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grecia classica e meteora: tra storia e miti per un'altra straordinaria avventura!

dopo veramente tanto, troppo, tempo ho deciso di finire questo diario. perchè quel viaggio mi ha affascinato e mi sembra ingiusto lasciare incompleto questo diario. per cui mi impegnerò per finirlo in pochissimi giorni.

lasciamo allora Olympia e partiamo in direzione di Arachova. Giungiamo quindi in Grecia Continentale attraversando il magnifico ponte situato nei pressi della città di Patrasso che collega il Peloponneso alla Grecia Continentale.

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Proseguiamo poi passando presso Nafpaktos, la Lepanto del medioevo situata in posizione spettacolare sul golfo di Corinto. Lepanto è una bomboniera per tanto è bella


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da qui la vista sul ponte è garantita:

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5° giorno, Mercoledì 9 marzo 2016

dopo una notte trascorsa in un bellissimo e caldo hotel tra le montagne ci prepariamo per la visita del sito archeologico di Delfi. il tempo non è proprio bellissimo ma rende il luogo sicuramente più affascinante. Qui è situato l’oracolo che gli antichi popoli consultavano prima di prendere importanti decisioni, per scoprire se gli dei erano favorevoli o avversi nella vicina battaglia. Visitiamo il sito archeologico con il Santuario, il Tempio di Apollo, lo Stadio situato in alto (in cui ogni quattro anni si svolgevano i giochi pitici che seguivano di tre anni l'Olimpiade e prendevano il nome dalla Pizia, la sacerdotessa che pronunciava gli oracoli in nome di Apollo) ed il Museo (splendido). questo sito a noi, come al solito, è strapiaciuto. qui la storia e la leggenda sono cosi incatenate che ha un fascino tutto particolare.
Delfi, nell'antichità conosciuta anche come ombelico del mondo, era una città della Focide, sede del più importante e venerato oracolo del dio Apollo, assieme a Dydyma.
Ed eccovi il tempio di Apollo a Delfi. Collocato a 500 metri di altitudine e, in linea d'aria, a 8 km dal Golfo di Corinto, il santuario panellenico di Delfi, di cui il tempio è la principale costruzione, risale all'Età micenea. Il tempio è periptero, misura 21,64 per 58,18 metri, possiede 6 colonne doriche sulla facciata e 15 per ogni lato. Il suo interno è diviso in tre vani: il prónaos (dal lato delle colonne ancora rimaste in piedi), il naós e l'opisthódomos. Il prónaos raccoglieva le "massime" dei Sette Sapienti. Il naós, dalla pianta molto allungata, ospitava invece alcuni altari tra cui quello di Estia e quello di Poseidone. Un locale posto sotto il tempio fungeva da ádyton, il luogo dove la Pythía (anche Pizia) pronunciava gli oracoli. La tradizione vuole che Zeus avesse indicato il luogo di fondazione del santuario nel punto in cui due aquile, fatte volare da lui, fossero atterrate insieme. (wikipedia)

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A partire dalla fine del VII secolo a.C. le città greche cominciarono a depositare presso il santuario i propri tesori votivi, ospitati in apposite "cappelle" chiamate thesauroi, costruite a spese della città depositante, spesso non senza un valore propagandistico.

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Superato il Tempio, ecco il Teatro: qui si svolgevano le gare di poesia e musica, che costituivano il nucleo degli antichi Giochi Pitici, prima dell’introduzione delle gare atletiche.

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Nella parte più alta del Santuario di Delfi si trova, infine, lo Stadio (visitabile solo dall'esterno):

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a questo punto ci dirigiamo verso il museo, ma prima foto ricordo per noi

