Mi hanno sempre affascinato gli eventi storici che si intrecciano con le bellezze artistiche presenti nel nostro patrimonio che così tanto ne dà lustro in tutto il mondo.
Siamo in Toscana e chi è la famiglia che ha disegnato, segnato la traccia al più grande movimento artistico del '400?
I Medici....antica e potente famiglia nobile italiana di origine toscana, che divenne una delle dinastie protagoniste e di centrale importanza nella storia d'Italia e d'Europa a partire dal XV secolo e fino al XVIII secolo.
Di origine umile e provenienti dalla regione geografica del Mugello, i Medici sono attestati almeno dal XII secolo; le attività delle loro prime generazioni riguardarono la mercatura, la tessitura, l'agricoltura e solo sporadicamente l'attività bancaria. I Medici tuttavia iniziarono la loro ascesa al potere proprio grazie ad un banchiere, Giovanni di Bicci, che fece grande fortuna con il banco da lui fondato, il Banco dei Medici. In tal modo la famiglia acquistò nel tempo ricchezza e lustro, divenendo finanziatrice delle realtà più influenti nel panorama politico europeo, tanto da diventare i banchieri del Papa e a finanziare imprese quali la conquista del Ducato di Milano da parte di Francesco Sforza e la vittoria di Edoardo IV d'Inghilterra nella Guerra delle due rose.
Nel territorio toscano è possibile vivere lo sfarzo di corte anche visitando, al di fuori delle dimore di Firenze, alcune dimore secondarie dove la famiglia visse. Sono le Ville Medicee.
Villa Medicea di Poggio a Caiano.
Ormai sappiamo bene tutti che se oggi vediamo tante meraviglie a Firenze e dintorni è grazie alla famiglia dei Medici.
La Villa Medicea di Poggio a Caiano fu fatta edificare da Lorenzo de’Medici e venne completata solo nel secondo decennio del XVI secolo. Il suo intento era quello di avere una residenza estiva che fosse anche esempio di architettura rinascimentale con elementi classici e rurali. Nel corso della storia qui avvennero numerosi eventi importanti come i festeggiamenti di matrimoni delle progenie della famiglia. Alla morte dell’ultimo discendente dei Medici la villa passò agli Asburgo-Lorena. Successivamente con la conquista napoleonica la residenza subì diverse modifiche interne ed esterne. Tutte queste furono commissionate direttamente dalla sorella di Napoleone, Eleonora Baciocchi Buonaparte. Con il Risorgimento Vittorio Emanuele II fece risistemare completamente la villa per lasciarla come la vediamo oggi. A partire dal 2013 la Villa Medicea di Poggio a Caiano è stata inserita nella lista dei beni protetti dall’UNESCO.

La villa, dichiarata dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell'Umanità nel 2013, fu progettata da Giuliano da Sangallo per Lorenzo il Magnifico, come esempio di architettura rinascimentale che fondesse la lezione dei classici (in particolare Vitruvio) con elementi caratteristici dell’architettura rurale toscana. In essa è evidente la lezione di Leon Battista Alberti, sia per la scelta del luogo su cui la Villa sorge, sia per ricerca di simmetria e armonia delle proporzioni.
Posta sulla cima del poggio e rialzata dalla piattaforma del portico che ne accentua l’emergenza, la villa protesa verso il paesaggio si erge come simbolo dell’opera ordinatrice dell’uomo sulla natura.
La costruzione iniziò alla metà del nono decennio del XV secolo e proseguì senza sosta fino alla morte del Magnifico nel 1492. I lavori ripresero nel 1512 sotto la guida del figlio Giovanni, diventato nel frattempo papa Leone X, e terminarono verso la fine del secondo decennio del XVI secolo.
Le decorazioni della facciata e del portico sono classiche: il frontone reca in alto lo stemma mediceo sopra il fregio, in cui l’inserimento della terracotta invetriata policroma costituisce un elemento di continuità con la tradizione quattrocentesca toscana.

L’edificio non ha visto solo il passaggio della famiglia Medici: dopo l’intermezzo dei Lorena, nell'Ottocento fu la residenza di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte, e nello stesso secolo, durante il periodo in cui Firenze fu capitale del Regno d’Italia (1865-1871), venne rinnovata da Vittorio Emanuele II di Savoia che la designò come una delle sue residenze di campagna.
L’interno reca testimonianze di particolare interesse lasciate dalle importanti personalità che contribuirono alla costruzione e alla decorazione della villa. Sorprendente è in particolare, al piano nobile, la maestosa Sala di Leone X, nella quale si preserva pressoché integralmente uno dei più rilevanti cicli di affreschi toscani del Cinquecento, realizzato da Pontormo, Andrea del Sarto, Franciabigio e Alessandro Allori.
Entriamo....