Sono tornato oggi.
Se cerchi un’impressione, posso fornirti la mia, con 3 differenti crociere alle spalle, due sul mediterraneo ed una alle piccole Antille, sempre marchiate MSC.
Dobbiamo avere in mente di quello che stiamo parlando, ovvero di una nave, varata nel 2002 e che ha subito un pesante restiling nel 2015.
Ecco, da quel che ho vissuto in quest’ultima settimana, devo dirti che è stato l’errore più grande, nella misura in cui si sono aumentati, con un numero complessivo di 200 cabine, il numero di ospiti, senza implementare anche gli spazi comuni. Il risultato è dover letteralmente fare la guerra per poter mangiare al buffet sia a colazione che a pranzo. Lo stesso dicasi per trovare un posto a bordo piscina. Sopratutto quando ci sono le giornate di navigazione pura.
È una condizione mai vissuta prima e, debbo dire, in certi momenti è stata pesante da gestire, visto che noi siamo in 5, due adulti e tre bambini.
Chiusa la questione ”strutturale” in merito alla professionalità di tutto l’equipaggio, come sempre, non c’è nulla da dire. Il livello è alto, sebbene non abbia termini di paragone con l’offerta dei concorrenti.
Durante la prima riunione, appena arrivati, alcuni ospiti hanno sollevato la questione “italiano”.
Alcuni notavano la difficoltà di interfacciassi con il personale, che non conosce, se non nelle figure apicali, la lingua italiana. E capisco possa essere uno scoglio notevole per molti. Ma temo che nelle altre compagnie, la musica sia molto simile. Ho notato che la clientela è, nel tempo, divenuta sempre più internazionale. Non sarebbe fuori luogo, aggiungere personale parlante idiomi asiatici, vista la notevole presenza. Lo stesso dicasi per il russo ed il croato, visto che a Spalato sono stati imbarcati ospiti. Ma quelle sono scelte dirigenziali.
dobbiamo fare i conti con realtà mutevoli. MSC è compagnia internazionale e di conseguenza si comporta.