azoto63
Well-known member
Per la serie 'Non solo crociere', mi permetto di pubblicare sul forum il racconto che ha fatto mia moglie in Facebook dell'ultima nostra avventura.
Premessa : due grandi amici crocieristi, a maggio ci dicono che la loro agenzia organizzava questo mini tour full immersion ... non ce lo siamo fatti scappare ...
Prologo : la storia viene raccontata attraverso i pensieri della nostra gatta Emily (abbiamo tre gatti tutti trovatelli, di cui l'ultima arrivata non vedente), eccoli



INIZIAMO :
- Emily hai scritto?
Hai scritto a Babbo Natale?
- Chi gliela porta?
- Io!
Ma se non ti sbrighi non ce la faremo!
- Finisco di fare la cacca e scrivo
Caro Babbo Natale,
sono la Emily, quella bellissima e buonissima gattina bianco/nera che tu conosci bene perché sono anni che ti insulto perché non capisci mai quello che voglio a Natale.
Però non è colpa tua se sei vecchio.
La vecchiaia è una brutta cosa e a te ti ha colpito peggio di un masso sulla testa!
Però una volta ci hai preso, ma ho dovuto aspettare anni prima che tu capissi che volevo la borsetta che poi me l'hai portata e anche bellissima.
Quest'anno vorrei i denti davanti.
Perché stamani mentre mi stavo specchiando sempre con la borsetta e il diario accanto mi sono sorrisa da sola per l'entusiasmo della mia bellezza e ho visto che mi mancano un paio di denti ma la mamma ha detto va beh scrivi a Babbo Natale che vedrai che te li porta.
Ora...tu capisci che una bellissima signorina come me non può e dico non può passeggiare con la borsetta senza denti davanti vero?
Ecco! Vediamo se sei abbastanza lucido da aver capito!
Comunque la mamma dice che poi viene e ti spiega.
Ora vado a coprire la cacca, tanti saluti
Tua Emily
A proposito voglio avvisarti di non portare niente ai miei fratelli Sam e Swami perché tutte le mattine alle cinque mi strappano i capelli proprio sopra la testa e mi tocca urlare così forte che la mamma dice che sono peggio di una gatta da muretto.
Vado che puzza.
La cacca dico.
- Finito?
- Si

...Emily...allora io vado!


Caro Babbo....e non agiungo altro perché ai già capito chi sono!
Sono quela dell’anno scorso che ti avevo chiesto la borsetta come regalo da portarmi!
E che poi tu mi ai portato quei due stupidi topi che io mi sono molto alterata!
Alora...anche questanno ho girato molto per vetrine e, a parte quelle di Canel (che solo il nome mi innervosisce), ti chiedo gentilmente se puoi portare qui, a casa mia, una borsetta....qualsiasi marca pregiata va bene tranne mi racomando Canel.
Alora...per adesso sto calma.
Ma se la mattina di quel giorno lì, quelo che si chiama Natale, mi sveglio e non trovo la borsetta ma un’altra dele tue stupide idee, io non ti prometto niente tranne che ti sparo una puzzetta delle mie che la mamma ogni volta scappa gridando.
Spero di essere stata chiara...che adesso devo essere buona per forza che la mamma dice...sennò col cavolo!
Vabbè...vedremo...
Vedremo se anche quest’ano hai voglia di scherzare e se sono stata abastanza chiara! Rimbambito!
Comunque sono stata molto buona, facio i compiti ecc. ecc.
A e poi...quando vieni a portarmi la borsetta, fammi anche un altro regalo: portati via mia sorella Swami, che si...simpatica, ma io sono allergica al pelo.
Ciao e mi racomando, scrivi tutto che ti dimentichi rimbambito!
Emily

Due file di lucine verdi di cui non si scorge la fine, indicano una pista che la nebbia gelosamente nasconde.
L'aereo la percorre piano, poi si ferma.
Siamo in attesa. C'è traffico in un cielo coperto di nuvole alle nove del mattino, in questa fredda giornata d'inverno.
Mi raddrizzo sul sedile e mi sporgo leggermente di lato per guardare fuori.
È quasi Natale penso, e sorrido mentre l'aereo
rulla i motori al massimo per riuscire a volare sopra le nuvole.
Mi preme la pressione della velocità sul cuore che batte in fretta per l'emozione.
È una corsa verso l'infinito.
Percepisco il distacco morbido dal suolo.
È sempre un momento magico, come magica immagino sia la destinazione.
Rovaniemi, Lapponia, è il periodo delle favole là.
Pochi istanti dopo e si attraversano le nuvole. Leggere turbolenze dondolano le ali facendo vibrare i volti, e i cuori.
A me sembra un sogno.
Attraversare una nuvola lo è davvero.
Sembra quasi di vivere nel mondo dello zucchero filato. Alcune sono talmente compatte da sembrare bambagia, altre frastagliate, a volte si sviluppano all'insù come coni, che le guardi con stupore, e ti sembra di toccarle.
Passeggio con la mente sulle ali dell'aeroplano.
Le braccia aperte per non perdere l'equilibrio, lo sguardo stupito, il sorriso negli occhi.
Il silenzio intorno è palpabile.
Surreale. Unico.
Inizia così questo Viaggio, che come ogni Viaggio sarà unico. Fuori di me, ma anche dentro di me.
Nell'attesa di vivere l'ennesima mia storia in cui porto la mia Anima a crescere, evolvere, arricchendola di esperienza, di cose da vedere, toccare, respirare.
Mi rilasso, avvolgendomi d'immenso.
Come al solito vivrò al minuto.
E conserverò dentro le immagini, le sensazioni, i suoni, le voci.
Come fossi una cassaforte molto ricca, sono, ancora una volta, profondamente grata.
E in rispettoso silenzio, ogni pensiero in me diviene Preghiera.