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visitiamo quindi il museo annesso. Le sale del museo sono suddivise per epoche storiche, dal periodo arcaico, con le statuette dedicate a Gea, fino a quello ellenistico. Bellissime le sale con i reperti dai vari Thesaurus, la ricostruzione dei frontoni del Tempio di Apollo e le decorazioni del Tempio di Atena Pronaia.
ma il capolavoro del museo è l’Auriga di Delfi (h. 180cm databile 475a.C.), la statua che faceva parte del gruppo bronzeo dedicato dal tiranno di Gela, Polyzalo.
La statua era collocata su un carro tirato da cavalli, del quale si conservano solo pochi frammenti. Lo stato di conservazione è ottimo, anche se è mancante parte del braccio sinistro.
L'auriga veste un lungo chitone cinto in vita, pesante, scanalato, rigido quasi a costruire una colonna; nella mano destra tiene delle redini; il volto è leggermente rivolto a destra. Attorno al capo la tenia del vincitore, con decoro a meandro e incrostazioni di rame e argento. I capelli sono finemente disegnati, in riccioli che non alterano le dimensioni del capo. Lo sguardo è intenso e vivo, con la tensione competitiva appena leggibile, stemperata dall'atteggiamento sorvegliatamente misurato del corpo.
I piedi sono resi con una naturalezza fresca e precisa, molto veristica: mostrano infatti i tendini tesi per lo sforzo appena compiuto.
Nessuna statua pervenutaci lontanamente assomiglia all'auriga
L'Auriga di Delfi come il celebre Cronide di Capo Artemisio sono da considerarsi appartenenti allo stile severo (wikipedia).

guardate che meraviglia:

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la guida ci ha poi anche raccontato la leggenda con cui è stata ritrovata. in pratica, sull'attuale sito di delfi vi era il paese. quindi quando iniziarono gli scavi archeologici tutti gli abitanti furono fatti spostare e la città ricostruita li vicino. tutti tranne una signora, anziana, che proprio non ci pensava di abbandonare la sua casa. e cosi gli scavi iniziarono comunque intorno alla signora e alla sua casa. una mattina la donna corse dai responsabili per dire di prendere pure la sua casa, buttarla giù e scavare in fretta perchè sotto c'era un ragazzo, vestito di verde che bisognava tirare subito fuori. cosi fecero e cosi trovarono l'Auriga.
 
dopo il pranzo in taverna (ottimo), ci dirigiamo verso Kalambaka e lungo il percorso sosta alle Termopili, il luogo dove nel 480 a.C. l’esercito scelto degli spartani di Re Leonida e contingenti di altre città greche riuscirono a rallentare l’avanzata dell’esercito del Re Persiano Serse.
questo luogo oltre alle terme (ancora attive e usufruibili gratuitamente) non è altro che una spianata, un campo, enorme. e a testimonianza di quanto accaduto, due monumenti di cui uno rappresenta Leonida (l'idolo di mio marito)

le terme:

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il monumento a Leonida:

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ed eccoci in posa eroica con l'autista e la nostra fantastica guida:

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poco dopo raggiungiamo kalambaka, ci facciamo una passeggiata e vediamo da sotto la straordinarietà di Meteora. anche nell'hotel ci sono due cappelle, una scavata in una roccia rotolata giù dalla montagna:

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Ultima modifica:
6° giorno, Giovedì 10 marzo 2016 : Kalambaka, i Monasteri di Meteora - Atene
questa mattina è dedicata alla visita di Meteora, uno dei luoghi più straordinari al mondo. Rocce in arenaria si ergono dalle pianure circostanti come alti blocchi d’argilla sulla ruota di un vasaio. Svettanti verso il cielo, non sorprende che questi pinnacoli rocciosi siano stati considerati luoghi di ritiro religioso.

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I Monasteri sono considerati capolavori unici di arte bizantina e custodiscono importanti testimonianze storico-religiose (purtroppo dentro i monasteri non si possono fare foto). Dei ventiquattro monasteri edificati con enormi sacrifici in cima a falesie di arenaria, attualmente solo sei sono ancora abitati, in parte recuperati dopo anni di abbandono e sono tutti visitabili. oggi è semplice visitarli ma un tempo i ponticelli e le scale che adesso li collegano alla terra ferma non c'erano. Fino al secolo scorso infatti i monasteri erano raggiungibili solo con scale a pioli o con sistemi a carrucola.

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L'ingresso ai monasteri è a pagamento solo per cittadini non greci (pochi euro) per le donne sono a disposizione dei teli da indossare a mo' di gonna per coprire le gambe scoperte o i pantaloni. sono quella di destra, come sto?

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Dall’alto dei monasteri, si apprezza la magnifica vista sulla piana della Tessaglia e sui monti del Pindo.

