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Lettera di Costa alle Istituzioni

Non sembra poi così semplice la richiesta di Confitarma; Assarmatori nettamente contraria all'emendamento, cosi come giustamente evidenziato da Denis nel suo intervento.
Quello che non mi è chiaro è perché si sostiene che Costa riceverebbe nel caso dei contributi, quando inizialmente si sosteneva che l'autorizzazione sarebbe stata a costo zero per lo Stato.

https://www.shipmag.it/armatori-allo-scontro-messina-contro-lemendamento-costa/

Credo che la spiegazione sia nelle righe che riporto:

“Vale poi la pena di ricordare che gli sgravi contributivi concessi ai marittimi imbarcati sulle navi da crociera battenti bandiera italiana vanno anche al personale che non rientra nella categoria dei marittimi (servizi ancillari, rispettabilissimi lavoratori quali animatori, musicisti, addetti alla cura delle persone, commessi di negozio, etc): ragione in più per contestare l’iniziativa sostenuta da Confitarma”.
“Se, infatti, questa richiesta venisse accolta e la legge modificata ci troveremmo nella situazione paradossale in cui lo Stato utilizza fondi per agevolare il costo del lavoro nelle attività ricreative o commerciali su navi da crociera, mentre nega gli stessi aiuti ai marittimi italiani che operano su navi che garantiscono servizi essenziali di trasporto passeggeri e merci, in particolare da e per le isole garantendo i diritti di rango costituzionale sottesi alla continuità territoriale delle popolazioni ivi residenti, questa sarebbe una ipotesi molto grave!”.

I contributi dei quali si parla si riferiscono piu’ che a qualcosa di erogato, a qualcosa di non incassato, il diverso trattamento fiscale al quale Costa sarebbe sottoposta se dovesse iscriversi, anche solo temporaneamente, al Registro Ordinario Nazionale. D’altra parte capisco anche la societa’ che dice: inutile farmi un favore ed aiutarmi economicamente, se devo poi pagarti tasse in piu’, come capisco pure le altre compagnie che gia’ pagano le tasse perche’ iscritte al Registro Ordinario. Probabilmente la soluzione sarebbe temporaneamente escludere anche quesre ultime dal pagamento delle tasse dovute.
 
Ultima modifica:
Ma quindi si giocherebbe su aspetti formali più che sostanziali. Se io Stato non incasso nulla con l'attuale regime, continuerò a non incassare nulla accettando l'emendamento. Quindi dove insiste il problema dei contributi? Per tutto il tempo che Costa e le navi eserciteranno il cabotaggio non godranno di alcun sgravio fiscale/beneficio economico. In effetti sarebbe illogico e disparitario avere questo ed anche quello. Forse la faccio troppo semplice.
 
Ma quindi si giocherebbe su aspetti formali più che sostanziali. Se io Stato non incasso nulla con l'attuale regime, continuerò a non incassare nulla accettando l'emendamento. Quindi dove insiste il problema dei contributi? Per tutto il tempo che Costa e le navi eserciteranno il cabotaggio non godranno di alcun sgravio fiscale/beneficio economico. In effetti sarebbe illogico e disparitario avere questo ed anche quello. Forse la faccio troppo semplice.

Probabilmente lo stato sarebbe disposto a mantenere il regime fiscale concesso a Costa pur concedendogli la possibilita’ di un temporaneo cabotaggio: il diniego viene dagli altri armatori iscritti al regime italiano, compagnie di traghetti fondamentalmente. Quando si dice che i marittimi non vengono tutelati...se non riescono neppure ad andar daccordo tra di loro! Poi comunque compagnie di crociera e traghetti operano su clientele ed offerte differenti.
Io sono convinto che Costa aggirera’ il tutto inserendo uno scalo estero: come ho scritto in Adriatico ci sarebbe l’Albania e nel Mediterraneo Occidentale potrebbe esserci un accordo con la Francia. Probabilmente basterebbe uno scalo anche senza discesa.
 
Ultima modifica:
Se consideriamo che Assarmatori e’ in mano a MSC tutto si commenta da solo!

Msc fa parte di Assarmatori così come anche altre compagnie, ma l'associazione non è in mano ad Msc. Il presidente di Assarmatori è Stefano Messina, presidente del gruppo omonimo (che msc abbia una parte del gruppo Messina è relativo).
Penso comunque che non si possa buttarla sempre sul complotto e sul fatto che Costa sia sempre la "vittima del sistema".

Hai letto bene anche questo tratto? "Insomma il messaggio di Assarmatori è: Costa faccia pure le crociere fra porti nazionali ma non chieda una deroga per ottenere sgravi contributivi che gli spetterebbero solo per l’attività su rotte internazionali."

