5° giorno, Mercoledì 9 marzo 2016
dopo una notte trascorsa in un bellissimo e caldo hotel tra le montagne ci prepariamo per la visita del sito archeologico di Delfi. il tempo non è proprio bellissimo ma rende il luogo sicuramente più affascinante. Qui è situato l’oracolo che gli antichi popoli consultavano prima di prendere importanti decisioni, per scoprire se gli dei erano favorevoli o avversi nella vicina battaglia. Visitiamo il sito archeologico con il Santuario, il Tempio di Apollo, lo Stadio situato in alto (in cui ogni quattro anni si svolgevano i giochi pitici che seguivano di tre anni l'Olimpiade e prendevano il nome dalla Pizia, la sacerdotessa che pronunciava gli oracoli in nome di Apollo) ed il Museo (splendido). questo sito a noi, come al solito, è strapiaciuto. qui la storia e la leggenda sono cosi incatenate che ha un fascino tutto particolare.
Delfi, nell'antichità conosciuta anche come ombelico del mondo, era una città della Focide, sede del più importante e venerato oracolo del dio Apollo, assieme a Dydyma.
Ed eccovi il tempio di Apollo a Delfi. Collocato a 500 metri di altitudine e, in linea d'aria, a 8 km dal Golfo di Corinto, il santuario panellenico di Delfi, di cui il tempio è la principale costruzione, risale all'Età micenea. Il tempio è periptero, misura 21,64 per 58,18 metri, possiede 6 colonne doriche sulla facciata e 15 per ogni lato. Il suo interno è diviso in tre vani: il prónaos (dal lato delle colonne ancora rimaste in piedi), il naós e l'opisthódomos. Il prónaos raccoglieva le "massime" dei Sette Sapienti. Il naós, dalla pianta molto allungata, ospitava invece alcuni altari tra cui quello di Estia e quello di Poseidone. Un locale posto sotto il tempio fungeva da ádyton, il luogo dove la Pythía (anche Pizia) pronunciava gli oracoli. La tradizione vuole che Zeus avesse indicato il luogo di fondazione del santuario nel punto in cui due aquile, fatte volare da lui, fossero atterrate insieme. (wikipedia)
A partire dalla fine del VII secolo a.C. le città greche cominciarono a depositare presso il santuario i propri tesori votivi, ospitati in apposite "cappelle" chiamate thesauroi, costruite a spese della città depositante, spesso non senza un valore propagandistico.
Superato il Tempio, ecco il Teatro: qui si svolgevano le gare di poesia e musica, che costituivano il nucleo degli antichi Giochi Pitici, prima dell’introduzione delle gare atletiche.
Nella parte più alta del Santuario di Delfi si trova, infine, lo Stadio (visitabile solo dall'esterno):
a questo punto ci dirigiamo verso il museo, ma prima foto ricordo per noi