Eccomi ritornata a casa.
Esperienza, la mia, positiva: ho visitato luoghi che da tempo desideravo vedere, ho conosciuto simpaticissime persone a bordo, per due settimane non ho cucinato, lavato i piatti, tolto la polvere, pulito il bagno, rifatto il letto, lavato o stirato.
Adesso passiamo ai problemi che hanno portato a questa esposizione mediatica.
Oggi a Southampton era presente la stampa locale e hanno intervistato i promotori di questa campagna pro risarcimento.
La crociera degli scali saltati/sostituiti.
Tutta colpa di Lorenzo, no non il nostro Doge, ma la coda del l’uragano.
All’ imbarco a Southampton siamo subito stati avvertiti che lo scalo di Amsterdam era stato sostituito con Le Havre.
La nave è partita in orario, direzione Francia, ma le cattive condizioni del mare hanno impedito l’entrata in porto.
Si prosegue la navigazione verso Bergen.
Sin qui tutto bene, nessuna protesta.
Sosta a Bergen, sosta a Flam
Alla partenza da Flam veniamo informati che non andremo in Islanda
Il nuovo itinerario prevede, in sostituzione, due ulteriori tappe in Norvegia con soste a Hellesylt ed Ålesund e poi Greenock in Scozia.
Quella sera un po’ di proteste nella hall, direi gestite bene dal personale di bordo.
Nel giro di un’ora i più facinorosi si erano calmati.
In Norvegia tutto procede bene, stupenda la navigazione nei fiordi.
Venerdì mattina, dopo due giorni di navigazione, cominciamo a risalire il Firth of Clyde.
Siamo quasi a Greenock quando il comandante annuncia un ritardo causa banchina occupata da nave in difficoltà.
Dopo un’ora circa ci accorgiamo che ci stiamo allontanando da Greenock. Poco dopo l’annuncio che non faremo scalo in Scozia cause avverse condizioni del mare e che si proseguiva la navigazione per Belfast con arrivo come da programma il giorno seguente.
La hall si è riempita velocemente di passeggeri molto scontenti, capeggiati da un paio di personaggi che avevo già notato precedentemente.
Cori con richiesta di rimborsi. Li avrete visti nei vari articoli.
La protesta è durata un paio d’ore, sostituita poi da un sit in di una decina di persone.
Nel pomeriggio arriva l’offerta del 25 per cento del valore di questa crociera come buono sconto su una prossima.
I promotori della protesta non sono contenti. Vogliono un vero rimborso e contattano la stampa.
Nei vari articoli si parla di cibo stantio e di mal funzionamento dei gabinetti.
Io personalmente non ho avuto problemi nel mio bagno e neppure le persone con cui chiacchieravo giornalmente. Comunque inconvenienti di questo genere sono già successi su altre navi e succederanno ancora. Dipende anche da cosa si butta nel gabinetto!
Cibo stantio?
Io non l’ho riscontrato.
Al buffet sia a pranzo che a cena, una vasta scelta di insalate, affettati, primi, secondi, pasta, pizza, hamburger, pane sempre fresco, frutta.
A colazione dolce e salato in abbondanza.
Ho pranzato e cenato nei due ristoranti oltre che al buffet e il cibo è sempre stato all’altezza delle mie aspettative.
Nostro figlio ci aveva regalato il pacchetto di 5 cene nei ristoranti a pagamento.
Abbiamo provato Il Bistro, cucina francese, la Steakhouse (2volte) con ottimi piatti di carne e di pesce, la Trattoria con cucina italiana, discreto e il Tappeniaky, ottimo e divertente.
Il cibo non era stantio, non era riciclato e non scarseggiava.
Capisco la delusione di alcuni passeggeri, la maggioranza proviene da oltreoceano, con costi di viaggio considerevoli.
Bisogna anche considerare che la decisione di saltare uno scalo, di stravolgere un itinerario non viene certo presa a cuor leggero.
Oltre alla pubblicità negativa anche le mancate entrate. Tutte quelle escursioni cancellate, guide e pullman da pagare perché a Le Havre e Greenock erano in banchina ad aspettare l’arrivo della nave!
Carburante consumato a girar per mare e extra cibo per sfamare i passeggeri che invece di essere a terra erano in nave.
Per me è stata in ogni caso una bella vacanza, in Islanda ci andremo in un’altra occasione e a Greenock o meglio a Glasgow o in Scozia, sicuramente l’anno prossimo.
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