Re: Gibilterra
Costa Europa Crociera "Oltre le colonne d'Ercole" – agosto 2008
Premessa: questo contributo su Gibilterra è rivolto alle croceriste di sesso femminile.
Infatti per tutto il pomeriggio in cui siamo stati a Gibilterra, la cima della rocca era coperta da uno scuro nuvolone, c’era una coda di almeno un’ora alla funivia che saliva e non sono per niente amante delle bertucce dispettose… Da qui la scelta di farmi un pomeriggio di solo shopping.
Anche perché a Gibilterra “bassa”, di posti di interesse culturale e storico ce ne sono davvero pochi e la città ha senso, come scalo, solo perché è un porto franco, ovvero non si paga l’IVA (attenzione ai limiti doganali per alcolici e tabacco).
Un altro discorso merita il cambio (attenzione i prezzi sono esposti in sterline!). Gli Euro vengono accettati ovunque e danno anche il resto in monete, però in tutti i negozi ti dicono che se paghi con carta di credito il cambio è molto più conveniente perché è quello del giorno che ti applica il gestore della carta e non il loro cambio del giorno (che presumo sia più alto!).
Conviene comprare a Gibilterra? Non conviene?
Io non fumo e non bevo, quindi posso parlare solo delle gioiellerie e delle profumerie, dato che i negozi di abbigliamento sono “inguardabili” per il gusto italiano!
Allora: dal porto si arriva a piedi con una camminata di circa un quarto d’ora alla piazza delle Casematte, ovvero all’inizio della Main street (la lunga strada pedonale con i negozi).
Oltre ai negozi di alcolici e sigarette, il 60% degli altri negozi sono gioiellerie e profumerie, c’è qualche negozio di elettronica ma poca roba, pochissima telefonia. C’è un grande magazzino Mark&Spencer, ma non ho avuto il tempo di visitarlo.
Cominciamo dalle profumerie: la maggior parte appartengono ad una catena di negozi dal nome tipo “Suyak… qualcosa”, quindi hanno tutti gli stessi prezzi. Il negozio più fornito di questa catena è il primo sulla destra che si trova iniziando la Main street dalle Casematte. Qui non hanno solo profumi ma anche creme e cosmetici delle principali marche (Biotherm, Lancome, Clarins…). Praticano, sul prezzo esposto, un ulteriore sconto del 10% per cui per noi, tolta l’IVA, diventa uno sconto del 30% rispetto al prezzo pieno.
Tenendo conto che a Milano, ma credo in molte altre città, ormai ci sono catene che vendono molte marche di profumeria scontate al 20%, ci sarebbe uno sconto secco del 10%, se il prezzo base di listino fosse lo stesso.
Comunque, dopo essermi girata un sacco di negozi ho trovato come il più conveniente e fornito sia lo “Star of India”, sempre sulla destra a circa metà della Main street, Anche qui fanno il 10% di sconto, ma la base di partenza del prezzo era più basso dell’altra catena, in più hanno davvero molte marche.
Tenendo conto del cambio e dello sconto devo dire che alla fine la convenienza c’è, non enorme, ma c’è!
Però vale la pena comprare solo quello che serve e che si usa davvero, altrimenti si finisce nello shopping compulsivo e non c’è convenienza che tenga!
Sulle gioiellerie credo che la convenienza sia solo sull’IVA. Nei negozi ho visto prendere i cataloghi delle case produttrici per verificare i prezzi, quindi per acquisti davvero importanti, bisognerebbe prima farsi una accurata indagine di mercato in Italia.
Si trova di tutto: Cartier, Rolex, l’italiana Chimento,… e gioielleria di valore più modesto a prezzi abbordabili. Ma anche qui vale il discorso di prima, attenzione a non farsi prendere dalla follia!
Comunque dopo il “nulla” per gli acquisti degli altri scali, arrivare a Gibilterra è un vero paradiso!
Se poi volete vedere uno scorcio della “Gibilterra vera”, fate due passi nelle stradine sopra la Main e vi troverete in un altro mondo. Strade deserte, negozietti di paese, e come raro passante qualche donna velata… un contrasto fortissimo!