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nel pomeriggio facciamo rientro ad atene. torniamo nell'hotel delle prime notti, anche nella stessa bella camera. da qui in poi non avremo più la guida e gireremo atene in lungo e in largo a piedi. vi metto un pò in ordine casuale quello che abbiamo visto nei tre giorni a disposizione:

La moderna accademia di Atene, progettata da Theophil Hansen nel 1885, situata vicino all'Università nazionale capodistriana di Atene

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alcuni particolari:

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il cambio della guardia di giorno, di notte e alcuni particolari del cambio della domenica, con l'abito bianco:

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il parlamento di sera e la fontana con giochi di luce

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vicino al Parlamento si può passeggiare e rinfrescarsi nel giardino nazionale di Atene. è molto bello e grande e al suo interno non mancano alcune antiche rovine, capitelli di colonne, ecc. è un parco pubblico, gratuito con tante panchine sotto alti alberi, stagni, e diverse tartarughe. è molto piacevole fare una passeggiata qui. è un oasi di tranquillità nel centro della città.

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ovviamente se siete già stati all'acropoli sappiate che intorno e sotto ad essa ci sono molti altri siti interessantissimi che spesso con le visite guidate vengono esclusi ma che noi abbiam voluto approfondire. ed è cosi che abbiamo visitato luoghi che di solito vengono visti dall'alto durante la visita all'acropoli. ma la vista da sotto ha il suo perchè credetemi.

il peripatos è un'antica via situata ai piedi dell'Acropoli di Atene che collegava i numerosi santuari che sorgevano alle pendici dell'acropoli, compiendo un percorso circolare attorno alla rocca.

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il teatro di Dionisio Fu il teatro più importante del mondo greco nel V e IV secolo a.C. e venne utilizzato dai più importanti autori greci (Eschilo, Sofocle ed Euripide per la tragedia, Aristofane e Menandro per la commedia) per mettere in scena le loro opere. (wikipedia)

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L'odeo di Erode Attico (in greco Ωδείο Ηρώδου του Αττικού) è un piccolo teatro in pietra situato sul pendio meridionale dell'Acropoli di Atene, originariamente coperto e pensato per esecuzioni musicali. Costruito a partire dal 161 e completato prima del 174, fu fatto erigere dal ricchissimo politico e sofista greco Erode Attico in memoria della moglie Appia Annia Regilla. (wikipedia)

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Enrica , ti ringrazio per aver completato questo tuo viaggio!

L' Auriga [emoji7] che emozione ! Solo a vederlo così in foto !!

Sicuramente è un viaggio che completa molto l' approccio che si ha di questi luoghi con le crociere. Delfi mi manca completamente, se possibile , potresti in larghi linee spiegare come hai programmato il tutto?
Io , sono neofita in programmi come questo , ma mi piacerebbe poter seguire il tuo esempio.

Resto in attesa di altro..[emoji6] grazie!
 
e poi ancora, L'arco di Adriano è un arco monumentale simile, per alcuni aspetti, ad un arco trionfale romano. Si trova su un'antica via che collega il centro di Atene, in Grecia, al complesso di strutture poste sul lato orientale della città, tra cui il Tempio di Zeus Olimpio.


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Il tempio di Zeus Olimpio è situato a circa 500 metri dall'Acropoli e a circa 700 metri a sud del cuore di Atene, piazza Syntagma. Durante il periodo ellenistico ed il periodo romano è stato il tempio più grande della Grecia.

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Enrica , ti ringrazio per aver completato questo tuo viaggio!

L' Auriga [emoji7] che emozione ! Solo a vederlo così in foto !!

Sicuramente è un viaggio che completa molto l' approccio che si ha di questi luoghi con le crociere. Delfi mi manca completamente, se possibile , potresti in larghi linee spiegare come hai programmato il tutto?
Io , sono neofita in programmi come questo , ma mi piacerebbe poter seguire il tuo esempio.

Resto in attesa di altro..[emoji6] grazie!

ciao! scusami mi ero persa il commento mentre ero intenta a procedere cercando di mostrarvi le foto di ogni cosa. questo è stato un viaggio bellissimo che però ha richiesto (nel nostro caso) 9 giorni. in realtà ci siamo appoggiati ad un'agenzia. avevamo autista e la guida in italiano, tutta per noi (siamo stati fortunatissimi). ci siamo trovati benissimo. la grecia si presta al fai da te molto semplicemente. anche affittando un auto si possono vedere tutti questi luoghi ma la guida è un valore aggiunto, fondamentale in questi posti cosi ricchi di storia.
 
