Bene, come avrete letto l’esperienza di questa crociera è stata davvero unica, per l’itinerario, per la nave e per le persone conosciute a bordo.
Vorrei però raccontarvi lo spiacevole disagio capitato: non c’era assistenza, neppure di base, in lingua italiana, per l’assenza ingiustificata dell’Assistente Internazionale (o Ambasciatore Internazionale).
Voglio subito chiarire che all’atto della prenotazione eravamo ben consapevoli che la crociera era destinata prevalentemente ad un pubblico di lingua inglese e che la lingua ufficiale sulla nave sarebbe stata appunto quella inglese. Tuttavia sapevamo benissimo che l’assistenza di base in lingua italiana sarebbe stata garantita, come anche per ogni altra lingua delle diverse nazionalità presenti sulla nave.
La cosa era anche avvalorata dai documenti di viaggio, perché nelle condizioni contrattuali, previste per tale viaggio, erano indicate anche le condizioni relative ai “Servizi per gli Ospiti”, nelle quali era ben specificato che in considerazione degli ospiti di varie nazionalità (citata espressamente anche quella Italiana), la Compagnia avrebbe fatto del suo meglio per fornire le informazioni a bordo tradotte nella lingua di appartenenza, aggiungendo molto chiaramente e testualmente “Ti ricordiamo che un Assistente Internazionale sarà disponibile a bordo per assistervi. Gli orari di ricevimento sono indicati nel Cruise Compass, il nostro giornalino che troverete anche al Guest Relations Desk (banco informazioni)”.
Purtroppo però, appena imbarcati sulla Jewel Of The Seas, abbiamo constatato con meraviglia che la figura dell’Assistente Internazionale non era presente. Nei giorni successivi abbiamo cercato di capire se e dove fosse una figura sostitutiva di quest’Assistente (o Ambasciatore) Internazionale, ma al Guest Relations Desk non hanno saputo mai risponderci in maniera chiara e convincente. Ogni addetto aveva la sua versione dei fatti, detta ogni volta con estremo imbarazzo; abbiamo sentito di tutto, fino (addirittura!) a sentire che la persona che avrebbe dovuto ricoprire questo incarico era sbarcata per godere del proprio periodo di ferie e che Royal Caribbean International non aveva provveduto a rimpiazzarla (sic!!!). Abbiamo anche chiesto di parlare col Direttore di crociera, il quale, imbarazzato anche lui, ci ha detto che l’Assistente Internazionale presente fino a qualche settimana prima sulla Jewel OTS aveva perfino deciso di “rompere il contratto” con la compagnia Royal Caribbean International e che non c’era nessun’altra persona che potesse sostituirlo.
Morale della favola, per tutti i 13 giorni della durata della crociera non abbiamo avuto nessun referente, trai membri dell’equipaggio, che potesse supportarci e assisterci nella nostra lingua madre. Ogni comunicazione o annuncio pubblico era dato solo ed unicamente in inglese, a partire dalle procedure di emergenza, spiegate ed annunciate solo in inglese, fino alle presentazioni degli spettacoli a teatro. Inoltre, tutte le comunicazioni scritte (al di là dei menu o di qualche piccolo cartello presente all’ingresso dei ristoranti o ai banconi dei bar) erano solo in inglese: perfino il Cruise Compass, che speravamo vivamente fosse in italiano, non è stato mai tradotto. E questo neppure per le informazioni scritte “standard”, come ad esempio le istruzioni per la compilazione di un modulo, oppure le procedure di sbarco, oppure ancora i moduli per la partecipazione alle attività della nave come il freeclimbing, etc. etc., cioè per tutte le comunicazioni e gli avvisi il cui contenuto non sarebbe mai cambiato e che, quindi, poteva essere tranquillamente tradotto una sola volta per tutte!!!
Vi lascio immaginare qualche scenetta (per noi imbarazzante) davanti al banco informazioni (Guest Relations Desk), con noi che tentavamo di farci capire da questi membri dell’equipaggio very english, impettiti e immobili davanti a te, che si aspettavano domande o osservazioni in inglese perfetto e fluente…….
Insomma, per farvela breve, sono in attesa di una risposta al reclamo scritto inviato appena ritornato in Italia, sia alla Royal Caribbean International, sia all’adv, per questo ingiustificato inadempimento contrattuale.
Ripeto, sapevo che sarebbe stata una crociera “inglese”, ma mi aspettavo quel minimo di assistenza che non c’è stata. Sono il primo a biasimare chi si lamenta di circostanze simili, denunciate anche qui nel forum spesso, ma credo che questo sia un po’ al di là di un semplice spaesamento di uno che crede di trovare i comfort di una struttura di italiani all’estero. So bene che il mio appunto è decisamente più fondato di tanti crocieristi semplicemente sprovveduti.
Il mio è più una denuncia di una grave mancanza (a mio avviso) da parte di una compagnia che per tutto il resto ho trovato ai livelli che mi aspettavo, cioè alti.
A conferma di ciò ribadisco che in ogni caso ho un bellissimo ricordo di questa esperienza e la consiglierei vivamente a tutti!
Aspetto di conoscere i vostri pareri.