Premessa : due grandi amici crocieristi, a maggio ci dicono che la loro agenzia organizzava questo mini tour full immersion ... non ce lo siamo fatti scappare ...
Prologo : la storia viene raccontata attraverso i pensieri della nostra gatta Emily (abbiamo tre gatti tutti trovatelli, di cui l'ultima arrivata non vedente), eccoli



INIZIAMO :
- Emily hai scritto?
Hai scritto a Babbo Natale?
- Chi gliela porta?
- Io!
Ma se non ti sbrighi non ce la faremo!
- Finisco di fare la cacca e scrivo
Caro Babbo Natale,
sono la Emily, quella bellissima e buonissima gattina bianco/nera che tu conosci bene perché sono anni che ti insulto perché non capisci mai quello che voglio a Natale.
Però non è colpa tua se sei vecchio.
La vecchiaia è una brutta cosa e a te ti ha colpito peggio di un masso sulla testa!
Però una volta ci hai preso, ma ho dovuto aspettare anni prima che tu capissi che volevo la borsetta che poi me l'hai portata e anche bellissima.
Quest'anno vorrei i denti davanti.
Perché stamani mentre mi stavo specchiando sempre con la borsetta e il diario accanto mi sono sorrisa da sola per l'entusiasmo della mia bellezza e ho visto che mi mancano un paio di denti ma la mamma ha detto va beh scrivi a Babbo Natale che vedrai che te li porta.
Ora...tu capisci che una bellissima signorina come me non può e dico non può passeggiare con la borsetta senza denti davanti vero?
Ecco! Vediamo se sei abbastanza lucido da aver capito!
Comunque la mamma dice che poi viene e ti spiega.
Ora vado a coprire la cacca, tanti saluti
Tua Emily
A proposito voglio avvisarti di non portare niente ai miei fratelli Sam e Swami perché tutte le mattine alle cinque mi strappano i capelli proprio sopra la testa e mi tocca urlare così forte che la mamma dice che sono peggio di una gatta da muretto.
Vado che puzza.
La cacca dico.
- Finito?
- Si

...Emily...allora io vado!




Caro Babbo....e non agiungo altro perché ai già capito chi sono!
Sono quela dell’anno scorso che ti avevo chiesto la borsetta come regalo da portarmi!
E che poi tu mi ai portato quei due stupidi topi che io mi sono molto alterata!
Alora...anche questanno ho girato molto per vetrine e, a parte quelle di Canel (che solo il nome mi innervosisce), ti chiedo gentilmente se puoi portare qui, a casa mia, una borsetta....qualsiasi marca pregiata va bene tranne mi racomando Canel.
Alora...per adesso sto calma.
Ma se la mattina di quel giorno lì, quelo che si chiama Natale, mi sveglio e non trovo la borsetta ma un’altra dele tue stupide idee, io non ti prometto niente tranne che ti sparo una puzzetta delle mie che la mamma ogni volta scappa gridando.
Spero di essere stata chiara...che adesso devo essere buona per forza che la mamma dice...sennò col cavolo!
Vabbè...vedremo...
Vedremo se anche quest’ano hai voglia di scherzare e se sono stata abastanza chiara! Rimbambito!
Comunque sono stata molto buona, facio i compiti ecc. ecc.
A e poi...quando vieni a portarmi la borsetta, fammi anche un altro regalo: portati via mia sorella Swami, che si...simpatica, ma io sono allergica al pelo.
Ciao e mi racomando, scrivi tutto che ti dimentichi rimbambito!
Emily


Due file di lucine verdi di cui non si scorge la fine, indicano una pista che la nebbia gelosamente nasconde.
L'aereo la percorre piano, poi si ferma.
Siamo in attesa. C'è traffico in un cielo coperto di nuvole alle nove del mattino, in questa fredda giornata d'inverno.
Mi raddrizzo sul sedile e mi sporgo leggermente di lato per guardare fuori.
È quasi Natale penso, e sorrido mentre l'aereo
rulla i motori al massimo per riuscire a volare sopra le nuvole.
Mi preme la pressione della velocità sul cuore che batte in fretta per l'emozione.
È una corsa verso l'infinito.
Percepisco il distacco morbido dal suolo.
È sempre un momento magico, come magica immagino sia la destinazione.
Rovaniemi, Lapponia, è il periodo delle favole là.
Pochi istanti dopo e si attraversano le nuvole. Leggere turbolenze dondolano le ali facendo vibrare i volti, e i cuori.
A me sembra un sogno.
Attraversare una nuvola lo è davvero.
Sembra quasi di vivere nel mondo dello zucchero filato. Alcune sono talmente compatte da sembrare bambagia, altre frastagliate, a volte si sviluppano all'insù come coni, che le guardi con stupore, e ti sembra di toccarle.
Passeggio con la mente sulle ali dell'aeroplano.
Le braccia aperte per non perdere l'equilibrio, lo sguardo stupito, il sorriso negli occhi.
Il silenzio intorno è palpabile.
Surreale. Unico.
Inizia così questo Viaggio, che come ogni Viaggio sarà unico. Fuori di me, ma anche dentro di me.
Nell'attesa di vivere l'ennesima mia storia in cui porto la mia Anima a crescere, evolvere, arricchendola di esperienza, di cose da vedere, toccare, respirare.
Mi rilasso, avvolgendomi d'immenso.
Come al solito vivrò al minuto.
E conserverò dentro le immagini, le sensazioni, i suoni, le voci.
Come fossi una cassaforte molto ricca, sono, ancora una volta, profondamente grata.
E in rispettoso silenzio, ogni pensiero in me diviene Preghiera.


