ancora secco, le paludi non sono ancora molto bagnate e non è necessario mettere il repellente antizanzare. La fauna che abbiamo visto corso del tragitto comprende ibis, cicogne, procioni, cervi, lucertole, serpenti, tartarughe, aironi oltre ad una incredibile varietà di uccelli e naturalmente gli alligatori!
Il giro sul tram è scandito dalle parole in inglese e spagnolo di una guida turistica che descrive dettagliatamente la storia e la geologia delle Everglades e degli animali che ci vivono.
Dopo circa un'ora di viaggio, tra un avvistamento e l'altro, arriviamo al punto di osservazione, la zona più interna del parco che si può raggiungere in questa zona.
Da lassù il panorama è molto bello e la visuale sulle Everglades si perde a vista d'occhio anche grazie alla giornata magnifica.
Naturalmente è sempre proibito uscire dal gruppo ed entrare in zone off limits ... bisogna sempre ricordarsi dove si è e che qui pullulano gli alligatori!!
Sulla strada di ritorno verso la base una grande tartaruga ci attraversa la strada e il tram deve attendere i suoi comodi, in fin dei conti qui gli estranei siamo noi.
L'esperienza è stata entusiasmante, forse un po' lunghetta visto anche il caldo e il sole (non mi immagino come possa essere in estate). Ma il pezzo forte della giornata sarà la gita in airboat. A tal proposito avevo fatto parecchie ricerche prima di partire visto che l'offerta per questo tipo di escursioni è molto elevata. La mia scelta è ricaduta su Buffalo Tigers (http://buffalotigersflevergladesairboattours.com/) e devo confermare che è stata assolutamente eccezionale oltre ad essere la più economica in quanto i bambini fino a 6 anni anon pagano.
Il tour è gestito dai nativi Miccosukee che da sempre vivono nelle everglades ed è sicuramente il piú selvaggio ed affascinante della zona. I loro airboat sono barche ad elica di piccole dimensioni e ne abbiamo avuta una da 8 persone tutta per noi. Abbiamo visto altrove barconi da 30 persone, posti affollatissimi anche perchè convenzionati con le compagnie crocieristiche. L'impressione è stata di vivere un'esperienza fuori dai canoni piú turistici. Quindi niente spettacolini finali o dimostrazioni per vendere foto, niente bar e ristoranti ma solo quello che effettivamene conta: 1 ora effettiva in giro sul mare di erba con l'airboat. Vengono anche fornite delle cuffie per proteggere le orecchie dal rumore. E' sicuramente l'ideale anche per le famiglie con bambini. Ai nostri è piaciuto tantissimo e ne conservano un ricordo molto piacevole.
La barca naviga attraverso la vegetazione, gli specchi d'acqua e le isole, con frequenti soste per incontrare da vicino gli alligatori. In primis ci viene mostrata una cucciolata appena sfornata ...
... ma la madre non sembra essere molto d'accordo!!
Il viaggio prosegue senza sosta ...
... fino a quando ci fermiamo in un isolotto di fango da quale emerge in pochi secondi un alligatore enorme ...
... che si ferma a pochi centimetri da noi. La tensione inizia a salire quando la guida scende dall'airboat e si avvicina all'alligatore dandogli da mangiare pezzi di pane che tirava letteralmente dentro la gola del rettile.
Per concludere veniamo portati in un'isolotto in cui un tempo gli indiani vivevano cacciando e pescando. Ora è un luogo per far conoscere e tramandare la storia e le tradizioni di questo popolo.Qui vive anche una folta colonia di procioni.
Finito il giro in airboat decidiamo di andare a pranzare al ristorante Coopertown, sulla strada di ritorno verso Miami. Io prendo un piatto a base di coda di alligatore e cosce di rana. Il primo buono mentre il secondo un po' meno.
Per il pomeriggio decidiamo di andare in spiaggia a nord di Miami Beach, nella zona di Indian Creek.
Purtroppo la scelta non si rivelerà ottimale dal punto di vista balneare perchè la spiaggia è molto piccola ed il mare era mosso e pieno di alghe.
Ottima è invece la cornice paesaggistica alle nostre spalle con le Blue & Green Diamond, i due palazzi più alti di Miami Beach sede di altrettanti condomini ...
... e il gigantesco hotel Fontainebleu, noto tra l'altro per essere stato la sede delle scene iniziali del film Goldfinger della serie 007 (di cui sono un fan accanito)
Fortunatamente arriviamo nel momento dell'happy hour e il bar e la piscina sono aperti a tutti ... entriamo e passiamo piacevolmente un po' di tempo tra balli, bevute e bagni.
Per la sera torniamo a South Beach e ci dirigiamo verso il South Pointe Park, la punta estrema di Miami Beach in direzione sud. L'intenzione era quella di cenare a base di granchio da Joe's Stone Crab ma la lunga fila e la temperatura polare all'interno ci hanno fatto desistere. Ripieghiamo però sulla migliore steackhouse della città ... Smith & Wollensky ... che si trova proprio in mezzo al Southe Pointe Park e mi mangio una bistecca favolosa, anche se un po' costosa.
Continua ...
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