Ero a bordo anch'io e vi dò anche la mia versione. In effetti è strano leggere qui alcune informazioni assolutamente inverosimili: ma chi le inventa di sana pianta?
Dunque erano le 5 di mattina del terzo giorno di traversata, più o meno equidistanti da entrambe le sponde.
Ci siamo svegliati perché in cabina si sono accese le luci, poi rispente, poi riaccese, poi rispente, una sì e una no, poi una no e una sì, poi si è accesa da sola la tv, poi si è rispenta... pareva ci fossero i fantasmi.
Poi la nave ha cominciato a vibrare forte come in manovra, e infine il botto tipico di quando salta un motore (mi era già capitato su un'altra nave quindi ho avuto subito chiaro che era partito un motore). Il tutto, dalle luci al botto, in meno di 5 minuti, forse 3. Alcuni settori della nave sono rimasti senza luce, io nella mia cabina l'avevo.
Quasi subito la chiamata d'emergenza in inglese alla squadra di soccorso, udita in tutte le cabine: India-Victor, India-Victor, fire at engine number four. Per chi capiva l'inglese, e ha assistito a qualche esercitazione dell'equipaggio, è stato tutto chiaro fin dall'inizio. La nave ha rallentato, ha proseguito un po' per l'abbrivio, infine si è fermata.
Io per carattere non perdo mai la calma, sono uscita sul balcone a fumare e ho aspettato gli annunci ufficiali. Era una meravigliosa notte stellata: ho pensato sorridendo fra me e me che se proprio dovevo morire, era una bellissima notte per morire...
Dopo poco gli annunci in tutte le lingue per i passeggeri: c'era un piccolo incendio a un generatore e le squadre di soccorso erano già all'opera per domarlo; nessun pericolo per la nave, per i passeggeri o per l'equipaggio.
A questo annuncio sono usciti sul balcone anche i miei vicini di cabina e hanno cominciato a dire: "Senti qui che odore di fumo!!! Chissà che incendio!". Naturalmente l'odore di fumo era la mia sigaretta...
All'incirca ogni quarto d'ora ci davano notizie: la squadra al lavoro, l'incendio domato, poi completamente spento (a questo annuncio era passata un'ora esatta dal botto), infine i tempi di ripristino della corrente nelle aree senza luce (brevi: credo che un quarto d'ora dopo tutto fosse tornato pressoché alla normalità).
Dopo poco più di un'ora dal brusco risveglio la nave è ripartita e ha proseguito tranquillamente la navigazione verso Antigua a velocità normale.
Ovviamente la mattina sui ponti è stato l'argomento principale di conversazione e ognuno ha raccontato come l'aveva vissuta: in diversi si erano vestiti di tutto punto coi panni più caldi, messi i salvagenti e recati al ponte lance, altri erano andati al servizio clienti, l'equipaggio era stato per tutto il tempo in posizione d'emergenza, ma nel complesso la maggioranza dei passeggeri era rimasta in cabina. Panico assolutamente no, non ce n'è stato. Dal balcone sentivo qualcuno un po' esagitato che parlava a voce più alta, che telefonava a casa, ma grida no, non ne ho proprio sentite.
Ovviamente il dubbio è sempre quello che non ci dicano tutta la verità (credo che la donnina della Concordia che ripeteva "è tutto - sotto - controllo" sia rimasta stampata nella mente di tutti), ma l'impressione che davano gli annunci era che l'informazione fosse tempestiva, continua, e abbastanza corretta.
(al contrario, la prima volta che mi capitò un blocco motore nell'oceano, anni fa, dopo ci dettero una spiegazione talmente assurda e incredibile - l'annuncio disse testualmente che erano state prove tecniche che si potevano fare solo in alto mare - che avrebbero fatto meglio a stare zitti!!!)
Poi... dopo due settimane ininterrotte di pioggia, freddo e vento (in diversi eravamo imbarcati dal 27 novembre), finalmente quella mattina ha deciso di uscire il sole! E così la gente si è messa ad abbronzarsi sui lettini e l'argomento velocemente si è esaurito, tutti erano contenti e nessuno ha fatto polemiche o lamentele. Evidentemente anche il buon Dio vede e provvede...
Nei giorni successivi mi è stato spiegato dall'HD cosa era successo esattamente. Me lo ha detto in inglese, perciò lo riporterò qui per quello che ho capito e per come sono riuscita a tradurlo. Perdonerete eventuali inesattezze che Rodolfo potrà più correttamente riportare nei termini tecnici più giusti.
Non c'era stato nessun incendio. L'alternatore del generatore n. 4 aveva improvvisamente cominciato a girare a una velocità pazzesca, come impazzito, fino a far scoppiare il motore. Il fumo dell'esplosione era stato talmente tanto che avevano creduto a un incendio, e hanno scoperto che non lo era solo ore dopo, quando il fumo si era ormai diradato e hanno potuto andare a vedere da vicino. La nave ha 6 generatori, ed è in grado di funzionare regolarmente con 2, quindi ai fini della normale navigazione e produzione di energia un generatore fuori uso non ha comportato nessuna conseguenza permanente.
Ad Antigua è salita una squadra di tecnici appositamente fatti arrivare, ma il generatore non è stato riparato: probabilmente verrà riparato o sostituito a suo tempo quando la nave andrà in bacino. Per ora lo tengono così. Le operazioni tecniche di controllo sono state la ragione per la quale da Antigua siamo ripartiti alle 19.30, con un'ora e mezzo di ritardo rispetto al programma.
Il fatto di sbarcare, di essere alloggiati nei resort, di non poter continuare la crociera... non è mai stata nemmeno un'ipotesi remota!
Nessuno ha mai parlato di tre generatori fuori uso: fin dall'avviso di emergenza è stato chiaro che si trattava solo del generatore numero 4. E solo qualche sprovveduto ha potuto pensare a una collisione (quello era il rumore di uno scoppio, non uno sferragliare di lamiere) o a un urto su un basso fondale (in mezzo all'oceano?!).
Chissà a chi vengono in mente queste sciocchezze? A qualcuno a cui piace drammatizzare sul nulla.
Spero di avere raccontato tutto con sufficiente chiarezza.
MCP