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Terceira - l' isola Lilla
Terceira è la seconda isola più popolosa delle Azzorre, fra le cinque isole che formano il gruppo centrale dell'Arcipelago. Fu la terza isola dell'Arcipelago ad essere conosciuta dai naviganti portoghesi e il suo nome ( Terceira significa " terza ") ricorda l'ordine in cui furono scoperte.
Nella parte centrale dell'isola si trova la Caldeira de Guilherme Moniz, inondata dalla lava eruttata duemila anni fa dal cono dell'Algar do Carvao, dove oggi si trova la più grande macchia d'erica delle Azzorre....da qui l'appellativo di isola lillà.
Uno scenario identico si presenta a Nord, in corrispondenza del Biscoito da Ferraria e di Pico Alto, e ad Ovest, sulla Sierra de Santa Barbara, dove le dense aree boschive di vegetazione endemica ricordano la foresta originale dell'arcipelago. Terceira , infatti, è l'isola che ha conservato la maggior estensione boschiva. Il verde che domina all'interno dell'isola si allegerisce alla sua periferia, dato che lungo le coste ha sede l'occupazione umana.
E qui fra case colorate, si distacca il color lillà utilizzato su molte facciate delle case, specialmente nella città di Angra do Heroìsmo.
I ricordi dell'attività vulcanica assumono a Terceira forme peculiari, spettacolari e facilmente visitabili. Quanto alla realtà sotterranea, merita una menzione speciale l' Algar do Carvao, in cui si possono vedere i resti di un'antica condotta vulcanica, che colpisce per la sua vastità. Dalla sua volta pendono le più grandi stalattiti di silicio del mondo. Alla superficie, le Furnas do Enxofre costituiscono l'eloquente testimonianza della forza del vulcanismo azzoriano. Il paesaggio è dominato da fumarole circondate da terreni rossastri, il cui colore contrasta con il verde del muschio e della vegetazione.
E' dall'alto dei monti, dai belvederi situati in punti strategici, che si può meglio testimoniare l'immensità dei suoi vulcani. Quando si sale sul Monte Brasil non ci si accorge che si sta calpestando un antico vulcano che emerge dal mare ( il più grande e meglio conservato alle Azzorre) e da qui si gode una delle più belle prospettive sulla città e sull'insenatura che accoglie Angra do Heroìsmo.
Il litorale dell'isola presenta molte piscine naturali, più o meno dotate di infrastrutture balneari; punte, promontori e insenature caratterizzano tutto il litorale di Terceira, assicurando scenari di rara bellezza.
Angra do Heroìsmo, il nome attribuito alla città ( nobilissima, leale e sempre fedele), sottolinea l'importanza che essa ebbe nella storia di tutto il Portogallo e delle Azzorre. Osservato dell'alto del belvedere del Monte Brasil, il centro storico di Angra appare come un elaborato ricamo di vie, vicoli, chiese e palazzi, case signorili, monumenti, piazze e giardini che generazioni di cittadini hanno saputo conservare e tramandare fino ai giorni nostri, lottando addirittura contro le forze telluriche. E' quanto l'UNESCO ha riconosciuto, inserendo il centro storico di Angra do Heroìsmo nella lista dei luoghi considerati patrimonio mondiale.
L'imponente fortificazione di Sao Joao Baptista, costruita circa 400 anni fa, è un esempio di architettura azzorriana militare, pressochè unico che si erge a difesa della città. Palazzi, chiese, conventi e musei sono tutti luoghi aperti al pubblico, si possono visitare la Cattedrale, il Palazzo dei Capitani Generali, il Palazzo Comunale, la Chiesa di Sao Goncalo e Palazzo Bettencourt...solo per citarne alcuni. Angra sembra comunque fatta per essere scoperta senza seguire itinerari prefissati, ma farsi seguire dall'istinto, dai colori squillanti,dai balconcini in ferro battuto e dalle finestre cariche di ornamenti.
Mappa dell'isola.
