Quanto riportato da
@Rodolfo è una soluzione ormai in disuso ma più o meno utilizzata (poco) nei vecchi 4T navali degli anni 50-60. Sulle navi generalmente il 4T non è mai stato un motore particolarmente amato, vuoi per i consumi, per la gestione e la necessità di avere due assi elica (non potendo generare le grandi potenze di un 2T) rispetto a un molto più semplice 2T cui basta collegare l’asse ed il gioco è fatto. Questo è il motivo principale per cui i 4T hanno preso piede prima su navi passeggeri in cui era comodo avere due assi, due timoni e maggiore comfort (essendo i 4T anche montanti elasticamente a differenza dei 2T, ma comunque questa non è una sicurezza lato vibrazioni - vedi Costa Marina e Allegra che vibravano come degli shaker) e oggi come centrali elettriche.
Un 4T collegato su un asse ha un riduttore/invertitore che permette all’asse di girare in qualsiasi verso anche se più semplicemente basta usare un’elica a passo variabile e nonostante questa ultima abbia un rendimento abbastanza schifoso in marcia indietro, per le manovre che fa solitamente una nave (5-10% della sua vita) in tale condizione va più che bene. Ma un 4T su un qualsiasi cargo non ha senso, perché consuma di più è perché un cargo al 99% manovra con i rimorchiatori data la scarsa manovrabilità di queste navi.
I moderni 4T nemmeno sanno com’è fatta un’elica essendo In realtà dei Diesel generatori collegati tramite L’alternatore al quadro elettrico e l’asse collegato ad un motore elettrico che permette la reversibilità che riceve “corrente” dal quadro.
Da più o meno 30 anni il mondo navale funziona così, dagli inizi del 2000 tutte le navi pax sono quasi sempre diesel-elettriche, salvo magari qualche traghetto ma comunque non recente.