pitt76
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In questo periodo di fermo navi, in attesa della ripartenza delle crociere (chissà quando), stavo pensando se esista un modo per "sfruttare" al meglio questi splendidi ambienti.
Costa ha praticamente mezza flotta ferma in porti italiani, ma il discorso vale per tutte le compagnie ed ovunque nel mondo.
Mi veniva in mente che, se una compagnia è costretta a tenere ferma una nave, anziché spegnerla (o quasi) potrebbe essere utilizzata per organizzare feste private, oppure come ristorazione, proprio come qualsiasi locale o ristorante della terra ferma. Anzi, per certi versi a bordo sarebbe anche più agevole applicare le regole di distanziamento, dal momento che gli spazi sono più ampi di un locale di terra, senza contare poi i ponti all'esterno ed il bordo piscina, che, oltre a garantire appunto lo spazio all'aperto, sarebbero anche molto suggestivi. Tra l'altro si potrebbe anche contenere il contatto tra le varie aree della nave, segnando percorsi dedicati che escludono il contatto tra i gruppi di ospiti.
Insomma, anziché tenerle vuote, ma soprattutto poi per tenerle pronte alla ripartenza, queste navi ferme potrebbero essere sfruttate con queste o con altre idee simili, per contenere le perdite e offrire al personale un'alternativa al blocco delle attività.
Costa ha praticamente mezza flotta ferma in porti italiani, ma il discorso vale per tutte le compagnie ed ovunque nel mondo.
Mi veniva in mente che, se una compagnia è costretta a tenere ferma una nave, anziché spegnerla (o quasi) potrebbe essere utilizzata per organizzare feste private, oppure come ristorazione, proprio come qualsiasi locale o ristorante della terra ferma. Anzi, per certi versi a bordo sarebbe anche più agevole applicare le regole di distanziamento, dal momento che gli spazi sono più ampi di un locale di terra, senza contare poi i ponti all'esterno ed il bordo piscina, che, oltre a garantire appunto lo spazio all'aperto, sarebbero anche molto suggestivi. Tra l'altro si potrebbe anche contenere il contatto tra le varie aree della nave, segnando percorsi dedicati che escludono il contatto tra i gruppi di ospiti.
Insomma, anziché tenerle vuote, ma soprattutto poi per tenerle pronte alla ripartenza, queste navi ferme potrebbero essere sfruttate con queste o con altre idee simili, per contenere le perdite e offrire al personale un'alternativa al blocco delle attività.