Immagini dalla rete.
Terceira è la seconda isola più popolosa delle Azzorre, fra le cinque isole che formano il gruppo centrale dell'Arcipelago. Fu la terza isola dell'Arcipelago ad essere conosciuta dai naviganti portoghesi e il suo nome ( Terceira significa " terza ") ricorda l'ordine in cui furono scoperte.
Nella parte centrale dell'isola si trova la Caldeira de Guilherme Moniz, inondata dalla lava eruttata duemila anni fa dal cono dell'Algar do Carvao, dove oggi si trova la più grande macchia d'erica delle Azzorre....da qui l'appellativo di isola lillà.
Uno scenario identico si presenta a Nord, in corrispondenza del Biscoito da Ferraria e di Pico Alto, e ad Ovest, sulla Sierra de Santa Barbara, dove le dense aree boschive di vegetazione endemica ricordano la foresta originale dell'arcipelago. Terceira , infatti, è l'isola che ha conservato la maggior estensione boschiva. Il verde che domina all'interno dell'isola si allegerisce alla sua periferia, dato che lungo le coste ha sede l'occupazione umana.
E qui fra case colorate, si distacca il color lillà utilizzato su molte facciate delle case, specialmente nella città di Angra do Heroìsmo.
I ricordi dell'attività vulcanica assumono a Terceira forme peculiari, spettacolari e facilmente visitabili. Quanto alla realtà sotterranea, merita una menzione speciale l' Algar do Carvao, in cui si possono vedere i resti di un'antica condotta vulcanica, che colpisce per la sua vastità. Dalla sua volta pendono le più grandi stalattiti di silicio del mondo. Alla superficie, le Furnas do Enxofre costituiscono l'eloquente testimonianza della forza del vulcanismo azzoriano. Il paesaggio è dominato da fumarole circondate da terreni rossastri, il cui colore contrasta con il verde del muschio e della vegetazione.
E' dall'alto dei monti, dai belvederi situati in punti strategici, che si può meglio testimoniare l'immensità dei suoi vulcani. Quando si sale sul Monte Brasil non ci si accorge che si sta calpestando un antico vulcano che emerge dal mare ( il più grande e meglio conservato alle Azzorre) e da qui si gode una delle più belle prospettive sulla città e sull'insenatura che accoglie Angra do Heroìsmo.
Il litorale dell'isola presenta molte piscine naturali, più o meno dotate di infrastrutture balneari; punte, promontori e insenature caratterizzano tutto il litorale di Terceira, assicurando scenari di rara bellezza.
Angra do Heroìsmo, il nome attribuito alla città ( nobilissima, leale e sempre fedele), sottolinea l'importanza che essa ebbe nella storia di tutto il Portogallo e delle Azzorre. Osservato dell'alto del belvedere del Monte Brasil, il centro storico di Angra appare come un elaborato ricamo di vie, vicoli, chiese e palazzi, case signorili, monumenti, piazze e giardini che generazioni di cittadini hanno saputo conservare e tramandare fino ai giorni nostri, lottando addirittura contro le forze telluriche. E' quanto l'UNESCO ha riconosciuto, inserendo il centro storico di Angra do Heroìsmo nella lista dei luoghi considerati patrimonio mondiale.
L'imponente fortificazione di Sao Joao Baptista, costruita circa 400 anni fa, è un esempio di architettura azzorriana militare, pressochè unico che si erge a difesa della città. Palazzi, chiese, conventi e musei sono tutti luoghi aperti al pubblico, si possono visitare la Cattedrale, il Palazzo dei Capitani Generali, il Palazzo Comunale, la Chiesa di Sao Goncalo e Palazzo Bettencourt...solo per citarne alcuni. Angra sembra comunque fatta per essere scoperta senza seguire itinerari prefissati, ma farsi seguire dall'istinto, dai colori squillanti,dai balconcini in ferro battuto e dalle finestre cariche di ornamenti.
Mappa dell'isola.
Immagini dalla rete.
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