Si...ma resto perplessa per le distanze.
Come tu sai , sono stata a Meteora e non è vicina ....[emoji26] , l' avete raggiunta in auto?
 
si si tutto in auto. diciamo che ogni giorno abbiam passato in auto un bel pò di ore ma ne è stravalsa la pena :)
 
L'Agorà di Atene è l'esempio più noto di un agorà greca e fu nell'antichità la piazza principale della città di Atene. Si trova a nord-ovest dell'Acropoli ed è delimitata a sud dal colle dell'Areopago e a ovest dalla collina di Colonos Agoraios.

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L'Hephaisteion o tempio di Efesto è un tempio greco situato ad Atene poco sopra l'antica agorà. È uno dei templi dorici meglio conservati al mondo, pur essendo meno noto del vicino Partenone. Il tempio è conosciuto anche come Theseion perché ritenuto erroneamente in epoca bizantina, e anche da alcuni studiosi dell'Ottocento, il luogo di sepoltura di Teseo. (wikipedia)

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L'Areopago è una delle colline di Atene (Grecia) situata tra l'agorà e l'acropoli.la vista da qui è favolosa!

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la biblioteca di Adriano

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ed ecco un altro luogo in cui consiglio di andare magari se non si va ad atene per la prima volta: il Licabetto
Il Licabetto ("collina dei lupi") è una collina calcarea, alta 272,7 metri sul livello del mare, è il punto più elevato della città, dalla quale è completamente circondata. Alla sua base crescono boschetti di pino, mentre sulla sua vetta si trovano la Cappella di S. Giorgio (costruita nel XIX secolo), un teatro e un ristorante. È una meta piuttosto popolare per i turisti e si può salire in cima con una funicolare che parte da Kolonaki.
Su tale teleferica vi è scritto che "licabetto" significa "da dove viene il crepuscolo". Il Monte Licabetto è ricordato in varie leggende. Racconti popolari dicono che un tempo fosse un luogo dove si rifugiavano i lupi, e questa potrebbe essere l'origine del suo nome. Secondo la mitologia il Licabetto è stato creato da Atena, quando lasciò cadere una montagna che stava trasportando da Pallene una volta accortasi che la cesta che conteneva Erittonio era stata aperta. (wikipedia).
raggiungerla è relativamente semplice. il pezzo in teleferica è in realtà molto breve. la salita non è semplicissima ma la vista... ve la mostro: 360gradi

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vi ho messo le foto solo del lato storico della città ma se volete vederne altre, basta chiedere. abbiam trascorso quassù un bel pò di tempo, è stato bellissimo. c'era un pò di vento ma la vista è fenomenale! inoltre c'è un ristorante con prezzi davvero buoni se voleste fermarvi a pranzo o anche solo per bere qualcosa.
come dicevo quassù c'è una chiesetta, piccolina, una cappella in realtà. siamo entrati e ancora posso sentire il profumo delle candele che si mescolava a quello dell'appretto usato da questa anziana signora che stirava con cura maniacale delle tovaglie da altare. la foto forse non renderà abbastanza ma mi son sentita in un altro tempo.

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Ciao kiki . Foto e descrizioni bellissime.

Mi interessa il licabetto. Scrivi che ci si può arrivare in cima con teleferica ma poi che la salita non è' delle più semplici. Te lo chiedo perché avevo pensato di non scendere ad Atene ma magari questa la potrei valutare
 
Ciao kiki . Foto e descrizioni bellissime.

Mi interessa il licabetto. Scrivi che ci si può arrivare in cima con teleferica ma poi che la salita non è' delle più semplici. Te lo chiedo perché avevo pensato di non scendere ad Atene ma magari questa la potrei valutare

ciao Colombia, la teleferica è breve (solo l'ultimo tratto) quindi c'è tutto il pezzo in salita per raggiungerla. son sopratutto scalinate (forse si possono evitare gli scalini ma la distanza aumenta). aspetta guardo se ho fatto qualche foto. comunque lungo il percorso noi ci siamo fermati al mercato. va bene che ci piacciono troppo ma questo di fiori e generi alimentari era davvero bello. abbiamo fatto le foto e chiacchierato con i venditori. avremmo volentieri comprato del pesce ma poi chi ce lo cucinava?
 
eccoti alcune foto della strada che abbiam fatto per raggiungere l'inizio della teleferica (spero possano rendere un pò l'idea):

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il ristorante/bar che trovate sopra con vista favolosa

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e altre magnifiche foto della vista (qualcuna un pò stortina)

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