Molti giornali stanno travisando le parole di Assarmatori, da un "no ad altri sgravi contributivi" ad un "no al cabotaggio per Costa".

Non sembra poi così semplice la richiesta di Confitarma; Assarmatori nettamente contraria all'emendamento, cosi come giustamente evidenziato da Denis nel suo intervento.
Quello che non mi è chiaro è perché si sostiene che Costa riceverebbe nel caso dei contributi, quando inizialmente si sosteneva che l'autorizzazione sarebbe stata a costo zero per lo Stato.

https://www.shipmag.it/armatori-allo-scontro-messina-contro-lemendamento-costa/

Ed ecco che già inizia a spuntare qualcosa di diverso rispetto a quanto annunciato inizialmente... strano, ma non molto!
Penso anch'io che il costo 0 sia come "costo pratico", ma che non sia 0 per dei mancati incassi da parte dello Stato.

L'avevo ipotizzato da subito tipo Ensenada Messico/Stati Uniti.

Alla fine, Costa farebbe prima ad aggirare il problema del cabotaggio con qualche scalo estero invece che fare "tanto rumore" per cambiare leggi. Anche perché, come avevo accennato in un mio precedente post, nel caso di una ripartenza con Costa Smeralda ci sarebbe il bisogno del rifornimento LNG (eventualmente Marsiglia o Barcellona), interrompendo cosi il cabotaggio. Secondo me, finché si risolverà la lotta per il cabotaggio, si sarà già trovato qualche accordo per fare scali esteri.
 
Credo che Messina prima di fare certe affermazioni abbia letto attentamente "l'attuale legislazione", e che non abbia nessun vantaggio ad aiutare la "nemica" Costa crociere.
 
Si continua ancora una volta a sottolineare il costo 0 dell'emendamento, quando in realtà non lo è tecnicamente.

Tratto da Shipmag:
“Se Costa vuole gestire crociere sulle rotte nazionali, lo può̀ fare tranquillamente sulla base delle norme vigenti, ma se ci sono aiuti (e il recupero di somme non erogate è un aiuto), vanno dati per equità e per giustizia a chi esercita cabotaggio come servizio pubblico essenziale, come collegamento tra le isole maggiori o come trasporto combinato passeggeri e merci con navi Ro-Ro”, ribadisce Messina, facendo chiarezza anche su “un equivoco” riguardo all’opposizione dell’associazione, aderente a Conftrasporto Confcommercio, all’emendamento di Confitarma al DL Rilancio. Emendamento finalizzato a consentire a chi già beneficia delle agevolazioni fiscali e contributive del Registro Internazionale di operare anche su rotte di cabotaggio nazionale."

Tratto da: https://www.shipmag.it/messina-ok-emendamento-costa-ma-prima-aiutiamo-le-linee-marittime-essenziali/
 
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Scusa Dani ma quando scrivi "il recupero di somme non erogate è un aiuto" ma se non sono state erogate Costa cosa ha percepito? Mah :confused:
 
Ma non vi sembra ormai una questione anacronistica?

Cioè ha senso - ad oggi - incaponirsi sulla questione delle crociere di cabotaggio?
Quando basta un accordo con la Francia (posto che sia necessario) per qualche attracco nel mediterraneo?
 
Scusa Dani ma quando scrivi "il recupero di somme non erogate è un aiuto" ma se non sono state erogate Costa cosa ha percepito? Mah :confused:

Non lo scrivo io ma ho riportato cosa ha detto Messina, presidente di Assarmatori. Ma credo che fosse sottinteso che per somme non erogate si intendesse tutto ciò che Costa debba allo Stato (ma che non dovrebbe erogare più se passasse l'emendamento) per non avere limitazioni sul cabotaggio nazionale.

Ma non vi sembra ormai una questione anacronistica?

Cioè ha senso - ad oggi - incaponirsi sulla questione delle crociere di cabotaggio?
Quando basta un accordo con la Francia (posto che sia necessario) per qualche attracco nel mediterraneo?

Pienamente d'accordo. Questa storia più va avanti e più sà di "capriccio"!
Penso e ribadisco che uno scalo estero sia necessario per il rifornimento Lng di Smeralda (prendendo questa nave come esempio).
Comunque sono d'accordo con Messina sulla priorità agli aiuti per i traghetti che svolgono servizi di linea.
P.S. : Leggete qua, così ognuno può farsi un'idea su chi abbia davvero bisogno di aiuti (così come anche altre compagnie di traghetti): https://www.shipmag.it/catani-gnv-il-governo-sostenga-le-imprese-italiane-dei-traghetti/
 
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Effettivamente nemmeno io ho trovato quella notizia in altri link, quindi ritengo più valida quella di the meditelegraph.
Però la notizia che ho postato è di Ship2Shore e non di ShipMag... ;)
 
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